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Autore: elleonora    14/02/2011    6 recensioni
E'arrivata la giornata dedicata agli innamorati, Marco la sente particolarmente, o almeno, spera in qualcosa, mentre per Alessandro è solo una stupida festa. Questo creerà dei problemi alla giovane coppia oppure andrà tutto bene?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SanValentino_



San Valentino tra incomprensioni e sorprese

 

 

14 Febbraio.
 
Ore 7:58
 
 
Alessandro’s POV.
 
 
Mi devi rispondere, mi devi rispondere, mi devi rispondere..
Primo squillo.
Mi devi rispondere..
Secondo squillo.
Ti prego, ti prego..
Terzo squillo.
 
Pronto?” una voce dolce e calma mi risponde.
Le farò una statua.
Virginia! Sei la mia sola e unica salvezza!” dico senza neanche salutarla.
Ale? Ale sei tu?” chiede  lei.
Sì, Virgy.. Scusami.. Non ti ho neanche salutato.. Ciao dolcezza. Stai bene?”
Sì, credo di sì.. Tu invece? Che succede Ale?
Ecco.. Vedi.. Ho combinato un casino..” ammetto triste.
Come un casino?”
Lui non ti ha ancora chiamato?”
No Ale, Marco non ha chiamato..” Pessima cosa, lui non ha chiamato lei.. Quindi avrà chiamato quell’etero bellissimo con cui esce lei attualmente. Ora Matteo vorrà uccidermi, come minimo. “Avrebbe dovuto? Che casino?” chiede lei poco dopo.
Sì.. Mi sono.. Dimenticato che oggi è..”
San Valentino..” continua lei.
Esatto.. Io mi dimentico.. Non volevo dimenticami, lo sapevo.. Ecco..”
Ale.. Calmo, stai calmo e tranquillo..”
No!” Dio, sembro una checca isterica. Sono una checca isterica. “Cosa posso.. Cosa?”
Respira Ale..”
Ok, ci provo..” e provo a respirare.
Sei un po’ più calmo ora?”
Non proprio, ma ci sto provando..”
Bene, molto bene..”
Cazzo..” la calma è passata.
Cosa c’è Ale?” chiede lei allarmata.
Tu sei sempre così buona con me.. Non ti ho neanche salutato né chiesto se disturbavo.. Dopotutto è mattina.. Ed è presto..”
Non ti preoccupare, è normale.. Non ti disturbi.. Stavo mettendo in ordine.. Dimmi cos’è successo..”
 
La sera prima..
 
Ehi..” ho risposto al telefono entrando in macchina.
Ciao tesoro..” una voce calda e soffice è arrivata dall’altro capo del telefono e mi ha scosso come mai nessuno prima di lui era riuscito a fare.
Ciao a te ragazzo bellissimo..” ho risposto con un sussurro.
Stavo pensando..”
Mi piace quando pensi..”
Anche quando metto in pratica certe cose..”
Bhe quello è ancora meglio..” questo flirtare al telefono l’abbiamo sempre fatto, è sempre piuttosto eccitante e qualcuno sotto la mia cintura è sempre felice di sentire certe cose.
Mh, potremmo metterlo in pratica anche ora..”
Sesso telefonico?” ho chiesto più attento.
Dipende da dove sei..”
In macchina, verso casa..”
Meglio di no allora.. Non voglio che rischi la tua preziosa vita solo perché voglio raccontarmi quello che mi sto facendo ora..”
Ho deglutito forzatamente e sgranato gli occhi. “Cosa.. Cosa stai..?
Oh, tu lo sai bene.. Conosci bene lui e la mia mano destra che ora sta facendo su.. E giù.. Su di lui..” ha risposto bisbigliando.
Merda, merda e ancora merda.
Arrivo. Tu.. Non continuare senza di me..” quasi l’ho implorato. Ero patetico.
Mmmmh. Mi piace.. Allora.. Allora vieni?”
Arrivo subito, ma prima ti faccio venire io..”
Ti aaaah..spetto allora..”
Togli quella mano da lui, sette minuti e sono lì..” e ho chiuso il telefono.
 
Eccitato da far schifo, con delle immagini da censura in testa e un’erezione davvero imbarazzante ho cercato di arrivare il prima possibile da Marco.
Ho parcheggiato, ho citofonato, ho fatto due gradini per volta, ho abbattuto la porta di casa sua e l’ho praticamente assalito.
 
Ci siamo baciati, abbiamo fatto degli ottimi preliminari e abbiamo fatto l’amore finché stremati, stanchi e sfiniti ci siamo accasciati sudati l’uno sopra l’altro. Ci siamo ripuliti e poi siamo tornati a letto a coccolarci, com’è nostra abitudine.
 
Tra una carezza e l’altra abbiamo parlato, finché qualcosa è andato storto..
 
Tu.. Lo sai che giorno è domani?” ha chiesto lui.
Sinceramente no..” ho ammesso.
San.. Valentino..”
Mh..” Inutile festa consumistica. Ho pensato, ma non l’ho detto.
Avevo pensato.. Che..”
Che..?”
Nulla.. Lascia stare..” si è alzato dal letto ed è andato in bagno.
Marco?” mi sono alzato e l’ho raggiunto, solo che la porta del bagno era chiusa a chiave.
Scusami tu, Ale.. Vedi.. Io..”
Cosa? Parla con me ti prego..” Mi son sentito impotente, inutile..
Cosa cazzo era successo?
Nulla, torna a casa, vai a casa, ci sentiamo poi domani..”
Prima mi spieghi cosa c’è che non va..”
No.. Va tutto bene..”
Non ti credo.. Parla, parla con me..”
No, non ne ho voglia..”
Parla, per favore.. Altrimenti.. Altrimenti me ne vado..” ho tentato con la carta del ricatto.
E allora vattene.. Non mi va di parlarne ora.” La carta del ricatto è stata pessima.
Marco, parlami.”
Vattene a casa..” è stata la sua risposta.
 
Mi sono rimesso i jeans, la camicia, il maglione e la giacca e me ne sono andato. Pessima mossa sì, ma mi aveva fatto lievemente girare le palle. Odio scongiurarlo, ma cazzo, se non parla con me con chi dovrebbe parlare? Lì ho avuto l’illuminazione: Virginia. Presto avrei chiesto aiuto a lei.
 
Tornando al presente..
 
Ed eccoci qui..” dico concludendo il mio racconto.
Porca vacca..” è la risposta di Virginia.
Tu sai cosa cazzo è accaduto? Io ci ho pensato tutta notte, ho rivisto la scena parecchie volte e non ho capito.. O almeno forse avrei dovuto..”
Diciamo che tu la sfera di cristallo non ce l’hai e quel testone non ti ha spiegato molto..”
Quindi?”
Quindi ora ti tranquillizzi ed escogitiamo un piano..” mi risponde lei decisa.
Mi piacciono queste cose fatte di nascosto..”
Oh sì, anche a me!” ammette ridendo.
Aspetta.. Ma tu.. Non hai da fare?” chiedo.
Dopotutto è San Valentino anche per lei.. Magari ha da fare.
Per oggi dici?”
Sì, è San Valentino.. Magari hai da fare con..”
Matteo? Sì, ma questa sera.. Non ti preoccupare quindi..”
Io non so cosa fare Virgy..” ammetto sconsolato.
Ovvio, sei un uomo..”
In parte, lo sai..” dico con un sorriso.
Lo so.. Quindi hai bisogno di me..”
Sì, ho decisamente bisogno di te..”
Ok, dimmi tutto.. Dove e a che ora ci vediamo?”
Tra una mezz’oretta passo da te, andiamo a prendere un caffè e a progettare piani malefici..”
Ci sto! Ti aspetto Ale..”
A tra poco Virgy.. E.. Grazie..”
Non ti preoccupare tu!”
Arrivo!” le dico.
 
..
 
Circa mezz’ora dopo ero sotto casa di Virginia e le stavo citofonando. Dopo la telefonata-salvezza, l’ho ribattezzata così, mi sono fatto una doccia in tempo zero, mi sono vestito e sono andato alla fermata del tram per arrivare da lei.
 
Quella telefonata è stata davvero la mia salvezza, dato che dopo essermene andato da casa di Marco, io non l’ho cercato e lui non ha cercato me. Non ho provato a chiamarlo perché punto uno, non volevo litigare; punto due, non volevo incazzarmi un’altra volta; punto tre, non avevo intenzione di scongiurarlo a rivelarmi le sue paure; punto quattro, non lo so.
 
Non dovrebbe avere paura di parlare con me, di esprimersi, di raccontare ogni cosa, ma evidentemente io non lo faccio sentire abbastanza sicuro o magari non è ancora pronto a rivelarmi tutto. Dopotutto la nostra non è stata una storia semplice: siamo stati più o meno insieme qualche anno fa, poi ci siamo lasciati..
 
Quest’estate è stato un bel colpo per me trovarlo in quella discoteca: il destino ha voluto dirmi qualcosa. E io ho seguito quello che ho percepito, l’ho rivisto quando eravamo al mare.. Poi tornati a casa non riuscivo più a fare a meno di lui. Non ci riuscivo a stare senza di lui. L’ho cercato, lui ha cercato me, ci siamo visti, ci siamo rivisti, baciati, ribaciati, abbiamo fatto l’amore innumerevoli volte ed è cresciuto un sentimento, è nato, fiorito ed è stato coltivato da entrambi. Siamo diventati una coppia a tutti gli effetti.. Nonostante le iniziali litigate e gelosie, nonostante la novità di avere un compagno come dire, stabile.. Mi sono innamorato di lui un’altra volta. Mi sono innamorato di lui profondamente, totalmente, intensamente, vivamente e intimamente. Insomma, mi fa sentire un’altra persona. Lui riesce a cambiarmi, lui ha tirato fuori quella parte di me che è meravigliosa, solo lui c’è riuscito..
 
Solo che ieri.. Non ho ben capito quello che è successo, voglio capire, voglio sapere tutto, voglio che lui si apra con me, mi riveli tutte le sue paure, il suo passato, tutti i suoi sogni.. Per questo ho telefonato a Virginia, spero che lei mi possa aiutare a capire, lei potrebbe intuire perché lui si è comportato in quel modo.. Non che io mi sia comportato bene, lo so, odio essermene andato via ma non avevo altra scelta. Se fossi rimasto, sarei entrato di forza in quel bagno dove lui si era chiuso dentro. Avrei sfondato la porta e l’avrei scongiurato a parlarne con me. Ma io non l’ho fatto e lui non l’ha fatto. Ci siamo lasciati “male” prima di San Valentino. Forse il problema è proprio San Valentino? Perché diamine hanno fatto un santo il quattordici febbraio per festeggiare gli innamorati? Non basta amarsi ogni giorno sempre di più? Evidentemente no.
 
Ehi..” una voce fa capolino dietro le mie spalle e mi distrae dagli astrusi monologhi interiori.
Virgy, tesoro.. Ciao..” dico girandomi verso di lei e abbracciandola.
Ciao Ale..” mi risponde sia a voce sia all’abbraccio. “Hai una faccia..”
Lo so.. Non ho dormito molto..” ammetto.
I litigi tra di voi non vi fanno mai dormire..” constata lei.
Lo sai come siamo fatti..”
Lo so sì.. E dopo quello che mi hai raccontato immagino cosa possa essere successo..”
Davvero?”
.. Ci ho pensato.. Ho messo insieme qualche pezzo e forse sono arrivata a una conclusione..”
Sei la migliore Virgy..
Ma va.. Sono solo amica di entrambi..” dice stringendosi nelle spalle.
E ti adoro per questo.. Andiamo alla fermata dai.. La colazione ci aspetta..” e ci avviamo verso la pensilina del bus.
 
..
 
Allora, spara..” le dico appena ci sediamo al nostro posto nel nostro solito bar.
Cavolo.. Hai resistito ben otto minuti non chiedendomi nulla.. Sono sorpresa..” mi risponde Virginia con un sorriso beffardo.
Smettila dai..”
Mi piace tenerti sulle spine.. Tu e quell’altro me la dovete ancora pagare per Matteo..”
Sei appena diventata rossa..” le dico.
Per cosa?” chiede lei stupita.
Per Matteo.. Guarda qui..” rispondo puntandole un dito sulle guance e il rossore si accentua.
Maledetto..” risponde tirando fuori la lingua.
Siete solo voi due oggi, ragazzi?” ci interrompe la voce di Nadia, la signora che ci conosce da una vita e che è come una vecchia zia per noi due.
Oh sì.. Solo noi due.. Per oggi..” le risponde Virginia.
Cosa volete, cari? Vi faccio un bel cappuccio e vi porto un po’ di pasticcini?” chiede sorridendo.
Affogherò il mio dispiacere nei pasticcini, Nadia.. Portamene tanti..” le rispondo con voce tragica.
Virginia mi guarda e scoppia a ridere. “Non farci caso, Nadia..” dice scuotendo la testa.
Tantissimi e con la panna, ti prego..” le dico.
Problemi di cuore, vero? La panna e il cioccolato aiutano.. Arrivo subito..” gli risponde e se ne va.
Mh.. Cioccolato e panna..” appena faccio pace con Marco..
Ale ti prego, non pensare a cose sconce ora..” dice ridendo Virginia.
Ci hai pensato anche tu, ammettilo..” le dico.
Chi? Io? Nah..” risponde ridendo.
Basta rimandare.. Parliamone, forza..” le dico.
Aspetta, prima mangiamo un pasticcino e bevo un sorso di cappuccio, poi ti concedo tutto..” dice Virginia sporgendosi dalla sedia.
Chi cerchi?” chiedo.
Nadia e i pasticcini.. Eccoli..” dice lei sorridendo.
Nadia posa sul tavolo i cappuccini e una quantità impressionante di pasticcini.
Grazie..” le dico riconoscente per tutte quelle prelibatezze.
Grazie a voi.. Vi lascio chiacchierare a dopo..” dice Nadia allontanandosi.
 
Allora.. Vuoi sapere quello che penso?” chiede un pasticcino e un sorso di cappuccino dopo Virginia.
Sì, certo. Ovvio..” le rispondo.
Credo che il problema sostanziale sia San Valentino..”
Devo ucciderlo, questo santo?” chiedo con un sorriso amaro.
Scemo, è già morto..” mi risponde scrollando la testa.
Lo so, sdrammatizzo isterizzandomi. Non so come riesco a fingere così bene cercando di sembrare tranquillo..”
Sei pronto?”
No ma sì. Mi devo preoccupare? Spara..” afferro un pasticcino e lo mangio tutto insieme.
Marco.. A San Valentino è sempre stato da solo.. Gli sono sempre successe brutte..”
Cazzo..” non riesco a dire altro.
Aspetta.. E’ stato sempre lasciato il giorno stesso o quello prima..”
Merda..”
Quindi.. Anche se lui non te l’ha detto espressamente.. Magari credeva, o meglio, sperava che tu avessi preparato qualcosa..”
Virgy, non ho una sfera di cristallo.. Non posso sapere quello che lui ha in mente.. ” le rispondo.
Lo so.. Infatti credevo te ne avesse parlato..”
Dio, questo mi fa parecchio incazzare..” dico alterato.
Perché Ale? Dov’è il problema?” mi chiede.
Gli ho chiesto, anzi, l’ho pregato di parlarne con me.. Ma non l’ha fatto..” sto alzando la voce.
Ale..”
Virgy, scusami per sto comportamento di merda.. Ma mi sento un fallito..”
Magari non si sentiva pronto.. Poi, questo è quello che penso io.. Per lui questo giorno ha sempre significato qualcosa di brutto, capisci?” Annuisco. “Magari mi sbaglio io e non sono nella sua testa..”
Senza di te certe cose non le avrei intuite..”
Parliamo in forse e magari.. Non di certezze assolute..”
Lo so.. Quindi? Quindi ora cosa faccio?”
Cosa facciamo, direi.. Parla al plurale..” Sorrido, questa ragazza ha un qualcosa di speciale. “Non hai da fare oggi, vero?
No, niente allenamenti.. E’ il giorno di riposo..”
Molto bene.. Allora organizziamo un qualcosa di estremamente romantico per San Valentino..” afferma Virginia sorridendo.
Ma..” provo a dire confuso.
Niente ma, Ale.. Sarà un San Valentino indimenticabile..”
Andata.. Sono nelle tue mani..” dico finendo l’ultimo sorso di cappuccino nella tazza.
 
..
 
Allora ricapitoliamo: rose?” dice quale ora dopo Virginia guardando un bigliettino scritto a penna.
Ordinate, passo a prenderle prima delle sei..”
Candele profumate?”
Comprate..”
Cibo?”
Ordinato..”
Cioccolatini?”
Mancano
Vino?”
Devo solo ricordarmi di aprirlo e metterlo nel decanter..”
Regalo?”
Comprato!” dico sperando che a lui piaccia.
Molto bene.. Abbiamo tutto.. O quasi.. Ora dobbiamo solo far uscire da casa sua Marco tipo verso le cinque e poi farlo rientrare per le sette, sette e mezza, otto..”
Hai qualche idea?” le chiedo.
Oh sì.. Stai a vedere..”
 
Virginia prende il suo cellulare, scrive “S.O.S.” e lo invia a Marco.
Cosa..?”
Aspetta che lo legga e vedrai..” mi dice.
Uhm..”
Intanto, dimmi una cosa.. Tu le chiavi di casa di Marco le hai vero?” chiede.
Sì sì, le ho..”
Molto bene.. Uh, eccolo.. Non fiatare, non parlare non fare nulla io rispondo e tu ascolti.”
 
Pronto?” risponde al telefono.
Virgy tesoro, che succede?” sento la sua voce e un brivido mi attraversa la schiena.
Scusami se ti disturbo Marco..”
No, tu non disturbi mai.. Dimmi.. Ho visto il segnale..”
Lo so.. E avevi ragione.. Devi portarmi a fare shopping.. Ho bisogno di un vestito nuovo..”
“Mi potresti rallegrare totalmente la giornata con questa notizia!”
Pessima idea origliare la telefonata, mi sento un coglione.
Virginia mi guarda e forse intuisce i miei pensieri.
Lo shopping ti rende felice..” commenta lei.
Per una serata importante?”
Sì.. Fuori, credo..”
Non lo sai?” chiede curioso.
Non precisamente..”
Meglio, mi divertirò
Sono senza preavviso, lo so.. Magari avevi altro da fare.. Ti va di accompagnarmi?”
“Sì, nessun problema.. Per che ora?”
Per le cinque? Va bene?” chiede Virginia speranzosa.
Benissimo..”
“Bravo, ci vediamo in centro vicino al teatro?”
“Certo..”
“Ottimo, allora a tra poco.. Ehm..”
“Cosa?”
Poi mi spieghi perché hai quella voce lì Marco..”
Ti potrò mai nascondere qualcosa?” chiede lui con quella voce strana.
Dubito.. A dopo Marcolino!” e chiude la telefonata.
 
Visto? Rapido e indolore..” commenta Virginia guardandomi negli occhi.
Tu, mi fai quasi paura..”
Oh no, non averne..”
Un grazie può bastare?” le chiedo.
Dipende dal tipo di abito che mi farà prendere Marco.. Ascolta.. Ho dovuto dirgli della voce.. Se no avrebbe intuito che forse sapevo qualcosa.. Io farò finta di nulla, non gli dico nulla.. Ti mando solo un sms quando lui è con me così tu puoi andare là, a casa sua..” dice senza fermarsi.
Ho un’ansia Virgy..”
Sarà una sorpresa meravigliosa vedrai..”
Dici.. Dici che gli piacerà?” chiedo.
Certo che sì.. A chi non piacerebbe una cosa del genere?”
Non lo so..” ammetto.
Respira uomo, farai pace con lui e passerete una serata indimenticabile..”
E tu?” chiedo a lei.
Io? Io non lo so..”
Cos’è quella faccia furba?”
Nulla.. E’ il primo San Valentino che passo con qualcuno..”
Oooh, si prevedono faville..” le dico dandole una sorta di gomitata amichevole e indolore.
Non io.. Tu si.. Forza.. Andiamo prendere dei cioccolatini!”
E cioccolatini siano!” e ci avviamo verso un negozio del centro.
 
..
 
Bzzz bzzz bzzz.
Bzzz bzzz bzzz.
 
Recupero il telefono dalla tasca dei miei jeans e controllo l’sms appena arrivato.
 
Non sarà di certo Marco, dato che ormai è da ieri sera che non lo sento, spero sia Virginia. L’ora è quella giusta e io devo prepararmi e andare ad organizzare tutto a casa di Marco. Spero che questa sorpresa aiuti entrambi, soprattutto dal punto di vista del riappacificamento. Non è la prima volta che litighiamo e non sarà di certo l’ultima, ma lui deve capire che deve parlarne con me se c’è qualcosa che non va, se ha dei dubbi, delle perplessità, dei timori.. Di solito quando litighiamo lasciamo sbollire le acque, ognuno per conto suo e poi ci sentiamo di nuovo, scusandoci a vicenda per “Oh, sai.. Ti avrei chiamato..”, ma alla fine va benissimo così. Abbiamo bisogno del tempo per riflettere e per vedere cosa c’era che non andava bene. Però questa volta è leggermente diverso.. Insomma, lo so, forse questa volta la colpa è anche mia perché non ci ho minimamente pensato a San Valentino, infatti eccomi qui con borsoni piene di roba da portare a casa di Marco e organizzare il tutto.
 
Apro lo sportellino del cellulare e clicco su “apri messaggio”: “Lui è qui, vai pure e organizza tutto. In bocca al lupo Ale!”. Magari le farò una statua.. Rispondo con un “Vado.. E grazie Virgy.” Senza di lei non so come avrei fatto.. Per una volta l’idea di organizzare una serata totalmente a sorpresa per lui mi elettrizza. Spero che lui ne rimanga sorpreso.
 
Recupero le borse della spesa, un cambio, il vino, il regalo, le rose e sì, sono pronto.
E’ il momento di andare a casa di Marco.
 
..
 
Tutte le luci sono spente, le candele che creano una sorta di strada per tutta casa sono accese, la tavola è apparecchiata per due con in mezzo un gigantesco mazzo di rose rosse, il cibo è già in tavola, il vino è nel decanter, una musica soffusa arriva dallo stereo.. Insomma è tutto pronto e sono solo le sei e mezza. Dannazione. Ora cosa faccio? L’abbigliamento! Giusto, non posso sbucare in casa sua così, con dei jeans chiari e un’inutile maglietta nera. Recupero quella sottospecie di valigia che mi sono portato e mi avvio verso il bagno.
 
Ho aperto l’acqua della doccia, mentre mi stavo spogliando ho deciso che, dato il mio essere in anticipo, una doccia calda per sciogliere la tensione accumulata non mi poteva farmi che bene.. Forse non avrei dovuto, però è sempre meglio far passare il tempo sotto una doccia rispetto allo stare seduto su una sedia torturandomi le mani e aspettando lui.
 
Dopo la doccia, mi avvolgo il suo asciugamano in vita, profuma di lui e ho bisogno di sentire il suo profumo su di me, anche se non c’è, mi guardo allo specchio e mi passo una mano sui capelli rasati, dal riflesso dello specchio noto il mio cellulare che continua a lampeggiare, brutto segno. Ho cinque messaggi e sette chiamate perse. Cosa cazzo è successo?
 
Il telefono si illumina un’altra volta ed è il numero di Virginia che lampeggia.
Decido di rispondere, come se avessi scelta. “Pronto?”
Dove diamine eri finito?”
Cos’ho fatto?” le chiedo.
Non mi hai risposto subito!”
Mi stavo facendo una doccia!” le dico come scusandomi.
Non va bene.. Non va assolutamente bene.. Lui dovrebbe arrivare lì a momenti!”
Eh?”
Sì, ho tentato di trattenerlo il più possibile ma non sapevo più che scuse o paranoie inventarmi dopo quasi due ore..”
Quanto tempo fa è andato via?” le chiedo cercando di fare mente locale.
Un quarto d’ora fa abbondante..”
Strano che non sia già a casa..” commento.
Giusto.. Strano sì..”
Virgy, mi vesto e vedo di aspettarlo. Mi è venuta l’ansia tutta d’un colpo.”
In bocca al lupo Ale, e fammi sapere..”
Se non mi senti, va tutto bene..” le dico con un sorriso.
Allora spero di non sentirti.. Un abbraccio..” mi risponde lei.
Ciao Virgy e grazie..” e chiudo la telefonata.
 
Mi asciugo il torace e decido di rimanere con l’asciugamano in vita. Potrebbe arrivare a momenti e io non so se è tutto sistemato di là. Vado verso la sala, controllo bene la cucina e sento il rumore dell’ascensore.
 
Merda, ci siamo.
 
Sento le chiavi nella serratura della porta che girano, la porta si apre e io non so dove cazzo mettermi. Rimango qui, fermo, immobile, impalato come un idiota quando Marco entra in casa e dice “Ma cosa..?”. E’ stupito, lo vedo molto sorpreso e questo è un bene.
Ciao..” gli sussurro avvicinandomi.
Ale? Tesoro.. Cosa..?” non è arrabbiato, la voce non è alterata.. E’ solo sorpreso.
Sssh. Vieni qui..” gli sussurro porgendogli una mano.
Dio.. Mi sei mancato.. Volevo.. Volevo..” dice avvicinandosi e abbracciandomi.
Cosa?” chiedo nel suo orecchio.
Sono anche passato da casa tua, ma non c’eri.. Non sapevo dove fossi, così sono tornato a casa sconsolato ed eccoti qui..”
Sorpresa..” dico stringendolo.
Volevo scusarmi.. Ieri sera..”
Non parliamo di ieri sera.. E’ tutto passato Marco..” gli dico sorridendo.
No.. Mi devi ascoltare.. Vedi.. Io non ho mai passato un San Valentino con qualcuno..”
Ora sì, trascorriamo la serata insieme.. Ho preparato ogni cosa.. Ho preso possesso della tua casa per organizzare tutto..”
Vedo.. E potrei anche abitarmi a trovarti così, qui, ogni giorno..”
Non mi sono neanche vestito.. Ero in doccia..” mi scuso.
Oh.. Ma tu mi piaci senza vestiti.. Infatti credo che questo asciugamano sia di troppo..”
Lo credo anche io.. Però prima.. Lasciati spogliare tu..” gli dico spostandomi da lui e iniziando a spogliarlo.
 
Tu.. Mi vuoi far morire per caso?” sussurra roco Marco.
Dio, quella voce è così eccitante..
No, mi servi vivo.. Com’è vivo lui..” dico aprendo la zip dei jeans e infilando dentro la mano.
Dio..” sussurra quando inizio a muovere una mano su di lui.
Dimmi tutto..” gli sussurro all’orecchio prima di baciarlo.
Ti voglio.. Nudo.. Ora..”
No.. Non ora..Prima mi devo occupare io di te..” gli rispondo passando la lingua sul suo collo.
Andiamo.. Andiamo di là? Ti prego.. Potei non farcela a stare in piedi a lungo..” mi dice bloccandomi la testa con le sue mani.
Occhi negli occhi.
Dio quanto adoro quegli occhi.
Sorriso soddisfatto..
Certo.. Però ti lasci fare tutto quello che voglio..”
C.. Certo..” dice roco lui portandomi in camera sua.
 
Dopo un paio d’ore..
 
Dovremmo litigare più spesso se questo è il risultato..” gli comunico dopo due ore di coccole, baci, carezze, affondi vari e molto altro.
Hai perfettamente ragione.. Però.. Non litighiamo più Ale..” dice lui dandomi un bacio sulle labbra.
Sono d’accordo.. Ora.. Alzati..” dico allungandogli una mano “Dobbiamo andare a una cena..”
Mi rivesto aspetta..”
Oh no, non ce n’è bisogno.. Mi piace vedere il tuo corpo nudo quando mangi..” dico con un sorriso.
 
..
 
Dio mio.. Ale.. Come.. Come hai fatto ad organizzare tutto questo? Le candele, le rose, è tutto così.. Perfetto..” dice Marco quando vede la sala.
Ho avuto un suggerimento da un’amica..” gli rispondo dandogli un bacio sulla guancia.
Virginia.. Quella traditrice..” commenta lui e io annuisco.
Mi ha salvato lei, Marco.. Io.. Non sapevo come fare, non sapevo..”
Sei adorabile quando mostri il tuo lato fragile..”
Davvero.. Io non sapevo come fare.. Forse tu..”
No Ale.. La colpa è mia.. Dovevo parlarne con te.. Subito.. Ma sapevo che avrei fatto la figura dell’inutile ragazzo insicuro.. Volevo trascorrere San Valentino con te e lasciarmi alle spalle tutti i vecchi San Valentini inutili.. Volevo passarlo con te..”
Ed eccomi qui.. L’importante è che siamo qui insieme, ora.. A San Valentino..”
Hai ragione.. Ma ora.. Ho fame.. Mangiamo? Hai bisogno di una mano?”
L’uomo che passava da discorsi importanti al cibo in mezzo secondo.
No.. Siediti lì.. Sei mio ospite questa sera..”
Tuo ospite in casa mia? La cosa mi piace più del dovuto..”
Piace anche a me..”
Mi piacerebbe averti in giro ogni giorno.. Potemmo litigare a fare pace molte volte..”
Effettivamente sì.. Hai ragione..”
Quindi.. Dopo ti faccio una proposta..”
 
..
 
Dio mio.. Tu questa sera mi vuoi morto..” commenta Marco al momento dessert.
No.. Ti voglio vivo.. Ecco perché ho preparato il cioccolato fuso e le fragole..”
Io.. Potrei amarti..”
Solo per le fragole, ammettilo..” rispondo puntando un dito sul tuo torace nudo.
Oh no.. Anche per il tuo bel fisichino da giocatore di calcio..”
Lo sapevo..” commento scherzando.
No.. Tu non sai nulla.. Io ti amo Ale..” dice Marco con una voce bassa e dolce.
Cazzo..” è la mia risposta.
Marco sorride divertito. “E’ il tuo modo per dirmi che mi ami anche tu, vero?”
..” commento prima di avventarmi sulle sue labbra, trascinandolo sul divano e fare l’amore con lui per il resto della serata.
 
Virginia quella sera ricevette ben due sms. Il primo quello di Alessandro diceva “Virgy, mi ha chiesto di vivere con lui! Non ci credo ancora. Ho accettato! Ti farò una statua tesoro per l’organizzazione della serata!” mentre quello di Marco diceva “Prima o poi me la pagherai brutta traditrice.. Però ho seguito il tuo consiglio, gli ho anche chiesto se voleva trasferirsi da me e ha detto di sì. Sono il gay più felice della storia!”.
 
 
 
***
 
 
Piccolo spazio di E.
 
 
Benvenuti o ben trovati a tutti, dipende dai punti di vista. Lo so, sono una pessima persona che non aggiorna “Inaspettatamente” aka Schiffy, ma dato che è San Valentino mi è venuta in mente quest’idea malsana di scrivere una One Shot un po’ diversa. Ed eccomi quindi qui, scusate l’allitterazione ma è più forte di me scrivere parole a caso.
 
San Valentino è fondamentalmente un giorno che odio, in questo mi rivedo molto in Marco, ma quest’anno ho deciso di fare un’eccezione. La mia mente ha partorito questa cosetta, ecco.. Però Marco alla fine fa pace con Ale e tutto va bene.. Come avrete ben capitolo Marco&Alessandro sono proprio quei due amici dei protagonisti di Inaspettatamente.. Qui appare Virginia nel suo ruolo di “salvatrice”.. E c’è anche un piccolo spoiler.. Dato che Schiffy è ferma al 24 Gennaio e qui siamo al 14 Febbraio.. Virginia passerà San Valentino con Matteo. Gioia e tripudio da parte di tutti con tanto di insulina per tentare di abbassare la glicemia.
 
E’ la prima volta in fatto di “Slash” quindi sono alquanto timorosa, titubante e piena di ansia. Strano, direi.. Insomma, mi sono buttata e ho seguito l’onda delle parole.. Romanticismo a San Valentino.. Mi piace, per una volta mi piace assai. Sì, ho finito di blaterare, la smetto subitissimo.
 
Grazie mille per aver letto, davvero.
Buon San Valentino a tutti..
 
E.

PS: Come sempre ringrazio quel geniaccio di Fabrizio per il banner, come sempre riesce a capire quello che gli chiedo graficamente parlando e tira fuori dei conigli dal cappello magico!
 
   
 
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