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Autore: division will unite    22/02/2011    3 recensioni
L'ispirazione per questa storia mi è venuta da un sogno, la parte centrale diciamo :P
Non conosco di certo Skandar Keynes e non sono mai stata nemmeno a Londra o a Narni (ahimè). Questa è la prima FF che scrivo/pubblico perciò siate clementi xD
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avevo conosciuto Skandar durante una vacanza a Londra fatta con alcuni amici d'infanzia.
Tutti sognavamo di visitare la capitale inglese prima o poi e questo finalmente avvenne nell'estate del 2011 quando diventammo tutti maggiorenni.
Quindi senza "l'ipaccio" dei genitori partimmo per il nostro primo viaggio fuori dall'Italia per cominciare le esperienze con la E maiuscola.
I miai compagni di viaggio si chiamavano: Giulia, Francesco e Andrea. Ci volevamo un gran bene, eravamo praticamente cresciuti insieme.
Prenotammo un volo low cost, una camera in un ostello (non avevamo nè molti soldi da spendere, nè molto tempo da passare in albergo) e partimmo alla volta della Gran Bretagna
Fu un vero trauma passare dall'Italia soffocata dal caldo del 30 Giugno all'inghilterra grigia del medesimo giorno. Comunque non ci perdemmo d'animo, sapevamo quello che ci aspettava.
Difficile fu anche trovare l'ostello. A quanto pare nessuno a Londra, nemmeno l'autista del taxi, sapeva dove fosse Redhat Street e riusccimmo a trovarla per puro caso. Infatti Giulia
cercando un cestino per l'immondizia si trovò proprio davanti ad un piccolo cartello rosso, con la scritta bianca che diceva appunto 'Redhat Street'.
Esausti dal lungo viaggio e intirizziti dal vento ci diriggemmo immediatamente dentro il piccolo vicolo che, a quanto pare ospitava il nostro ostello. 
Certo visto da fuori non era per niente invitante, infatti era un edificio vecchio e annerito dallo smog, con una porta rossa che si notava particolarmente a
causa del colore scuro del palazzo.
Allora suonammo il campanello e ci venne ad aprire una signora molto distinta, con i capelli di un bianco candido e un tallieur rosa confetto. Sembrava totalmente fuori posto.
Fortunatamente la prenotazione era riuscita e quindi riuscimmo a entrare nella nostra stanza abbastanza velocemente.
-Non è un granchè, ma pensiamo al fatto che siamo a Londra ragazzi, finalmente!- disse Francesco
-Già, L O N D R A- ribbattei io battendo le mani e saltellando.
-Bè che cosa state aspettando? Giulia, Andrea, alzatevi da queli letti, sciacquatevi la faccia. La nostra avventura può finalmente comunciare!- Li incitò Francesco, ancora
Quelli fecero come il ragazzo gli aveva consigliato e nel giro della mezzora fummo dinuovo per strada.
Per nostra fortuna l'ostello si trovava in una posizione alquanto centrale, e non dovemmo spendere molto in mezzi pubblici.
La nostra prima tappa furono Il Parlamento e il Big Bang, un classico. Insieme all'immancabile giro sul London Eye.
Le strade di Londra erano sfavillati, le vetrine dei negozi addobbate magnificamente e nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere così
tante etnie diverse che convivevano tranquillamente tra di loro. Anche di Italiani ce n'erano moltissimi, soprattutto nelle pizzerie e nei ristoranti.
-Guardate lì, quello non è un negozio di Abercrombie and Fitch?!- Disse Giulia
-Dalla fila che c'è fuori, credo proprio di si- rispose Andrea
-Peccato! Volevo vedere con i miei occhi la leggendaria bellezza di commessi, ma non ho intenzione di passare due ore in fila per questo- affermai io.
Quindi, visto che ormai si era fatto abbastanza tardi, decidemmo di mangiare in una piccola pizzeria e di tornare all'ostello in modo che il mattino dopo ci 
saremmo potuti svegliare di buon'ora.
-Il nome di quel locale mi sembra invitante- fece notare Francesco
-That's Amore?- gli fece eco Andrea
-Andiamo dove volte, io e Giulia abbiamo una fame che mangeremmo qualsiasi cosa-
Il locale era carino davvero. Le pareti erano di un bianco sporco e nella sala i tavoli erano distribuiti qua e là. C'erano tovagle a quadratini rossi e bianchi e panche addossate al muro, per far sistemare le comitive
più numerose.
Noi eravamo solo in quttro, quindi optammo per i tavolini quadrati.
Guardammo i menù molto ricchi ma poi tutti in coro dicemmo -Per me una Margherita!-
Seguito da una piccola risata.
Il locale stava cominciando a riempirsi ed erano solamente le 8 di sera.
Tra le tante persone che entravano, Andrea mi fece notare un ragazzo accompagnato da qualche amico. 
-Hey, ma quello non è ...aspetta non ricordo il nome. Quell'attore Libanese di Narnia- 
Era alto circa 1.70, aveva i capelli neri e degli splendidi occhi scuri.
Appena lo vidi lo riconobbi, era Skandar Keynes. Meglio conosciuto come Re Edmund il Giusto ne "Le cronache di Narnia".
All'inizo però ebbi anche qualche dubbio. Infatti quando entrò solamente noi ci rendemmo conto di chi era veramente. Non era seguito da fotografi o ragazzine urlanti, come sarebbe successo per tanti altri attori inglesi.
Dopo aver girato i film aveva sempre mantenuto una certa discrezione, era rimasto un comune ragazzo inglese di 19 anni. Questo me lo fece apprezzare ancora di più.
Infatti mi era sempre piaciuto sia fisicamente che dal punto di vista recitativo. 
Tutti e quattro rimanemmo sbigottiti per qualche minuto, indecisi tra chiedergli l'autografo o rimanere tranquilli al nostro tavolo.
Devidemmo per la seconda, anche per evitare l'imbarazzo sia nostro che suo. Al limite gliel'avremmo chiesto più tardi, se l'avessimo rivisto una volta uscito dal locale.
Però io provvidi a scattargli, molto discretamente, una foto con la mia Nikon D3000. Si, ci tengo a dirlo perchè vado molto orgogliosa della mia macchina fotografica u_u
  
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