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Autore: linpa88    05/03/2011    2 recensioni
Questa one-shot è per i miei amici Sara e Federico... Avevo promesso loro una storia sul loro pairing, la loro ruolata è stata la fonte di ispirazione, vi voglio bene... amy
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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A Federico e Sara che il loro amore rimanga vero nonostante tutto come tra Blaise e Mione.

Lo schiaffo che Blaise ricevette gli fece tanto male.

Non tanto per il dolore che adesso sentiva sulla sua guancia, quanto per il motivo per cui lo riceveva, sapeva di aver sbagliato e sapeva che l’avrebbe pagato per quello che le aveva fatto.

Eppure c’era stato un tempo per loro, dove amarsi, era così semplice e naturale, c’era stato un tempo in cui loro erano felici come mai lo erano stati; ritrovarsi dopo la fine di Hogwarts era stata una casualità ma si sa che dalle casualità nascono sempre le cose migliori.

Amare Hermione Granger era stata per lui una sensazione nuova dopo tutto il tempo passato da solo: aveva avuto tante ragazze che alla fine erano passate tutte, ma lei era rimasta dentro il suo cuore. Se ci ripensava, rideva, perché non capiva come potesse essere accaduto, arrivare addirittura a litigare con i suoi amici di sempre per lei, abbandonarli e iniziare una nuova vita.

Blaise Zabini pensava che al mondo non potesse più esserci niente che lo potesse sorprendere, dopo essere radicalmente cambiato per lei…

Eppure dovette ammettere, che dopo quella notte, c’era ancora qualcosa che poteva stupirlo: quella notte passata tra le braccia della sua sorella gemella, era stato il suo più grande errore della sua vita, aveva una casa, Hermione era diventata sua moglie, avevano un figlio, era felice; possedeva tutto quello che un uomo avrebbe mai potuto desiderare per una vita perfetta, eppure lui aveva mandato tutto a puttane per sua sorella e per quel momento di debolezza.

Adesso era lì seduto su quello che una volta era stato il loro letto a guardare, la donna che era stata sua moglie, incrociare le braccia sulla soglia della porta, aspettando che lui dicesse qualcosa.

L’espressione indecifrabile di Hermione faceva presagire che non avrebbe mai perdonato del tutto il tradimento del marito, come avrebbe potuto? Aveva donato anima e corpo a lui, lo aveva difeso quando altri l’avevano messa in guardia dal Serpeverde, lei lo aveva amato con tutta se stessa e alla fine lui si era dimostrato per quello che era; e lei aveva passato giorni interi a cercare le risposte alle domande che lo assillavano e quando la testa diventava troppo pesante, prendeva in braccio suo figlio e piangeva finché non era troppo stanca anche solo per pensare.

Adesso lui era lì davanti a lei, con la sua solita strafottenza di chi gli è tutto dovuto, era lì davanti a lei a macchiare con la sua presenza il luogo del loro amore, se amore era ciò che c’era stato tra di loro.

Hermione Granger sinceramente non lo sapeva più.

“Capisco che non stiamo più insieme… Come posso capire che le cose tra noi stanno andando del tutto a rallentatore…” Lo guardava trattenendo la voglia di tirarli un pugno in pieno viso “Ma almeno tuo figlio... Potresti venirlo a prendere portarlo al parco giochi... Coccolarlo…” disse puntandogli il dito contro con odio “Non sai fare nemmeno il padre, oltre che il marito!”

Le parole le uscirono di getto, era tutta rabbia repressa, ma c’era anche dolore, insoddisfazione, dubbio e tristezza; Hermione si sentiva sempre così da quando lo aveva lasciato, non sorrideva neanche più, non aveva motivo di farlo.

“Ti sei perso la sua prima parola per una scopata… Che cosa hai fatto a fare un figlio se poi non ti assumi le tue responsabilità? Ma di che razza di uomo mi sono innamorata!?” Lo guardò incredula come se non lo conoscesse nemmeno; Blaise era ferito da quelle parole che facevano più male dello schiaffo ricevuto; d’istinto senza neanche pensarci fece due passi avanti e le strinse le mani tenendola ferma “Di che uomo? Di un uomo che ha amato sua sorella in modo morboso in un passato che si è confuso col presente. Un uomo che ha perso un briciolo di cognizione per un attimo e ha fatto lo sbaglio più grosso della sua vita” le urlò incurante dello sguardo ferito e deluso di lei “Te l’ho già detto, ho reso me stesso uno straccio...” abbassò il tono della voce incontrando il suo sguardo. Ogni volta era una pugnalata più profonda “…Io odio ogni mio respiro lontano da voi, e non immagini neanche quanto desidero stare con voi... Voglio guardare nei suoi occhi, vivermi le sue seconde parole”

Hermione avrebbe tanto voluto scappare, quel tocco le faceva schifo, perché quelle mani avevano toccato una donna che non era lei, avevano accarezzato la sua pelle e forse anche le sue labbra, e adesso lui cercava di contaminare lei. Lo odiava, lo aveva amato così tanto che adesso lo odiava a tal punto da non sopportarne neanche la vista, trattenne dei gemiti di dolore cercando di spingerlo via “NON TOCCARMI BLAISE! NON FARLO…” gli urlò prendendo un respiro per calmarsi, un altro per non pensare un altro per non voler ricordare. “Non è normale quello che hai fatto... CON TUA SORELLA!! Che schifo! Che squallore!! Che tristezza!! Che pena!”

Doveva pagarla, doveva soffrire come lei stava soffrendo adesso, solo, senza l’aiuto di nessuno “Mentre lei ti toccava...” disse tentando di trattenere le lacrime “Mentre ti baciava... Io e Logan dove eravamo?”

Blaise non poteva biasimarla, aveva tutto il diritto di essere furente con lui, non raccolse neanche la provocazione, lei lo stava lentamente torturando e aveva pure ragione nel farlo

“Non ho pensato a voi mentre lo facevamo Granger” disse con tono calmo e piatto mentre guardava fuori dalla finestra “Il mio corpo la voleva perché pensavo di amarla... è stato un annegare, un ritorno alla vita sbagliata di un tempo” si voltò, stringendo i pugni “Sì, mia sorella! Ma cosa pensi, eh? Che io non detesti ogni mio maledetto respiro? Credi che non scansi il mio sguardo dallo specchio per la vergogna che provo per me stesso? Pensi che io dorma la notte? Se qualcosa dentro di te è morto, Granger non è stato il solo! Io ho calpestato una parte di me... Ogni movimento, ogni bacio, ogni… Io amo te, cazzo! Te e Logan!”

Eccolo che ricominciava pensò Hermione, le sue belle parole, erano dolci, forse corrispondevano pure alla realtà, ma erano solo parole vuote, e tali sarebbero rimaste; se veramente lui stava soffrendo come diceva, avrebbe, avuto la decenza di starsi zitto e non giustificarsi, non si sarebbe neanche dovuto presentare, tutta questa situazione era assurda, lui era assurdo, scoppiò a ridere nervosa “Ma sai almeno cosa stai dicendo? Te lo dico io… Tu sei perverso… Squallido… Non sai cosa sia l'amore…” abbassò lo sguardo “Tu mio carissimo Zabini, non hai mai amato me... tu vuoi e brami solo Blaise Zabini… Il resto per te non ha la minima importanza…”

“Non è vero... ti ho dato parte di me stesso pur di dimostrartelo... una parte di ti batte e ti scorre dentro. E quel pezzo ti dice che ti amo, solo che non lo ascolti... Sei ferita, addolorata, mi odi... e anch’io mi detesto...”

Hermione non sapeva dire quanto odiasse quel falso vittimismo, non credeva a nessuna delle sue parole, non più ormai.

Prese ad avanzare verso di lui e in un secondo il suo corpo cambiò “Ti odi mh?” chiese mentre assumeva le fattezze di sua sorella “Quanto ti odi Blaise...?” disse liberandosi lentamente dei suoi vestiti senza alcun tipo di vergogna ma solo tanta, tanta rabbia, delusione e voglia di punirlo, di sporcarlo come lui aveva fatto con lei “Quanto l'hai voluta...?” Fece un passo verso di lui slacciandosi il reggiseno lasciandolo cadere, si alza sulle punte aderendo il suo corpo al suo sfiorando con la punta del naso il suo orecchio, schiude appena le labbra infilando le mani nei suoi capelli neri come la notte “Quanto mi vuoi...?” Mormorò sensuale passando la lingua sul suo collo.

Blaise non cercò neanche di scansarla sapeva che lo voleva punire, non sarebbe servito a niente scappare, lui non era un codardo; sapeva che se questo la faceva sentire meglio non le avrebbe tolto la soddisfazione di fargliela pagare; chiuse gli occhi rimanendo immobile “Io voglio solo Hermione” disse stringendola dolcemente, curandosi di ascoltare il suo respiro diventare sempre più forte “Te…” ripeté abbracciandola come fosse una parte perduta del suo corpo.

Hermione non rispose alla sua supplica, si allontanò da lui tornando nel suo corpo dandogli le spalle “Ti ho dato tutta me stessa Blaise, non ho mai preteso niente, ho cercato di essere una buona moglie per te… ed è stato tutto inutile, non è servito a niente… tu non immagini neanche quanto faccia male” non riuscì più a trattenere le lacrime; anche quelle fecero male al Serpeverde che s’inginocchiò vicino a lei abbracciandola, Hermione non voleva quel contatto e iniziò a tirare calci e pugni contro di lui che non tentò neanche di scansarsi, sapeva che se la faceva sentire bene era la cosa giusta da fare “Liberati dal dolore, picchiami, uccidimi se ti fa star meglio... voglio che ritorni a vivere” le sussurrò stringendola più forte

“Vattene Blaise, lasciami”

“No, non posso, non ti lascerò mai Hermione”

“Lasciami Blaise!” disse abbandonasi alla sua stretta “Lasciami…” Non aveva più forza per combatterlo, non aveva più forza di piangere, non aveva più voglia di vivere; voleva solo smettere di soffrire

“No…” le continuò a ripetere lui “Se mi vuoi fuori dalla tua vita, non hai che da dirlo e me ne andrò… dillo e questa sarà l’ultima volta che mi vedrai, dillo e uscirò da questa porta così come sono venuto… voglio solo che tu sia felice…”

Non c’erano bugie in quelle parole e Hermione lo sapeva era inutile continuare a mentire a se stesse, non voleva cacciarlo dalla sua vita, nonostante tutto lo aveva sempre amato e lo avrebbe amato per sempre “Hai giocato con i miei sentimenti Blaise, perché mai dovrei crederti?” la sua voce era un sussurro flebile

“Io ti amo Hermione Granger” disse posando le sue labbra su quelle della donna in un bacio che voleva guarirle da tutte quelle ferite invisibili

“Io amo solo te”

La dolcezza di quelle parole furono come una scossa per la donna, sapeva che le ferite del suo cuore sarebbero scomparse con il tempo e sarebbero scomparse solo grazie a lui.

   
 
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