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Autore: Sedge    01/03/2011    10 recensioni
Breaking Dawn dal punto di vista di Edward
Genere: Malinconico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 39.Futuro

Ciao a tutti!Scusate la mia assenza!Un mega ringraziamento a tutte e scusate se non rispondo ai commenti. Ora risponderò a quelli dell'ultimo capitolo!Questa settimana credo che aggiornerò almeno un'altra volta questa storia...mi sto concentrando su di lei per terminarla...quindi aspettatevi un nuovo capitolo a breve!

Grazie ancora!Vi lascio alla lettura!Un bacio

Silvia

Mentre rimuginavo sulla visita di Irina, Alice ebbe una visione che mi fece raggelare, più di quanto non lo fossi già. Gli occhi di mia sorella saettarono nei miei e si lasciò sfuggire di mano il vaso che stava spostando.

Ansimai e corsi vicino a Renesmee.

-Cosa c'è,cos'è successo?-, chiesero Jasper e Bella nello stesso momento. Gli occhi del resto della mia famiglia erano puntati su Alice che aveva avuto una visione.

Era terribile. I Volturi, tutti, comprese le moglie che di solito non si muovevano mai da Volterra stavano venendo a prenderci. Il paesaggio era ricoperto di neve e questo significava che sarebbero venuti a Forks entro un mese. Non di più.

Quella era l'unica cosa che aveva visto Alice. Non sapevamo ancora il perché. Avrebbe dovuto cercare e scavare nel futuro per trovare quella motivazione. Dovevamo essere preparati al loro arrivo.

Dubitavo che si scomodassero in massa per verificare se Bella era diventata o meno una vampira. Avrebbero mandato Jane e Alex,non di certo l'intera famiglia reale al completo.

C'era qualcosa che non andava. Un tassello che mancava. Cosa mi sfuggiva?

Guardai di nuovo Alice che era subissata di domande da  parte della mia famiglia.

-Stanno venendo a prenderci...i Volturi- dicemmo all'unisono io e mia sorella.

-Perchè?-chiese Rose. Era la stessa cosa che ci stavamo chiedendo io e Alice, senza trovare risposta,né nella nostra mente né nelle visioni.

-Probabilmente vogliono verificare che Bella sia vampira-,disse Emmett.

Alice scosse la testa.

-Ci sono le moglie con loro...-, comunicò loro,ricambiando la mia occhiata angosciata.

-E' strano. Le mogli non lasciano mai Volterra. Mai...Non l'hanno lasciata né durante la guerra del Sud e neppure quando si dava la caccia ai bambini immortali...-osservò Jasper, lasciando in sospeso la frase.

Strinsi gli occhi. E i pugni. Non capivo. Alice doveva vedere qualcos'altro. Il quadro non era completo. Mancava qualcosa. Mi sfuggiva qualcosa.

-Cerca Alice, cerca il motivo della loro visita-la spronò Jasper. E dire visita era un eufemismo. Sembrava più una spedizione punitiva. Ma cosa avevamo fatto di tanto grave per meritarla?

Quando nella mente di Alice di materializzò il motivo,trattenni il fiato. Non poteva essere. Non poteva essere davvero. Se avessi saputo le intenzioni di Irina l'avrei seguita in capo al mondo,non me la sarei di certa fatta scappare.

-Cazzo...-, mormorai,picchiando il pugno contro il muro del salone e lasciando che una crepa solcasse l'intonaco.

-La causa scatenante è Irina-, mormorai,sconvolto.

Bella mi raggiunse e appoggiò entrambe le mani sulle mie mani.

-Spiegami-, mi disse. Mi voltai verso di lei. Credo che il mio viso da non morto avesse la morte stampata in faccia.

-E' colpa sua. Sta andando dai Volturi- spiegò Alice.

-Possiamo fermarla?-chiese Jasper.

-No, è troppo tardi-rispose.

Bella continuava a guardarmi senza capire. I Volturi non volevano lei. Non appena Irina avrebbe raccontato loro di aver visto una bambina e un licantropo con Bella, a caccia, sarebbero giunti alla conclusione più ovvia. Quella conclusione per la quale si erano scomodate anche le moglie:per loro Nessie era una bambina immortale.

Guardai Bella e dal suo sguardo sconvolto capii che era giunta alla mia stessa conclusione.

-Bambini immortali...-, mormorò.

Irina e le sue sorelle erano diventate molto rigide in termini legislativi da quando avevano perso la madre a causa della violazione della stessa delle leggi dei Volturi.

Irina aveva visto una bambina a caccia. Poco importava se fosse o meno una bambina immortale. Era giunta subito a quella conclusione e aveva deciso di andarlo a riferire ai Volturi, che avrebbero applicato le stesse leggi anche al nostro clan.

Mi inginocchiai di fianco a Bella e a Renesmee e strinsi entrambe a me.

"Cosa c'è papino, perché siete così preoccupati?", pensò Nessie.

Non le risposi, mi limitai a lasciarle un bacio sulla guancia.

Cosa potevo dire a mia figlia?Come potevo giustificare la nostra paura? Non potevo dire che sarebbero venuti a prenderla. I Volturi volevano lei, volevano mia figlia.

Non riuscivo a definire il mio stato d'animo. Impaurito,spaventato, arrabbiato...e preoccupato. Infinitamente preoccupato perché non avevo idea di come poter risolvere l'intera faccenda.

Alzai lo sguardo. Alice si stringeva a Jasper immobile. Era scossa, spaventata per la visione che aveva avuto.

"Una delle visioni più brutte della mia vita"pensava, mentre Jasper si preoccupava per lei e cercava un modo per tranquillizzarla.

"Non c'è mai pace"pensò Esme e accarezzava la mano di Carlisle che cercava in tutti i modi di trovare una soluzione.

"Andrò loro incontro. Parlerò con Aro. Gli spiegherò la situazione. Capiranno. Devono capire. Nessie non è un bambino immortale. Lo capiranno. Conterà pure qualcosa che abbia passato tanto tempo con loro in Italia in passato?". Ma non era convinto neppure lui. Sapeva, come lo sapevo io, che i Volturi avrebbero preso il nostro caso come esempio.

Volevano punirci per ribadire il loro potere e il loro ruolo di famiglia reale. Nessie era il giusto pretesto.

Infine guardai Bella, che stringeva forte sua figlia,nostra figlia, e le accarezzava dolcemente i capelli. Non era necessario conoscere i suoi pensieri. L'espressione del suo viso era sufficiente.

-Si sbagliano -iniziò a dire ad alta voce.-Renesmee non è una bambina immortale. Lei non è fuori controllo, non ha mai fatto del male a nessuno. Ha incontrato Sue e Charlie e non ha fatto loro mai nulla di male nonostante fossero umani. Non è ammissibile una cosa del genere. E' sicuramente un errore. Glielo spiegheremo...-continuò a dire. E strinse la mia mano, quasi a cercare il mio consenso alle sue parole. Non potevo dirle che aveva ragione. O meglio:ce l'aveva eccome ragione. Tutto nel suo discorso era logico, ma i Volturi non ci avrebbero fatto parlare.

Le portai una mano attorno al fianco e la strinsi a me. Bella si lasciò andare e si appoggiò alla mia spalla.

Le baciai i capelli.

-I pensieri di Irina sono una prova, amore. Non vengono a Forks per verificare quello che ha detto lei. Non cercano un confronto verbale. Vengono per punirci. Vengono per distruggerci-le spiegai, continuando a stringerla a me.

-Ma non è giusto-osservò.

No,non era giusto. Ma ai Volturi non importava nulla se fosse giusto o meno.

-Lo so.Ma non ci consentiranno di difenderci,di spiegare...-le dissi.

-E non possiamo fare nulla?-mi chiese.

Continuai a guardare Bella. Poi spostai lo sguardo verso Nessie. Certo che potevamo fare qualcosa. Dovevo fare qualcosa. Non avrei mai permesso che i Volturi spazzassero via la mia famiglia, a costo di scappare per sempre.

Emmett mi precedette nella risposta. Lui era molto più determinato di me.

-Combatteremo- disse solamente.

-Non abbiamo chance di vincere- ribatté Jasper."E' troppo rischioso per Alice. Non posso permettere che la sua esistenza venga messa in pericolo. Io combatterei subito, senza esitazione. Ma lei...lei no. Lei deve stare al sicuro".

I suoi pensieri erano giustificabili. Voltò lo sguardo verso di me, conscio che li avrei ascoltati e io annuii verso di lui. Jasper proteggeva quello che più amava al mondo:Alice.

-Scapperemo -mormorai,piano.

Era solo un palliativo, probabilmente, ma nell'attesa di avere un piano mi sembrava l'alternativa migliore.

-Non possiamo farlo. I Volturi hanno Demetri. Ci troverà ribatté Emmett

Aveva ragione. Ma era l'unico modo per prendere tempo.

-Io non lo so se possiamo vincere, ma dobbiamo combattere. Dobbiamo provarci. E comunque non dobbiamo combattere da soli-disse.

-Non è neppure giusto chiedere aiuto ai lupi. Per loro sarà una condanna a morte. Ti ricordo quello che è successo con Victoria. Jacob ci ha quasi rimesso la vita. E il suo era un esercito di neonati impreparati. Non è come la guardia dei Volturi. Tra quelle fila ci sono vampiri con i migliori poteri-inveì Bella.

-Bella, stai calma. Non mi riferivo al branco, anche se non credo che starà a guardare, comunque. Pensavo di chiedere ad alcuni amici vampiri di darci una mano. Potremmo creare un nostro piccolo esercito-disse. Non intervenni. Lo lasciai parlare perché mi sembrava l'ipotesi più plausibile.

-Non è neppure giusto condannare a morte loro -disse mio padre.

-Non li costringeremo ad aiutarci, se non vogliono. Glielo chiederemo. Spiegheremo loro la situazione e decideranno loro se scendere al nostro fianco o meno. Dobbiamo solo temporeggiare quanto basta per spiegare qual è la verità. A quel punto Aro e company non avranno più motivo di attaccarci-terminò.

Io rimasi in silenzio. Non intervenni ancora. Era davvero quella l'alternativa più ragionevole?La mia mente continuava a pensare ed ipotizzare possibili possibilità, ma quella di Emmett sembrava davvero quella più plausibile. Anche se fossimo scappati non avremo avuto mai pace e, probabilmente, Aro si sarebbe accanito maggiormente su di noi.

Se i Voluti non ci avessero dato retta, solo in quel caso, avremmo combattuto.

-Secondo me Emmett ha ragione-intervenne mia madre, spostandosi a fianco di mio fratello e appoggiando una mano sulla sua spalla.-Dobbiamo fare in modo che i Volturi ci ascoltino-.

-Sarà necessario radunare un bel po' di vampiri che testimonino a nostro favore-intervenne Rosalie, che fino a quel momento era rimasta silenziosa accanto a Emmett.

-Ma dobbiamo farlo subito. Dovranno imparare a conoscere la piccola per testimoniare nel modo giusto. Devono rendersi conto che Nessie non è una bambina immortale. Contatteremo la famiglia di Tanya,i clan di Siobhan e Amun, Garrett, Mary e Alistair- aggiunse Alice, continuando a pensare chi contattare.

-Anche Peter e Charlotte?-chiese Jasper.

-Sarebbe una buona idea-gli rispose Alice, sorridendogli.

-Io contatterò le Amazzoni,Kachiri, Zafrina e Senna- disse Carlisle, cercando conferma in Alice che però era caduta in una delle sue visioni.

Mi sintonizzai su di lei. Nella sua mente era raffigurata una giungla, ma l'immagine era sfuocata, scura.

- Cos'era quella cosa?-le chiesi.-Hai trovato qualcosa di utile?-le chiesi.

-Nulla -si affrettò a dire.-Non so cosa fosse. Sta arrivando Jacob e non riesco più a vedere -mi rispose. Non so perché ma quella risposta non mi convinse. Lasciai perdere ripromettendomi che le avrei chiesto delucidazioni in un secondo momento. Ero certo avesse visto qualcosa. O meglio:ero certo che avesse capito il significato della sua visione.

-Bene, se questa è l'unica alternativa dobbiamo agire subito -tagliò corto Alice.

 -Dobbiamo dividerci e cercare di radunare più vampiri possibili. Cercate anche Eleazar...-.

Mia sorella si perse di nuovo in una visione. Ancora la giungla, ma ancora una volta l'immagine era confusa. Sembrava esserci qualcosa o qualcuno sullo sfondo ma non capii chi o cosa fosse.

-Alice. E' stata una visione troppo veloce. Cos'era?-le chiesi di nuovo. Ma ancora una volta la sua risposta fu evasiva.

-Non lo so. Jacob è sempre più vicino e io non vedo nulla...-disse.

-Lo vado a fermare-disse Rose, sempre disponibile a litigare con Jacob.

-No- la bloccò Alice.-Vado via io. Mi aiuterà allontanarmi un po'. Sarò lontana anche da Nessie, così riuscirò a vedere meglio...-disse velocemente, afferrando la mano di Jasper e trascinandolo via con lei.

Avrei voluto fermarla, ma non lo feci. Ero troppo poco lucido per farlo. Ero certo che Alice mi stesse nascondendo qualcosa. Lei aveva visto qualcosa nella sua visione,qualcosa che io non avevo colto. Ne ero certo.

-Dovete fare in fretta. Dovete trovarli tutti -urlò Alice, già sulla porta pronta per uscire.

In quel momento Jacob fece irruzione nella stanza.

-Dove va Alice?Cosa sta succedendo?-chiese."Sembrava che lei e il suo amico avessero visto un fantasma".

Non gli risposi. Nessuno in realtà lo fece.

"Ma...sto via per poche ore e li ritrovo in questo stato. Cos'è successo e perché non me lo vogliono dire?"pensò Jacob, avvicinandosi a Bella. La guardò, poi guardò Nessie che era ancora intrufolata nelle sue braccia.

-Bells, che succede?Nessie sta bene?-chiese, chinandosi su di lei e appoggiando una mano sulla sua fronte.

Bella lo guardò a lungo, c'era un'infinita distesa di orrore nei suoi occhi.

-Mi volete dire che cazzo sta succedendo?-urlò Jake.

-Nessie sta bene-mormorò Bella.

-E allora chi è in pericolo?-chiese.

-Tutti noi Jake. Sta per finire tutto. Stanno venendo per condannarci a morte-disse Bella.

Il salone si trasformò in una sala di statue di cera, tutte con la morte negli occhi.

 

   
 
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