Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: ArashiStorm    11/02/2011    0 recensioni
[old fic]
Un missing moment del capitolo 132. Cos'è successo nel mondo reale mentre Watanuki era imprigionato nel mondo ove lui non esiste?
Genere: Drammatico, Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Himawari Kunogi , Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki , Yūko Ichihara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Rating: direi per tutti quelli che possono reggere l'angst
Disclamer: i personaggi sono sempre proprietà CLAMP
Warnings: spoiler del volume 10 e 11 per essere più precisi del capitolo 132





CALLING YOU

“Allora il color verde muschio l’hai comprato esclusivamente per Doumeki-kun, giusto?”

“eh? No no, non è affatto così…”

Il viso di Watanuki si fece pallido, ancor più pallido del solito, né Himawari né Doumeki però ci fecero molto caso e continuarono per la loro strada…. Ma bastarono pochi secondi a entrambi per rendesi conto che il ragazzo non li aveva seguiti.
Se ne stava li immobile con gli occhi sbarrati in mezzo alla strada. Himawari gli si avvicinò, ma non troppo, nonostante avesse Tanpopo era ben conscia dell’influenza che la sua presenza poteva avere sull’amico e non voleva certo provocare ancora una sfiorata tragedia come l’ultima volta.

“Watanuki-kun? Che succede?” chiese in tono preoccupato mentre Doumeki le passava a fianco raggiungendo l’amico sotto shock

“Oi! Che hai?” esclamò bruscamente.

Nessuno dei due ottenne risposta… Watanuki rimaneva fermo, senza muovere un muscolo come se si fosse trasformato in una statua vivente… La cosa era decisamente strana, per quanto le parole “strano” e “Watanuki” stessero paurosamente fin troppo bene insieme…

Era da quando aveva incontrato l’altro ragazzo che Doumeki aveva capito che la stranezza sarebbe entrata a far parte della sua vita, ma nonostante ormai la considerasse una routine non poteva fare a meno di preoccuparsi per l’inculumità dell’amico.

E l’arciere faceva bene a preoccuparsi, all’improvviso infatti il corpo di Watanuki sembrò perdere di colpo le forze e fece per accasciarsi a terra se il rivale non ne avesse prontamente fermato la caduta…

“Watanuki-kun!” Himawari era sempre più preoccupata.

“Watanuki!” anche Doumeki cominciava seriamente a temere il peggio e il fatto che avesse chiamato il ragazzo per nome ne era la prova più lampante.

Nemmeno questa volta ottennero risposta, anzi ancora peggio, Watanuki aveva chiuso gli occhi, il suo respiro si era velocizzato e non era affatto stabile.

Doumeki sapeva bene di non poter aspettare e preso tra la braccia l’amico, si diresse, seguito da Himawari, di corsa verso l’unico luogo in cui sperava qualcuno potesse aiutare il ragazzo …

…Il negozio di Yuuko

Arrivarono a tempo di record e come previsto da entrambi Yuuko li stava aspettando…

“Portatelo dentro” disse solamente facendosi da parte e premettendo loro di entrare.

Doumeki non se lo fece ripetere e entrò pronto a seguire qualsiasi istruzione la maga potesse proferire e pronto a pagare qualsiasi prezzo ci fosse bisogno di dare in cambio della salvezza di Watanuki.

“Stendilo qui” disse spostando delicatamente la tenda che circondava il suo letto.

Il giovane arciere fece come richiesto e mentre gentilmente adagiava il corpo dell’amico sul materasso non potè far a meno di sentirlo mugugnare qualcosa…

A dir la verità anche durante la corsa verso il negozio lo aveva sentito parlare tra un respiro affannoso e l’altro, ma essendo concentrato sulla corsa non aveva avuto modo di cogliere le parole pronunciate, cose che invece non successe questa volta…

“Himawari-chan…” urlò il ragazzo sdraiato alzando un braccio come alla ricerca di qualcosa.

Certo... cercava la ragazza di cui era innamorato anche in sogno... era ovvio…

“Watanuki-kun!” Himawari si fiondò al suo fianco sentendo pronunciare il suo nome in quel modo… Watanuki aveva bisogno di lei? La stava cercando?

“Sono qui, Watanuki-kun…” la ragazza fece per prendere tra le sue mani quella dell’amico ma fu bloccata da Yuuko.

“Andatevene” disse in tono freddo, ma allo stesso tempo triste e preoccupato “non c’è più nulla che possiate fare per lui in questo momento” concluse togliendo gli occhiali dal volto di Watanuki e riponendoli con cautela sul comodino.

“Ma…” tentò di replicare la giovane ragazza.

Yuuko si limitò a chiudere gli occhi e a voltare il viso verso l’uscita della stanza.

“Andate”

Entrambi i ragazzi erano consci che Yuuko sapesse il fatto suo, se questo era ciò che voleva ci doveva essere un motivo. Himawari lo sapeva fin troppo bene, lei non era certo una presenza che potesse portare qualcosa di buono a Watanuki, per questo fu la prima a dirigersi verso l’uscita…

“Non posso muovervi” il ragazzo sul letto continuava nel suo delirio…o meglio nel suo incubo…

Doumeki sapeva, al contrario di tutti quelli che non conoscevano il ragazzo, che ciò che Watanuki vedeva non erano deliri di un pazzo, ma incubi di un ragazzo perseguitato, un ragazzo che lui aveva giurato di proteggere…

“Anche tu Doumeki-kun, per favore,…esci..”

…di proteggere da qualsiasi cosa, proteggerlo anche se il nome che lui pronunciava quando si sentiva in pericolo, quando aveva bisogno d’aiuto…

Doumeki si voltò e come chiestogli da Yuuko si diresse anch’egli verso il corridoio.

…non era …

“Himawari-chan”

…il suo

Doumeki!

L’arciere si bloccò come congelato sul posto… non poteva aver sentito bene… Watanuki non aveva davvero detto…

“oi! Doumeki!”

Non gli servì altro… non necessitava di un’ulteriore prova… aveva sentito il suo nome venir pronunciato da quelle stesse labbra che gli davano in continuazione dello stupido, dell’idiota, ma che ora chiedevano aiuto… a lui… Non poteva, non doveva non rispondere a quel richiamo pieno di paura e di necessità…

Se Watanuki avesse avuto bisogno di lui, lui ci sarebbe sempre stato, lo aveva promesso a se stesso … ora, ancora una volta, era il momento di mantenere fede a quelle parole…

“Watanuki” in due passi rifece il tragitto che lo allontanava dall’amico, ma fu bloccato da una mano di Yuuko.

“Cosa fa?” chiese educatamente, ma con una malcelata ira rivolta alla giovane maga.

Come era possibile che una donna con una sola mano potesse bloccarlo… chi era veramente Yuuko?

“Non c’è bisogno che tu vada da lui…ormai…il dado è tratto…”

e con queste parole costrinse il ragazzo ad uscire dalla stanza.

“Che significa? Che gli è successo…?”

“Watanuki-kun” anche Himawari non riusciva a mettere da parte la preoccupazione e la paura per la sorte del suo primo vero amico.

“Tornate a casa” concluse Yuuko chiudendo le porte scorrevoli di fronte ai due giovani non prima che il sensibile e finissimo udito dell’arciere non cogliesse un’ultima parola piena di disperazione pronunciata da Watanuki.

“….perché?…”

SBAM!!

“dannazione” esclamò frustrato Doumeki sbattendo la mano contro lo shouji e appoggiandovi la testa…

“Watanuki…”



  
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