Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: bea    07/01/2006    7 recensioni
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Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ragazza ama perdutamente e se ti dicono che amore è peccare tu ama il peccato

Ragazza ama perdutamente

e se ti dicono che l’ amore è peccare tu ama il peccato
e sarai innocente.

( Jim Morrison)

 

 

 

Nemmeno una stella in cielo quella sera.  Uno spicchio di luna si nascondeva di tanto in tanto dietro le ovattate nubi grigiognole e l’aria pesante e umida sembrava entrarti fino nelle ossa , correndoci sopra con lunghi brividi.

Un fuocherello tremulo , danzava leggero sui pochi ciocchi asciutti che era riuscita a raccattare mentre consumava il frugale pasto di bacche e frutta fresca quasi marcia, tanto era dolce e pastosa.

Si strinse meglio nel kimono a fiori, un po’ leggerino per quel piovoso ottobre, strofinandosi le braccia snelle. I lunghi capelli corvini ricadevano sulla schiena ricurva mentre la ragazza dai profondi occhi castani raccoglieva le gambe al petto ,nel tentativo di scaldarsi un po’.

Sospirò leggermente poggiando il capo sulle ossute ginocchia. Era da tanto tempo che non rimaneva sola.

Le mani dalle unghie un po’ mangiate si rannicchiarono nelle ampie maniche del kimono mentre sentiva il gelo congelarle le dita.

Inuyasha sarebbe tornato presto. Quella mattina l’aveva lasciata ad un villaggio per andare a sistemare degli “scocciatori”, come li chiamava lui, più o meno a due kilometri di distanza da dove ora si ritrovava lei. In quella grotta un po’ tetra e tanto buia ,accoccolata su un rudimentale giaciglio davanti a un fuoco tanto piccolo che neanche la riscaldava. Avrebbe voluto fare come gli aveva detto Inuyasha “ Stai al villaggio ed aspettami che io torno presto” e se ora si trovava li non era certo per un capriccio.

No , loro non l’avevano nemmeno fatta entrare , la donna del “demonio” non è certo la benaccetta. Fino a quel momento figuriamoci non le era mai importato.”Se si vivesse con il terrore di ciò che gli altri pensano di te non si vivrebbe per niente “. Lei almeno l’aveva sempre pensata così…

Ma poi li aveva visti occhi piccoli e dolci pieni di terrore e odio, di altrettanto piccole mani che si stringevano ai lembi  dei kimoni in modo convulso e timoroso.

 -Non ti avevo detto di aspettarmi al villaggio?-

La ragazza si girò con un sorriso , mentre i ceppi ardenti facevano un inquietante scricchiolio.

-Inuyasha…-

So close no matter how far
couldn't be much more from the heart
forever trusting who we are
and nothing else matters




Lente gocce cadevano regolari sul terreno sassoso e freddo dell’antro , dove una figura in rosso stava in piedi completamente fradicia. Kagome sorrise leggermente forse un po’ coi sensi di colpa: aveva piovuto tanto e probabilmente lui l’aveva cercata sotto la pioggia per tutto quel tempo.  Si sede a gambe incrociate davanti a lei sostandosi appena coi lunghi artigli le ciocche attaccate al viso.

Kagome sorrise di cuore nel vedere i suoi occhi : ambra. Le strisce oblique e irregolari erano ancora li però, unica cosa ,peccato per le orecchie canine, diventate semplici orecchie elfiche ora.

Ma forse a lui andava bene anche così…non gli erano mai piaciute.

Era passato tanto tempo, da quel giorno di inizio estate in cui l’aveva ritrovato, la morte rossa , come lo chiamavano. Per lei non era altro che una persona sola che cerca il proprio posto.

Una persona sola, che cerca il proprio posto nel modo sbagliato.

E forse imponendo(o quasi ) la sua presenza gliene aveva trovato uno. Ma neanche la roccia più solida sopravvive all’erosione del tempo, così della Shikon impura, che lo aveva reso quel mostro sanguinario e devastatore era rimasto ben poco…forse qualche intento, ma niente di più.

Ora l’inuyasha demone, o meglio la parte più “umana” dell’Inuyasha demone ,era nata , o forse risorta , dalla combinazione del dolce e cocciuto Hanyou e dell’ambizioso e sfrenato demone.

Sorrise in modo incredibilmente dolce.

Ma a lei piaceva anche così…

-E allora?-

Inuyasha sbuffo scostandosi un ciuffo dalla faccia. Aveva vagato per ore …ore ,ore e ore cercandola . La pioggia pomeridiana aveva sbiadito gli odori e per questo aveva anche iniziato a temere il peggio. Benché notasse come ancora fosse difficile occuparsi di Kagome quando dovesse lottare, non gli era mai pensato di lasciarla andare in due anni che lo seguiva. Lasciarla in mezzo ai ningen era l’ultima cosa che avrebbe fatto.

Non aveva mai amato che si toccassero le sue cose . Kagome compresa.

Anche se a volte era davvero uninsopportabile testarda…

Posò il braccio ferito alla  Tessaiga. Da quando si era ulteriormente trasformato i nemici si erano moltiplicati, il suo esercito si era esteso , i sostenitori iniziavano a venir fuori e i territori conquistati si stavano man mano ingrandendo . E se aveva fatto molte alleanze ,gli costava ammetterlo , lo doveva anche a lei.

Anche se adesso poteva riutilizzare la katana di suo padre lo doveva a lei…

-E allora ho avuto dei problemi di socializzazione…tutto qui.-rispose con un sorriso rattizzando quei due carboni ardenti che erano il fuoco.

Inuyasha alzò un sopracciglio fissando il volto inespressivo della ragazza.

 


never opened myself this way
life is ours, we live it our way
all these words I don't just say
and nothing else matters

trust I seek and I find in you
every day for us something new
open mind for a different view
and nothing else matters

-Cosa intendi con problemi di socializzazione?- chiese contrito . Kagome non era una persona che aveva d questi problemi. Riusciva a fare buon viso a cattivo gioco con sicari senza scrupoli ne si faceva problemi ad aiutare il prossimo. Serrò la presa sulla tessaiga. Quasi il suo contrario.

Storse il naso ricordando la conversazione con gli scocciatori. Scocciatori che per la verità non erano li per lui. Dopo incessanti giorni di inseguimento quelli si erano finalmente scoperti, affrontandolo in battaglia. Inutile dire chi fosse il vincitore.

A quanto pare aveva trovato qualcuno particolarmente interessato a Kagome. Il pensiero gli diede particolarmente fastidio. Lo scacciò con rabbia: tanto meglio , la sua morte sarebbe stata più dolce.

-Quanti sensi ci vedi? Problemi di socializzazione e basta.-

Puntò i suoi occhi ambrati in quelli della ragazza. Molti disapprovavano la sua” unione “con un umana. Ribadivano che se voleva che se il suo impero avesse un futuro doveva avere almeno un figlio purosangue. Quello della ningen non sarebbe stato altro che una macchia. Aveva sempre ignorato certi aspri commenti ignobili, di persone che vedevano il marcio in ogni cosa , tranne che in se stessi, forse i più marci tra tutti. Non gli importava niente dei commenti di qualche fottuto bastardo. E che ci provassero a mettersi sulla sua strada : li avrebbe spazzati via . Di loro non sarebbero rimaste  neanche le ceneri per i parenti o il cadavere per i vermi. Piuttosto li avrebbe trascinati con lui all’inferno!

Una goccia scura di sangue  serpeggiò lenta sul suo braccio cadendo sul freddo suolo in pietre.


never cared for what they do
never cared for what they know
but I know

-Inuyasha ...ti sei ferito.- disse Kagome con apprensione.

-Uhnnlascia stare tra qualche ora sarà apposto .- disse chiudendo gli occhi. Inutile anche il solo dirlo.

Kagome si alzò lentamente sedendosi al fianco del demone.

Lui sospirò impercettibilmente : la testardaggine di quella donna….era qualcosa di epico.

Infilò la mano in una tasca interna del kimono tirando fuori una garza di cotone arrotolata attorno a delle erbe medicinali. Sorrise impercettibilmente. Quello era un lembo della sua divisa delle medie.

Scostò con tocco gentile la manica dell’ haori  color cremisi scoprendo un taglio lungo quanto tutto l’avambraccio. “Roba da poche ore certo..pensò sarcastica alzando un sopracciglio.

Inuyasha la osservò clandestinamente srotolare la stoffa bianca e prendere le erbe medicinali. In un certo senso gli faceva piacere che lei si occupasse di lui , ma non poteva fare a meno di pensare che per lo più era tutto sprecato dato che con la sua costituzione sarebbe guarito in un paio d’ore.

Kagome stacco una foglia da una delle piantine e subito un denso liquido bianco iniziò ad uscire .

-Mi chiedo come mai ti porti dietro sempre quel pezzo di stoffa …potresti prenderne si nuovi ai villaggi dove vai.- parlò senza pensare, mentre osservava Kagome attorcigliare quel lungo tessuto morbido attorno al suo braccio.

-Potrei ma… per me questo è qualcosa di speciale…inoltre non è come tutte le altre stoffe questo è cotone- disse stringendo il nodo.

-Cotone?-

-Aha...questo tessuto è molto particolare perchè se fatto bollire si sterilizza completamente…infatti in medicina è molto usato.-

-E dove te lo sei procurato?-chiese con  un moto di curiosità.

Kagome sorrise in risposta ,terminando il suo lavoro.

-Diciamo.. che è un segreto..-

 


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forever trusting who we are
and nothing else matters

never cared for what they do
never cared for what they know
but I know

La ragazza ,stanca, si appoggiò con un sospiro alla spalla del demone. Era stata una giornata tormentata, la prima di tante altre.

Chiuse gli occhi : dentro di se poteva ancora sentire gli insulti e le occhiate cariche di odio però. Le faceva male.

Rivedeva le falci alzate , le zappe pronte , vecchi,donne ,bambini. Kimoni sporchi, calli sulle mani, occhi piccoli  puntatile contro , mentre fasci d’erba bagnata profumatissimi, riposavano nelle braccia di donne ,vicino a figli, nipoti. Un intero villaggio stretto intorno a una ragazza.

I suoi occhi sgranati, per ore velati dal pianto , ferita a morte dalla sua stessa razza. Forse aveva provato anche una rabbia nascosta in quei momenti: quale persona può dire a un’altra chi o cosa deve amare? Con quale ..diritto, sente di dover dire a l’altro che l’amore per lui è vietato, che l’amore è peccato!?

Forse c’era in lei qualcosa di sbagliato. Forse non era normale che una ragazza che proveniva dal futuro , rimasta bloccata nel passato ,si innamori del demone sanguinario che le a quasi strappato la vita, ma che in compenso l’ha strappata ai suoi compagni, con cui per lungo tempo avevano viaggiato , sorriso e scherzato.

Doveva provare odio allora? Doveva provare rabbia?

No, era sicuro che lui già ne provasse in abbondanza per entrambi. Il rimorso ,sarà anche un sentimento umano , ma quell’Inuyasha che ora le stringeva un braccio attorno alla vita

, era più che sicura che lo provasse...

Sbatte le ciglia leggermente accoccolandosi meglio sulla spalla.

Lei non avrebbe smesso di amare per il giudizio di qualcuno.

E se era lei ad amare il peccato…forse era la più innocente.

 

 


never opened myself this way
life is ours, we live it our way
all these words I don't just say

trust I seek and I find in you
every day for us something new
open mind for a different view
and nothing else matters


never cared for what they say
never cared for games they play
never cared for what they do
never cared for what they know
and I know

 

Inuyasha strinse il proprio braccio attorno alla vita della ragazza che si accomodò  meglio sulla sua spalla. Da tempo aveva dimenticato quella sensazione…

Di un corpo caldo stretto vicino a te , che non teme che tu la possa ferire, che la possa uccidere.

Kagome non l’aveva mai temuto, veramente.

Ne quando l’aveva quasi uccisa, ne quando dopo quattro anni l’aveva ritrovata , allora che era come un’animale senza senno, che credeva bastasse una battaglia per decidere l’esito di una guerra.

E forse quel senso dell’assurdo l’aveva spinto a portarla con se. Uno degli youkai più temuti del continente- che non aveva rimorsi a passare sui ningen, a costo di sterminarli tutti, se intralciavano la sua strada- che si porta dietro una ragazza umana.

Da quel giorno era iniziata una strana convivenza. Fatta di frasi non dette, sorrisi abbaglianti, cene silenziose , di una strana consapevolezza che lentamente cresceva in lui.

Consapevolezza cresciuta a tal punto da permettergli di impugnare nuovamente la tessaiga, quando per anni, dalla sua trasformazione, o aveva rifiutato.

Perché ora aveva un nuovo motivo per combattere: una piccola umana che in quel momento riposava sulla sua spalla.

 Un pensiero davvero mieloso per lui…

Ma ormai si era talmente assuefatto alla presenza di quella ragazza che gli era quasi indispensabile . Certo a volte gli dava dei gran gratta capi : come quando si era impuntata perché non uccidesse tutti senza pietà. Lui gli aveva spiegato più volte che non era la pietà che rendeva forte un comandante ,o che creava un impero! E lei per tutta risposta aveva detto che si prendono più mosche col miele che con l’aceto.

Strana ragazza…

Lui mica voleva prendere le mosche!

E infatti subito dopo era scoppiata a ridere. Uno dei poteri di Kagome. Era riuscito a fargli sbollire la rabbia in men che non si dica.

Spostò il suo sguardo sulla ragazza che gli risposava al fianco, col volto disteso in un’espressione tranquilla.

Un domanda gli venne spontanea..

-Kagome?-

-Si?-rispose lei senza aprire gli occhi.

-Sei felice?-

-Si-

-Bene-

-Bene- Inuyasha chiuse gli occhi tenendo una mano pronta sulla spada.

“E nient’altro importa…”

 


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couldn't be much more from the heart
forever trusting who we are
no nothing else matters


 
Una goccia di rugiada scese lentamente da un foglia, mentre le prime luci rossicce dell’alba la facevano risplendere come una perla nel buio.

 

 

Bea-=_=…questa fic mi ha ammazzato!-

Giw- eddai ora te ne puoi andare felice in vacanza..^^-

….

Bea-cos’era una battuta!?-

Lu-che bella “Notihng esle Matters” metallica!*_*-

Bea- trovo la fic un po’ traviata a dir la verità….-

Giw- ?_? traviata? –

Bea- beh nel senso che..oohh…ma lasciamo perdere che è meglio!!!-

Lu-CosNotihng else Matters!!!-

CCCCCCCCCCRRRRRRRRAAAAAASSSSSHHHH!!!! ( rumore poco promettente della cristalleria che si rompe)

Bea+Lu+Giw- 0_0…-

Mamma Stakanov- RAAGAZZE??!?-

Lu- in questo momento tua mamma fa tanto…-

M.S.- CHI HA ROTTO LA CRISTALLERIA!?!-

Giw-KingKong….-

Bea, Lu e Giw vengono inseguite da mamma Stakanov munita di rammaza per tutta casa..

 

Un grazie speciale a : Lila, Il vecchio Totosai , Lorimhar, Elychan, rubin89, raska 81, picci ( grazie della critica ^^), lila, Alia_chan, phoenix89, koko90, kate92, per aver commentato e spronato a scrivere questo strano seguito.

Un grazie a tutti!!!^^.

E…si ora è veramente finita.UU

 

Bacioni, bacini e baciotti (e i baci perugina ce li teniamo noi..^^ndG)(appunto passane uno!ndB) (eh no care! Dato che mi avete rotto la cristalleria questi me li prendo io!ndM.S.  Mamma S. requisisce tutti i cioccolatini…)(ç_çndB+L+G) by le autrici.

 

Non Importa Nient'altro

 

Così vicino, non importa fino a dove
non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
Crediamo sempre in chi siamo
E null'altro importa

Non mi sono mai rivelato in questo modo
La vita è nostra noi la viviamo a modo nostro
Tutte queste parole che non dico
E null'altro importa

Fidati, io cerco e trovo in te
Ogni giorno per noi è qualcosa di nuovo
Mente aperta per una visuale diversa
E null'altro importa

Non mi è mai importato di quello che fanno
Mai importato di quello che sanno
Poiché io so

Così vicino, non importa fino a dove
non potrebbe essere molto più lontano dal cuore
Crediamo per sempre in chi siamo
e null'altro importa

Non mi sono mai rivelato in questo modo
La vita è nostra noi la viviamo a modo nostro
Tutte queste parole che per poco non dico
E null'altro importa

Fidati, io cerco e trovo in te
Ogni giorno per noi è qualcosa di nuovo
Mente aperta per una visuale diversa
E null'altro importa

Non mi è mai importato di quello che dicono
Mai importato dei giochi che fanno
Mai importato di quello che fanno
Mai importato di ciò che sanno
E io so, yeah

Così vicino, non importa fino a dove
Non potrebbe essere molto più lontano del cuore
Crediamo per sempre in quello che siamo
No, null'altro importa



  
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