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Autore: Lonely95    03/03/2011    0 recensioni
una ragazza in fuga...
una amore da ritrovare...
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'No !Non permetterò che tu muoia per colpa mia, tu devi vivere'

' Vedi? Ora sei nella mia stessa situazione'

'Si ma non pensi a tua madre?Ad Alberto?A tuo padre ?Non pensi alla loro sofferenza quando scopriranno che sei morto?'

Aprì la bocca, ma non rispose. Chiuse gli occhi. Stava riflettendo su quello che gli avevo detto.

Come avevo potuto andare da lui?Oltre a ferirlo,sarei stata la causa della sua morte . Ma come ho fatto a essere così stupida?Così egoista ?Avevo pensato solo a rivederlo. Ad esaudire il mio ultimo desiderio. Senza pensare alla reazione della mia scelta.

'Non puoi abbandonarli.Non puoi'

aprì gli occhi, si girò verso di me. I suoi grandi occhi ambrati mi fissarono.Vi trovai solo sofferenza.

'Devi stare vicino ai miei genitori. Se dovessero perdere entrambe le loro figlie...saranno distrutti...Devi stargli affianco.'

'Okkey, faremo come vuoi tu, ti accompagnerò là, e aspetterò il tuo ritorno'

Gli corsi incontro, lo abbracciai con foga, felice.Mi scostò

'Non ringraziarmi per questo.Lo faccio solo perchè so che ,pur di andare là,andrestri là pure a piedi... e ti metteresti in un altro guaio'

'Grazie'.

Non rispose.

'Quando?' il suo volto era impassibile,cercava di nascondermi le sue emozioni.Che stupido.Ormai per me era un libro aperto.

'Questa notte...aspettami fino all'alba...se non dovessi tornare... vai a casa'

'Va bene, farò come vuoi te'

Guardai fuori dalla finestra,il sole era già alto nel cielo

'Non vai a scuola?' stava saltando scuola?Proprio lui così preciso nello studio?

'Volevo starti accanto per il tempo che ci resta da passare insieme' sfoggiò quel suo sorriso magnifico. Si, ne era valsa la pena andare fino da lui.Solo per quel suo sorriso che sapeva spezzarmi il cuore ma allo stesso tempo gonfiarmelo d'amore.

Il tempo passò velocemente. Troppo velocemente.Parlammo del più e del meno,ci facemmo scherzi,gustammo la risata dell'altro...volevamo abbandonare le preoccupazioni, dimenticare l'avvenimento imminente che avrebbe portato sofferenza a entrambi.Quando lultimo raggio di luce abbandonòo il cielo,tutto divenne nero. Avevo una grande paura , ma ero determinata. Stefano invece sembrava inquieto, l'avevo scoperto più volte fare gesti di nervosismo.

'Allora andiamo?' mi chiese all'improvviso quando distolse lo sguardo dal cielo ormai scuro

'Si ' non seppi rispondere altro,in quel momento ero bombardata da mille emozioni,alcune delle quali non riuscivo a spiegarmi.Uscimmo dalla finestra e raggiunsimo la sua moto.

Mi porse il casco e gli spiegai il luogo dove avrebbe dovuto fermarsi

Lui salì sulla moto e mi fece cenno di salire dietro. Quante volte avevo sognato di salire in moto con lui?Di sentire il vento freddo soffiarmi sulla faccia con il suo dolce profumo?Tante,tantissime volte.E ora si stava avverando.Mi strinsi forte a lui. Sperando che quella bellissima sensazione di felicità durasse per sempre.Chiusi gli occhi. Sentii il suo dolce profumo avvolgermi,le gomme raschiare l'asfalto ,il mio cuore volare nel  petto.

Quanto vorrei che durasse per sempre,pensai.

Vidi avvicinarsi il luogo delle mie paure.sembrava li,in attesa che io arrivassi.L'ultimo luogo che avrei visto ,nella mia vita.

Scendemmo dalla moto.Stefano mi guardò per qualche secondo e poi mi diede la mano,iniziando a camminare verso la grande struttura.In silenzio.

Cercai di guardargli il viso,ma lui lo teneva giù,rivolto verso terra.Pensai che sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei rivisto,che da quando l'avevo conosciuto,non ero mai riuscita a dirgli quello che provavo,quanto lo amavo.Non ero mai riucita a trovare il coraggio,dentro di me ,per rivelargli una cosa simile.Speravo sempre che si rivelasse lui,se ricambiava i miei sentimenti l'avrebbe fatto sicuro.Ma questo non era mai successo.E probabilmente mi immaginava come una sorta di migliore amica.Ero riuscita a farmi bastare quello che avevo.Perchè comunque,in maniera diversa dalla mia,lui mi voleva bene. Eppure,in quel momento,qualcosa dentro di me era cambiato.Dovevo spiegargli tutto,prima di scomparire per sempre dalla sua vita,dovevo fargli capire quello che provavo per lui e che non l'avrei mai dimenticato. Avevo la bellezza di sedici anni.Non avevo mai avuto un ragazzo.Aspettavo da anni quello giusto,quello a cui gli avrei dato in cura il mio cuore. E finalmente l'avevo trovato.Che rabbia pensare che da li a poco non l'avrei mai più rivisto.Quel mai mi colpì come un ceffone,ma fece molto più male.Non l'avrei mai baciato,non avrei mai assaporato le emozioni che mi avrebbe provocato le sue labbra carnose sulle mie,non avrei

mai provato quella bellissima sensazione di essere amata dalla persona che amavo,non avrei mai più sorriso per una sua vittoria o pianto per una sua sconfitta...Improvvisamente il senso di perdita si fece avanti nel mio cuore.E percepii tutto quello che,con la mia decisione, avrei perso per sempre.

'Non piangere,Lussy' mi sussurrò piano,con amore

Le lacrime mi avevano rigato il viso,avevano arrossato i miei occhi senza che io potessi accorgemene,fermarle.

Ormai eravamo arrivati alla meta.

'No..è che stavo pensando a quello che non ho fatto nella mia vita,a quello che non potrò fare mai'

'L'hai scelto te Lussy'covava rimorso.

Guardai il grande edificio,in preda ai miei pensieri.Avevo preso la mia decisione.

'Erick...'il coraggio mi venne meno...una fitta allo stomaco mi bloccò

'Dimmi'

Mi avvicinai a lui,incurante delle fitte alla pancia ,lo guardai negli occhi,per un attimo non mi ricordai il motivo di tanta paura

'Erick...io ti amo.Da quando ti ho incontrato.Dalla prima volta che ti ho visto,che mi hai sorriso.Quando mi hanno presa,l'unico mio pensiero fisso,eri tu.Non pensavo alla libertà o alla mia morte imminente.Pensavo a te. Niente era più importante del tuo viso,del tuo carattere,delle emozioni che mi provochi' le lacrime avevano iniziato a bagnarmi il viso

'Sei tutto per me.Lo sei semre stato.Quando ,dopo tanto tempo, ho sentito la tua voce,nel tuo giardino,per un momento ho dimenticato tutto quello che avevo passato e tutte le mie preoccupazioni'mi girai,guardandomi i piedi

'Io ti amo ' lo guardai ancora negli occhi.Il suo viso ora non era più impassibile.Era solcato da mille emozioni.Piangeva.

Devo farlo.Pensai,ora o mai più.

Mi lanciai verso di lui,fra le sue braccia,in cerca delle sue labbra...ma mi sentii prendere le braccia.Mi allontanò.

'No,per favore, Lussy no'.

Non gli ero mai importata.Non aveva mai provato nulla per me.E io, stupida sciocca ,avevo creduto che potessi piacergli.Mi ero solo illusa.Lui non mi voleva.Mi girai e iniziai a correre.Lui si sbracciò,per cercare di raggiungermi.Ma io correvo più forte

'No, Lussy no !Fammi spiegare'

'Addio Stefano.Ti chiedo solo un favore.Non seguirmi,non cercare di salvarmi o fermarmi.Addio'

Raggiunsi la porta,per un attimo mi girai e lo vidi, pallido, eretto con i pugni serrati.Piangeva.

'Ti prego' sussurrò.

Chiusi la porta,lasciando dietro di me l'unica persona che avevo mai amato.L'unica persona che mi aveva uccisa davvero.

 

Buio.Odore di muffa.Ero ritornata al mio incubo peggiore.Quel corridoio me lo ricordavo.Era quello che mi aveva portato verso la libertà.Che strano pensare che ora sarebbe servito all'esatto contrario.Stranamente mi ricordavo ogni singolo corridoio.Prima di tentare la fuga avevo cercato ,come era possibile dato il bendaggio ogni volta k mi cambiavano di posto,cercavo di capire dove mi trovavo ogni volta.Camminai con palsi felpati,in modo tale da non essere udita in caso ci fosse stato qualc'uno a pattugliare la zona.Avevo buona memoria,ma l'agitazione di certo non mi stava aiutando.Il mio cuore batteva fortissimo nel mio petto,come se volesse squarciarmi il petto.Avevo paura.Una grande paura.Dopo quello che era successo con Erick non mi sentivo più desiderosa i salvarmi,ormai la persona che amavo di più non mi avrebbe accolto a braccia aperte al mio ritorno.Per chi dovevo combattere?L'unica preoccupazione che avevo,era quello di non farmi scoprire ma non per paura della mia vita,ma per quella di mia sorella e Marco.Dovevo farlo per loro.Dovevo salvarli,costi quel che costi.

'Che noiosa questa serata'commentò una voce,il mio cuore mi salì in gola.Stai zitto! Ci scopriranno!

'I due bambini non si lamentano nemmeno...Si saranno arresi all'idea che quella stupida ragazza sia scappata per cercare aiuto anchwe per loro'

'Già, ha pensato solo di salvare la sua ,di pelle'

Non è vero ! Ribattei dentro di me.Non sono scappata per salvare me stessa.

'Non sono messi benissimo...meglio così per domani all'alba.Almeno mentre li uccideremo staranno buoni'

'Emisi un urlo che cercai di reprimere il più in fretta possibile

'C'è qualcuno !'Urlò una voce

Iniziai a correre.Che stupida che sono,pensai.Morta per colpa delle mie emozioni che non riesco a controllare.Scusami Daisy,perdonami.Non sono stata in grado di salvarti.

'Eccola ! E' la fuggiasca !'

E' la fine.Addio Erik. Scusami ,scusami di averto ferito , scusami.Ti amo.

'Sentii delle mani afferrarmi le spalle con forza e poco dopo un dolore allucinante alla schiena,come una scossa,nella mia schiena,tra le scapole.Poi vidi il suo viso,annebbiato,lontano,mi sorrideva.Ti amo Erick.Poi un nero pesante mi avvolse.

Sentii delle voci lontane,offuscate da un dolore forte,che non capivo da dove provenisse.Mi sembrava di ricordare che mi avessero colpito alla schiena.Ma quel dolore allucinante lo sentivo da per tutto.Mi sentii scaraventata contro qualcosa di duro,il muro forse.Gemetti di dolore.

'Fa male vero?' sentii un avoce avvicinarsi,aprii gli occhi piano piano e vidi dei piedi avvicinarsi.Sentii due bambini urlare.Erano loro.' Mi tirò un calcio,all'altezza del seno,strinsi i denti,per non spaventare i due bambini con le mie urla inutili e per non dare soddisfazione al mio aggressore

'Così impari a sfuggirci,essere' un altro calcio,nella pancia.Sentii la bile in bocca con il sapore di qualcos'altro...no non volevo pensarci

'Nel,lasciala stare.Se l'ammazzi ,domani il capo se la prenderà con te'

'Stai zitto,le do solo una piccola lezione'

'Si,ma non esagerare'

Fa che la smetta,ti prego.Supplicai nella mia mente. Mi rannicchiai,nell'attesa di ricecere altri colpi.Che per fortuna non arrivarono.Mi distesi,aprii gli occhi.Vidi il volto del mio agressore.Aveva i tratti spigolosi,il suo viso mi pareva rinsecchito,come provato da tutta quella malvagità.Gli guardai gli occhi.Erano di fuoco.

'Se provi a sfuggirci un altra volta,ti giuro'e alzò la pistola ,verso le mie gambe'Che non esiterò a spararti nelle tue piccole gambine'

Tremavo.Avevo paura.Per me stessa.

Un altro calcio ,strinsi gli occhi per il dolore.Poi con mio grande sollievo vidi l'uomo allontanarsi da me,verso la porta della piccola prigione.La chiuse a chiave.Rise.

Mi afflosciai al suolo.Improvvisamente colta da un malore.Mi sentivo distrutta.Provai ad alzarmi in piedi,ma una fitta mi costrinse a sedermi

'Lussi !!Gridò mia sorella,avvicinandosi a me

'Come mai sei qua?Come ti hanno ridotta !'

Anche Marco si avvicinò

'Sono ritornata ...perchè volevo salvarvi'

Il viso piccino e sporco di mia sorella,si strinse in una morsa di sofferenza.Sembrava più grande dei suoi dieci anni

'Ma perchè !Non è servito a nulla !Non vedi?Non vedi che è solo servito a farti del male?Ora saremo in tre a morire'

Sembrava molto addolorata

'Di cosa parlate voi tre?Non starete organizzando un'altra fuga?'ringhiò l'uomo

'Ma non vedi che non riescono nemmeno ad alzarsi in piedi? E la più grande è ridotta piuttosto male'ripose l'altro uomo

'Potremmo anche lasciarli qua da soli,andiamo a fare una partita a carte?'aggiunse l'uomo

'Sei sicuro che non tenteranno di nuovo di scappare?'

'Guardali,bene.Sono stremati,senza speranza.Vieni a divertirti !'

I due uomini se ne andarono,e ci lasciarono soli,con le nostre speranze di libertà infrante.

Sentii la bocca piena di un gusto strano.Sputai e con mio gran orrore capii che era sangue.

'Oh,!' Deisy mi abbraccio,commossa

'Sfogati sorellina mia' quante volte avevo sperato di riabbracciarla,anche se,non in quelle circostanze

'Lussi ?Lussi !'

Sentii la sua voce,quella voce che sapeva emozionarmi,farmi volare il cuore in petto .Mi girai di scatto,convinta che fossi in preda ad una allucinazione.No,è impossibile.Mi convinsi.Guardai i visi di Marco e mia sorella.Erano attrentanto stupiti quanto i miei'

'Ma non guardatemi con quella faccia dannazione !Muovetevi !Sono Erik,nessuna allucinazione okkey?'

Si.era lui, era il suo modo di fare.Sulla sua mano destra sventolava un mazzo di chiavi

'Dai su ! Alzatevi !Non c'è ancora molto tempo prima che se ne accorgano !'

Daisy e Marco,sia con difficoltà, si alzarono dirigendosi verso la porta della cella.Io ci provavo,ma appena muovevo un muscolo,ero straziata da un male atroce.

'Lasciatemi qui'Sentenziai ' Sarei solo d'impiccio,non riesco nemmeno a camminare'

'Ma cosa..'il suo volto mutò,apparve un odio profondo,i suoi occhi si accesero ,arsero di fuoco,come quelli del mio aguzzino,un attimo prima,mi toccai le labbra,erano porche di sangue.Tossi,sputai in un angolo.

Aprì la porta.Mi si avvicinò e prima che io potessi protestare,mi prese in braccio.Repressi un urlo di dolore.La pancia mi doleva.Probabilmente avevo una costola rotta.Inizziò a correre.Sembrava che non si accorgesse nemmeno del mio peso

'Avanti ! Seguitemi ! ' Sussurrò,ma c'era una nota di forza nella sua forza,come un ordine.

I due bambini lo seguirono.Il male non sembrava voler cessare,vidi bianco per un attimo.Scossi la testa per ritornare in me

'Non avrei mai dovuto lasciarti andare.Non avrei mai dovuto..'Lo sentii bisbigliare.

In quel momento non mi interessava che mi avesse rifiutato.Che non mi amava e che probabilmente non mi avrebbe amata mai.L'unica cosa che contava in quel momento era sentire il suo profumo,il suo calore.Averlo vicino.

Riconobbi il corridoio.Eravamo vicini alla meta.Alla libertà.Girai la testa per vedere dietro di me.Notai una figura nascosta nell'ombra.Un braccio alzato.Puntato sulla schiena di Erick

'Noo !' Urlai,non so come feci,mi divincolai dalle sue labbra,e con velocità sorprendente mi misi davanti a lui.Un rumore fortissimo tagliò l'aria,le orecchie mi fischiarono.Dopo,un dolore allucinante,sulla mia coscia destra.la guardai.Una macchia stava macchiando i miei jeans,si espandeva a macchia d'olio.Era rossa,rossa sangue.Alzai il viso.Vidi Erick che,urlando,si scagliò contro l'uomo e vidi Daisy e Marco fare lo stesso.Furono le ultime cose che vidi,prima di cadere a terra ed essere avvolta dal buio.Ti amo Erik, perdonami.

Non sentivo nulla.Non provavo nulla.Mi sembrava di fluttuare tra le nuvole ,a eccezzione che tutto era così scuro,così nero.Era come se fossi sott'acqua,i miei movimenti erano lenti,come se il mio corpo non mi appartenesse.Mi sentivo oppressa da quel silenzio così profondo.

Non provavo nessuna emozione.Erik,dobe sei?Era il mio unico pensier.Fluttuavo di qua e di la,ma non riuscivo a trovarlo.All'improvviso,lo vidi ,eri lì ,con me .E stava camminando verso la mia direzione.All'improvviso mi sentii risucchiata dalla parte opposta alla sua.Allungai le braccia verso di lui.Lui si era fermato.E mi guardava mentre quella corrente mi portava via.Sorrise.

'Non lasciarmi !'

ormai tutto era diventato lucente,mi facevano male gli occhi

'Si stà svegliando'disse una voce,mi sembrava famigliare,ma non riuscii ad identificarla.Mi sentii padrona del mio corpo,piano piano.Come se,un fiume di vita mi stesse percorrendo.Ma non stavo riaquistando solo la padronanza del mio corpo.Ma anche della mia mente.Mille immagini mi sfilarono davanti.Io che correvo,mia sorella che ,piangendo mi abbracciava.Il viso di Erik dall'altra parte della grata della mia prigione.I colpi del mio aguzzino.A quel ricordo mi toccai la pancia,all'altezza delle costole.Sentii una fitta.Poi mi ricordai l'ultima cosa che avevo visto.Il braccio dell'uomo,puntato vero Erick.Io che mi mettevo davanti.La mia coscia insanguinata.Il fischio che fendette l'aria.Erick ,mia sorella e Marco che si lanciavano verso l'uomo per vendicarsi e per salvarsi.

Aprii gli occhi di scatto.Guardai il soffitto.Era bianco.Luminoso.Okkey sono morta,pensai.Feci per alzarmi ma un dolore allucinante mi blocco.Oltre a delle braccia che mi fermarono,rimettendomi giù. No,non ero morta,non potrei provare tutte queste emozioni e soprattutto,questo dolore.Chiusi gli occhi.Cercai di concentrarmi.

'E' stravolta' commento un altra voce,dolce,piena di amore.

Decisi di aprire gli occhi.La luce mi accecò,per un momento,poi misi a fuoco le persone che mi circondavano.

'Ida,Chiara,Daisy,Marco,Fede, Ele...'

'Si ci siamo tutti 'Ida mi fece un sorriso

'Okkey sono morta'era impossibile,tutte le persone che amavo,erano lì...beh apparte una.

'Non sei morta...We ma sei strana proprio'Era proprio lo stesso modo di fare del mio migliore amico ...Federico

'Okkey,mi fido'Sorrisi

'Pensavo che ci avremmo messo molto di più,per convincerti'Scherzò Chiara

'Sei una piuttosto cocciuta',questa era Eleonora.

Quanto mi erano mancati.E pensare che ero convinta che non avrei mai più sentito le loro voci,che non avrei mai più visto i loro volti sorridermi...

'Lussy...'iniziò mia sorella

'Lussy,dopo che quell'uomo...ti ha sparato ,io ,Erick e Marco ci siamo buttati contro di lui.Eravamo come impazziti.Ti avevamo creduta morta.Sparita per sempre.Il dolore ci aveva dato alla testa'

'Poi,Erick,ci scaraventò il più lontano possibile dall'uomo,con violenza.Dicendoci che tu' e mi indicò con gli occhi

'Avresti voluto che noi vivessimo.Che era venuta qua,da sola ,apposta per salvarci,che non potevamo venir meno della tua volontà'abbassò la voce

'Me lo ricorderò sempre,mi guardò negli occhi,e mi disse<>.'

Mi guardai intorno,piano piano,i miei amici avevano abbandonato la stanza.Per non ascoltare.Ormai c'erano solo Deisy e Marco.

'In quel momento,ti guardai,percorsi il tuo corpo con lo sguardo.Le macchie di sangue che facevano un gran contrasto con il tuo viso pallido,marmoreo.I tuoi vestiti macchiati...macchiati dal tuo sangue.E infine la tua gamba...dove era penetrato il proiettile.Capii che dovevo stare al tuo volere,anche se avrebbe comportato lasciare da solo Erick,in balia di quell'essere...'Iniziò a singhiozzare,Marco continuò.

'Decisimo però di portarti con noi,così ,io e Daisy ti issammo sulle nostre spalle,e iniziammo a trascinarti verso quella porta,che ci avrebbe portato alla libertà.Guardai Erick,chiedendogli scusa con gli occhi.Mente percorremmo il lungo corridoio,sentimmo uno sparo.Ma non tornammo indietro.Ormai avevamo preso la nostra decisione,era troppo tardi'

Guardai mia sorella,chiedendole spiegazioni.Il mio sguardo diceva solo un nome

'Lussy,non ti preoccupare,fai finire Marco'mi sorrise ma stranamente non mi sentii sollevata

'Aprimmo la porta,fummo accecati dalle prime luci dell'alba.Era da tantissimo tempo che non uscivamo.Vidimo anche mille luci,sentimmo mille rumori.E molte voci.Tantissime voci.Era la polizzia e l'ambulanza.Ci corsero incontro,urlando.Noi ti porgemmo a loro ,chiedendo di aiutarti .Ti misero su una barella,si accovacciarono su di te.Qualcuno iniziò a urlare che eri ancora viva.Presi dall'euforia non ci ricordammo di Erick,non ci ricordammo che stava lottando per te ,ancora dentro in quell'inferno.Ci avvicinammo alla polizzia,avvertendoli.Loro,appena capirono ,caricarono le loro pistole e si diressero verso quella porta.Dopo poco li vedemmo uscire con un corpo fra le mani.Era Erick'

'No !!'

Urlai,non poteva essere morto,no .Che cosa avevo combinato?era soltanto colpa mia

'Era svenuto,ma ancora vivo.Lussy,stà bene,stai peggio tu,non ti preoccupare.Ha solo qualche brutto livido,un braccio rotto...okkey,ora la smetto.Fra poco lo vedrai tu stessa.Ha detto che stava arrivando'

Erick era vivo.Erick,si era battuto per la mia morte.Erick per colpa mia ,si è rotto un braccio.

Mi girava la testa,all'improvviso,vidi tutto bianco,la camera girare.

'Lussy?Lussy !Cos'hai?'

'Tutto okkey'balbettai

'Stà bene davvero?'

'Si!'era esasperata.

'Ora noi andiamo...arriverà a momenti'detto questo ,Marco si allontanò da me,dirigendosi verso la porta,seguita da Daiy che,prima di uscire mi rassicurò 'Stai tranquilla'

Come facevo a stare tranquilla?Erick stava soffrendo,ed era tutta colpa mia.Perchè ,quando ero scappata via ero andata da lui?Perchè?Solo per puro egoismo.Volevo vederlo per l'ultima volta, ma non avevo contato il fatto che lui avrebbe sofferto nel vedermi e che avrebbe rischiato la vita per me.Sentii la porta cigolare,cercai di tirarmi più su per vdere chi fossse,se era lui.Ma non ci riuscii per il dolore.Dei capelli biondo scuro entrareno nella mia visuale.SI,era lui.

'Posso entrare?'chiese per pura educazione,visto che ,mentre lo diceva era già praticamente al mio fianco

Si sedette.Mi guardò attentamente. Sembrava agitato,molto agitato ma anche estremamente felice.

'Come stai?'non riuscii a dire altro,ero troppo emozionata per poter elaborare una frase migliore

'Bene.Sicuramente meglio di te'e mi indicò,per poi ritornare a tormentarsi le mani.Che cosa strana.

Indicai la sua fasciatura,al braccio

'Non dovevi rischiare la vita solo per vendicarmi'ero arrabbiata,non avrebbe dovuto farlo

'Invece si che dovevo'quasi ringhiò 'Me l'ha detto sai,è stato lui a ridurti in quello stato,a spaccarti una costola a calci.Stava per spararti,ancora,però nell'altra gamba.Mi ha detto che te l'aveva promesso'

Un brivido di paura mi percorse la schiena.Era lui.

Probabilmente Erik si accorse del mio tremito,che mi abbracciò

'Non ti preoccupare,Lussy,ora nessuno ti farà più del male,sei al sicuro'era strano sentirlo ancora tra le mie braccia.

Mi ritrassi.Il suo rifiuto si stava facendo largo nella mia mente.Sentii una fitta,nel mio petto.Ma non centrava null,questa volta,alla costola rotta.

'Lussy,volevo dirti una cosa'

Perchè?Perchè voleva rivangare quel attimo ,così doloroso per me?Così doloroso per entrambi?

'Lussy...volevo spiegarti...perchè mi sono tirato indietro'

'Erik,non mi devi spiegare nulla.Ho capito,tu non provi i miei stessi sentimenti,mi vuoi bene,ma non in quel senso.E scusami,davvero se te l'ho detto proprio in quel momento perchè...'

Si avvicinò a me,in maniera strana,mentre stavo parlando.Mi guardò neglio occhi...Il mio discorso perse significato,in quel momento ,tutto girava intorno alla lucentezza dei suoi occhi,alla profondità di quel colore così stupendo.

Mi prese il viso fra le mani.Perchè lo stà facendo?Si sente in colpa?.Furono le uniche cose che riuscii a pensare.Prima che appoggiasse le sue labbra alle mie.Il mondo scoppiò.Il mio cuore esplose.Sentii il suo calore avvolgermi,proteggermi.Non capii più nulla.Non riuscii a capire chi fossi in quel momento,dove mi trovassi.L'unica certezza ero io e lui.Ma soprattutto,il suo amore per me.Lo capii da come mi toccava i capelli,da come mi stava baciando.Le sue carezze erano di fuoco.

Vorrei che non finisse mai.Pensai.Sentii qualcosa di fresco tra noi due,erano le lacrime di entrambi.Cercai di tirarmi su,ma fui colta da una fitta alle costole.Si scostò lentamente.Mi sorrise e io invece,mi sciolsi.

'Ti amo'rimasi attonita,imbambolata.Stavo ancora assaporando quelle due parole,nella mia mente.Come suonavano bene,dette da lui.

Prima che io potessi rispondergli,iniziò a parlarmi.

'Lussy,perdonami per come mi sono comportato,perdonami'

Si alzò.

'Qundo tu mi hai detto quello che provavi...Ho reagito da stupido.Non dovevo allontanarti.Ho solo pensato a me...e non a te.Ti ho allontanata perchè,se ci fossimo baciati,in quel momento e tu fossi...morta avrei patito molto di più la tua mancanza.Ma io,Lussy,ricambio i tuoi sentimenti.Provo le tue stesse emozioni.Perdonami per quello che ti ho fatto.Qundo sei scomparsa,e ti credevano morta ho passato due lunghe settimane nel dolore.Pensavare a te,al tuo profumo,alla tua risata contagiosa...mi faceva stare male'

'Ora sono qui.Io ti amo.Tu mi ami.Nulla ha più importanza,ora'sussurrai,con le lacrime agli occhi.Sentivo dei brividi percorrermi tutto il corpo.Brividi di felicità.

'Si Lussy'

Si avvicinò,mi prese la mano stando attento alla flebo.L'avvicinò al suo viso.Lo guardai con tutto l'amore che avevo per lui.Pose sul letto la mia mano,con delicatezza,per iniziare ad accarezzarmi il viso.Il suo tocco mi pareva di fuoco.Avvicinò il viso al mio.Il mio cuore battè all'impazzata e lui se ne accorse,perchè si fermò e pose la sua mano sul mio cuore.Mi sorrise.

'Ti amo'dissi

'Lo so'.

credevo di essere in paradiso,tutto mi sembrava così irreale,così bello.Mi sembrava di vivere una favola.La più bella favola.Non riuscivo a credere che una persona potesse arrivare a tanto,che potesse contenere così tanta felicità senza la paura di scoppiare,da un momento all'altro.

'Ti starò affianco per sempre'mi sussurrò all'orecchio

'Per semre' assaporai il significato di quella parola...con il cuore che mi volava nel petto.

 

 

 

  
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