GENERE: Generale
RATING: Verde
AVVERTIMENTI: One-Shot
FANDOM: Axis Power Hetalia
PERSONAGGI: Ungheria(Elizveta Hàdvari), Maria Theresa d'Austria (Arciduchessa)
NOTE: Auguri a tutte! Dato che era la festa delle donne ho deciso di approfittarne per convincermi a scrivere qualcosa su Maria Theresa d'Austria e Ungheria - ammiro enormente la prima, per tutto quello che è riuscita a fare - per quanto io ami anche il suo nemico giurato Federico il Grande, dovrei cominciare a farmi delle domande. Doveva essere una shojo-ai, da parte di Ungheria, ma alla fine è ancora talmente neutra che ho tranquillamente omesso l'avvertimento. Libera interpretazione libera tutti.

Dàma

Le aveva semplicemente chiesto di andare a cavallo. Servi avevano portato nella sua stanza abiti nuovi da cavallerizza dei più vari colori, cappelli piumati, stivali neri e guanti di cuoio morbido e l'istruttore reale le si era inchinato, porgendole le redini di un magnifico cavallo spagnolo.
Ella l'aveva accolta sorridendo nelle scuderie reali, camminando sul legno, calpestando il fieno, montando su un superbo cavallo nero con un unico movimento sciolto.
Avevano costeggiato gli alberi alti del parco alle prime luci dell'alba, leggere come in un sogno.
- So che amate cavalcare - aveva detto con la voce chiara, guardandola con gli occhi azzurri.
- Una volta - aveva risposto, gli stivali lucidi ben piantati nelle staffe: era con i sandali che portava il tè al signor Austria, poggiandolo sul pianoforte ch'egli amava. Da giorni non lo sentiva più suonare: combatteva al fronte con le mani fini attorno a una bella spada. Prussia lo cercava con un ghigno, gli occhi color del sangue.
Una volta sarebbe stata lei a combattere e a vincere.
- E perchè non ancora?- gli occhi azzurri erano fieri, la bella testa eretta, il sorriso trionfante. Piantò i talloni, fece schioccare le redini: gli zoccoli di ferro calpestavano l'erba, il vento spazzò via il capello, la risata dell'Arciduchessa coprì ogni cosa.
Quando si fermarono una ciocca bionda, sfuggita alla stretta acconciatura, ornava la guancia dell'Arciduchessa.
- Cavalcate bene!- le guance erano rosse, gli occhi brillanti -Ma riuscirò a superarvi, signora di Budapest!-
- Non v'è alcuna necessità, mia signora- il vento le accarezzava il volto bianco, i capelli d'oro che le incorniciavano il volto ondeggiavano: teneva saldamente le redini del superbo cavallo nero.
Il cielo si tingeva di azzurro e oro.
-Voglio diventare il vostro Re-

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[1] Signora di Budapest, perchè credo che alla maggior parte delle Nazioni vennero senza dubbio assegnati titoli nobiliari fittizzi, se non altro per giustificarne la costante, eterna presenza a corte, sul campo di battaglia, ovunque.
[2] Il rituale di incoronazione ungherese prevedeva che il futuro sovrano giungesse all'incoronazione a cavallo, e scavalcasse una collina formata di sacchi di terra presa da ogni dove del regno. Maria Theresa, per conquistarsila fiducia incondizionata dei nobili ungheresi, si attenne screpulosamente al rituale, imparò a cavalcare e da allora continuò a farlo, coinvolgendo le sue dame e scandalizzando tutta la corte. Ella venne incoronata Re d'Ungheria secondo la legge ungherese, mentre dopo molti incontri diplomatici riuscì a malapena a far elevare suo marito al rango di principe consorte. I nobili ungheresi diedero ampia fiducia a Maria Teresa e gli ungheresi amavano la loro regina, ma il marito godeva di pochissimo favore. Come tutti sappiamo da Hetalia, Maria Theresa guadagnò il favore ungherese in tempo per salvare l'Austria, poco dopo l'invasione prussiana della Slesia,

Ringrazio tutti coloro che hanno recensito Still e tutti coloro che hanno letto e che recensiranno questa one-shot, sperando che l'abbiate gradita.