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Autore: WhoKilledBambi    08/02/2011    8 recensioni
E se Axl Rose fosse morto? Come la prenderebbe Izzy? *Axl/Izzy, naturalmente xD*
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro personaggio, Axl Rose
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Non tagliarteli mai, promettimelo!»
Il rosso si posò una mano sul cuore «Te lo giuro solennemente, Jeffrey Dean Isbell!»
Izzy rise e gli passò le braccia attorno al collo «E come faccio a stare tutto questo tempo senza di te?» Will iniziò a ridere, muovendo le spalle in quel modo tutto speciale, arricciando appena il labbro di sopra, proprio come piaceva a Stradlin. «È soltanto un'ora»
Gli diede un bacio delicato sulle labbra e saltò sulla macchina, partendo a razzo, mentre Izzy restava lì, ad assaporare ancora il sapore dolce del ragazzo, in piedi da solo sul prato con un'espressione sognante dipinta in viso.


«Ma che cazz…» schianto.
Frastuono. Fuoco. Fiamme. Dolore. Fottuto dolore. Che cazzo sta succedendo? Sono leggero. Dolore. Ancora di più. Sento l'asfalto sotto la pelle, qualcosa di caldo, odore di bruciato. Sono io. Sto bruciando. Lamiera arroventata.
Dolore. Non più. Forse ancora. Non vedo più nulla, tutto è scuro, tutto è luce. Un viso. Cos'é? Chi è? Salvami. Sono qui. Sto aspettando. Non riesco ad allungare la mano. Odore di bruciato. Benzina che esplode. Petrolio che scivola. Sangue. Sono coperto di sangue.
Sangue che puzza di bruciato. Sangue amaro. Sa di petrolio. Ho la bocca piena. Sono in alto. Vedo tutto.
Il mio corpo, schiacciato sotto una macchina esplosa, fuoco e fiamme ovunque, una ciocca di capelli che esce da sotto uno sportello scardinato. Quello è il mio corpo. Lo vedo. Sono… morto?



Il vestito pungeva e tirava, la cravatta era troppo stretta. Izzy si passò una mano fra i capelli, gli occhi pieni di lacrime. Non ce la faceva ad avvicinarsi alla bara.
Duff era lì, di fianco a lui, gli teneva una mano sulla spalla. Duff sapeva tutto, Duff aveva sempre saputo. Quel gigante era buono come il pane, alla fine.
Non riusciva più a tenere le lacrime negli occhi. La bara nera era lì, in mezzo, con la sua scritta dorata sul lato "Sorry, I'm Late". Era stato Izzy stesso ad insistere perché incidessero quella frase. Aveva già gli occhi stanchi di piangere.
Non avrebbe più assaporato il dolce sapore delle sue labbra, non avrebbe più sentito il corpo caldo di Bailey contro il suo. Sarebbe rimasto solo, ora. Si girò verso Duff, alzando la testa per fissarlo negli occhi. Anche quelli del bassista erano rossi e gonfi. Si abbracciarono, in mezzo alla sala, e Stradlin iniziò a piangere. Le lacrime si attaccavano alla maglia di Duff, quelle di Duff finivano sui capelli scuri del chitarrista, quegli stessi capelli che Axl aveva carezzato solo pochi giorni prima. Fece qualche passo verso la bara, barcollante. Lui era lì, immobile e perfetto.
Aveva una corona di capelli rosso sangue troppo corta, glieli avevano tagliati per farlo uscire dalla lamiera distrutta. Era completamente sfregiato, ovunque. Ovunque tranne che in viso, quel suo volto d'angelo era rimasto immutato. Izzy gli passò una mano fra le ciocche rosse. «Mi avevi giurato che non te li saresti mai tagliati, Axl. Me l'avevi promesso…»
Le lacrime ricominciarono a scendere, una dopo l'altra, cadendo come perle di cristallo e bagnando il viso del cantante. Una si posò sulle sue labbra, così pallide. Così fredde.
Izzy ci passò un dito sopra, stringendo poi la mano a pugno. Si girò di nuovo verso Duff.
«Non.. non ce la faccio»
Il biondo, con un sorriso spento dalla tristezza, annuì, e lo fece voltare, percorrendo la navata della chiesa.
Un organo risuonava mentre Slash e Steven chiudevano la bara. Una musica che tutti conoscevano fin troppo bene. Poche note, appena accennate.
"Don't you cry tonight
I still love you baby
Don't you cry tonight
"
   
 
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