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Autore: Evilcassy    07/03/2011    7 recensioni
"Regalare un diario a me per Natale significa non conoscermi bene. Avrei preferito un vestito, una collanina, un paio di scarpe. Invece mi è arrivato un diario, da mio padre. Scommetto che l’ha preso all’ultimo minuto, come sempre. Ho abbozzato un sorriso ringraziandolo comunque. E non è neppure un affare piccolo. Potrei trascriverci tutta la bibliografia di Joyce" Anna Williams, attraverso il suo diario, racconta la sua adolescenza e quella della sorella Nina, Dalla Dublino degli anni '80 al laboratorio di Criogenesi del Dottor Boskonovitch, attraverso la loro rivalità e i primi due tornei di Tekken.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anna Williams, Nina Williams
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Diary of a Scarlet Queen.

7th Chapter: May, June, July 1985

25 Maggio 1985

Ronan non ha preso benissimo la storia del Torneo. Praticamente, mi ha fatto capire che mi reputa un’egoista. Ho cercato di chiedergli scusa, di mettersi nei miei panni, gli ho promesso che avrà parte della vincita. Ma comunque si è offeso.

Non so che farci. Sento che questa è la mia grande occasione e non posso perderla. Domani vado a fare la richiesta per il passaporto. Un passo in più  verso la partenza.

 

 

26 Maggio 1985

Comincio a diventare brava come origliatrice. Stasera ho captato la conversazione tra mio padre e Nina riguardo l’incontro con i Giapponesi a Francoforte. Pare che Nina sia stata ingaggiata da Mr Mishima in persona per far fuori qualcuno di molto, molto importante, durante il torneo. Nina ha nome e cognome della persona, ho visto che faceva vedere qualcosa a mio padre, forse un dossier, ma non l’ha nominato.

In ogni caso, papà non ha detto, stranamente, nulla sulla mia partecipazione al Torneo.

Che cosa strana.

Non riesco a capire se non la reputi importante ai fini della missione di mia sorella o se non la informi per evitare che possa intralciare la mia partecipazione.

 

07 Giugno 1985.

E’ finito un altro anno di scuola. Il penultimo.

L’anno prossimo, a quest’ora, starò affrontando l’esame finale e poi sarò finalmente libera da questo Istituto di Merda.

In tutto questo, Ronan mi ha informato dell’imminente matrimonio tra Jessie Finley e Connor O’Connor: Jessie è incinta e si sposeranno la settimana prossima. Ronan è invitato, in quanto cugino di Connor, ma dice che non parteciperà, preferisce risparmiare i soldi del viaggio.

La cosa non mi sorprende, queste cose sono all’ordine del giorno in Irlanda: se una ragazza rimane ‘fregata’, deve per forza sposarsi. Se penso che potevo rimanere incinta di Josh ed essere costretta a diventare sua moglie mi viene il vomito.

Ma anche pensare che una ragazza della mia età, come Jessie, stia per diventare madre mi fa venire i brividi.

Più conosco questa società e la sua morale, più ne rimango disgustata. Sono sicura che nel resto del mondo le cose vadano di gran lunga meglio. Probabilmente anche in Giappone hanno una mentalità più aperta che qui.

Magari deciderò anche di non tornare indietro.

 

17 Giugno 1985

‘Gentile Miss Williams,

La sua richiesta di partecipazione al Torneo del Pugno di Ferro (Tekken Tournament) indetto dalla Mishima Zaibatsu è stata accolta.

E’ invitata a partecipare alle selezioni europee, che si terranno a Francoforte dal 30 giugno al 02 Luglio C.A.

Le prime tre posizioni delle selezioni europee potranno partecipare alle finali del Torneo che si terranno a Tokio dal 01 al 15 Settembre.

La mancata partecipazioni alle selezioni preliminari comporta la cancellazione dell’iscrizione al Torneo.

Sicuri di incontrarla a Francoforte, porgiamo

Distinti Saluti’

Mi hanno presa!!! Un primo passo è stato fatto!

Purtroppo iniziano i problemi: Innanzitutto ci sarà anche mia sorella, e questo potrebbe davvero ostacolarmi.

E poi il problema maggiore: Nella cassetta ho 1175 sterline. Solo il viaggio per Francoforte andata e ritorno mi costerà 630.

Quindi resterebbero 545 Sterline. Troppo poche… Il biglietto per Tokio ne costa solo all’andata 1250. Devo trovare il modo di mettere da parte più soldi, ed in fretta.

 

19 Giugno 1985

Ammetto che è una disgustoso quello che ho fatto. Ma il Giappone è troppo importante, e si avvicina giorno per giorno.

I soldi non cadono dal cielo e non assumono da nessuna parte una ragazza minorenne.

Ieri sera ho visto Douglas, in giro. Ha detto che ha preso la macchina e mi ha invitato a farci un giro. Sapevo benissimo che in realtà le sue intenzioni erano altre, ma ho accettato lo stesso. Tanto per passare il tempo e poi mi sentivo un po’ giù.

Come volevasi dimostrare, ci siamo ritrovati in uno dei vicoletti del porto. Guarda caso, eh!

“Allora, ti piace la macchina?” mi domanda, porgendomi una fiaschetta di whiskey. Annuisco, buttando giù un gran sorso. La sua mano dal cambio si sposta sulla mia gamba.

E lì mi viene l’illuminazione. “Sono 50 sterline.” Annuncio.

Lui mi fissa basito. “Stai scherzando, vero?”

Oh no, non sto proprio scherzando. “Se mi vuoi sono 50 sterline. Altrimenti mi riporti indietro.”

“E da quando in qua questa novità?” sembra arrabbiarsi. “Tesoro mio, se pensi di venir qua a batter cassa hai trovato l’uomo sbagliato.”

Fermo qualsiasi sua intenzione prendendogli il polso e flettendolo appena all’indietro. La stessa cosa che ho fatto a Josh, ma questa volta mi fermo proprio un istante prima di spezzargli l’osso: “Tesoro mio: Temo che tu non abbia capito con chi hai a che fare.”

Mi vede ferma, decisa. Sa che pratico Aikido da più di 10 anni e che sono una campionessa. Sa che non conviene scherzare con me.

Sbuffa, infine e lascia perdere. “Vabbè, scusa. E’ che questa cosa non la sapevo mica. Potevi avvisarmi no? Hai sempre fatto tutto gratis. E poi 50 Sterline non le ho.”

Alzo gli occhi al cielo poi chiedo quanto abbia. Lui risponde 25. “Uno sconto per un vecchio amico non lo puoi fare?”

Gli rispondo di no, ma prendo la banconota da 20. “Diciamo che farò qualcosa da 20 sterline.”

Ed eccomi qui. Il termine tecnico è puttana. Cosa che in fondo sono sempre stata. Mi sono sempre data da fare. Solo che lo facevo Gratis. Il fatto che chiedessi a Doug venti sterline per un lavoretto, era solo questione di tempo. Potrei fare lo stesso con P, chissà se accetterebbe.

Si, Anna Williams, sei una puttana vera e propria, ora. Ma per poco. E’ solo lo scotto da pagare per arrivare in alto. Potevi far diversamente?

No.

E tanto una certa reputazione ce l’hai sempre avuta. Era solo questione di tempo prima che ti facessi pagare.

Ma tutto cambierà, dolcezza, tutto cambierà.

In questo mondo materiale,  Non posso far altro che essere una ragazza materiale.

 

22 Giugno 1985

Ho spiegato il mio progetto a P. , del torneo e del fatto che mio padre non allungherà un penny in più di prima. Ha annuito e mi ha sganciato cento sterline: era appena tornato da un lavoro molto produttivo, da come ho capito.

Dopo, me ne ha date altrettante.

Beh, Anna. Non c’è che dire. Sei una puttana, è vero. Ma per lo meno in questo sei brava. Non credo che qualcuno avesse dubbi a riguardo.  

Boys may come and boys may go
And that’s all right you see
Experience has made me rich.

Continuo a ripetermelo, con le cuffie del walkman nelle orecchie e la cassetta di Madonna sparata a tutto volume, mentre fumo una sigaretta nella solitudine della mia camera.

Fuori piove forte.

Siamo a quota 1300 sterline.

 

29 Giugno 1985

Non prendevo l’aereo dal viaggio in Francia che ho fatto con i miei genitori, quando avevo 7anni. L’unica vacanza che abbiamo fatto tutti insieme.

Ed ora, parto da sola per la mia avventura. Credo che Nina parta domani mattina. La incontrerò alle selezioni e saranno faville.

Fingerò sorpresa o le sorriderò beffarda miagolando che è l’ora della resa dei conti tra noi due?

Sono indecisa su come comportarmi, ma ho ancora tempo per riflettere.

 

 

30 Giugno 1985

Ho passato la preliminare! Ed è stato assurdo!

Ero arrivata tardi, mi sono persa in questa cazzo di città, e per non perdere a tavolino sono dovuta salire sul ring vestita così com’ero, dato che non avevo tempo per cambiarmi: Pantaloni neri, canotta rossa e scarpe con i tacchi!

E i tacchi mi hanno portato fortuna. Il mio rivale, un finlandese, è finito fuori dal ring in pochissimo tempo. Quasi non mi ha colpito!

Mentre il giudice di gara mi alzava il braccio in segno di vittoria, ho visto Nina, tra gli altri partecipanti ai piedi del ring. In tuta attillata viola, piedi nudi e bocca aperta a O.

Per un istante. Poi la sua espressione è diventata di puro sdegno. È anche arrossita dalla rabbia!

Il mio cuore ha iniziato a battere precipitosamente. Mi sono sentita talmente euforica che pensavo mi scoppiasse la testa. Che soddisfazione! Non ne ho mai provato una così in vita mia!

E’ stato bellissimo, ed è solo il primo passo! Mi gira quasi la testa, sono in preda alla vertigine e all’euforia. Come sulle scogliere di Moher. Come al Cimitero di Corcomroe Abbey.

Oggi pomeriggio avrò la seconda fase. Sto seriamente pensando di gareggiare ancora con i tacchi. Ho stupito tutti con il mio stile, tutti mi guardavano, e a parte Nina, erano tutti sguardi ammirati.

Nel frattempo, ho visto che anche Nina ha passato la sua preliminare con tranquillità. Deve essere furibonda. Però non mi si è avvicinata.

Oh, quanto mi piacerebbe uno scontro diretto con lei!

 

H.20: Passato anche la seconda fase delle selezioni preliminari! Domani di scontro ne avrò solamente uno! Non posso fallire. Stasera cena leggera, sigaretta meditativa e a letto presto!

 

01 Luglio 1985

Passato anche questo Turno, con più difficoltà. Le selezioni si stanno facendo durissime.

Nina non mi ha rivolto altro che uno sguardo, quando è scesa dal suo ring senza festeggiare la sua schiacciante vittoria e passandomi di fianco, come a dire ‘Impara come si combatte’.

Stronza.

Domani il verdetto. L’ultima sfida. Non posso fallire, saremo in 6, e solo 3 di noi voleranno a Tokio. Il più forte, il più temibile, è un Russo con un nome inglese, JACK, che pare un robot. E forse lo è realmente. Quando l’ho visto, la prima volta, mi è venuto il dubbio che questo non sia un semplice torneo di arti marziali, e che potessi essermi andata a ficcare in un guaio più grande di me.

Ma no. E’ solo una mia impressione.

 

02 Luglio 1985

SI VOLA A TOKIO!

Sono passata, ce l’ho fatta!!! Anna Williams è uscita vincitrice dell’ultima sfida! Ho faticato tantissimo, questa volta ce l’ho fatta per un pelo, devo allenarmi ancora duramente: se queste erano solo le selezioni, non oso immaginare come saranno i veri protagonisti del Torneo.

Se al sorteggio il mio avversario fosse stato Jack (si, continuo a credere sia un robot, e ciò mi inquieta molto), non sarei passata di certo. Ha una forza brutale, schiaccia chiunque si trovi davanti.

E Nina… mi costa ammetterlo ma mia sorella è micidiale. Qualche movimento fluido, una presa ben azzeccata e spietata ed eccola tra i finalisti europei.

Anna Williams

Nina Williams

Jack.

Due sorelle irlandesi arrabbiatissime (gli organizzatori hanno commentato questa situazione ‘molto interessante’) e un Russo molto molto inquietante.

TEKKEN, L’avventura continua!

 

 

Si vola a Tokio, finalmente! Ci sono voluti 7capitoli di Tedio per arrivare a questo punto!

Grazie alle mie commentatrici fidate!!!

Cercherò di dare più ritmo alla storia… so di essere tremendamente prolissa e monotona… perdonatemi!

Grazie per il supporto che mi state dando!! Mi ha dato una spinta incredibile per scrivere questo capitolo!

Milioni di grazie ad ALISTER, BLOODRED RIDIN HOOD, DEVILCANCRY e DEVILJINNINA!

Ah, Boys may come and boys may go / And that’s all right you see / Experience has made me rich. È una citazione di ‘Material Girl’ di Madonna.

Direi che ci stava!

Vi prego di farmi conoscere le vostre impressioni, le vostre critiche e i vostri suggerimenti … sono a vostra disposizione per qualsiasi cosa!!

Grazie Grazie Grazie

Sempre Vostra

EC

 

 

   
 
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