Title: Memory (capitolo 1 di 5)
Rating: per tutti
Paring: 104
Disclamer: xxxHOLiC e i suoi personaggi sono
proprietà CLAMP
Note: spoilers vari, ma leggeri
Capitolo 1
“Ohi, oggi ho le esercitazione del club, aspettami per
tornare a casa”
“COOOSA? Ma non ci penso neanche, ho un sacco di cose da
fare, figurati se mi metto ad aspettare i tuoi comodi”
“avrò finito per le 4”
“EHI!!! ASCOLTA QUANDO GLI ALTRI TI PARLANO!!!!”
Doumeki come al solito lo ignorò e si diresse insieme ai
suoi compagni di squadra verso la palestra per il consueto allenamento.
Watanuki rimase impietrito per la rabbia, mai una volta che quel
maledetto lo ascoltasse, ma questa volta non aveva davvero intenzione
di aspettarlo, gli avrebbe dimostrato che sarebbe riuscito a tornare a
casa senza problemi anche senza di lui a fargli da balia, dopotutto
prima di conoscerlo si era sempre arrangiando da solo, spiriti o non
spiriti era sempre arrivato a casa più o meno
intero…
Con questa ferma intenzione si diresse verso la biblioteca per prendere
un paio di libri in prestito, fare i compiti per poi tornare a casa.
Verso le 2.30 finì tutti gli esercizi assegnati e dopo aver
riposto tutti i libri nella cartella guardò
l’orologio.
“Tsk, esattamente come previsto ho finito abbondantemente
prima delle 4, quindi ora me ne torno a casa e che Doumeki se ne vada a
quel paese!”
detto questo si incamminò con passo svelto verso il cancello
della scuola e ne uscì.
Intanto in palestra l’allenamento era in pieno svolgimento
nonostante regnasse un imponente silenzio spezzato solo dal sibilo
delle frecce nell’aria e dal rumore del loro incunearsi nel
bersaglio. Ad un certo punto però una voce
richiamò la attenzione del migliore arciere delle squadra.
“Doumeki-san” a parlare era uno dei ragazzi della
squadra appena tornato da una rinfrescatina a lavandini nel giardino
della scuola “poco fa ho visto quel ragazzo con cui parlavi
alla fine delle lezioni, a quanto pare stava tornado a casa
e…”
Doumeki non aspettò nemmeno che il ragazzo finisse la frase
e si diresse con passo spedito verso l’uscita della palestra
senza porre attenzione ai richiami dell’allenatore e degli
altri ragazzi.
“Doumeki-kun l’allenamento non è
finito!!”
Watanuki arrivato davanti al proprio condominio, si lasciò
sfuggire una sonora risata.
“AHAHAHAH sono arrivato, ero sicuro che non mi sarebbe
servito essere pedinato da quello stupi….”
All’improvviso il ragazzo si sentì sbattere a
terra con una violenza inaudita.
Era un’enorme nuvola di fumo nero, ma la sua consistenza non
era affatto di semplice fumo. Pesava enormemente sul corpo della sua
giovane vittima, mentre l’osservava da i suoi 3 occhi gialli
che sbucavano dal nero pece del corpo. Watanuki riusciva a vederlo solo
con la cosa dell’occhio, ma percepiva fin troppo bene le
gocce di saliva che scendevano da quell’enorme bocca
maleodorante deformata in un ghigno di piacere per essere riuscito a
procurasi un così succulento piatto …
“dannazione…, …non
…non…mi ero… neanche…
accorto…. di essere…. seguito …da
…lui…”
Lo spirito si chinò ancora di più su Watanuki,
tentando di assaporarlo con calma, senza alcuna fretta. Era una
sensazione insopportabile, essere trattati come un ghiacciolo in piena
estate, e non era difficile capire che quella creatura aveva tutta
l’aria di divertirsi.
“è …
davvero…finita…”
In quel momento una luce attraversò all’improvviso
lo spirito che contorcendosi sparì alla vista del ragazzo,
anzi dei due ragazzi, uno dei quali se ne stava in fondo alla strada
tendendo ancora l’arco di fronte a sé.
“Dou…meki…ancora …
tu….” esordì Watanuki quando il suo
rivale si avvicinò senza proferire una sola parola, anche
perché era piuttosto difficoltoso parlare mentre si tentava
di riprendere fiato dopo una corsa ininterrotta dalla scuola fino a
li…
“hai…corso?”
“no…anf…
anf…passeggiavo…anf anf…”
rispose ironico ansimando.
“STUPIDO! Non avevi le esercitazioni del club? Che diavoli ci
fai qui!” esplose il ragazzo che cominciava già a
stare meglio grazie all’esorcismo dello spirito.
“Lo stupido… sei tu” anche Doumeki stava
riprendendo fiato.
“COOOOSAAAA!!!!!”
Watanuki si alzò da terra con uno scatto felino e
guardò il suo salvatore con un espressione per niente
riconoscente, ma l’altro non fece una piega, anzi si
voltò dall’altra parte.
“Domani voglio dei tamagoyaki per pranzo”
E con questo, dopo essersi assicurato che Watanuki fosse ormai
dentro casa, chiuse il discorso e si incamminò nuovamente
verso la scuola. Doveva andare a porre le sue scuse alla squadra e
riprendere l’uniforme scolastica, senza contare una buona
doccia dato che era tutto sudato per la corsa forsennata.
“NON PRENDO ORDINAZIONI!!!!!”gli urlò
dietro Watanuki sbattendo la porta dell’entrata del
condominio.
“Ma chi si crede di essere! Perchè devo sempre
preparagli il pranzo” disse sbattendo i piedi con forza su
ogni scalino che affrontava “Dannazione!!!”
“… però … se non fosse
arrivato…AAAAAARGHHHHHH questa cosa mi fa inviperire,
perché devo essergli grato, perché a
lui!!!!?”
Arrivò in cima alla scale e abbassò lo
sguardo… “beh ho delle uova in frigo
quindi… vada per i tamagoyaki …” fece
una piccola pausa, sbuffò e aggiunse “tsk, ma non
lo faccio mica per lui, che sia chiaro”