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Autore: sydney bristow    11/02/2011    8 recensioni
Bajang: vampiro diurno, il più delle volte dall'aspetto maschile, che può presentarsi sotto forma di animale, il più delle volte un corvo, e di norma assale le giovani donne. Può essere ridotto in schiavitù dagli esseri umani e trasformato in un demone servitore, viene tramandato da una generazione all'altra all'interno delle donne di una stessa famiglia. Quando viene imprigionato, è solitamente costretto a nutrirsi con il sangue degli animali ed il padrone può liberarlo per scagliarlo contro un nemico, che generalmente muore di un male misterioso.
-Chi siete??Come avete fatto ad entrare??- Lo sconosciuto s'inginocchiò davanti a me, portandosi il pugno della mano destra al petto. Non potei evitare di notare un vistoso tatuaggio al polso: due simboli strani, terrificanti, che racchiudevano il mio nome. -Mi chiamo Edward e sono il Vostro demone servitore, mia padrona...-
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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BAJANG25
...
Capitolo 24 ...


Salve ragazze!!!!!!
Il capitolo che state per leggere vi suonerà un po' strano, ma premetto subito che è stato un cap riparatore
(devo farmi perdonare per l'assenza) e, non avendo avuto idee valide ed avendo visto recentemente una puntata di Buffy,
vi avviso che sarà solo una breve parentesi della storia originale

,

Bella's Pov:

Oh mio Dio...
A pensarci bene erano trascorsi quasi trenta giorni, ergo un mese/ una luna.
  -Da quando Edward ed io ci eravamo "fidanzati"
  -Da quando tutta la mia famiglia si era trasferita a Villa Dwight
  -Da quando avevo incominciato a frequentare assiduamente i Cullen
  -Da quando mi ero resa conto che quel maledetto teatrino dell'opera sarebbe durato ancora per poco.
E queste erano tutte cose positive, erano quelle poche cose che rendevano belle le mie giornate ormai anormali.
Tuttavia un mese era passato anche per quelle negative. In fila.
  -Sognavo quella vecchia con il libro tutte le notti e mi risvegliavo la mattina dopo con l'ansia
  -Jacob Black continuava ad intrufolarsi nella mia vita...si era pure fatto assegnare la parte di Raoul De Chagny, nel musical del Borg.
C'era una cosa che non sopportavo...una più di tutte: la gelosia morbosa, ai livelli degli psicopatici più pericolosi, del mio fidanzato vampiro.
Era una cosa impossibile! Non riuscivo a soffrire più di tanto l'essere protetta da tutta la parte maschile del globo!
Le scenate peggiori arrivavano all'ora di teatro.
Chiunque abbia coscienza della trama del Fantasma dell'Opera sa che, alla fine, la protagonista sceglie il damerino e non il fantasma.
Edward stava dando di matto per questo: non voleva che Black "mi vincesse" -testuali parole- "anche solo per finzione"
Mr Gelosia moriva ogni volta che c'era una scena dove il licantropo ed io recitavamo insieme.
Ci sono tre pezzi del musical che richiedono uno scambio di baci tra Christine (io) e Raoul (Jacob/Ephraim Black)
Inutile dire che Edward, per le tre volte che abbiamo tentato di recitare quelle scene, se l'è cavata con metodi poco ortodossi.
Alla prima mi ha rapito.
Alla seconda aveva fatto stregare il professore da Rosalie.
Ed alla terza l'aveva "convinto" che le scene erano già state provate e che non c'era più bisogno di farle.
Ok, capivo perfettamente la gelosia.
Ma perché avevo la fortissima impressione che tutta la gente a scuola pensava che io fossi Carmela Corleone, la moglie del Padrino?
Don Vit...volevo dire Edward...
Dicevo. Edward non era un tipo molto socievole e, forse, non lo era mai stato nemmeno da vivo.
Di certo non aiutava la naturale paura degli esseri umani comuni verso i vampiri...ma Edward veniva evitato come la morte nera!
Nessuno, a parte i Cullen (il clan dei Corleone), mi avvicinava più.
Era una situazione insostenibile!
-Allora?-
-Non credo di poter venire Angela...-
Sebbene la linea telefonica fosse un pochino disturbata, avevo sentito chiaramente la mia amica sbuffare.
Sospirai, tanto ormai era routine.
-Perché non vi sposate e lo rendete ufficiale?Tanto sembrate già marito e moglie...-
Attaccammo insieme il telefono ed io mi buttai sul letto, mettendo sull' "on" la modalità pensatrice arrabbiata.
Non so perché, ma i miei beneamati nervi saltarono poco prima di addormentarmi e, infatti, il mio ultimo pensiero da sveglia fu:

Sembriamo cosi tanto una coppia sposata?


***
****
***


Mi svegliai di soprassalto, il mio nome pronunciato da quella vecchia mi rimbombava ancora in testa...
Ancora intontita, mi alzai dal letto e, ancora immersa nel buio, usai la memoria per andare ad accendere la luce.
Era una giornataccia...senza neanche vedere sapevo che fuori stava succedendo  un finimondo per un diavolo di temporale.
Sentivo i tuoni e lo scrosciare della pioggia, il tutto accompagnato dai guaiti di Donovan.
Un passo ed andai a sbattere contro qualcosa di...
Indietreggiai immediatamente, secondo i miei calcoli non avrebbero dovuto esserci mobili od oggetti lì...
All'improvviso un lampo illuminò la stanza per una frazione di secondo ed io vidi, anche se per poco, la sagoma di un uomo proprio davanti a me.
A pochi centimetri da me!
Istintivamente cacciai un urlo e lo prolungai finché la luce (magicamente?) non si accese.
Era "solo" Edward.
Con i capelli bagnati.
A torso nudo.
Sorridente.
-Buongiorno anche a te, amore mio...-
Amore mio? E da quando aveva preso l'abitudine di chiamarmi cosi?
Oltre alla bellezza disumana che emanava da ogni poro, notai un'altra cosa...una cosa che non quadrava per niente.
Cosa portava all'anulare?
Lo scintillio di quell'anello -si, era un anello- mi attirò come le zanzare ad un insectivoro ad aspirazione.
Gli presi la mano sinistra e me la portai vicina per osservare meglio quel pezzo di metallo che sembrava d'oro vero e l'incisione che aveva.
Isabella 11,02,2011 ?????
Il mio cervello fece due più due.
Se quell'anello d'oro sull'anulare della mano sinistra portava il mio nome ed una data, allora io...
Lasciai cadere la sua mano ed osservai la mia.
Anche io ne avevo uno uguale...solo che sul mio c'era inciso "Edward 11,02,2011"
Edward ed io ci eravamo scambiati le fedine per il primo mese di fidanzamento??E come mai io non lo ricordavo???
Non avevo bevuto la sera prima...ero contraria a qualsiasi tipo di droghe...
Il mio fidanzato mi baciò mentre la mia mente continuava a vagare ovunque, senza tornare al suo posto.
-Non mi sembra vero che da ieri sei mia moglie...ti amo tanto Isabella!-
TATA-TA-TUNNNNNNNNNN!!!!!!!!!!
Moglie???????
In un istante mi si sciolsero le ginocchia e quasi caddi per terra.
-Oh no, non può essere … io, sposata a diciott'anni? Nonononono, è impossibile…-
Mi misi a sedere sul setto, seguita a ruota da Edward, con la faccia tra le mani.
Lui mi cinse con un braccio e mi tenne stretta, dondolandosi un po' per provare a calmarmi.
-Forse hai bevuto troppo ieri sera, mia regina della notte...-
Mi divincolai con la scusa di dover andare in bagno e, una volta entrata, chiusi la porta a chiave -come se fosse servito- e riempii la vasca.
Non che mi servisse un bagno caldo, preferivo la doccia, ma quella voglia s'insinuò misteriosamente nella mia mente.
Rimasi sommersa per non so quanto tempo a pensare a...alla situazione.
Pensai subito si trattasse di un sogno di quelli strani...tentai di svegliarmi, ma non ci riuscii.
Accantonai l'ipotesi.
Cos'era l'ultima cosa che ricordavo? Le uscite infelici di Angela al telefono e l'essermi addormentata subito dopo.
Ebbi un'illuminazione: o stavo avendo allucinazioni provocate da un vampiro, oppure ero finita sotto diavolo di un incantesimo.
Scartai la prima opzione: nessuno poteva soggiogarmi dal momento che assumevo regolarmente della verbena.
Ad esclusione dovevo accettare la seconda, era più plausibile...
Mi misi a ridere. Avevo appena pronunciato la parola "plausibile" ...?
-Oddio!-
Senza logica, una sequenza di pensieri mi passò per la testa.
Se stessi vivendo la realtà e mi fossi veramente sposata con Edward il giorno prima...la nostra prima notte di nozze...
Riemersi improvvisamente, prendendo una boccata d'aria rumorosa.
Avevo perso la...?
Mi riasciugai in fretta ed in furia, il più velocemente possibile per me, e tornai in camera.
Dovevo chiarire con Edward, chiedergli cosa avessi/mo fatto...
Non era più nella stanza!
Però avevo notato una nota, posta su un bellissimo vestito da sera. Andai a leggerla, per vedere se fosse di Edward o altri.

Mia amatissima regina della notte...
Ti lascio fare le tue cose, io scendo ad intrattenere i nostri ospiti.
Mettiti questo vestito, l'ho preso apposta per te.
Prenditela comoda, Mrs Cullen!

No, mi serviva aiuto.
Non potevo averlo da Edward, gli avrei spezzato il cuore se gli avessi detto che il nostro matrimonio era "truccato".
Presi il cellulare sul comodino ed incominciai a scrivere un sms, poi lo inviai.
 
Rose, sono Bella. Abbiamo un problema.
Vieni subito in camera mia senza dare nell'occhio.
Ps: porta pure Alice.

Dovevo anche sapere cosa avevo fatto la notte prima...


  
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