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Autore: Starsshine    06/02/2011    3 recensioni
Una bugia può cambiare una storia d'amore?
Genere: Azione, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Jared Leto, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti sono Starsshine e finalmente la mia prima fan-fiction con protagonisti i 30 Seconds to Mars ha preso il volo.

Non dispongo i diritti su quello che scrivo e non conosco i 30 Seconds to Mars di persona.

Le storie dei personaggi che ritraggo non le conosco e sono puramente inventate.

I nomi dei personaggi che compaiono gli ho presi dal telefilm “Alias” prodotto da J.J. Abrams.

Spero che vi piaccia!

Baci.

Federica XD

 

Mi rigirai cercando di trovare una posizione comoda,ma, fu tutto invano.

Alla fine aprii gli occhi.

Presi il cellulare e sgranai gli occhi vedendo che ero in ritardo sulla tabella di marcia.

Mi alzai dal letto,cercando di far piano per non svegliare la persona di fianco a me.

Trovai sparsi in giro per la camera i jeans, la maglietta, gli raccolsi e corsi in bagno.

Uscii fuori dal bagno qualche minuto dopo, presi in mano il cellulare, la borsa e il mio giubbotto e gli appoggiai sulla sedia vicino alla porta.

Sentivo Shannon rivoltarsi sotto le coperte, intuii che si stava svegliando.

“Dove vai?” mi domandò con la voce impastata dal sonno.

“Sto andando a lavorare” gli risposi,mentre ero impegnata nel fare una coda di cavallo impossibile.

Mi voltai a guardarlo.

Le lenzuola gli coprivano metà corpo, aveva i capelli arruffati e la barba folta che gli copriva il viso.

“Sembri un bambino” gli dissi avvicinandomi a lui e lasciandoli un bacio sulle labbra, che ovviamente lui approfondì.

Mi staccai dalla sua presa con malavoglia.

“Dai,Shannon lasciami andare”

“Giusto... Tu e il tuo lavoro. ” mi disse secco e coinciso.

“Già.... io e il mio maledetto lavoro. Te lo detto ieri sera, ancora qualche mese.”

“E poi me lo dirai ancora. Mi dirai ancora una volta aspettiamo qualche mese e cosi i mesi diventeranno anni”

“Dai Shannon, non mi va di discutere adesso”.

“Giusto... non mi va questo, non voglio fare questo... sei sicura che vuoi stare ancora con me, Sara?”

“Shannon cosa dici! Certo che voglio stare ancora con te!”

“Allora dimostramelo”

“Lo farò”

Mi avvicinai alle sue labbra e lo baciai.

“Ti amo”

Shannon trasalì.

Chiusi la porta dietro le mie spalle, lasciando Shannon impietrito seduto sul letto.

Mi precipitai alla macchina e mi fiondai al lavoro.

 

Corsi e raggiunsi l'ascensore che si stava per chiudere,ma, un ragazzo lo blocco facendo in modo che potessi prendere quella corsa e non quella del prossimo giro.

Mi fermai al piano -1.

Le porte argentate si aprirono e la vocina elettronica femminile annunciò che si era arrivati al piano -1.

“Arrivederci” dissi salutando le altre persone che avevano condiviso con me la breve corsa.

Feci un respiro profondo ed uscii dal ascensore.

Camminai lungo il corridoio fino alle porte rosse, appoggiai la mano destro sul dispositivo di riconoscimento.

“Sara Mc Howen. Agente. N° 343473”

Le grandi porte rosse si aprirono.

Camminai lungo la mia postazione di lavoro,appoggiai la borsa, accesi il computer.

Fissai lo schermo nero.

Pensai alla discussione avvenuta stamattina in camera con Shannon.

Lui ha ragione, sono ormai cinque anni che stiamo insieme e il mio sogno (ed anche il suo) è quello di formare una famiglia.

Mi distolsi da quello che stavo pensando, mi voltai e vidi Sydney, la mia migliore amica che mi guardava.

“Buongiorno. Ti vedevo immersa nei tuoi pensieri. Tutto a posto con Shannon?”

“Buongiorno. Sì, con lui è tutto a posto; solo che stamattina abbiamo discusso e insomma gli ho chiesto di darmi del tempo.”

“Ancora?”

“Sì,ancora.”

Ritornai a fissare lo schermo che nel frattempo divenne azzurro.

Guardai l'ora sullo schermo del computer.

Ore 8 e 30 è il momento di andare in riunione.

Ogni mattina c'è una riunione a cui tutti noi agenti dobbiamo partecipare.

Io e Sydney ci andammo a sedere intorno al tavolo rosso insieme a tutti gli altri agenti: Nadia, sorella di Sydney, Micheal futuro marito di Sydney, Dixon, Marshall, Alvin e Paul,mio padre, capo del SD-6.

“Buongiorno a tutti collegi. Come ben saprete l' Organizzazione è tornata a colpire. Questa volta sappiamo dove e quando colpirà.”

“Sono ancora alla ricerca del Argus Apocraphex, vero?” chiese Nadia.

“Sì, ed hanno individuato chi potrebbero essere i possessori” rispose Paul.

“E chi sono?” chiesi.

Mio padre si voltò verso di me e mi guardò, poi rispose alla mia domanda.

“Sono una band, so che a molti di voi piace e gli seguite. La band in questione sono loro.”

E cliccò con il dito sul tasto “Invio” e sullo schermo comparse la loro foto.

“I 30 Seconds to Mars”

Quello che venne dopo non lo ascoltai,mi rifiutai di ascoltare qualsiasi cosa.

Riusci solo ad assemblare poche frasi,quelle più importanti.

“Stasera si esibiranno al Avalon Club, ci sarà molta gente e cercheranno di colpire. Affido la missione a Sara. Buon lavoro.”

La riunione finì.

Mi alzai subito dalla sedia bianca.

“Non è possibile. Non loro. Non loro!” continuai a ripetermi in testa, uscendo dalla stanza.

Corsi lungo il corridoio, passai le grandi porte rosse, aprii la porta che mi separava dall'uscita del piano.

Aprii la porta tagliafuoco e corsi lungo le scale antincendio.

Richiusi la porta dietro di me e iniziai a respirare.

Respirai a fondo,cercando di non pensare alla riunione, alla missione.

Scivolai lungo il muro, fino ad appoggiarmi completamente con la schiena.

Misi la testa tra le mani e chiusi gli occhi.

   
 
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