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Autore: The Dreamer    10/02/2011    0 recensioni
Si sente incompleta. Frammenti di sogni le fanno dubitare dei suoi ricordi.
Benché siano passati dodici anni, Jane Drew non riesce a vivere serenamente, e decide di ritornare sui luoghi dove tutto successe, e tutto fu dimenticato.
Pairing Bran/Jane, perché sono i miei preferiti, e perché mi sono stancata di vedere Will ovunque!
8 parti, storia autoconclusiva.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Atgof o’r Cariadon

[Memories of the beloved one]

 

Fandom: “Il Risveglio delle Tenebre” di Susan Cooper

Pairing: Bran / Jane

Note: what if, storia ambientata 12 anni dopo l’ultimo libro del ciclo, “L’Albero d’Argento”

Conteggio parole: 4.312 parole in tutto (14 pagine di Word)

Capitoli: 8 parti, più o meno lunghe, secondo una divisione sequenziale e contenutistica

 

 1- "Jane Jana Juno Jane"

Jane, Jana, Juno, Jane

Una litania che accompagna ognuno dei suoi sogni. Sogni che sembrano realtà, ricordi perduti, ma che sfumano nella dimensione onirica ad ogni risveglio.

Sono passati anni ormai da quando ha iniziato ad avere questi sogni. L’intensità di qualcosa che ha dimenticato e l’amara sensazione di non riuscire a ricordare fanno parte del suo quotidiano.

Incompleta. Nonostante i suoi studi, il lavoro part-time, gli amici, le lezioni di danza moderna. Incompleta nonostante abbia una vita di cui dovrebbe essere più che soddisfatta.

Frustrata, anche. Perché Simon e Barney non sono rimasti intrappolati in questa rete di sogni/ricordi che le impedisce di vivere pienamente. Nessuno dei due pensa ormai più alla vacanza in Galles fatta anni prima. Né tantomeno intrattengono rapporti con i due ragazzi con i quali avevano condiviso quei lontani giorni.

Jane invece non riesce a buttarsi tutto alle spalle. È come se mancasse un frammento della sua memoria. Una parte importante che le permetterebbe di sapere. Ma sapere cosa? Frustrante ciclo d’incognite senza risposte.

Eppure è anche cosciente di non essere la sola prigioniera di questo cerchio d’ignoranza. Anche lui, Bran, prova la stessa sensazione. E Will sa più di quanto voglia ammettere. Jane ha continuato a scrivere loro con regolarità, e dovendo essere completamente onesta con se stessa, riconosce che in parte sperava di ottenere un cenno, un indizio. Ma col passare degli anni nulla è cambiato. Lo scambio di missive con Bran è diventato scambio di emails, benché il giovane non scriva mai molto. E la moderna posta elettronica la priva dell’elegante calligrafia che copriva i fogli di carta.

Will, invece, non risponde più. Nessuno sa dove sia, cosa stia facendo. È scomparso dalle vite dei suoi amici, quasi non si fossero mai conosciuti.

Fissando lo schermo del pc, Jane si rende conto che non sa nemmeno come contattarlo. Le sue ultime lettere sono tornate indietro, e non ha né un numero di telefono, né un indirizzo email. Ha provato a chiamare a casa Stanton, ma nessun membro della famiglia sembra sapere molto di più.

La ragazza sta per disconnettersi dalla postazione informatica della biblioteca, quando qualcuno attira la sua attenzione.

“Jenny!”

Si volta col cuore in gola, per poi essere assalita dalla delusione. Si tratta di un padre che rimprovera la figlioletta per aver fatto cadere un libro dallo scaffale.

In fin dei conti, tante ragazze si chiamano Jenny…

Eppure in questo momento il desiderio di rivedere Bran è imperioso. Sentirlo chiamarla di nuovo con questo nomignolo, non solo vederlo sullo schermo impersonale di un computer.

Riapre la pagina della posta elettronica e digita velocemente un messaggio. Poi si disconnette, ritira il documento all’accoglienza ed esce dalla biblioteca.

Percorre la strada del ritorno con la testa tra le nuvole. È stato un atto impulsivo, sono anni che non si rivedono, Bran avrà sicuramente altro da fare che incontrare una vecchia amica d’infanzia.

Allo stesso tempo, si chiede perché non ha provato a rivederlo prima. Perché non ha tentato di fare lo stesso con Will, prima che scomparisse dalla circolazione.

Paura. Per paura di scoprire che corre dietro una chimera, che forse si comporta come un’adolescente incapace di orientarsi nel mondo adulti. Che questo vuoto è solo il risultato della sua volontaria alienazione dalla società.

Ma quel nomignolo ha destato troppe emozioni. Le vacanze di fine trimestre sono l’occasione perfetta per un viaggetto in Galles. Jane vuole ripercorrere quelle terre, da sola o con Bran, ritornare nell’unico posto che secondo lei potrebbe aiutarla a capire.

   
 
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