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Autore: dizzyreads    10/02/2011    3 recensioni
Ebbene, sono approdata anche qua con una storia sui blink! Dal primo capitolo: "La Poway High School di San Diego, era la tipica scuola superiore dove c’era la grande squadra di football della quale i giocatori si vantavano di essere i re del mondo, le cheerleader che ovviamente giravano intorno alla squadra credendosi di essere le loro regine, poi c’erano gli sfigati secchioni che erano ignorati da tutti e poi c’erano quelli soprannominati i “tipi strani” quelli che si vestivano in maniera più trasgressiva degli altri, anche loro erano presi di mira dagli tutti.
E poi c’erano quelli che non si identificavano in nessuno dei tanti gruppi sopra citati, Madison faceva parte di questo non-gruppo insieme alla sua migliore amica Mel, sorella di Travis Barker il batterista di un gruppo che aveva messo su insieme ai suoi due migliori amici Mark e Tom."
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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brightlights

DO YOU CARE IF I DON’T KNOW WHAT TO SAY?

1. BRIGHT LIGHTS
La Poway High School di San Diego, era la tipica scuola superiore dove c’era la grande squadra di football della quale i giocatori si vantavano di essere i re del mondo, le cheerleader che ovviamente giravano intorno alla squadra credendosi di essere le loro regine, poi c’erano gli sfigati secchioni che erano ignorati da tutti e poi c’erano quelli soprannominati i “tipi strani” quelli che si vestivano in maniera più trasgressiva degli altri, anche loro erano presi di mira dagli tutti.
E poi c’erano quelli che non si identificavano in nessuno dei tanti gruppi sopra citati, Madison faceva parte di questo non-gruppo insieme alla sua migliore amica Mel, sorella di Travis Barker il batterista di un gruppo che aveva messo su insieme ai suoi due migliori amici Mark e Tom.
Mel aveva una cotta più che evidente per Mark e a lui sembrava non dispiacere ma chissà come mai nessuno dei due aveva fatto o detto niente, mentre tra Madison e Tom c’era uno strano feeling, c’era qualcosa tra i due ma non sapevano ancora cosa, peccato che Madison avesse già il ragazzo e quindi più di semplice amicizia non poteva esserci.
Il suo ragazzo era il quarterback della squadra di football, Cory, e inutile dire che non era molto apprezzato dai suoi amici, anzi nessuno lo sopportava ma lo stesso era per Cory che ce l’aveva in particolare con Mark, Tom e Travis...chissà perché poi, forse era geloso.
La scuola era ormai cominciata da un po’ ma a San Diego, non faceva mai troppo freddo, per questo la maggior parte dei ragazzi e ragazze se ne andava in giro con t-shirt o canotte e pantaloncini.
Così era per Tom che se ne stava seduto sul muretto vicino ai cancelli della scuola con una maglia nera della Hurley, un paio di pantaloni a cagarella beige che gli arrivavano a metà stinco e una cinta nera che teneva per bellezza e le sue fidate Macbeth nere e bianche ai piedi.
-Hotpants!- Sentì chiamare, alzò lo sguardo da terra per vedere il suo migliore amico, Mark venirgli incontro e salutarlo con quel suo solito sorriso da ebete per cui Tom lo prendeva spesso in giro.
-Mark Allan Hoppus!- Ricambiò il saluto lui con un sorrisetto furbo sul volto.
-Perché mi chiami con il nome per intero?- Chiese Mark appoggiandosi al muretto dove era seduto Tom.
-Oggi mi va di chiamarti così- Fece spallucce.
-Lo sai che lo odio- Affermò l’amico vagamente irritato.
-Appunto- Sghignazzò Tom, Mark alzò gli occhi al cielo e poi fece un cenno alle tre figure che gli stavano andando incontro, erano Madison, Mel e Travis.
-Ciao ragazzi- Li salutò Mad con un sorriso, mentre Travis dava varie pacche agli amici.
-Giorno ladies- Rispose Tom.
-Novità?- Chiese Mel sorridendo a Mark e viceversa.
-Mark Allan Hoppus ha una gran figata di notizia- Disse Tom tutto eccitato mentre Mark gli lanciava un’occhiataccia.
-Finiscila idiota-
-Cos’è questa cosa del nome completo?- Domandò Mel divertita.
-Stamattina si è svegliato così, vallo a capire- Borbottò Mark mentre Tom se la rideva.
-Se non lo capisci tu, allora siamo tutti fottuti- S’intromise Travis.
-Allora questa notizia? Tra un po’ arriva Cory e sapete che non vuole che sto con voi- Disse Mad guardandosi intorno.
-Quando mi darai il permesso di spaccargli la faccia così possiamo finalmente stare insieme e vivere felici e contenti?- Chiese Tom con vena scherzosa.
-Va all’inferno Tom- Rise Madison.
-Comunque, i Blink 182 hanno una serata!- Esclamò senza trattenersi dall’entusiasmo.
-Scherzi?! Davvero?- Melanie e Madison erano a dir poco entusiaste, non vedevano l’ora di sentirli dal vivo, nonostante si conoscessero da parecchi mesi ormai, non avevano mai avuto l’occasione di vederli dal vivo per un motivo o per un altro.
-Wow! Questa sì che è una notizia cazzo! Che aspettavi a dircelo! Dove e quando?- Chiese Travis.
-Ehm al ballo della scuola questo sabato, voi ci venite?- Domandò poi Mark alle due ragazze.
-Se suonate voi sicuramente, faremo coppia io e Mel- Rispose Mad ridacchiando.
-Tu verrai sicuramente con quell’idiota- Borbottò Tom contrariato.
-Attento a come parli Delonge, non mi faccio problemi a spaccare quel faccino che ti ritrovi- Disse una voce fin troppo familiare e poco gradita, Cory era arrivato e si era avvicinato a Madison per darle un bacio su una guancia.
-Uh che paura Hudson, me la sto facendo davvero addosso...- Disse fintamente impaurito Tom. -Coglione-
-Come hai detto scusa?- Sbottò questo cominciando a scaldarsi.
-Niente, non ha detto niente! Andiamo- Madison lo trascinò via dopo aver lanciato un’occhiataccia a Tom che alzò gli occhi al cielo.
-Bene, vado anche io ragazzi...vieni Trav?- Mel e Travis, come fratello e sorella che si rispettino, erano molto legati e avevano alcuni corsi insieme.
-Quando ti deciderai a invitarla al ballo Mark Allan Hoppus?- Domandò Tom non appena i due si erano allontanati.
-E tu quando ti deciderai ad ammettere che sei geloso marcio di quello stronzo di Cory?- Chiese Mark con un sorriso soddisfatto sapendo di aver fatto centro.
-Non dire stronzate-
-Puoi farla a tutti ma non a me, Hotpants- Tom sbuffò, sapeva che a Mark non poteva nascondere niente, lo conosceva meglio di chiunque altro e lo stesso era per lui, ma non l’avrebbe mai ammesso nemmeno a se stesso.
-Quindi la inviterai?- Insistette.
-Non so, forse...tu inviterai Mad?-
-Primo, ha il ragazzo e se quello lo sa mi ammazza davvero e poi perché dovrei?- Mark sospirò, prima o poi l’avrebbe fatto cedere.
-E da quando te ne frega se una tipa ha il ragazzo? Poi si vede che ti piace cazzo- Tom rimase in silenzio non sapeva che rispondere, sapeva che c’era qualcosa ma niente di fondato.
-Mah vedrò...- Rispose infine e Mark fece un sorriso soddisfatto.
-Come va a casa?- Chiese poi tornando serio, sapeva della difficile situazione familiare di Tom, i genitori non facevano altro che litigare da mesi ormai e Tom non riusciva a sopportare quella situazione né lui né sua sorella Kari e suo fratello Sean, per questo viveva la maggior parte del tempo nella casa della nonna che gli aveva lasciato prima di trasferirsi a Miami e poi era vicinissima a casa di Mark, ed essendo lui diciottenne poteva tranquillamente abitare da solo.
-Al solito, ieri sera sono andato a cena là...un disastro- Mark gli posò una mano sulla spalla e insieme si avviarono verso l’entrata della scuola, stava suonando la campanella d’inizio lezioni.
Per sfortuna per Tom, aveva una buona metà dei corsi con Cory ma c’era di buono che con lui c’era Mark e anche Madison peccato che stesse sempre appiccicata al ragazzo.
Stava letteralmente dormendo sul banco, era seduto all’ultimo banco sul fondo insieme a Mark che mentre l’amico dormiva si divertiva a fare stupidi disegnini sul suo quaderno in preda alla noia oppure scriveva qualche canzone.
-Tom...ehi Tom...- Si mise a punzecchiare l’amico che ancora dormiva placidamente appoggiato al suo braccio.
-Mmh...fff...- Mugugnò girandosi dall’altra parte.
-Che cazzo significa...svegliati coglione!- Mark gli diede un botta su un braccio e Tom alzò la testa di colpo, guardandosi intorno smarrito.
-Che c’è?- Sbottò girandosi verso l’amico.
-Ho scritto questa canzone- Disse passandogli il foglio, Tom la lesse per diversi minuti, cercando di carpirne il significato ma senza successo però era davvero divertente, infatti a stento si tratteneva.
-Che cazzo significa?- Chiese quindi ridandogliela.
-Boh, non ne ho idea- Tom si mise a ridere seguito a ruota da Mark.
-Delonge! Hoppus! Visto che vi divertite tanto...perchè non venite su alla lavagna a far divertire anche tutto il resto della classe?- Li riprese la voce acida della professoressa di matematica che li stava guardando con le mani sui fianchi e uno sguardo assassino.
-Ehm...no grazie- Rispose Tom scatenando qualche risatina.
-Non era una richiesta, venite immediatamente quassù- Ordinò alzando di qualche ottava la voce.
I due sbuffando si alzarono sotto lo sguardo dei compagni di classe e andarono alla lavagna, la professoressa con uno strano ghigno sul volto cominciò a scrivere alla lavagna una complicata e lunghissima equazione mentre i due malcapitati la osservavano con un mega punto interrogativo stampato in fronte.
-Prego, risolvetela- Disse dandogli due gessi in mano e sedendosi alla cattedra pronta a gustarsi le gaffe dei due che nel frattempo non sapevano che pesci prendere.
-Che cazzo dobbiamo fare?- Bisbigliò Tom all’orecchio di Mark.
-A me lo chiedi?! Porca puttana...non ne ho idea...magari questo lo togliamo con questo...- Borbottò l’amico facendo qualche scarabocchio alla lavagna.
-Mark non è che puoi togliere le cose come ti pare!- Mormorò guardandosi intorno sperando in qualche aiuto da parte dei compagni.
-Allora voi due?- Chiese la professoressa spazientita. –Vedo che avete fatto progressi- Commentò sarcastica.
Mentre Mark parlava con la prof, Tom si voltò verso Madison e vide che effettivamente stava cercando di suggerirgli sotto lo sguardo scocciato di Cory.
Tom cercò in tutti i modi di capire quello che stesse dicendo e più o meno era riuscito a comprendere come andare avanti.
Si girò verso la lavagna e si mise a scrivere quello che gli aveva detto Madison tutto compiaciuto, soprattutto dopo che la professoressa gli aveva detto che era tutto giusto.
-Sì! Sono un figo, sono un fiiiigo...- Cominciò a canticchiare improvvisando uno stupido balletto alla faccia di Mark che se la rideva.
-Delonge in punizione- Affermò la prof.
-Cosa?! Perché?- Sbottò shoccato.
-Per il balletto inopportuno- Mark scoppiò a ridere.
-Hoppus in punizione per aver deriso il tuo amico- A quel punto Tom scoppiò a ridere.
-E Duncan in punizione per avergli suggerito-
-Ehi! Ma...- Provò a protestare Tom ma la professoressa lo zittì con un gesto della mano.
In quel momento suonò la campanella di fine lezioni ma loro dovevano rimanere lì ancora due ore di punizione, ma per fortuna avevano un’oretta di svago in cui avrebbero dovuto pranzare.
Mark alla fine aveva deciso di chiedere a Mel se voleva andare al ballo con lui, così era andato a cercarla in biblioteca sapendo che l’avrebbe trovata lì, infatti non appena entrò la vide seduta ad un tavolo mentre leggeva un libro che poi scoprì essere di anatomia umana...era risaputo che Mel volesse diventare dottore una volta finito il liceo.
-Ehi Mel!- La salutò mettendosi seduto sulla sedia di fronte a lei.
-Mark! Che ci fai qui?- Domandò sorpresa.
-Punizione perché ho deriso Tom mentre faceva uno stupido balletto in cui mi rinfacciava il fatto che era riuscito a fare un esercizio alla lavagna suggeritogli da Mad...- Spiegò con voce annoiata, Mel si mise a ridere.
-Che disastro che siete...- Risero insieme. –C’è qualcosa in particolare? E’ strano vederti in biblioteca- In effetti ci era andato si e no due volte dall’inizio dell’anno ma era solo un dettaglio.
-In effetti sì...ehm volevo chiederti se...sì beh insomma...se ti andava di...uhm...- Strano ma vero, gli aveva preso l’agitazione e non riusciva a far altro che balbettare.
-Se mi va di...?- Lo incitò con un sorriso Mel, già immaginandosi quello che le avrebbe chiesto.
-Se...ehm...mi puoi prestare il libro di biologia? Io l’ho perso- Dopo quest’uscita si maledì mentalmente almeno cento volte, Mel rimase un po’ delusa, sperava davvero che lui le chiedesse di andare al ballo insieme e invece si era illusa inutilmente.
-Ehm...s-sì...certo...non c’è problema- Mark le sorrise un po’ imbarazzato e se ne andò continuando a maledirsi.
Nel frattempo Madison camminava per i corridoi della scuola alla ricerca di qualcuno dei suoi amici misteriosamente scomparsi, aveva litigato con Cory per essersi fatta mettere in punizione, Mel era sicuramente in biblioteca ma non le andava di andare là, Travis era tornato a casa, Mark era scomparso...e Tom...si sentì tirare per un braccio e venne trascinata dentro il bagno dei disabili.
Si girò e vide che era proprio Tom che si apprestava a chiudere a chiave la porta.
-Ehi Tom...ma che st...- Non fece in tempo a finire la frase che sentì le labbra del ragazzo premute contro le sue, ma la cosa non le dispiacque per questo lì per lì lasciò che Tom la baciasse e rispose anche al bacio, mentre Tom la faceva appoggiare alla parete.
Solo quando si staccarono per riprendere fiato, Madison si ricordò del fatto che quello che era appena successo era del tutto sbagliato e lei aveva il ragazzo.
-Tom...che stiamo facendo?- Chiese con un filo di voce, Tom non rispose le prese il viso tra le mani e la baciò ancora una volta senza lingua, un semplice bacio.
-Grazie e scusa- Disse infine con un mezzo sorriso.
-Scusa?-
-Sei finita in punizione per colpa mia...scusa- Spiegò accarezzandole una guancia, non era da lui ma era da tanto che voleva farlo.
Madison dal canto suo trovava tutta quella situazione così strana ma non poteva negare che le era piaciuto eccome e non le dispiaceva affatto, anche il fatto che avesse il ragazzo in quel momento non la preoccupava nemmeno un po’ , così fu lei a prendere l’iniziativa stavolta.
Riprese a baciare Tom con più foga e passione di prima, il ragazzo le passò le mani dietro la schiena sotto la maglietta facendole venire i brividi, lei gli tirò su la maglia fino a toglierla e lo stesso fece Tom facendola rimanere in reggiseno, poi Madison passò ai pantaloni trafficando un po’ con la cinta ma in breve entrambi rimasero in intimo.
Continuarono a baciarsi trascinandosi in giro per il bagno, Tom la prese in braccio e Madison si aggrappò con le gambe intorno alla sua vita e le fece aderire la schiena con la parete fredda del bagno, questo le provocò altrettanti brividi.
Alla fine anche le ultime rimaste a coprirli finirono a terra e poi si sa come sarebbe finita...

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Non sono molto convinta di questa storia ma ho voluta postarla ugualmente perché allo stesso tempo m'ispira, non so... ma siete voi a dover giudicare (: critiche e commenti sono ben accetti!
  
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