Titolo: Invernali realtà e sogni
primaverili
Fandom: xxxHOLiC
Paring: Watanuki, Yuuko, Doumeki
Rating: per tutti
Spoiler: capitoli 182 in avanti
Parole: 728
Beta: shu_maat
Disclamer: xxxHOLiC e i suoi personaggi sono
proprietà CLAMP
Note: scritta per IV
contest, Lungo la strada indetto da harriet_yuuko
Usati due prompt "special":
- all'interno della storia deve comparire una scena onirica
- all'interno della storia deve esserci una morte
5. Mi sogno i sognatori che aspettano la primavera
o qualche altra primavera da aspettare ancora
Tra un bicchiere di neve e un caffè come si deve
quest'inverno passerà
(Ivano Fossati, I treni a vapore)
Invernali realtà e sogni primaverili
Uno spazio nero … infinito. Piccole gocce di colore rosa
fluttuano leggere in quel mondo di tenebre. Emanano un’aura
tenue, di calore e speranza, ma al tempo stesso trasmettono solitudine
e tristezza.
Petali di ciliegio.
Una donna vestita con un elegante e sfarzoso kimono seduta sotto il
grande albero da cui cadono i petali rosati. I suoi lunghi capelli
corvini ondeggiano con grazia al vento che magicamente si crea attorno
a lei. Magia infatti è ciò che circonda quella
figura di spalle.
Un movimento lento, fluido e il capo della donna si sposta
delicatamente. Le labbra rosse si piegano in un sorriso leggero, occhi
rubino che si tingono di una triste felicità.
“Grazie” parole sussurrate che si nascondono
nell’aria.
Una folata di vento alza con rinnovata potenza nuovi petali portando il
rosa a vincere sul nero dell’oscurità. Veloci
passano i petali e ciò che vedi dopo il loro passaggio non
è più la donna di poco fa, ma un giardino
invernale visto tramite una finestra di un negozio…che non
esiste.
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Sogno, realtà...due mondi che sembrano lontani, ma che per
lui erano in verità vicini e connessi, due mondi che anche
lei aveva sempre saputo attraversare con la stessa facilità
con cui chiunque si potrebbe ritrovare a bere un tazza di
caffè. Ed era proprio ciò che Watanuki Kimihiro,
ora detentore delle chiavi del negozio dei desideri, stava facendo in
quel momento.
Fuori l'inverno era ormai nella sua piena intensità. La neve
si posava delicata ma incessante su qualsiasi cosa coprendone forma e
colori, formando un infinito manto candido e silenzioso. Era bello per
una volta essere circondati da un colore che non fosse il nero della
notte, era bello per una volta sapere che ciò che stava
guardando non era un sogno...non un incubo come quello che ancora gli
ritornava spesso alla mente.
Yuuko era stata fagocitata da quell'oscurità, sparita per
sempre, morta ancor prima di averlo incontrato...era così
assurdo che si stupiva egli stesso di come la cosa potesse davvero
essere accaduta... Yuuko-san aveva sempre avuto quel non so che di
immortale che aleggiava intorno a lei, sembrava vivere al di sopra di
tutto e tutti, conosceva cose che nessun altra persona avrebbe mai
anche solo potuto immaginare...
Yuuko-san però era già morta.
Un'esistenza bloccata nel tempo, per via di un desiderio tanto umano
quanto impossibile ed irrealizzabile da sconvolgere l'ordine delle cose
alla sua base. Eppure Watanuki l'aveva conosciuta. Quella donna con la
sua arroganza, la sua superiorità, con la sua eccessiva
stravaganza l'aveva cambiato...cambiato in meglio. Ora conosceva se
stesso. Era venuto a conoscenza di verità scomode, ma
importanti, verità che gli avevano aperto gli occhi con cui
aveva imparato a guardare la realtà attorno a lui. Una
realtà strana, una realtà di cui non pensava di
poter far parte. Forestiero, straniero in un universo che sembrava
deriderlo e allontanarlo, rinchiudendolo nella sua solitudine...fino a
che non apparve lei e il suo mondo fatto di risposte e ancor
più domande.
"in questo mondo non esistono coincidenze, tutto è
inevitabile"
Non aveva mai avuto una spiegazione a quest'affermazione, ma ora aveva
capito il suo significato, ora aveva imparato a crederci.
Così come a credere nel potere delle parole.
"prima o poi la rincontrerò, continuerò ad
aspettare l'arrivo di quel giorno"
Con questa volontà avanzava nella sua vita senza tempo,
rinchiuso in un negozio invisibile a molti, legato ad esso per una sua
stessa scelta. In attesa...perenne...
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Il suono della porta che si apre disturba il silenzio del negozio.
Nessun cliente. Solo un ragazzo, no anzi, ormai un uomo che entrando si
toglie con noncuranza la neve che si era appoggiata sui suoi capelli
corvini. Nelle mani un sacchetto. Pochi passi sul corridoio della casa
in compagnia di due allegre bimbe senz'anima e lo vedi all'entrata
della cucina. Ne segui i movimenti fino a che poggia il sacchetto sul
tavolo
"te lo manda Kunogi" dice solamente
e tu capisci.
Ti alzi, senza dire una parola, con movenze che paiono da rituale
prepari un altro caffè e lo poggi sul tavolo di fronte al
nuovo venuto. Nessun grazie. Non ce n'è bisogno in fondo. Le
parole sono importanti, potenti, ma non indispensabili.
Un altro caffè bevuto osservando un mondo che non ti
appartiene più, mentre fuori nevica, in attesa di un nuovo
aprile, di una nuova primavera che possa fiorire sulle ali di una rossa
farfalla.