Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: CottonBatu    12/02/2011    13 recensioni
Di gigia990
Ron le canzoni d'amore non le capiva proprio.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Da VI libro alternativo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nature Boy

 

 

 

 

 

 

 

 

A little shy

And sad of eye

But very wise was he.

 

Nature Boy – Eden Ahbez

 

 

 

 

 

 

Guardandolo aggirarsi intorno all’isola della cucina di casa Granger, Hermione giunse alla conclusione che Ron fosse uscito definitivamente fuori di testa.

Non che la cosa fosse un suo problema, certo.

Lei con Ron aveva chiuso e questo era quanto. Hermione era una persona troppo posata, troppo razionale, troppo matura per permettere a una semplice sbandata di rovinarle la vita, e nonostante le lacrime salate che ancora macchiavano il suo cuscino si ostinassero ad affermare il contrario, era la sua mente a comandare. Mai, avrebbe permesso alle sue lacrime di avere la meglio sul suo cervello, perché il cervello non l’aveva mai tradita. Era stato il suo cuore ora martoriato a ingannare lei e la sua mente e ora era tutto morto, come il suo cervello aveva predetto.

 

Hermione fece una smorfia per cacciare via quei pensieri. Si liberò della vestaglia e la gettò su uno sgabello in attesa che Ron dicesse quello che doveva prima di essere libera di cacciarlo di casa senza avere rimorsi di coscienza.

A vederlo così, però, infreddolito dal vento notturno di dicembre, intontito per chissà quale ragione e concentrato sul tostapane, Ron non sembrò in vena di chiacchiere e Hermione s’indispettì ancora di più di quanto già non fosse.

 

Chi si credeva di essere per piombare in casa sua in piena notte senza una buona ragione?

Un vigliacco, ecco cos’era. Un bugiardo, un vile, un bifolco ignorante.

Hermione si morse la lingua per zittire i suoi pensieri e il dolore che ne derivò non fu niente in confronto all’improvviso senso di colpa che le pugnalò il petto nel momento stesso in cui formulò quel pensiero. Una fitta di rabbia le colpì nuovamente lo stomaco, rendendole impossibile rimanere ferma. Oh, no, non sarebbe diventata una snob per colpa di Ron Weasley.

Non gli avrebbe permesso di portarle via quel poco di stima che ancora aveva di se stessa.

 

«Che vuoi?» chiese lei senza neanche pensarci.

Non pronunciò quelle parole a voce molto alta, ma spezzarono il silenzio che si era andato a creare così all’improvviso che risuonarono tonanti.

Ron sussultò e distolse la sua attenzione dal tostapane improvvisamente conscio del luogo in cui si trovava. I suoi occhi appannati si puntarono su di lei e Hermione quasi si pentì di aver parlato. Lo sguardo di Ron aveva sempre provocato in Hermione reazioni che lei detestava perché impossibili da controllare. Lei odiava non avere ogni cosa sotto controllo, e odiava anche gli occhi di Ron, soprattutto in quel momento.

 

«Niente, Hermione» sussurrò Ron appena udibile, come se stesse lottando per far uscire quelle parole di bocca.

 

«Non saresti dovuto venire»

Lui non rispose e Hermione dovette trattenersi per non andargli vicino e scuoterlo per farlo tornare in sé. «È meglio che tu vada»

 

«Non farmi andare via» disse Ron riscuotendosi brevemente dal suo stato di torpore. «Tu devi spiegarmi, Hermione»

 

«Spiegarti cosa?»

 

«Tutto»

Ron le si portò davanti e le prese le mani con un gesto talmente fluido che Hermione non era riuscita a prevederlo.

«Mi devi spiegare tutto quello che non capisco, Hermione. Non c’è nessuno che mi spiega le cose come fai tu»

 

Hermione sentì le sue guance arrossarsi e la sua ira crebbe tanto da bloccarle il respiro. Si liberò della debole stretta di lui e si andò a sedere su uno degli sgabelli posti intorno all’isola in modo da mantenere abbastanza distanza tra lei e Ron.

 

«Non hai bisogno di me, hai Lavanda ora» pronunciare quelle parole le fece più male di quanto avesse potuto immaginare. Una tempesta di rabbia e di dolore e di tristezza e di lacrime era sul punto di scatenarsi e Hermione ebbe la sensazione che se Ron non se ne fosse andato immediatamente lei non sarebbe riuscita a gestire quel turbine di sensazioni esauste come aveva intenzione di fare.

 

«No, no, no» disse lui, scuotendo la testa, «Lavanda non è paragonabile a te, Hermione. Lavanda sarà anche la mia ragazza, ma non riesce a spiegarmi tante cose. Certe volte sono io che devo spiegare a lei»

Un grugnito sarcastico sfuggì dalle labbra di Hermione, impossibile da fermare. «Io invece ho bisogno di te che mi spieghi le cose, Hermione, come oggi pomeriggio mentre sentivo la radio, ma tu oggi pomeriggio non c’eri. E non me ne sono accorto finché non mi sono reso conto che non avevo capito il significato di quella canzone – ed era una canzone semplicissima, miseriaccia, ma io non l’ho capita lo stesso e tu non eri lì a spiegarmela»

 

«Da come parli sembra che tu abbia bisogno di una maestra più che di un’amica»

 

«No, no, no!» Ron batté le mani sull’isola, indispettito dalla valuta mancanza di cooperazione di lei, e abbassò lo sguardo sugli arabeschi irregolari del marmo della superficie rimanendo in silenzio per un breve momento. «Ho bisogno di un’Hermione nella mia vita»

Ron alzò lo sguardo con un accenno di trionfo ad illuminargli gli occhi, ma Hermione sospirò incapace di dargli le rispose per cui era venuto.

 

«Sono stanca, Ron» mormorò solo, alzandosi dallo sgabello e recuperando la vestaglia gettata sul sedile accanto. «Torna a casa, mettiti a letto e ricordati di fare tutti i compiti che ci ha assegnato Piton»

 

Hermione era quasi arrivata alla rampa di scale che portava al piano di sopra, quando Ron trovò il coraggio di aprire bocca.

«Faccio schifo in pozioni»

 

«Perché non ti applichi!» trillò lei quasi urlando. Hermione si morse il labbro inferiore e lanciò un’occhiata all’oscurità del corridoio superiore sperando di non vedere il volto di suo padre spuntare da dietro l’angolo. Fece un grosso respiro per calmarsi, poi tornò a grandi passi verso Ron, lo prese per un braccio e lo trascinò con violenza all’ingresso.

«Te lo concedo, magari è stata tutta colpa mia. Ti ho viziato e ora non sei capace di prenderti cura di te stesso a livello accademico. Ora però devi andartene. Sei intelligente, puoi farlo»

 

«Spiegami come» instette lui, appoggiandosi contro la porta per evitare che lei la aprisse.

Hermione contemplò la possibilità di lanciarsi alla ricerca del pomello nascosto alle sue spalle, ma la vicinanza che quel gesto avrebbe provocato la fece desistere dal suo intento.

In compenso emise un grugnito, livida.

 

«Capiscilo da solo»

 

«Non ci riesco»

 

«Non mi interessa»

 

«Non è vero»

Hermione ridusse gli occhi a due fessure e Ron capì di aver superato il limite. Immemore delle sue precedenti preoccupazioni, lei gli si lanciò contro avviluppandolo in quello che lui felicemente interpretò come un abbraccio e per un attimo Ron sembrò aver ritrovato la pace. Poi la porta si aprì e Hermione lo spinse fuori con tutte le sue forze ignorando il sorriso di lui spento all’improvviso per lasciare spazio a un rinnovato sconforto.

 

«Dico sul serio, vattene»

 

«Rimango qui, Hermione. Anche una settimana, finché non mi fai entrare»

 

«BENISSIMO!» urlò lei, esasperata «Vuoi dormire davanti casa mia? Fai come vuoi! Muori di freddo, sei il benvenuto»

Hermione lo trascinò per qualche passo lungo il vialetto, poi gli lasciò il braccio e tornò sui suoi passi, furibonda.

 

«SEI LA MIA MIGLIORE AMICA, MISERIACCIA!» strillò lui a pieni polmoni. Hermione si girò a guardarlo un’ultima volta, con gli occhi piani di rabbia e lacrime.

Poi la porta si chiuse con un tonfo sordo.

 

 

 

 

 

 

To be continued…

 

 

Mai una volta che io tenga fede al mio conto dei capitoli originale. xD

Olrait, questo è quanto per oggi. Come avrete notato è un capitolo piuttosto di passaggio, ma il lato di Hermione meritava di essere raccontato C:

Ho già ringraziato chi ha commentato nella casella delle recensioni, perciò qui sotto mi limiterò a ringraziare tutti coloro che hanno messo la storia tra le seguite o le preferite o anche chi solo ha letto. GRAZIE!

Come al solito ogni commento è ben accetto C;

A presto!
Gaia

 

 

 

   
 
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: CottonBatu