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Autore: Simphony    25/02/2011    1 recensioni
[Partecipante al "Four Elements Challenge"] « Al limite se non ti ricordi i passi muovi le braccia e fai atmosfera, come fai i concerti! »
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Pensieri di un Ragazzo Innamorato'
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Partecipante al “The Fours Elements Challenge” con la tabella Aria (che potete trovare nella mia pagina personale) e che potete raggiungere cliccando sul banner qua sotto.



Anche questa fa parte della serie “Pensieri di un ragazzo innamorato”


Spero vi piaccia


*°*


Raccolta 09

Prompt Atmosfera



*°*



« Al limite se non ti ricordi i passi muovi le braccia e fai atmosfera, come fai i concerti! » *


Ridacchio, ripensando a quello scemo di Matsumoto che mi prende in giro durante in programmi.

Per quanto possa sembrare cattivo quello che ha detto, non me la sono presa.


Ho anche io i miei difetti e così come spesso mettiamo in luce i suoi, creandogli anche dei disagi, è giusto che a volte sia io quello che si fa prendere in giro.

E comunque, sono uno degli ultimi che si può lamentare.

Ohno viene sempre continuamente preso di mira da Nino e lui non fa quasi mai una piega. Non capisco come faccia.


Nino lo offende.

Ohno ride e ci scherza su.

Nino lo maltratta.

Ohno ride e ci scherza su.


Mah. Il nostro Riida è un uomo veramente strano. Ma quello che pensavo anni fa, quando scrissi la lettera al 24h è lo stesso che penso anche adesso.

E' anche grazie a lui se siamo diventato gli Arashi che siamo adesso. Lui con la sua pacatezza, con le sue manie e la sua disperata ricerca di solitudine che per colpa di noi altri quattro non riesce mai a trovare, ha contribuito a creare quelli che adesso si possono chiamare “Arashi”.

E si ritrova, più spesso di quanto lui vorrebbe, a fare da mediatore nelle nostre più accese discussioni per i motivi più inutili e futili.

Rischiando a volte di essere frainteso. Anzi, spesso.


Quindi io non mi lamento quasi mai per quello che gli altri mi dicono. Mi piace, comunque, essere al centro dei loro pensieri.

Per qualunque motivo.

So che scherzano e che lo dicono per farsi qualche risata tutti insieme.


Amo il mio gruppo, amo tutti quanti gli Arashi perché loro sono diventati la mia famiglia, il motivo per il quale lavoro, per il quale sono andato via presto di casa, per il quale mi sento così bene tutte le mattine, anche se mi sveglio agli orari più improponibili per fare le così più impensabili.


Sho entra nel salotto, interrompendo il flusso dei miei pensieri. Deve essere appena tornato dalle lezioni all'università. Sembra seriamente stravolto.


« Masaki, ancora sveglio? » mi chiede stupito.


Gli sorrido.


« Si. Ti stavo aspettando. Volevo darti di persona la buonanotte. »


Mi sorride anche lui, dolcemente. Butta lo zaino a terra e si siede al mio fianco, abbracciandomi.


« Ti amo. » mormora piano al mio orecchio.


Si.

Amo il mio lavoro.
Quel lavoro che mi ha permesso di incontrare un uomo stupendo come Sho. E che mi ha permesso di avviare questa relazione con lui, fra alti e bassi, fra stanchezza e felicità.


« Ti amo anche io Sho. »


Fine



* La frase è ripresa dalla puntata di Himitsu no Arashi chan del 22.07. 2010

   
 
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