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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    26/02/2011    2 recensioni
Una volta mi aveva chiesto se sarei rimasto per sempre con lei. Non le avevo risposto. L’avevo stretta soltanto, e lei mi aveva lasciato fare. Forse lo sapeva che non volevo mentirle.
{Paul/Annie ♥ triple drabble}
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Breton, Paul Peachy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Requiem del codardo innamorato ~

prompt: #057, farewell

 

 

 

La prima volta, la sorpresa di sapere che si trattava di amore e non di sesso ci aveva lasciato senza parole; ed ero giaciuto accanto ad Annie ad occhi aperti, ascoltando il battere del suo cuore sotto quel suo piccolo seno. Non l’avevo baciata. Tutto sembrava irreale: era troppo giusto per essere vero.

Poi, la sorpresa era sfumata in gioia, una gioia quasi oscena tanto infiammava i nostri sguardi quando eravamo insieme; e i baci si erano susseguiti, molti e a lungo, e non c’era più stato motivo di non crederci. Era troppo bello per poter finire.

Una volta mi aveva chiesto se sarei rimasto per sempre con lei. Non le avevo risposto. L’avevo stretta soltanto, e lei mi aveva lasciato fare. Forse lo sapeva che non volevo mentirle. Non avrei mai potuto, mai; ma non potevo neppure farla soffrire. Troppa rabbia aveva covato nel corpo e nell’anima – e come avrei potuto indurla ad odiarmi, quando l’unica cosa che desiderassi al mondo era di renderla libera?

Pensavo a tutto questo mentre i fucili degli armigeri tedeschi mi fronteggiavano. Sorridevo. Si saranno chiesti cosa diavolo ci fosse di così divertente. Non li biasimavo. Solo chi ha amato così tanto può essere così pazzo da sorridere alla morte.

Me ne sarei andato senza averla fatta piangere. Oh, avrebbe sofferto da morire, dopo, mia povera Annie... Ma non sarebbe stato per via delle mie menzogne. Che egoista ero! Egoista e vigliacco! Eppure ero così grato di saperla ad aspettarmi, fiduciosa malgrado tutto.

Il fragore degli spari non coprì l’eco della sua voce nella mia mente.

Sei felice, non è vero, tesoro?

E il buio non bastò a cancellare l’immagine del suo viso sorridente e senza trucco.

Sì, amore mio, sono felice. Ora sì.

Eppure, quelle parole avrei preferito sussurrargliele all’orecchio.

 

 

Mia adorata... Infine ti ho trovata e ora sono pazzo d’amore per te.

 

 

 

[ 310 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: Ho letto La mia puttana francese nel giro di tre ore, e sono arrivata all’ultima pagina con le lacrime agli occhi. Come se non sapessi già che da un romanzo di Gene Wilder non potevo che aspettarmi una storia buffamente tragica. Quando si dice che un uomo è incredibile. <3

Ho amato Paul Peachy dall’inizio alla fine, e mi sono sciolta nel seguire le fasi del suo rapporto con Annie Breton. Il disertore e la prostituta, il vigliacco e la donna distrutta: è stata pura poesia. Non potevo non scrivere su di loro, anche solo per omaggiarli e, magari, per attirare un po’ l’attenzione di altri lettori su questo scorrevolissimo e piacevolissimo testo, che consiglio vivamente.

L’ultima frase – il biglietto di Paul per Annie – naturalmente è una citazione dal romanzo. Così come Sei felice, non è vero, tesoro?, le ultime parole che Annie rivolge a Paul durante il ballo in cui la sua bugia viene svelata.

Leggetelo e amatelo, perché certo io non gli renderò mai giustizia <3

   
 
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