Le pantofole del mio idolo.

Papà si è appena disteso sul divano, lasciando le sue pantofole ai piedi di esso.
Non me lo faccio ripetere due volte: le pantofole sono libere!
Chiudo in fretta il libro per bambini che mamma mi sta leggendo e mi fiondo sulle grigie, morbide e pelose ciabatte di papà.
Un lieve “Dora” raggiunge le mie orecchie: è mamma che mi chiama, ma non ascolto.
“Dora, cosa stai facendo?”
Mamma mi richiama, ma non mi interessa.
Indosso le pantofole di papà. Mi sono più grandi di almeno quindici numeri, ma non ci bado molto.
Incomincio a camminare tronfia per i corridoi della casa, con le mani poggiate sui fianchi, sentendomi già grande.
Mi sono sempre piaciute queste ciabatte, le ciabatte di mio padre, le ciabatte del mio idolo: Ted Tonks.
Un giorno sarò una grande strega, un Auror, me lo sento; me lo sento perché ora indosso quelle pantofole, quelle che mi danno sicurezza e forza, quelle che saranno sempre un ricordo di papà, quelle grigie, morbide e pelose, ma brutte, molto brutte, ciabatte del campione.
Semplicemente le mie pantofole preferite, le pantofole preferite da Ninfadora Tonks.


[186 parole]
Salve!
Come avrete capito dall'introduzione, questa storia ha partecipato al 'Clothing Contest' indetto da Robinki (che ringrazio davvero tanto!), classificandosi settima e vincendo il premio tenerezza *-*
La fic è ambientata mentre Dora aveva sei/sette anni, quando il papà è tutto^^
Direi che non c'è molto altro da dire: la storia è cortissima T_T

Qui sotto vi lascio il commento della giudiciA,
Le recensioni sono sempre ben accettate :D


Settima classificata 

AlexBlack “Le pantofole del mio idolo” 

Testo nascosto - clicca qui

originalità: 10/10 
grammatica: 9.75/10 
stile e lessico:9.6/10 
caratterizzazione personaggi:10/10 
attinenza al tema:10/10 
gradimento personale:7.5/10 

56.85/60 

Partiamo col dire che questa fic mi ha dato una sensazione di tranquillità e amore, proprio come immagino dovrebbe essere nelle famiglie vere. 
Come vedi sotto il punto di vista dell'originalità ti ho dato il massimo perché non credo molti si soffermino a scrivere di Tonks da bambina e in questi termini. Mi ha fatto una tenerezza incredibile! 
Per la grammatica ti ho tolto 0.25 semplicemente per quel “hai” al primo rigo, che ovviamente doveva essere un “ai” , altrimenti sarebbe stata perfetta sotto questo aspetto (ma credo si sia trattato di un errore di distrazione). 
Per quanto riguarda lo stile e il lessico, è una fanfiction ben scritta, forse eccessivamente pulita, ma ho pensato che fosse voluto, come a dare l'impressione che fosse davvero una bambina a scrivere. 
Ho trovato, però, il periodo in cui scrivevi: “quelle grigie, morbide e pelose, ma brutte, molto brutte, ciabatte del campione” un po’ cacofonico, ridondante di aggettivi. Frammentava la lettura, cozzando con la storia, che è scorrevole. 
Per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi: Tonks è in linea con la descrizione che ci dà la Rowling, l'ho sempre immaginata e percepita come molto affezionata alla sua famiglia, così come l'hai ritratta tu. 
Sull'attinenza al tema penso non ci sia nulla da dire, le grigie e pelose pantofole erano decisamente il fulcro della flashfic! Comunque sia l’ho trovata toccante e dolce!