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Autore: saramichy    25/02/2011    8 recensioni
Bella ed Edward si odiano per una cosa accaduta molto tempo fa, cosa succederà se i due saranno costretti a vivere insieme e prendersi cura del figlio dei loro due migliori amici che purtroppo sono morti? Niente vampiri, sono tutte persone normali.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ragazze rieccomi con una nuova storia tutta per voi, spero che la mia idea vi piaccia. Devo ammettere che lo spunto mi è venuto guardando un film della fine del 2010 il titolo è «Tre all‘improvviso» ma la trama si svolgerà in maniera diversa. Lo so che direte che visto che ho altre storie non ancora finite dovrei prima postare quelle ma oggi l'ispirazione viaggia così. Ora se vorrete leggere e dirmi che cosa ne pensate e se ne vale la pena di continuarla ve ne sarei davvero molto grata. Buona lettura!



PRIMO CAPITOLO: COME INIZIA LA NOSTRA STORIA



POV BELLA



La mia vita è sempre scorsa molto tranquilla, mio padre e mia madre erano sempre stati i migliori genitori che una ragazza avrebbe voluto, avevo un fratello che amavo molto e che era sposato con una delle mie migliori amiche. Ma andiamo per ordine, non mi sono ancora presentata, io mi chiamo Isabella Marie Swan ed ho ventisette anni, i miei genitori sono lo sceriffo Charlie Swan e la gallerista d’arte Renee Swan, mentre mio fratello gemello si chiama Jasper Swan. Siamo sempre stati una famiglia molto unita e quando mio fratello si è sposato con la mia amica Alice Cullen io sono stata la persona più felice per lui, nonostante avessi dei seri problemi con il fratello di Alice, Edward Cullen. Ai tempi del liceo io ed Edward eravamo una delle coppie più invidiate ed io lo amavo molto ma un giorno scoprii che lui era diverso da come io lo immaginavo, lo trovai infatti a letto con Tanya Denali, la ragazza più facile del liceo e da allora il mio amore per lui si trasformò in odio allo stato puro, nonostante fossimo costretti a frequentarci visto che le nostre famiglie erano imparentate e visto che i nostri migliori amici erano sposati tra di loro. Già la mia migliore amica Victoria era sposata con James Masen, il miglior amico di Edward e siccome entrambi li frequentavamo ancora, eravamo costretti a subirci anche tra di noi. Victoria e James si erano sposati l’ultimo anno di università perché lei era in attesa di un bambino, un bellissimo bambino al quale diedero nome di Anthony Masen, cosa alquanto normale visto che il secondo nome di Edward era proprio Anthony. Improvvisamente però la mia vita prese una piega alquanto diversa, un giorno mentre ero al lavoro per la rivista di moda più importante di Manhattan con la mia assistente Angela ricevetti una telefonata che mi fece piombare nel baratro dell’infelicità. Ecco cosa accadde quel giorno:

«Che cosa ne dici Angela, credi che questa impaginazione piacerà al grande capo?» Avevo la mania di controllare decine di volte gli articoli che dovevamo pubblicare e poi decidere se erano davvero meritevoli di essere pubblicati sulla nostra rivista. Angela era una collaboratrice molto preziosa, lavorava con me da quando eravamo state assunte insieme lo stesso identico giorno ed io avevo subito colto la palla al balzo proponendo al grande capo che io e lei lavorassimo insieme visto che eravamo nuove e subito dopo un paio di mesi entrambe eravamo diventate indispensabili per la rivista ed avevamo ottenuto una promozione ed anche un aumento di stipendio cosa che ci aveva fatto diventare immediatamente amiche per la pelle.

«Io credo proprio di sì perché lo sai qualsiasi cosa tu gli proponi lui dice subito di sì, credo che tu gli piaccia davvero molto.» Già il nostro capo, Mike Newton, era decisamente molto innamorato di me, da quando avevo messo piede alla rivista non faceva altro che invitarmi a pranzo, a cena e ad uscire insieme ed io evitavo accuratamente di dirgli di sì, sia perché lui non mi interessava e anche perché non volevo confondere il lavoro con la mia vita privata.

«Già hai perfettamente ragione, quel uomo mi farà diventare pazza qualche giorno, se non la smette di farmi la corte dovrò dire a Jacob di intervenire lui di persona e credimi non gli piacerebbe molto l’idea di dover fare a botte con il mio ragazzo.» Già ero fidanzata da quattro mesi con il mio migliore amico Jacob Black, praticamente eravamo cresciuti insieme e lui era innamorato di me da sempre ed un giorno aveva preso coraggio e si era dichiarato e da allora io e lui facevamo coppia fissa, non sapevo veramente se lo amavo, ma la sua compagnia era piacevole e per adesso la cosa mi bastava e bastava anche a lui. Ero sicura di non amarlo come avevo amato Edward a suo tempo, ma da allora non avevo più amato nessuno in quel modo folle e sconsiderato e totalmente incondizionato, in fondo era colpa sua se avevo perso fiducia nel genere maschile, ma con Jacob era diverso sapevo di potermi fidare, visto che prima di essere il mio ragazzo era il mio migliore amico, lo so l’ho già detto di Alice e Victoria ma non è certo colpa mia se avevo tre migliori amici, mi consideravo una ragazza fortunata. Improvvisamente il mio cellulare prese a squillare in maniera frenetica e decisi di fare uno strappo alla regola e rispondere anche se ero al lavoro, guardai il display e mi venne da sorridere, era il numero del cellulare di Victoria, ma non sapevo che una volta risposto il mio sorriso sarebbe svanito nel nulla.

«Pronto tesoro come stai?» Ero davvero molto contenta di sentirla, lei e James erano stati in vacanza ed oggi dovevano tornare a casa e la sera avremmo dovuto vederci tutti a casa loro per festeggiare.

«Signorina Swan, qui è l’ospedale centrale di Manhattan, la stiamo chiamando dal cellulare della signorina Victoria Smith perché lei e il marito hanno avuto un incidente e sembra che lei sia la persona più vicina alla ragazza, quindi abbiamo deciso di avvisarla. Le condizioni dei due ragazzi sono molto gravi, mentre il bimbo sta bene, non ha subito danni e potremmo dimetterlo se solo lei venisse all’ospedale per riprenderlo, visto che abbiamo chiesto alla signorina a chi affidarlo, lei ci ha fatto il suo nome.» Ero nel panico più totale, Victoria e James stavano male, dovevo assolutamente andare all’ospedale.

«Arrivo subito, il tempo di mettermi in macchina e arrivare in ospedale.» Lo dissi in fretta e riagganciai il cellulare, ero turbata, Anthony stava bene mentre Victoria e James potevano anche morire, no assolutamente a questo non dovevo pensare, sarebbe andato tutto bene. Presi tutta la mia roba e dissi ad Angela di avvertire Mike che la mia migliore amica aveva avuto un incidente e che quindi mi prendevo una giornata di riposo per starle accanto. Guidai come una pazza verso l’ospedale e con mio grande stupore arrivai in dieci minuti e appena misi piede nel pronto soccorso vidi ad attendermi Edward che si passava le mani sulla fronte e piangeva, questo significava che, non poteva essere, loro dovevano stare bene, avevano un bambino perché era successo tutto questo? Mi avvicinai a lui e decisi di chiederglielo anche se sapevo già la risposta.

«Edward ti prego dimmi che stanno bene, ti scongiuro.» Lui mi guardò e mi fece cenno di no con la testa ed io presi a piangere a dirotto come non avevo mai fatto in vita mia, quando alla fine smisi l’infermiera mi guardò e mi porse tra le braccia Anthony annunciandomi che i nostri amici avevano deciso di affidare il bambino a me ed Edward e da allora la mia vita cambiò radicalmente. Non riuscivo a credere che Victoria e James avessero lasciato a me Anthony, né che avrei dovuto condividere l‘affidamento con Edward, era una cosa impossibile, come potevo prendermi cura di un bambino e allo stesso tempo cercare di andare d‘accordo con Edward, loro probabilmente non si rendevano conto che prima di poter andaree d’accordo ci saremmo ammazzati a vicenda. La cosa che davvero non potevo sapere era quello che ci avrebbe detto l‘avvocato di James l‘indomani mattina, e quello avrebbe davvero stravolto la mia nuova vita.



POV EDWARD



La mia vita era perfetta, avevo una donna diversa ogni sera a scaldarmi il letto e lavoravo con la mia famiglia nella nostra casa di moda la Cullen’s, ero sempre attorniato da centinaia di modelle pronte a saltarmi addosso, certo ognuna di loro pensava di poter diventare la mia fidanzata ma io proprio non riuscivo a dare retta a nessuna di loro tranne che per un giorno. Ero il donnaiolo più famoso di tutta Manhattan, ma c’era stato un tempo in cui credevo veramente nell’amore fino allo sbaglio più grande della mia vita. Il mio nome è Edward Anthony Cullen, sono il secondo figlio di Carlisle ed Esme Cullen, i miei fratelli sono Emmett Cullen sposato felicemente con Rosalie Hale ed Alice Cullen altrettanto sposata felicemente con Jasper Swan, il fratello gemello della mia prima e unica ragazza seria, Isabella Swan detta Bella. Io e lei ai tempi del liceo eravamo fidanzati ma un giorno che ancora maledico decisi di divertirmi con Tanya Denali, adesso nota modella della nostra agenzia, ma al tempo solo la ragazza più facile del liceo e lei puntualmente mi beccò in pieno e da allora nutre questa sorta di odio puro nei miei confronti. Ricordo ancora quel tempo, Alice mi aveva tenuto il muso per secoli, diceva che ero stupido ad aver perso Bella, che lei meritava qualcuno meglio di me, che lei era pura e innocente e che io ero solo uno stupido e che mi sarei presto colpevolizzato per quello che le avevo fatto passare. Jasper che era il mio migliore amico, al tempo, mi aveva tirato fuori dalla sua vita ed io avevo iniziato ad uscire con James Masen ed eravamo diventati migliori amici, quello che però non potevo sapere era che di lì a poco lui si sarebbe innamorato perdutamente della migliore amica di Bella, Victoria Smith e che così sarei stato costretto a frequentare ancora Bella anche se solo come amica. Ogni volta che la vedevo il mio cuore sanguinava un po’ di più per il male che le avevo fatto e per il fatto che lei mi dimostrava tanto disprezzo. L’ultimo anno di università Victoria rimase incinta e lei e James si sposarono ed ebbero un meraviglioso bambino, a volte pensavo che anche io e Bella avremmo potuto avere dei bambini se solo io mi fossi dimostrato più adulto, cosa che invece non ero affatto. Decisero di chiamare il bambino con il mio secondo nome Anthony e la cosa mi fece tremendamente piacere, perché significava che i due mi volevano davvero molto bene. Un giorno però la mia vita prese una piega imprevista, stavo lavorando con mio padre e i miei fratelli alla nostra nuova collezione di moda quando all’improvviso ricevetti una telefonata che stravolse la mia vita. Ma andiamo con ordine, ecco cosa successe quel giorno:

«Papà io credo che l’abito rosso dovrebbe essere più corto sul davanti e lungo sul dietro tu che cosa ne dici?» Ero sempre stato pronto ad apportare modifiche agli abiti dopo il loro confezionamento, diciamo che questo era il mio principale lavoro nella società, io ero il rifinitore dei vestiti.

«Direi che hai ragione Edward, Tanya ti prego stai ferma, che vediamo come poter tirare su l’orlo di questo vestito.» Detto questo prese degli spilli e si mise ad apportare le modifiche che avevo richiesto. All’improvviso il mio cellulare prese a squillare e risposi controllando chi era sul display, ed era apparso il numero di James. Erano due settimane che non lo sentivo visto che aveva deciso di andare in vacanza con Victoria e il bambino e perciò ero curioso di sentirlo, dato che la sera stessa avremmo dovuto essere a cena da loro, dico avremmo perché naturalmente ci sarebbe stata anche Bella, questo era abbastanza scontato.

«Ehilà uomo, che cosa mi dici di bello?» Avevo risposto pensando che al telefono ci sarebbe stato James, invece la voce che sentii mi fece gelare il sangue nelle vene.

«Signor Cullen, qui è l’ospedale centrale di Manhattan, il suo amico James ha avuto un incidente con la moglie e il figlio ed ora sono tutti ricoverati qui, gradiremmo che lei venisse visto che è l’unico contatto che abbiamo per il signor Masen.» Sembrava che dovesse aggiungere qualcos’altro ma io lo impedii perché risposi che arrivavo subito e chiusi la comunicazione, mio padre mi guardò e sembrò capire dal mio viso che ero stravolto.

«Edward stai bene? E’ successo qualcosa?» Era preoccupato anche lui.

«A quanto pare sì, James e Victoria hanno avuto un incidente e adesso sono in ospedale, devo andare papà.» Lui sapeva bene quanto io tenessi a James e quindi decise che era meglio lasciarmi andare di corsa in ospedale.

«Certo vai pure figliolo e tienimi aggiornato ok?» Gli dissi che gli avrei telefonato subito dopo aver saputo come stavano i ragazzi. Presi la mia porche e mi diressi in tutta fretta in ospedale, al pronto soccorso chiesi a chiunque se sapevano darmi notizie di James e Victoria, quando all’improvviso vidi uscire un dottore diretto verso di me che aveva una brutta espressione sul viso e anche senza sentirglielo dire avevo già capito cosa fosse successo.

«Lei è il signor Cullen immagino. Vede il suo amico e sua moglie sono arrivati qui con delle gravi ferite e abbiamo fatto tutto il possibile ma non siamo riusciti a salvarli. Il bambino però è rimasto illeso, ora è di là con i medici che lo stanno controllando, tra poco potrete vederlo.» Ero distrutto, non capivo nemmeno una parola di quello che mi stava dicendo, però avevo capito che Anthony era vivo, questo era già qualcosa, ma come avrebbe fatto, sarebbe rimasto da solo, lo avrebbero dato in adozione ed io non lo avrei più rivisto. Mi passai le mani sul viso ed in quel momento la porta del pronto soccorso si aprì di nuovo ed entrò Bella che mi chiese se avevo notizie di James e Victoria e le parole purtroppo non mi uscirono dalla bocca, feci solo segno con la testa che non c’erano più. Lei si misi a piangere ed io non sapevo cosa fare per tirarle su il morale, avrei voluto dirle che anche io ero distrutto, ma in fondo forse a lei non importava veramente che io stessi male. All’improvviso un’infermiera si avvicinò a noi dicendo che Anthony era stato affidato dai suoi genitori a noi due, questa sì che era una cosa del tutto anormale, non avrei mai saputo come comportarmi con un bambino, non poteva essere vero. L’indomani però avrei capito che Victoria e James si fidavano a tal punto di noi due da lasciarci la cosa più preziosa che loro possedessero e che avevano lasciato a noi anche il resto delle cose e che purtroppo avremmo dovuto vivere insieme, ci saremmo ammazzati dopo solo una settimana che vivevamo insieme, ma purtroppo avrei anche scoperto che altrimenti ci avrebbero tolto il bambino ed io avrei preso la decisione più dura della mia intera esistenza.
  
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