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Autore: MusicAddicted    14/02/2011    6 recensioni
Completata!!!
Seguito di 'A Natural Disaster ' (sempre della serie 'How... ' &Co).
San Valentino è un giorno speciale, da festeggiare con la persona amata. Siamo sicuri che sia così per tutti?
Genere: Fluff, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Welcome to the (crazy) World of Huey, Dewey and Goofy!'
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A DAY LIKE ANY OTHER
 
Seguito: E la serie continua. Sì, lo so che devo ancora finire ‘A Natural Disaster ‘ (chiedo umilmente scusa, ma tanto non manca molto). Leggere questa non vi anticipa niente, se non il fatto che i nostri beniamini sono sopravvissuti ai tre giorni con gli adorabili pargoletti… ma era scontato, vi pare?
 
Il fatto è che ci tenevo a iniziare questa proprio oggi… poi, nonostante sia breve, conoscendomi, la finirò al solstizio d’estate o giù di lì, ma l’importante è iniziarla ora.
 
Pairing: Matt e Dom (Non ve lo aspettavate, vero?)
 
Rating: ancora una volta sono finita sull’arancione… ormai ‘sti due mi hanno deviata!
 
Setting: Feb 2008.
 
Disclaimer: le solite cose.. non conosco Matt e Dom, i Muse in generale e chi li circonda, nessuno di questi personaggi mi appartiene, le cose narrate non sono mai successe, nessuno mi paga... blah,blah.blah..
 
Il titolo della FF significa ‘Un giorno come un altro ‘ , mentre il titolo del capitolo significa ‘Le cose non sono quello che sembrano ‘ ed è preso da ‘Burger Queen ‘ dei Placebo (Bri&soci a volte si rivelano molto utili.)
 
Se non vi piacciono le storie leggerine, frivole, stupidotte e tanto zuccherose in cui Matt e Dom sono felici e si amano tanto, tanto a discapito di tutto e tutti… uhmm avete decisamente sbagliato FF/serie/autrice! ;P
 
 
Un grazie speciale a Silvy, lei sa perché.. aww tesowa, ma quanto bene ti voglio???
 
Riassunto: San Valentino è un giorno speciale, da festeggiare con la persona amata. Siamo sicuri che sia così per tutti?
 
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Capitolo I: Things aren’t what they seem
 
Dominic si stiracchia, emettendo un lungo e sommesso lamento.
Distende il braccio lungo l’altra parte del letto, non trovando altro che la vuota e ormai fredda superficie del materasso.
Basta questo a fargli aprire gli occhi.
 
L’orologio appeso alle parete segna le dieci di mattina passate, ma Matthew è già in piedi da un pezzo.
Dominic sa che lui è in fase creativa e si è già messo al lavoro per il nuovo album, poco importa che con ogni probabilità uscirà verso la fine dell’anno successivo.
 
Matthew ama giocare d’anticipo.
 
Sapendo molto bene dove può trovarlo, Dominic lascia la stanza e scende al piano di sotto, scalzo, per non fare il minimo rumore.
Percorre il lungo corridoio, dove al termine c’è una porta che separa il resto della casa dalla sala prove, insonorizzata.
 
Con la medesima silenziosa cautela, il biondo abbassa la maniglia e spinge lentamente la porta, che si apre senza attirare attenzione.
Compiaciuto dal fatto che non ha commesso alcun errore di calcolo, Dom può agire indisturbato.
 
Si adagia comodamente, con le spalle contro il muro e le braccia incrociate al petto e osserva il suo Matthew, seduto davanti al proprio elegantissimo pianoforte nero, a coda, tutto intento a comporre.
Chiunque assista ad un concerto dei Muse ha la possibilità di veder Matthew esibirsi al pianoforte, quando esegue i loro più grandi successi o le più recenti canzoni.
Ma vederlo comporre è tutta un’altra cosa, uno spettacolo a cui solo a pochi, quasi nessuno, è concessa l’esclusiva.
 
A seconda di quello che crea, Matt passa da espressioni compiaciute ad altre contorte, da perplesso a convinto, da annoiato a stupito di se stesso, quando va oltre i risultati aspettati. E accade spesso.
 
Dom osserva le sue mani eleganti, dalle dita lunghe e affusolate, scivolare da un tasto all’altro del pianoforte, ora lente, ora così rapide che il movimento è quasi impercettibile all’occhio umano.
 
Potrebbe scoppiare una guerra, in quel momento, proprio di fronte a lui, e Matthew non si accorgerebbe di niente, assorto com’è dalla musica.
 
Ecco. Se c’è una Lei che davvero è in grado di portare via Matthew da Dominic, quella è la Musica.
 
Tuttavia, Dominic nemmeno ci prova ad essere geloso. Si tratta di un rapimento temporaneo, che al termine glielo restituisce solo più felice, sereno e realizzato.
Inoltre, il più delle volte Dominic è vittima di quella stessa meravigliosa carnefice. La cosa migliore è quando Lei li rapisce entrambi, nello stesso momento.
 
Per quanto gli piacerebbe mettersi alla batteria e dare vita a una Jam Session di tutto rispetto con il suo amato, Dom sa che non è quello il momento adatto.
Ora come ora, Matthew va lasciato nel suo mondo, di cui Dom può solo ricoprire il ruolo di invasore pacifico.
 
Il biondo continua non solo ad osservarlo, ma anche ad ascoltare la sua voce, perché Matt accompagna al canto quelle note che si susseguono, alla ricerca della giusta melodia.
La musica parte imponente, così come la sua voce, le note si allungano, così come l’estensione delle parole da lui pronunciate e gradualmente il tono sale, impreziosito da graziosi gorgheggi.
 
Tra le varie parole bofonchiate, ancora in fase di bozza, Dom, che già approva quella melodia,  distingue chiaramente ‘Guiding Light’.
 
< Che sia io quella luce guida senza la quale ti senti smarrito? > si domanda nella mente il batterista.
 
Risvegliandosi da quella sorta di trance, Matt riapre gli occhi, tenuti chiusi fino a quel momento, e si appunta su un foglio le parole che sembrano averlo convinto maggiormente.
Di appuntarsi le note non ne ha alcun bisogno: sono tutte nella sua testa e ci rimarranno custodite in tutta sicurezza, come se fossero dentro ad una cassaforte inespugnabile, di cui solo lui conosce la combinazione.
 
Finalmente Matthew si accorge della presenza di Dominic.
 
“Scusami, non ti volevo svegliare.” esclama, alzandosi.
 
Dom gli sorride, scuotendo la testa negativamente.
 
“Non mi hai svegliato tu, semmai mi ha svegliato la tua assenza.” gli spiega, andando verso di lui, per un bacio del buongiorno.
 
“Sì, lo so, non sono molto presente in questi giorni, ma lo sai… sono in fase creativa.” si giustifica il moro, accarezzandogli le spalle.
 
“Lo so, ma non mi lamento. E poi i risultati si vedono. La canzone che stavi suonando adesso… mi piace. Finirà nel nuovo album, vero?” domanda il biondo, scostandogli la ciocca più ribelle dal volto.
 
“Sì, c’è molto lavoro da fare ancora, ma l’idea è questa.” rivela Matt.
 
“Che strano!” commenta ad un tratto Dominic, stupito.
 
“Cosa?” lo interroga con lo sguardo Matthew.
 
“Non te la sei presa? Voglio dire, si sa, è zona off limits quando componi… e io ti ho osservato di nascosto, in qualche modo ho violato la tua privacy… “ riconosce Dom, sentendosi in colpa, tanto che non riesce nemmeno ad affrontare il suo sguardo.
 
A farglielo affrontare ci pensa Matthew, sollevandogli il viso, facendo un leggera pressione con l’indice sotto al suo mento.
Il biondo si ritrova così a fissare due occhi tremendamente azzurri che lo stanno guardando così colmi d’amore che si tranquillizza all’istante.
 
“Quella è una regola che vale in generale, ma non quando si tratta di te, Dominic. Non è mai stata rivolta a te. E’ vero che vi allontanavo tutti, quando mi attorniavi, con Chris, Tom e chiunque altro, ma la verità è che non avrei mai voluto cacciare te. Eri il solo che desideravo rimanesse, l’unico col quale volevo condividere l’ispirazione del momento, ma avevo paura a chiedertelo.” ammette Matthew, con un sorriso un po’ imbarazzato.
 
“Davvero?” mormora Dom.
 
Per tutta risposta, Matt si china su di lui, posandogli un soffice bacio a fior di labbra che vuole essere innocente, ma il biondo non permette che lo rimanga a lungo.
 
Quando, a fatica, dopo un tempo indefinito si separano, Matthew lo fissa intensamente.
 
“Dommie, credimi, non importa qualunque sia il mondo in cui voglio rinchiudermi. Tu ne avrai sempre il passe-partout.” gli sorride.
 
“Oh, Matt, sono senza parole.” esclama Dom, guardandolo sorpreso. “Hai pronunciato correttamente una parola in Francese!” aggiunge ridendo.
 
“Deficiente!” sibila Matt, offeso. “Io ti faccio un discorso profondo e tu.. mi prendi in giro?” borbotta.
 
Dominic si gioca un asso nella manica, perché sa quanto Matt cada in suo completo potere quando gli parla in quella lingua così romantica.
 
Au contraire, mon amour .” chiarisce, facendogli dimenticare ogni offesa. “Sono rimasto davvero colpito dal tuo discorso, mi ha lusingato, onorato. davvero. “ ammette.
 
“Ad ogni modo, sappi che ho fatto notevoli progressi col Francese. Potrei anche cantare una canzone in quella lingua, nel prossimo album!” perora la sua causa il moro.
 
“Sì, certo, come no? Questa la voglio proprio vedere!” ridacchia il biondo, scettico.
 
“Aspetta e vedrai.” spergiura Matt.
 
“Parlando di canzoni, dovresti tornare a lavorare su quella che hai suonato prima. Non vedo l’ora che sia completa. E non vedo l’ora di lavorarci su, assieme a Chris. Ho già in mente cosa fare con la batteria. Sono certo che ne uscirà una meraviglia.” commenta il biondo.
 
“Sapevo che ti sarebbe piaciuta.” mormora il moro, accarezzandogli una guancia e avvicinando la bocca al suo orecchio. “My guiding light.” aggiunge, in un sussurro, rispondendo così alla domanda che il suo compagno si era precedentemente posto.
 
Dom sorride in risposta, baciandogli la punta del naso.
 
Matt torna a sedersi sulla panca, con l’intenzione di riprendere a suonare il pianoforte, ma Dominic glielo impedisce, sedendosi sopra, producendo una serie di suoni cacofonici.
 
“Non intendevo che dovessi riprendere *subito* a lavorare su quella canzone. “ gli spiega , infilando la mano sotto una delle bretelle nere che Matt indossa.  “Non è che prima puoi prenderti una piccola pausa? Beh, nemmeno tanto piccola… “ miagola, tirandolo per la bretella, per poi lasciarla andare, accompagnando dolcemente il movimento.
 
Matthew sfodera un sorrisetto sagace, osservando in modo famelico il compagno.
 
Al contrario di lui, che è già vestito, Dom è ancora in tenuta da notte, che consiste in boxer grigio fumo e t-shirt attillata in coordinato, che lasciano in bella mostra le gambe e le braccia del batterista, toniche, muscolose e dorate da una leggera abbronzatura, nonostante sia pieno inverno.
 
Sul suo viso è ancora presente il lieve segno lasciato dal cuscino, che sommato alle pieghe della t-shirt è la prova inconfutabile di quante volte lui si sia rigirato nel sonno.
 
I capelli sono arruffati e scomposti, lasciando i riccioli appena accentuati liberi di mostrarsi.
 
Matthew non sa resistere alla versione appena sveglia di Dominic.
Correzione: Matthew non sa resistere ad alcuna versione di Dominic.
 
“Sì, direi che una pausa me la posso decisamente concedere.” mormora il pianista, tuffando una mano fra quei morbidi capelli scarmigliati.
 
“Ottimo!” esulta il batterista, in procinto di saltar giù dal piano, ma Matt lo intuisce e lo ferma in tempo, tenendolo saldamente per le cosce.
 
“Resta lì.” esclama, ma ha un tono così perentorio che sembra più impartirgli un ordine.
 
Dominic lo scruta e coglie nei suoi occhi quella certa luce che lo manda su di giri ogni volta.
 
“Mm.. Mattie, hai in mente qualcosa?” sorride, in anticipazione.
 
“Tu lasciami fare. “ gli sorride in risposta il suo partner, alzandosi dalla panca e chinandosi su di lui per un bacio intenso.
Così intenso che per mantenere l’equilibrio, Dom posa sul piano prima una mano e poi l’altra, dando vita a due suoni distinti.
 
Per aderire maggiormente contro Dom, Matt si aiuta, facendo pressione sul pianoforte, appoggiandoci sopra entrambe le mani e tenendo quell’accordo a lungo.
 
La t-shirt del biondo comincia ad essere di troppo e in breve finisce appallottolata sul pavimento, senza troppa poesia.
 
Dato che si tratta di una Calvin Klein, Dominic arriccia il naso, un po’ indispettito, ma è troppo rapito da quello che gli sta facendo Matt per azzardarsi a protestare.
 
Dom sente la sua schiena, ora denudata, venire a contatto con i freddi tasti del pianoforte, perché Matthew lo sta facendo progressivamente distendere, tra un bacio e l’altro.
 
Inutile dire che ognuno dei loro movimenti genera un suono diverso, piacevole o meno che sia all’udito poco importa.
 
“E se nel nuovo album facessimo uscire una cosa del genere? La potremmo inserire alla fine, come ghost track e chiamarla ‘Piano Sex ‘!” propone Matt, cominciando a baciare Dom lungo il collo, per poi lasciargli un vistoso, grosso succhiotto all’attaccatura della spalla sinistra.
 
“Ci sto, se però lo chiamiamo ‘Matt e Dom che fanno Piano Sex’!” ribatte Dom, una volta che s’è ripreso.
 
“Ambizioso!” ridacchia Matt.
 
“Invece di farmi queste proposte intriganti, pensa a spogliarti, sei ancora un po’  troppo vestito per i miei gusti.” lo incita Dom.
 
“Ti va di aiutarmi?” gli propone Matt, con un ghigno furbetto.
 
“Con vero piacere.” sogghigna Dom, tirandolo a sé per i passanti dei suoi jeans neri.
 
Slaccia il bottone e abbassa la cerniera. Gli passa una mano dietro la schiena, ma solo per localizzare le pinze che tengono fissate le sue bretelle e provvedere a staccarle. Matthew si sbarazza dei jeans, rimanendo con addosso quei boxer rosa shocking che piacciono tanto ad entrambi.
 
Dom gli sfila le bretelle, strusciandogli il viso con quel ruvido tessuto, e proseguendo la discesa, passandogliele in mezzo alle gambe, avanti e indietro.
 
“Oh, dio!” geme Matt, apprezzando molto quel movimento ripetitivo.
 
Dom gli sorride, gettando le bretelle a terra e sfilandogli anche la camicia bianca.
 
“Ecco. Ora va molto meglio.” dichiara soddisfatto il batterista, avvolgendogli le gambe attorno al bacino e le braccia attorno al collo, e lo tira verso se stesso, contro il pianoforte, baciandolo come se non ci fosse un domani.
 
“Dom… devo averti, adesso.” esclama Matt, con un tono gutturale, quando si separano.
 
“Che aspetti, allora? Prendimi. Una o due cosette su come si fa dovresti averle imparate.” lo provoca Dom, ansimando.
 
Il tempo di dirlo e Matt lo tira bruscamente giù dal piano, lo gira e si posiziona dietro di lui, facendolo chinare, con le mani del batterista che cercano un appiglio sui tasti.
 
“Ora ti mostro quell’una o due cosette che so.” sussurra il pianista al suo orecchio, mordicchiandone la punta e il lobo, cosa che fa fremere il suo partner.
 
Matt abbassa contemporaneamente i boxer suoi e quelli di Dom e dopo averlo preparato a dovere, comincia ad entrare in lui, con movimenti che da lenti e cauti si fanno sempre più veloci ed insistenti, su incitamento di Dominic.
 
Ad ogni spinta, Dom preme e rilascia i tasti del pianoforte, con un ritmo regolare e una volta raggiunto l’apice del godimento, risistemandosi i boxer, si accascia sul pianoforte, facendogli emettere un brusco suono stridente.
Matt lo segue a breve nello sfinimento, abbandonandosi soddisfatto sulla panca.
 
“Sconvolgente!” commenta Dom, passandosi una mano fra i capelli.
 
“Già. E credo che abbiamo trovato il modo numero quattordici.” annuncia Matt.
 
“Definitivamente. E ho come la vaga sensazione che il numero quindici sarà sulla batteria.” sogghigna il biondo.
 
“Sembra divertente.” approva il cantante.
 
“Ma siccome quello è territorio mio, il comando per primo spetta a me!” lo avvisa il batterista.
 
“Così è doppiamente divertente!” sorride il suo compagno. “ Non vedo l’ora di fare un po’ di pratica, allora.” aggiunge.
 
“Una cosa alla volta. Dopotutto, questo mese abbiamo un altro valido motivo per festeggiare come si deve.” gli fa presente Dom.
 
“Uh! Davvero?” lo guarda perplesso Matt.
 
“Oh, non dirmi che non ci arrivi.”
 
“Illuminami.”
 
“Guarda il calendario. Oggi è il 5 Febbraio. Ancora nove giorni e… “ cerca di fargli capire Dom.
 
“Saremo esattamente a metà mese?” lo interrompe il moro.
 
“Dannazione, Bells! Non sei divertente. Intendo che sarà San Valentino, la festa degli innamorati. L’anno scorso non abbiamo festeggiato perché… no, aspetta. C’eravamo già baciati un’infinità di volte. Eravamo già stati a letto insieme… e non necessariamente a letto!” aggiunge, malizioso, facendo una linguaccia, cosa che fa sorridere il suo partner.
 
“E ci eravamo anche già detti ‘Ti amo ‘, da un pezzo. Nemmeno le ragazze erano più un problema, perché ci avevano già scoperti. Quindi… perché diavolo non abbiamo festeggiato?” si acciglia il biondo, scendendo dal pianoforte e girovagando avanti e indietro, come un detective che non riesce a venire a capo di un mistero.
 
Il mistero pensa a risolverglielo Matthew, rimanendo comodamente seduto sulla panca.
 
“Non abbiamo festeggiato, per il semplice motivo per cui non festeggeremo nemmeno quest’anno.” gli spiega.
 
Dominic lo guarda terrorizzato.
 
“Stai… stai dicendo che mi vuoi la… lasciare?” domanda, con la voce spezzata, in procinto di singhiozzare.
 
Per tutta risposta, Matt scoppia a ridere.
 
“Che idiozie vai blaterando? E fino a prova contraria, il catastrofico fra noi due sono io!” commenta, fra le risate
 
“Ma allora perché?” lo scruta confuso il biondo.
 
“Vieni qui.” mormora dolcemente Matt, sorridendo per rassicurarlo. Si scosta un po’ per fargli spazio e picchietta la parte vuota della panca, in segno di invito.
 
Il suo compagno accetta di buon grado quell’invito, sedendosi accanto a lui.
 
“Noi festeggiamo ogni mese dal nostro primo bacio, perché è importante, è significativo.” comincia Matt.
 
“E anche perché è oltremodo divertente.” ridacchia Dom.
 
“Puoi dirlo forte. Ma san Valentino alla fine che cos’è?” gli domanda il moro.
 
“Il giorno dedicato agli innamorati, dove i fidanzati in ogni parte del mondo e forse anche dell’Universo non fanno altro che mostrare alla propria dolce metà quanto sia importante per loro? Il giorno in cui si riempiono di tenerezze, regali, attenzioni speciali? Il giorno in cui ogni ristorante, hotel, compagnia di viaggi e chi più ne ha più ne metta si mobilita perché gli innamorati in questione vivano un momento davvero speciale? Queste sono le prime risposte che mi vengono in mente, Matt!” spiega Dom, parlando a raffica.
 
A furia di trascorrere tempo con lui, deve avere assimilato qualche aspetto del suo amato.
 
“Bene. Ora ti dico come la penso io. “ mormora il più giovane, mentre percorre con piccoli baci il tragitto da una spalla di Dom all’altra.
 
“Ti ascolto.” replica il più grande, mordendosi le labbra.
 
“Per me è solo un giorno come un altro. Con Gaia lo festeggiavo, ma solo perché … si sa, le ragazze a queste stupidate ci tengono. Ma quello che mi domando io è … insomma, chi si può permettere di imporre a tutti quando bisogna amarsi più del solito? Perché? Che senso ha? E’ solo un bieco tentativo di strumentalizzare qualcosa di così stupendo e delicato come l’amore. E' chiaro che è opera loro, per controllarci!” borbotta Matt.
 
“Loro chi?”
 
“Andiamo, Dommeh, lo sai.” insiste l’altro.
 
“Oh, certo, Il governo. Gli alieni. Gli Zetas.” alza gli occhi il biondo.
 
“Ovvio. E chi se no? Voglio dire… quale sarà la loro prossima mossa? Istituire una festa per voler più bene del solito alla propria madre, al proprio padre, ai propri nonni… o una per festeggiare l’importanza del lavoro?” sproloquia Matt, gesticolando animatamente.
 
“Matteh, non ti vorrei allarmare ma… mi risulta che tutte queste feste esistano già.” lo informa pazientemente il batterista.
 
“Cosa?! Ecco, lo vedi? Sono sempre più vicini a manipolarci, a far di noi tanti burattini di cui possono comodamente muovere i fili, a loro piacimento. Ma loro non ci controlleranno, non ci denigreranno, noi ne usciremo vincitori. Uh! Scriverò una canzone a riguardo!” afferma fiero Matt, colto da un’improvvisa folgorazione.
 
“Come vuoi!” sbuffa Dom. “Quindi, fammi capire bene, per te San Valentino non significa nulla?” riepiloga lui.
 
“Nel modo più assoluto. Come ti ho già detto, è un giorno come un altro e come tale lo trascorreremo. Dominic, io ti amo e tu lo sai bene, posso dimostrartelo durante tutti gli altri trecentosessantaquattro giorni all’anno. Cos’hanno di così speciale quelle restanti, insulse ventiquattro ore?” ribatte Matt, risoluto.
 
“Lascia stare, non importa.” sbotta Dom, alzandosi e lasciando la sala prove.
 
Matt lo segue fino in camera loro, dove il biondo si richiude in bagno e ne esce dopo pochi minuti, vestito e pettinato, passandogli davanti senza degnarlo di uno sguardo.
 
“Sei arrabbiato.” constata Matthew, continuando a seguirlo.
 
“No, non sono arrabbiato.” risponde secco Dom, mentre scende le scale.
 
“Dove stai andando?” gli domanda il compagno.
 
“Esco a fare quattro passi.” lo informa l’altro, raggiungendo la porta d’ingresso e infilandosi il cappotto.
 
“Sei arrabbiato eccome!” insiste Matt, con un tono così calmo che non fa altro che innervosire ancora di più il suo interlocutore.
 
“Non sono arrabbiato!” sbotta Dom, quasi urlando. “E’ solo * una reazione come un’altra *!”  aggiunge, pungente, con uno sguardo di sfida. “ E ti avviso, ho tutte le intenzioni di essere * molto carino * con chi mi starà intorno. Chissà, magari mi imbatto in quel tuo amico che sta qui, com’è che si chiama? Nic, vero? Sai, lui mi dà l’impressione di sapere come si festeggia a dovere San Valentino! A dopo, Bells, ma non aspettarmi sveglio!” si congeda, sbattendo la porta.
 
Matt non gradisce affatto quella prospettiva, ma in cuor suo sa che Dom bluffa. Lui non gli farebbe mai niente del genere.
 
Torna nella loro stanza.
 
“Perfetto. E’ andato tutto come previsto!” esclama, rivolto ad un ben noto trolley rosa shocking, luccicante, che è appoggiato vicino al suo guardaroba.
 
“Ho nove giorni per organizzare tutto quanto e tu, mio caro Pinkie, mi aiuterai!”
 
TBC
 
Piccola nota:
 
Non so se il caro Matthew pensasse alle canzoni per l’ultimo album già a inizio 2008… ma mi diverte pensarlo.
Le avete riconosciute tutte, vero? Questo ve lo spoilero già … ce ne sarà anche un’altra, la più importante! <3
 
Quanto a ‘Guiding Light ‘ è in assoluto quella che più amo di quell’album… quindi DOVEVA comparire anche lei!
 
Ok, spero che finora vi piaccia, ma anche in caso contrario, pleeeeease, ditemi qualunque cosa vi frulli per la testa.
Insomma, se trovate un minutino, anche meno, del vostro tempo per lasciarmi un parere (qualunque esso sia ) ve ne sarò infinitamente grata! ;)
 
Anche ‘smettila di scrivere, dannazione!!! ‘ è un commento ;)
 
In ogni caso, per ora scordatevela, prima devo concludere ‘A Natural … ‘
 
Bye, bye e.. augurosissimi a tutti gli innamorati, quindi.. AUGURONISSIMI anche a Matt e Dom! <3 <3
 
 
 
 
 
 
   
 
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