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Autore: ItsLaylaHere    23/02/2011    3 recensioni
Mi sono ispirata all'intervista in cui i Paramore ammettono che hanno qualche cotta per la loro cantante, Hayley. So che questa coppia non è realmente esistita, ma che c'è di male nell'usare un po' d'immaginazione e fantasia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero incondizionatamente innamorato di Hayley. La osservavo sempre da dietro i tamburi, anche ora, si muoveva troppo bene sul palco, davanti a me: sembrava che lo conoscesse come le sue tasche.

Guardai mio fratello, il suo vero amore, che anche lui la stava guardando.

So let the flames begin, so let the flames begin, oh glory...” Quanto mi faceva impazzire quella canzone, Dio. Mi immaginavo da solo con lei, Hayley, in una stanza che sarebbe vuota, se non fosse per un letto a baldacchino dalle tende color porpora, sdraiato su di esso con lei sopra di me ad amoreggiare piacevolmente.

Ma dovevo concentrarmi: non potevo assolutamente sbagliare, avrei demoralizzato tutti, e non volevo farlo.

La ragazza iniziò ad avvicinarsi a me con un passo deciso, io arrossii leggermente e decisi di abbassare lo sguardo verso la grancassa per non dover subire il suo, che mi uccideva.

Che ragazzo fortunato, mio fratello.

Era davanti a me, appena alzai la testa quel poco da lasciare che i miei occhi incrociassero i suoi, lei continuava a cantare; volevo urlarle di andarsene, per non farmi sbagliare mentre continuavo a viaggiare nei sogni più sconci.

Fece qualche head-banging rivolta verso di me, i suoi capelli d'un rosso-arancione le andavano in tutte le direzioni.

Si spostò da là andando dal suo ragazzo, alla chitarra, che la guardava, ma riusciva lo stesso a concentrarsi sulla canzone, il mio contrario: non riuscivo a stare molto attento alla canzone, pensavo a lei e al suo sorriso che, con la sua voce, mi spiazzavano; ma dovevo suonare e lasciar perdere la ragazza per almeno un paio d'ore; come potevo esserne capace se saltava sempre di qua e di là per il palco? Sembrava una dolce e rossa farfalla che svolazzava di fiore in fiore, io, Josh e Taylor.

 

-Zac, can I help you?- era Hayley, e mi stava chiedendo se mi poteva aiutare a smontare la batteria.

-Ha... Hayley, of co... Of course! Thanks a lot- sapevo di essere rosso come un peperone: ero imbarazzato, non me lo sarei aspettato, ma accettai il suo aiuto.

-Hey, what's happening? You're one of my best friends, telle me all you want, and don't worry: it will be a secret, if you want-.

-No... Nothing, Hayley, don't worry!- cercai di essere il più convincente possibile; non volevo svelare tutto quello che provavo per Hayley proprio alla diretta interessata, sarebbe stata male e l'avrebbe sicuramente detto a mio fratello, che mi avrebbe picchiato.

Mentre lei mi aiutava a smontare i vari tamburi Josh ci raggiunse.

-Hayley, darling- sussurrò alla sua ragazza prima di darle un bacio. Sentivo che qualcosa stava ribollendo dentro di me, ma non lo diedi a vedere: lei apparteneva a lui, Josh, non a me; ma quanto avrei voluto fosse stato il contrario. Ricominciarono a venirmi in mente quei pensieri; avevo resistito per due ore, non potevano ritornare mentre era a poche decine di centimetri da me. Dovevo solo calmarmi, respirare ed inspirare, respirare ed inspirare.

Finimmo di smontare e portare tutti gli strumenti nel backstage.

Vidi la coppia baciarsi ancora, ma mi voltai: non dovevo essere così condizionato da Hayley, essere dipendente da lei: non sarei andato da nessuna parte; se l'amavo veramente sarei riuscito a sopportare tutte quelle smancerie che la rendevano felice, e se lei lo era, lo ero anch'io.

   
 
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