Una volta gli avevano raccontato una storiella. Una storiella semplice, da bambini.

Raccontava di una strega che aveva tutto, ma proprio tutto. A parte una cosa: le stelle. Così, decise di averne una.  Nel giro di molti anni riuscì a trovare l’incantesimo giusto per catturarla e finalmente, tremante, ormai vecchia pronunciò l’incantesimo. La stella cadde, leggiadra ed aggraziata perdendosi nel nero della notte.
La vecchia strega pianse e quando la sua ultima lacrima di gioia fu caduta, cadde anche lei, morta. Aveva dedicato tutta la sua vita a raggiungere il suo ultimo desiderio. Da quel momento le stelle cadenti rappresentavano i desideri.

A lui piaceva quella storia nonostante tutto. Ricordarla era una pugnalata, un dolore interno, intenso e profondo. Gli ricordava la sua vita innocente, tutto quello che aveva perso nell’esatto momento in cui aveva varcato la soglia di quella porta. Se avesse avuto ancora lacrime da piangere probabilmente l’avrebbe fatto, ma le aveva perse tutte quando la sua ultima speranza di felicità era morta.

Spesso, da bambino, aveva cercato nel cielo estivo una stella cadente, solo per il gusto di esprimere il suo desiderio. Non l’aveva mai trovata, ma anche se l’avesse trovata non avrebbe saputo esprimere il proprio desiderio. Era stato contento. Ringraziava il Cielo di essere stato felice per così tanto tempo.

Con quel poco di lucidità che era riuscito a trovare in quel momento, Sirius Black espresse il suo desiderio.

Non desiderò di tornare libero, fuggendo da Azkaban.

Non desiderò di ritrovare James, suo fratello.

Non desiderò di tornare indietro nel tempo, tornando a quando era stato felice.

Non desiderò di potersi prendere cura di Harry, il suo figlioccio.

Desiderò soltanto di poter diventare anche lui una stella cadente, per lasciarsi cadere sapendo che qualcuno l’avrebbe preso perché ci teneva a lui.



 

Questa è una storia un po' particolare. Nata per un contest (credo fosse uno dei primi ai quali ho partecipato) non mi ha mai soddisfatta del tutto. Però, per sfizio personale, ho provato a pubblicarla.
Rileggendola, non mi sembra quasi una mia storia.
E' come se fosse stata scritta da qualcun'altro.
Probabilmente, sarà perchè non sono ancora abituata a scrivere su commissione.
Qui sotto il giudizio della GiudiciA, che ringrazio tantissimo.

 QUINTA CLASSIFICATA
La favola della NOTTEdi Writer96
Grammatica: 8.50/10
Lessico: 9/10
Originalità: 10/10
Giudizio Personale: 9/10
Per un totale di 37/40. 
Allora, parto con il dire che la tua storia mi ha colpita soprattutto per l’originalità.La fiaba della stella cadente mi ha lasciato proprio commossa davanti al computer, e quindi tutti quei dieci punti te li meriti dal primo all’ultimo, con lode!Il lessico e la grammatica sono stati un po’ penalizzati a causa di alcune ripetizioni e di alcune frasi che risultano un po’ troppo lunghe. La punteggiatura – in special modo l’uso delle virgole – alcune volte è pesante o scorretto.Se ti fa piacere sapere più precisamente di cosa parlo, basta che me lo chiedi!Il giudizio personale… Beh, do molto raramente il punteggio pieno, e comunque la tua storia mi è piaciuta davvero moltissimo.Continua così, e continua a pensare nuove favole che è stata un’idea stupenda! :D