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Autore: Mara Cullen    02/03/2011    2 recensioni
i, Forse, se avessi avuto la parte di Edward Cullen, lavorare insieme a Kristen, sarebbe stato un grande onore, oltre che imparare dal suo talento.
Potevo dire che facevo questo provino per lei. Solo perché c’era lei.
Chissà come sarebbe andato il futuro? Chissà come sarebbe andato il provino? Chissà come era Kristen Stewart di persona? Chissà ……………………………………..se era la mia opportunità?
Domande e solo domande a cui avrei dato una risposta l’indomani.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I can't find the words to say
they're overdue
travelled half the world to say
I belong to you" (Muse)

Avevo scelto di fare quel provino. Spinto dal mio manager, avevo seguito il suo consiglio: “Rob, stanno cercando un’attore che interpreti il ruolo di un vampiro buono alle prese con una complessa storia d’amore” ed io avevo risposto: “ è allora????????? Vai avanti” e lui ribattè: ho mandato il tuo 
Curriculum, hai un provino, ho già fissato l’incontro”
Dopo il successo di Harry potter, avevo interpretato altri personaggi in altri film ma non avevano raggiunto lo stesso successo. Ora dopo Harry Potter mi sembrava tutto surreale. Chissà quanti attori si sarebbero presentati per quel ruolo. Forse a malapena sarei riuscito ad entrare in questo personaggio di cui non sapevo nulla, a parte che eera un vampiro vegetariano, il che da una parte mi incuriosiva davvero tanto, mentre dall’altra sembrava la solita storia d’amore proposta per felici le adolescenti con romanticismo di prima categoria.
Che strana la vita, forse se non avessi provato per l’ultima volta ad essere un attore, avrei lasciato per sempre il mondo dello spettacolo, perché oltre Harry Potter non avevo fatto film molto conosciuti.
Mi affacciai alla finestra, e osservai le stelle Londinesi- Erano davvero meravigliose, miliardi di fari che brillano nel cielo e ci fanno compagnia, nelle notti limpide e fredde come queste. Accesi una sigaretta, e la portai alla bocca e intanto pensai alla mia vita: da quando avevo scelto di intraprendere la via della recitazione a 15 anni grazie a mio padre, avevo lavorato mettendoci tutto l’impegno possibile e inimmaginabile nel lavoro che avevo deciso di fare.
Ma ora la mia ultima opportunità. Quella che mi ero concessa per la mia carriera. Chissà come sarebbe andata? E Poi? Se il provino sarebbe andato male che cosa avrei fatto? Certo il sogno più grande della mia vita era fare il pianista o il cantante. Ma ci speravo davvero in questo ruolo. Tantissimo.
Spensi la sigaretta, e la gettai nella spazzatura. Dopodiché presi la mia chitarra e incominciai a suonarla. Da prima solo qualche accordo, giusto per fare un po’ d’esercizio, poi nell’aria incominciarono a sentirsi note dolcissime. Stavo suonando una canzone che avevo composto insieme ad un amico qualche tempo prima. Una canzone che ogni tanto mi piaceva ricordare. Una canzone che era romantica ma allo stesso tempo piena di passione nascosta dietro alla parole e alla musica.
Il titolo della canzone era “never’s tinks”.



Mentre suonavo sentivo le dita delle mani scivolare sulle corde della mia chitarra, una sensazione che mi dava un senso di pace. Amavo suonare. Amavo sentire il liscio delle corde che gratavano contro le falangi delle mie dita. Amavo sentire le note riempire l’aria. Amavo sentire il ritmo delle note. Amavo suonare.
Era tutta la mia vita. O per lo meno lo era stata prima che incominciassi a fare il mestiere dell’ attore. Però sapevo che la musica vera il mio unico sostegno, il mio unico galleggiante, la mia ancora nei momenti in cui non sapevo nulla, il mio porto sicuro.
Si la mia passione per la musica era sempre lì, rinchiusa in un pezzo ben custodito della mia mente, e solo io possedevo la chiave per entrarci.
Ero completamente immerso nei miei pensieri. Ero immerso tra le note della mia musica che quasi dimenticai di respirare. Ero immerso nelle mie fantasie. Già ricordi di un passato che non era molto lontano da dove fossi: un passato in cui davo tutto per scontato, ma in fondo quando si è adolescenti si dà tutto per scontato: famiglia, amore, amici, passioni, interessi, scuola e tutte le cose che amavo fare. Ma ora non più. Ora dovevo mettere la mia vita in carreggiata, farla ritornare ad un punto in cui ritrovare un’ equilibrio sia fisico che mentale, E quello ultima cianche di lavoro forse era l’ultima per continuare a credere nelle mie potenzialità di attore . Credere in me stesso. Forse era la cosa più difficile da fare, ma dovevo tentare ancora una volta. Solo ancora una volta. Si perché in fondo lo sentivo, lo percepivo, me lo diceva il mio istinto questa è la volta buona.
Riposi la chitarra nella sua custodia, la chiusi e la misi accanto al divano dove sarebbe stata fino al mio prossimo bisogno di sentire qualcosa di veramente mio.
Presi il cellulare, composi il numero del mio manager e attesi. Dopo qualche secondo dall’altra parte qualcuno rispose: “pronto! Rob dimmi tutto?”.
Attesi un po’ di secondi prima di rispondere. Non sapevo come chiedere chiarimenti sul provino che mi aveva fissato: “Ricck per favore puoi darmi spiegazioni sul provino di twilight, non ho ancora deciso di partecipare, ma ero curioso di sapere più informazioni prima di decidere!”. Rick parlò subito senza il minimo dubbio: “ il provino e fissato per il 13 luglio, con la regista Catherine Hardwick, l’autrice del best seller Sthephanie Meyer e la tua eventuale cooprotagonista Kristen Stewart!”.
A quel nome sentì una strana sensazione nella bocca dello stomaco, come se qualcuno avesse infilato migliaia di spilli nel mio addome; Kristen Stewart, avevo già sentito quel nome ma non avevo visto nessun film che la riguardava.
Ero preso dalla mia strana sensazione allo stomaco. Mi chiesi il perché di quella sensazione. Nessuna mai mi aveva suscitato con il solo nome una simile sensazione. Forse era un presagio. Forse era un segno. Forse, forse, Era inutile chiedersi e domandarsi sé , perché. Dovevo fare quel provino a tutti i costi. Quel provino era la cosa giusta, Lo sentivo, Lo percepivo.
Fui riportato alla realtà dalla voce del mio agente: “Rob ci sei?”. È la mia risposta seguì:” si ci sono era solo soprapensiero dicevi?”. “allora lo vuoi fare questo provno, credo che sia una buona occasione per te, per rilanciarti come attore, ricordati Rob sei un’attore con talento ma non hai ancora avuto la tua opportunità, io credo che questa volta sia quella giusta!”.
Dopo qualche secondo la mia risposta fu chiara. Ero pronto per quel provino. “Si lo faccio dimmi tutto!”
“bene Rob così mi piaci. Allora ti dicevo che il provino è il 13 luglio nella casa della regista Catherine Hardwich.- Oltre a lei ci saranno presenti: l’autrice del libro, la protagonista femminile Kristen Stewart e un cameraman. Domani ti invio il copione che devi preparare e devi solo presentarti e fare del tuo meglio, ma non ho dubbi io credo in te Rob.”
Mi passai una mano tra i capelli, mentre ascoltavo tutto il racconto del mio manager, questo gesto lo facevo senza pensarci un po’ per nervosismo un po’ per abitudine. ERro nervoso per la nuova prospettiva che si apriva davanti a me. Dall’altra parte ero davvero emozionato per questo provno e per il nuovo film che forse avrei dovuto interpetare.
Dopo aver chiuso la telefonata, decisi di fare qualche ricerca su internet su Kristen Stewart. Volevo sapere chi era . Volevo vederla in foto almeno per prepararmi mentalmente su come fosse. E sapere che cosa aveva fatto prima di twilight, cioè prima di essere stata scritturata per il ruolo da protagonista.
Presi il computer. Lo accesi, e attesi
Mentre aspettavo ripensai sempre a quella sensazione che per me era davvero strana. Da dove fosse nata. Da dove fosse venuta un motivo c’era. Finalmente il pc fu acceso, e aprì il programma di ricerca. Attesi qualche secondo, e apparse google. Scrissi nella barra di editazione il nome di Kristen Stewart e rimasi in attesa. Dopo circa qualche minuto, apparse una lista di tutta la filmografia dell’attrice. Scorsi velocemente la lista e decisi di noleggiare uno dei suoi film.
Il primo che mi saltò all’occhio fu “in to the wild
Quindi aveva partecipato in un film di Sean Penn. Preso da una irrefrenabile voglia di vederla il film decisi di chiudere il pc così com’era. Presi la giacca e uscì.
Mi recai in blob buster è affittai il film. 
Dopo circa un’ora feci rientro a casa. Mi tolsi la giacca e la buttai sulla poltrona. Accesi il dvd e inserii il disco e rimasi in attesa che il film iniziasse.
Durante la visione del film mi accorsi che la storia era davvero coinvolgente. Un film davvero girato bene, il protagonista era interpretato in modo sublime.
E poi ad un certo punto eccola. Kristen Stewart .
Iniziò a suonare la chitarra e a cantare. Certo che aveva proprio una bella voce.
Era davvero molto bella. Capelli castani, lunghi fino alla schiena. Occhi verdi come i prati verdi.
Ero davvero rimasto affascinato dalla sua interpretazione in questo film. Beh oltre che dalla sua bellezza particolare.

si, Forse, se avessi avuto la parte di Edward Cullen, lavorare insieme a Kristen, sarebbe stato un grande onore, oltre che imparare dal suo talento.
Potevo dire che facevo questo provino per lei. Solo perché c’era lei.
Chissà come sarebbe andato il futuro? Chissà come sarebbe andato il provino? Chissà come era Kristen Stewart di persona? Chissà ……………………………………..se era la mia opportunità?
Domande e solo domande a cui avrei dato una risposta l’indomani.
  
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