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Autore: anianka    13/01/2006    0 recensioni
la porta dell'anima nell'immaginazione e nel presente...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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OLTRE LA PORTA

OLTRE LA PORTA.


UNA BOCCA CHE SOFFIA AI CONFINI DEL CIELO
UNA PORTA SOCCHIUSA AI CONFINI DELL’ANIMA.
UN ARCOBALENO DI LUCE TRASPARENTE.


Un’iris ondeggia le sue sfavillanti foglie nella brezza che percorre un cumulo di nuvole multiformi... Nell’ inerzia, nel silenzio, nell’ignoto di chi non sa.


QUELLA PORTA, CONFINATA ALL’ESTREMITÀ DELl’ANIMA, ARDEVA DI CALORE E
FRE SCHEZZA.

Una freschezza quasi inesplorata...
Sola, nel nulla, una porta si apre e si chiude.
Scruto con intensità quella timida ed indifesa soglia...
La soglia di un paesaggio inebriante...
Niente era chiaro. . . ogni cosa aveva una sua sproporzionata geometria. . . nulla era concentrico... Solo una sede sproporzionata d’emozioni.

TENEREZZE, SENTIERI, BAGLIORI OFFUSCATI...


Quella porta conteneva in se qual cosa di magico, misterioso.., forse d’ignoto ai miei occhi curiosi...
La guardavo, la scrutavo, la osservavo timidamente, come timida era la sua figura...
Scorsi in lei un’immagine familiare...
Il vederla li. . . così insicura, la faceva apparire ai miei occhi, qual cosa di sensibile...
Per il mio cervello era indispensabile varcare quella soglia. . . era un percorso che avrei dovuto affrontare ad ogni costo, ad ogni prezzo...

Quella luce che riservatamente s’affacciava da quella porta infondeva al mio spinto l’onda perfetta da cavalcare...
Un’onda che andava oltre ogni confine.. . Un’onda che mi trasportava fino alla verità, una verità che solo il mio piccolo cuore conosceva velatamente...

Quel varco era forse l’ultimo viaggio che la mia anima affrontava prima di arrivare alla perfetta e completezza...

Sorvolai migliaia di viaggi e percorsi prima di arrivare li, in quel modo sperduto, in quel mondo segreti...

Vi era solo la “Grande scienza”, la “Grande materia” che in essa racchiude il mistero della vita...
in quel piccolo ma “Grande” universo vi coesisteva solo una luce, un bagliore profondo...

SOI.O QUELLA NITIDA PORTA...
UNA PORTA DI LEGNO, CON UN POMELLO DORATO...
UN’UNICA VIA D’USCITA...UN SOLO SOLCO OTRE QUELLA PORTA...
DOVEVO ASSOLUTAMENTE ENTRARE IN QUEI. VUOTO IMMENSO, IN QUELLO SPAZIO VELATO E SCONOSCIUTO. ERO CERTA CHE VARCANDO QUEL CONFINE AVREI TROVATO LE RISPOSTE CHE CERCAVO DA TEMPO..

Da un tempo remoto, un tempo di mistero, un arco di tempo troppo lungo...
Mi resi conto che non era solo fantasticheria, altresì una realtà...

Quella realtà un mi spaventava...
Ebbi paura di guardare dentro alla mia anima.. .non osavo cercare di scavare in fondo ai miei dubbi, in fondo ai miei smarrimenti.

I miei pensieri e le immagini mi giravano attorno come il globo terrestre...

Ora, nella mia niente, solo il caos…

La sicurezza e la voglia di varcare quella porta eran di colpo spazzati via da una misteriosa fobia... Fobia che si era creata per caso nel mio cervello... Quella paura di non voler più sapere la verità.

GRANDI SCOMPARTIMENTI D’IMMAGINI VAGHE SI ERANO FORMATE NELLA MENTE... DELLE IMMAGINI STRAORDINARIAMENTE PURE, DELLE QUALI PERÒ NON NÈ CONOSCEVO L’ENTITÀ
SCORSI CON GLI OCCHI UNA MASSA DI FRAMMENTI DI CRISTALLI IMPALLIDITI...
CRISTALLI OPACHI, SPEZZATI...FORSE QUELLI DI UN BICCHIERE ANDATO IN FRANTUMI...
ALL’ISTANTE UNA VASTA GAMMA DI PUZZLE...
MIGLIAIA DI PEZZETTI PICCOLI…
M’APPRESTAI N, EL RICOMPORLI TUTTI
MOLTI DI QUEI PEZZETTINI MANCAVANO...


Alcuni rotolavano via, lungo il pavimento ghiacciato, verso la porta...
Corsi per raccoglierli…
Corsi tanto. . .allungo...
Il respiro mi mancava...

SEMBRAVA UNA PORTA VICINISSIMA DA RAGGIUNGERE, MA PIU’ CORREVO, PIU’ LEI SI ALLONTANAVA..
ERA DIVENTATO DIFFICILE, IL VIAGGIO...

La meta era dispersiva.. . .il battito cardiaco accelerato..,
Mi volsi indietro ed i pezzetti di puzzle erano alquanto distanti da dove li avevo lasciati... Sembrava che  il mio moto retto fosse durato una vita intera...
Era come se dal momento in cui raccolsi i pazzie i secondi, i minuti, le ore fossero volati via, lasciandomi dentro l’incertezza... Continuai a correre, senza mai un secondo di tregua...

ERO MOLTO STANCA, LE FORZE COMINCIARONO AD ABBANDONARMI, NON AVEVO ALTRA SCELTA...
QUELLA PORTA ERA L’UNICA VIA DI FUGA DA QUEI. MONDO DESOLATO

Lo sconforto si era, così, impadronito di me.. . nei miei occhi non vi era più un briciolo di speranza...
Mi sentivo incompleta, come se la mia anima stesse per abbandonarmi, lasciandomi dentro un vuoto incolmabile...
In lontananza intravidi una panca…
Mi avvicinai e questa volta il tratto era molto più breve...
La vidi, la osservai senza dir nulla...
La sfiorai delicatamente e sentii in quell’istante che la sua superficie era di nuvole...


NUVOLE CANDIDE...
MI GIRAI INTORNO E OSSERVAI CHE TUTTO CIÒ CHE MI CIRCONDAVA ERA DI NUVOLE
MI SEDETTI PER RIPOSARE, ANCHE SOLO PER UN BREVE ATTIMO.

Ero intenzionata ad uscire fuori da quel mondo, ma la mia niente non era così “Grande” da trovare una soluzione...

Intanto, notai, che i pezzi di puzzle continuavano a rotolare e scivolare oltre quel confine irraggiungibile...

ED ECCO...INNANZI A ME, ANCORA QUELLA PORTA...
ERA COSÌ TENERA, DOLCE E SEN SIBILE...
NON SEMBRAVA MALVAGIA, DALL’ASPETTO...
MI DESTAI...CAMMINAI... E...UN LAMPO...FINALMENTE.. LA RAGGIUNSI...
ERA
LI, DAVANTI AI MIEI OCCHI...AUSTERA...

Mancavano pochi millimetri a toccarla, a sfiorare le corde della sua statura.
Allungai la mano...
Ebbi paura, colpita da un intrepido sgomento...
No… non potevo tirarmi indietro...
Ormai, mancavano cinque millimetri. . . e tutto sarebbe stato più chiaro...

Arrivai a toccare la sua maniglia…la trascinai verso di me ed una luce abbagliante circondò tutta la mia anima...

Ora tutto appariva più chiaro e nitido...
Una bruma circondò il mio corpo...
Quella luce oltrepassò l’atmosfera che vi era intorno. . . quel chiarore alimentava verità e pace...
Una verità che, fino a pochi istanti prima, mi era sconosciuta...

VARCAI CON DECISIONE QVEL VARCO...
CAMMINAI, CAMMINAI PER MOLTO TEMPO,
AD DI LÀ DELLA “MIA PORTA” L’ARIA ERA DIVERSA...

Spirava un candido venticello...
Era una freschezza che infondeva calore e dolcezza nel contempo...
Lì, era tutto completamente differente, si respirava un’immensa pace...

CONTINUAI A VAGARE PER MOLTO TEMPO..
QUELLA LUCE CONTINUAVA AD ABBAGLIARMI LA VISTA...AD
OFFUSCARMI L’ANIMA...
INTRAVIDI ANCORA UNA VOLTA I PEZZETTI DI PUZZLE, QUELLI CHE
MANCAVANO PER COMPLETARE IL MOSAICO DELLA MIA VITA...

Riuscii a metterli insieme, ma ancora un pezzettino mancava.., non vi era traccia di quel brandello...

E, DI COLPO, SCOMPARVERO TUTTI INSIEME...

Un attimo dopo, all’estremità di quell’universo, s’ergeva un colle... Un colle gremito di fluttuanti onde...
Un sentiero che non avevo mai veduto prima d’allora...
Mi pareva di camminare su acque di luce, o acque di cielo...
Un cielo vasto, che non aveva mai fine...
Notai una strana figura...
Credo un uomo immobile, statico. . . che non emanava brusio...

Tutt’intorno a me era bello, soffice e soave...
Tutto era dipinto di melodia...
Tutto aveva un suo proprio suono, salvo quell’uomo...

M’avvicinai...
Lo scrutai...
Gli volsi gli occhi contro...

Mi vide...
Mi osservò con attenzione.

AVVERTÌ ALLIMPROVVISO UNA SENSAZIONE DI LEGGEREZZA Dl MORBIDEZZA CHIUSI GLI OCCHI E…VOLAI VIA
NON OSAVO APRIRLI QUEGLI OCCHI, FORSE PER PAURA, O SEMPLICEMENII. PER PIACERE...
D’UN TRATTO LI APRII, SPALANCAI LE PUPILLE...VIDI ME STESSA SU FASCI TRASPARENTI
UN MANTELLO DI LACRIME, UN SOLE ACCECANTE…

Quel manto mi trascinò con se...
Mi trasportò nella pace...
Una pace che mai sentii parte di me...
Una pace candida, come candido era quell’istante...

DI BOTTO, UN ALITO MI CONDUSSE ALTROVE...
MI LASCIAI TRASPORTARE DA QUELL’ALITO...
QUEL RESPIRO MI CONDUSSE AD UN’ALTISSIMA VELOCITÀ...
NON SAPEVO DOVE SAREI GIUNTA, MA NON OPPOSI RESISTENZA...
SCHIZZAI VIA COME UN RAZZO, UN BOOMERANG...

Avvertii il vento bagnarmi l’anima...
Ad un punto mi fermai e di colpo continuai a vagare...
Vagai per molte ore fino ad un buco...
Un buco privo di luce...
M’impaurii...
Non volli entrare lì dentro...
Cercai di resistere ... non potei far nulla
Caddi...

Sprofondai nel vuoto, in quel tunnel senza uscita...  
E... arrivai all’estremità…

Vidi una seconda luce...
Volli sfiorarla,
ma lei era inafferrabile. . . impalpabile...

SCIVOLAI SU SETA AZZURRA...
APRII GLI OCCHI, VIDI LA MIA CAMERA...


Rimasi attonita, colpita, inerte...

Quel viaggio che intrapresi lo feci solo con la mente...
Era un sogno...
Saltai giù dal letto...

Osservai ciò che mi circondava...
Nulla era cambiato...
i utto era come prima...

AVEVO PERÒ DENTRO UNA GRANDE ENERGIA, UN FORTE CALORE NEL CUORE... RESTAI UN ATTIMO IN PIEDI, FERMA..,

Gli occhi mi andarono verso la porta della camera e.. . per terra. . . scorsi. . .una piuma e un pezzettino di puzzle, quell’unico pezzettino che lì, di là della “mia porta”, non riuscii a trovare.
Lo raccolsi, aprii la soglia della camera, vidi la luce...


Ora tutto era chiaro...
Quel mondo era il mio...
Quel mondo era la mia casa, la mia anima, la mia vita...
La vita che prima del mio “Viaggio” avevo perduto...


COMPRESI CHE IL MIO VAGARE ERA TUTTO REALE…NIENTE ERA UN SOGNO... SOLO LA REALTÀ,

CHE APRIVA ANCORA PER ME LA “PORTA DELLA VERITA’…

 

 

 

17/08/03 3.52

  
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