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Autore: Ellens    03/03/2011    13 recensioni
- Evans, le bugie non le sai dire- ridacchiò.
- Non mettere in risalto i miei difetti, Potter, potrei buttarmi a terra e iniziare a piangere-
- Sarebbe una giornata memorabile-
- Non credi che lo sia già? Un'altra opportunità simile quando ti ricapita?-
- Evans, la modestia dove l'hai lasciata?- disse lui, adocchiando il locale.
- Al castello, con la tua, stanno facendo amicizia-
- Perchè non seguiamo il loro esempio?- chiese a bruciapelo, mentre finalmente entrava ai Tre Manici di Scopa e si sedeva ad una sedia.
Ero sul punto di rispondere che noi non avremmo mai potuto farlo, perchè, come già ribadito, eravamo nati per odiarci, ma le parole mi morirono in bocca: la verità era che quella era una grande sciocchezza.
- Perchè è troppo difficile?- tentai, infine.
- Potremmo provarci-
- Ma non sarebbe divertente, Potter-
- Non lo sarebbe, hai ragione- convenne lui, ordinando due burrobirre.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Sospiro profondo

Sospiro profondo.

Mi portai le mani alle tempie, prendendo a massaggiarle.

Altro sospiro.

- Posso farcela, posso farcela- sussurrai a me stessa, mentre m'accingevo ad uscire dal dormitorio.

Il calendario appeso nella mia stanza mi ricordava che era lunedì: il che significava che solo due giorni prima, io e Potter c'eravamo baciati tra le mura di quella scuola.

Baciati, oddio, che parolone.

Lui aveva baciato me, ed io ero rimasta inerme ed imbambolata.

- Lily, non aspettarmi a pranzo, io e Sirius mangiamo insieme in un posto- un uragano dai capelli color nocciola mi passò accanto, travolgendomi e abbandonandomi dinanzi al buco del ritratto.

- Ma Mary, in che posto?- gracchiai, mentre l'ombra della mia amica e i tacchettii delle sue scarpe mi giungevano come unica risposta.

Bene. Benissimo.

- Lily!- Emmeline si materializzò al mio fianco, prendendomi per il braccio e trascinandomi per il corridoio. Che cavolo avevano tutti, quel giorno?!

- Em, sai mica dove andrà Mary oggi a pranzo?- le chiesi, sospettosa.

Non c'erano molti posti in cui mangiare, ad Hogwarts, Sala Grande e Cucine escluse.

- No, Lils, ma ora fammi parlare, non interrompermi- disse lei, e mi fermò con un gesto della mano- oggi a pranzo vado con Ian McCuller a ripassare per l'esame di Artimanzia, quindi vai pure in Sala Grande senza di me- disse tutto d'un fiato.

Alzai un sopracciglio, decisamente insospettita - Anche tu?-

- Anche io. A proposito- e qui affrettò il passo- credi che piaccia a McCuller? No, perché non m'aveva mai chiesto di  ripassare insieme per un esame- ridacchiò lei, mentre un velo di rossore le infiammava le guance.

Io aprii e richiusi la bocca: McCuller per me era pressappoco inesistente, non l'avevo mai degnato di un'attenzione ossessiva.

O, comunque, di attenzione in generale.

- Non so, Em, forse sì. Potresti uscirci insieme, quando ci sarà la prossima uscita ad Hogsmeade- buttai lì, non molto interessata.

Emmeline cambiava uomo della sua vita ogni due per tre, quindi ormai avevo smesso d'affezionarmi alle sue nuove fiamme.

- Devo andare, ho lezione di Antiche Rune, scusa, ci vediamo stasera- soffiò la mia amica, lanciando un'occhiata all'orologio e stampandomi un bacio sulla guancia.

Rallentai il passo, osservando la porta dell'aula di pozioni che s'ingrandiva più m'avvicinavo.

Non vedevo Potter da sabato, poiché avevo deciso dir restare rintanata nella mia camera per l'intera domenica, e quel giorno l'avrei inevitabilmente incrociato.

Non che mi avrebbe dato fastidio: erano passati i giorni in cui la sua vista m'irritava; il fatto era più grave: avevo paura.

Io, Lily Evans, Caposcuola, acidità letale racchiusa in un solo corpo, avevo una paura fottuta d'incontrar Potter e non saper che dire/fare.

Avevo sinceramente pensato alla fuga, ma l'opzione disintegrava drasticamente la mia reputazione.

Feci il venticinquesimo sospiro nel giro di una mezzoretta scarsa, infine decisi di varcare quella santissima porta, tirare dritto a testa alta e sprofondare accanto a Marlene, al primo banco.

- Lily- Lens si voltò a guardarmi, con il dispiacere che le si leggeva in faccia - Senti...-

- Non dirmelo, Lens: oggi non pranzerai con me, vero?- dissi, alzando una mano per zittirla.

- Devo finire il tema per Babbanologia- si giustificò.

La situazione iniziava a puzzare davvero.

- Ah, sì? E da quando tu fai tutti i compiti? Di Babbanologia, intendo- incrociai le braccia al petto, decisa a farle sputare il rospo.

- Eh, potrei ricevere una punizione, sinceramente non ci tengo. Oltretutto, Alice mi ha detto di avvertirti che oggi lei e Frank Paciock fanno un mese, e pranzano in riva al lago- sussurrò, iniziando a scribacchiare qualcosa sul libro di Pozioni.

Io chiusi gli occhi, cercando di non urlare: stamattina, guardando fuori dalla finestra, avevo tristemente notato che pioveva che Dio la mandava, tant'è che non riuscivo neanche ad intravedere la capanna di Hagrid, che di solito spiccava nera e piccolina da dietro i vetri della mia stanza.

- Con 'sto tempo?- gracchiai, la voce strozzata.

Una crisi di nervi era prossima ad invadermi, già me lo sentivo.

Marlene si morse un labbro, continuando a scribacchiare sciocchezze.

Non sapeva che rispondere, lo sapevo, la conoscevo sin troppo bene.

- Mh, sì, a loro piace molto la pioggia-

- Lens, mi prendi per deficiente? Ci manca solo che Noè sbuchi dal lago nero e ci porti tutti via! Il diluvio universale, a confronto, è una lurida pioggerella di mezza estate!-

Lens continuò a mordicchiarsi il labbro inferiore - Be', sono un po' strani, lo sai...-

Io tacqui.

Dietro di me, un rumore di sedie spostate m'aveva fatto cambiare pensieri: c'erano solo due persone, in quella santissima aula, che non sapevano spostare le sedie per sedersi senza far crollare mezzo mondo.

Afferrai la mano della mia amica- E' per Potter!- sussurrai con la voce strozzata- siete delle stronze! L'avete fatto apposta per farmi pranzare da sola con Potter e i suoi amici raccapriccianti!-

Marlene deglutì, visibilmente in difficoltà - Be', dopo sabato non gli ai più rivolto la parola-

- Forse perché sono in difficoltà e non ho idea di ciò che dovrei dirgli, no?! Forse perché non me la sento?-

- Sei Lily Evans, cavolo, non puoi essere in difficoltà. Lui pende dalle tue labbra, vai tranquilla- Lens mi tirò una gomitata, mentre un sorrisino le si apriva sul volto.

- Bastarde- piagnucolai.

- Potreste parlare, e magari aggiustare la situazione- mi fece notare lei, mentre Lumacorno prendeva a scrivere gli ingredienti per chissà quale pozione alla lavagna.

- Non c'è niente da aggiustare, è stato solo un bacio-

- Dopo una mattinata intera passata senza picchiarvi- puntualizzò.

- Sono una persona civile, se non te lo ricordi- replicai piccata, prendendo a mescolare denti di drago con ali di Fata del Sud.

- Non con Potter, Evans. Al secondo anno hai tentato tre o quattro volte di pestarlo-

Io storsi la bocca - Non mi ricordo proprio-

Iniziai a sentire sghignazzi provenire da dietro, prendendo a mescolare con foga la mia pozione che aveva assunto un colore pressappoco inesistente.

 

* * *

 

Strinsi le labbra, neanche fossi una condannata a morte, e cominciai a ritirare il mio materiale.

L'aula di pozioni era praticamente vuota, anzi, ero rimasta probabilmente sola.

Dico probabilmente, perché non avevo avuto il coraggio di voltarmi a controllare se Potter e i suoi amici fossero usciti, ma, poiché non sentivo urla e sghignazzi vari, avevo ipotizzato che avessero lasciato proprio i sotterranei.

Appesi la borsa alla spalla, raccolsi l'ultima piuma che m'era scivolata a terra, e mi voltai per uscire; mi bloccai immediatamente, osservando un Potter silenzioso appoggiato al muro, le braccia conserte e un ghigno sul viso.

- Evans, ho la vaga sensazione che non volessi incontrarmi- ridacchiò.

Che aveva da ridere, poi, proprio non me lo spiegavo.

- Potter, non è giornata-

- Evans, per te non è mai giornata. Ieri non ti sei fatta viva- disse, passandomi accanto e camminando al mio fianco, mentre risalivamo le scale verso la Sala Comune.

- Non... mh...mi sentivo bene, sì- mentii.

Lanciai un'occhiata alla bacheca della Sala Grifondoro, cercando di scorgere annunci relativi a corsi intensivi di recitazione.

- Mi eviti, Lily?- chiese lui, fermandomi per un braccio.

Perché lui doveva sempre fare il ragazzo perspicace e io quella stupida che non sapeva dire bugie? Perché?!

- No, Potter. Assolutamente no-

- Okay, allora vorrà dire che ti terrò il posto a pranzo-

Mi venne l'istintivo desiderio di urlare a tutta la scuola che no, cazzo, non avevo fame, che avrei passato la mia inutile giornata rintanata nel cesso a fare il tema per Incantesimi e a rimpiangere la mia faccia tosta che era misteriosamente scomparsa.

- Va bene- mi riuscì di dire, con chissà che aiuto divino.

Mezzora dopo, entrando in Sala Grande, adocchiai Potter da solo stravaccato al tavolo della nostra Casa.

Trattenni un gemito di dolore nel constatare quanto le gambe avessero iniziato a tremare.

" Dai, cazzarola, Lily, che fine ha fatto la tua cattiveria? Il tuo odio? La tua acidità? Potter sarà bello quanto vuoi, potrebbe anche piacerti, ma ciò non significa che tu debba diventare una pappamolla della mutua! Riprenditi, fallo per te e per tutta la comunità magica" mi sussurrò la voce di Mary, rimbombando in testa.

Aveva ragione, per Merlino, aveva tutte le ragioni del mondo! Lily Evans non si faceva mettere fifa da nessuno, men che meno da Potter che, cascasse il mondo, sotto sotto restava ancora il ragazzo tronfio e pedante.

Deglutii, constatando che la cosa non m'irritava ormai più di tanto.

- Potter- dissi, scivolando sulla panca e sedendomi dinanzi a lui.

- Evans, se non ti piacciono le costolette di maiale dalle a me- disse lui, guardando avidamente nel mio piatto.

- Mi piacciono, Potter, mi piacciono. Tieni le tue mani lontane dal mio pranzo- lo guardai male, prendendo a tagliare la carne.

- Vedi che bisogna condividere il cibo-

- Il tuo con chi l'hai condiviso?-

- Con il mio amico immaginario! Toby è molto affamato, nell'ultimo periodo- si giustificò, aprendo le braccia.

- Sei stupido-

- Lo so, e ti piace- rispose lui, semplicemente.

- Cosa? Che tu sia stupido? Non direi proprio, Potter, il che ti rende stupido al quadrato-

- Il che ti rende acida al cubo-

- Il che ti piace-

Lui inclinò il capo, osservandomi - Forse sì-

Restammo in silenzio per un po', poi disse- Tu ce l'hai un amica immaginaria, Lily?-

Io trattenni una risata - Ma direi proprio di no, Potter. Però a sei anni sì, si chiamava Aria-

- Aria?-

- Aria-

- Che nome penoso, Evans, il nome di tuo figlio lo sceglierò io- disse, addentando una patata.

- Tu? Perché mai?-

- Perché il padre ha tutto il diritto di salvare la reputazione della propria prole-

Io restai in silenzio, mentre la parola padre ballava la conga nel mio cervello.

Padre? Padre?!

- Quindi- riprese lui- il mio amico Toby mi dice di riferirti che vorrebbe chiedere alla tua amica Aria di vederci, stasera-

Io inarcai un sopracciglio, poi decisi di stare al gioco.

Perché, poi? Ero stupida.

- La mia amica Aria chiede dove vorrebbe andare-

Lui mi sorrise - Ma va benissimo un giro per i corridoi, giusto perché sono entrambi Caposcuola-

Io annuii, ricordandomi che quel giorno avrei dovuto sorvegliare l'ala est del castello - Mi pare giusto-

- Più che giusto- sorrise - Che cos'hai ora?- chiese poi, tornando serio.

- Ora buca, alle tre inizio Incantesimi- mugugnai, ingoiando la costoletta.

Lui guardò l'orologio allacciato al polso, biascicò qualcosa sul fatto che era in ritardo, afferrò la sua borsa abbandonata ai piedi della panca e se la caricò in spalle - Allora ci si vede ad Incantesimi, Evans-

- Ci si vede, Potter-

E mi abbandonò lì, mentre aspettavo che qualcuna delle mie amiche si decidesse a raggiungermi, per raccontarle che avevo uno pseudo appuntamento trasgressivo con Potter, quella sera.

Nell'attesa, avrei combattuto un'ardua battaglia contro una patata che non aveva voglia di farsi infilzare.

 

 

 

 

Eccomi, gente :D

Ci ho messo un mesetto, ma sono tornata :D

La nostra Evans ha qualche problema d'imbarazzo, non sembra quasi lei, no?

Ma tornerà presto la Lily che conosciamo, solo diamole un po' di tempo per elaborare la situazione :D

Non ho molto da dire, vado subito a rispondere alle recensioni!

Grazie a chi segue e alle fantastiche persone che continuano a recensire e seguire la mia storia.

Un bacio!

 

~Ellens

   
 
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