Attenzione: i nomi usati nella fanfiction sono quelli originali.
Jaden Yuki – Judai Yuki || Jesse Anderson – Johan Anderson
Syrus Trusdale – Sho Marufuji || Chazz Princetone - Jun Manjoume
Tyranno Hassleberry – Tyranno Kenzan || Zane Trusdale – Ryo Marufuji
Alexis e Atticus Rhodes – Asuka e Fubuki Tenjouin || Osiris – Slifer

Ambigui

In qualche modo, Jun si era scoperto geloso di quella neonata coppia di amici.
Il suo carattere scontroso e, fondamentalmente, solitario faticava ad ammettere che scorgere Judai Yuki passare le sue – già di per sé inutili – giornate con il rappresentante dell'Accademia del Nord gli rovinasse l'umore.
Ma, fatica o meno, doveva forzatamente fare i conti con quelle sensazioni, se non altro perché Sho – che definire geloso sarebbe stato riduttivo – aveva assunto l'inconsapevole funzione di sua coscienza, dando voce a pensieri comuni.
Manjoume accavallò le gambe, poggiando nervosamente la testa sul braccio poggiato al tavolino della mensa degli Osiris. No, neanche con tutta la buona volontà, riusciva a vederci nulla di buono nel duellante straniero.
Era bravo, un giocatore esemplare, non poteva far altro che ammetterlo, ma era piuttosto sicuro che non fosse solo quello, ad aver attirato tanto Judai. Il castano aveva già incontrato duellanti molto forti e da più punti di vista interessanti, ma mai si era comportato in modo simile. Non lo aveva fatto con lui, non con i Tenjoin, Marufuji o Phoenix: perché avrebbe dovuto cominciare con Johan Anderson e, soprattutto, cosa mai poteva importare a lui? Era un Manjoume, diamine! Avrebbe dovuto fare di meglio che piangersi addosso perché ignorato da un perdente a caso.
Jun grugnì, decidendo fosse meglio alzarsi e farsi un giro, piuttosto che rimanere lì a rimuginare su sentimenti che, se per Sho potevano essere giustificati, su di lui non avrebbero dovuto assolutamente ragion d'essere.
“Se stai andando a cercare Judai ti conviene rientrare.” si sentì dire dopo pochi minuti di cammino. Riconobbe la voce mesta di Sho e si voltò con un sopracciglio arcuato, interrogativo.
“È con Johan.” rispose il più piccolo, alzando le spalle con fare ovvio “Quei due ormai sono... ambigui.” aggiunse, con un tono diverso dal solito. Certo, attorno a lui aleggiava sempre la solita aria sconsolata, ma c'era una diversa intonazione nella sua voce, quasi una rassegnata consapevolezza.
“Perché dovrei cercare quell'idiota?” pronunciò in risposta, soffocando la curiosità in una frase acida. Cosa intendeva con ambigui, anzitutto? Sho rimase a fissarlo per qualche attimo, prima di scrollare le spalle e mormorare qualcosa che, però, non riuscì a raggiungere le sue orecchie.
Ringraziò, in un impeto di frustrazione, che gli Ojama avessero deciso fosse meglio non palesarsi.

Continuando a guardare quei due da lontano, aveva avuto più volte l'impulso – immotivato, assolutamente immotivato - di correre ad urlare all'ingenuo Sho che, tra quei due, di ambiguo non c'era davvero nulla. Era tutto chiaro, mentre le loro dita si intrecciavano; ed inequivocabili erano gli sguardi di pura adorazione che Johan riservava all'altro duellante, mentre questi gli sorrideva, mostrandogli chissà quale nuova carta trovata.
“Non credo ti faccia bene restare qui a guardarli, Manjoume.” era così preso dalla scena – tanto idilliaca da dargli la nausea – da non essersi accorto dell'arrivo di Asuka.
Assunse un'espressione arcigna e presuntuosa quando rispose “E perché mai? Mi trovavo semplicemente qui, non me ne vado di certo perché ci sono loro.” si rese conto troppo tardi che quella sorta di giustificazione era stata superflua e aveva, al contrario di quanto desiderasse fare, concretizzato il perché fosse lì, appostato come un guardone tra l'altro.
“Incredibile come Judai Yuki possa conquistare tutti con alcuna fatica, con naturalezza, senza rendersene neanche conto.” stava continuando la ragazza, osservando a sua volta il piccolo duello amichevole che i due avevano intrapreso. E no, Jun non stava affatto parlando di Duel Monsters.
“Rimarrà scottato anche Anderson, come tutti.” replicò con una punta di gelosia e amarezza che non era riuscito a trattenere.
“Forse, ma è quello che fino ad ora ha fatto qualche passo in più. Grandi passi.” sospirò, prima di continuare “Sho crede di star perdendo il suo migliore amico, io sono consapevole di non nutrire indifferenza verso Judai e tu?”
“Ho perso un rivale.” rispose d'impulso. Avrebbe voluto aggiungere che, visto che Judai era fuori questione al momento, Asuka avrebbe potuto concentrare le proprie attenzioni su di lui, ma qualunque cosa sarebbe suonata falsa perfino a sé stesso.
Non aveva, d'altra parte, ammesso ciò che provava poco prima?
“Rimarrà scottato anche Anderson, come tutti.”
Non che Judai si rendesse conto dell'effetto che facesse su coloro che lo circondavano. Non possedeva la metà del suo fascino – Manjoume non è certo famoso per la modestia – certo, era rozzo e pure piuttosto sciocco, un idiota totale, le uniche cose che riuscivano bene sicuramente erano duellare e farsi amare, appunto.
Il fatto che ciò avvenisse senza alcun impegno avrebbe dovuto renderlo odioso agli occhi di un tipo come lui, invece no. Judai, imprevedibile come sempre, lo aveva intrappolato in quella rete immaginaria che lanciava senza neanche volerlo.
Non si rendeva conto di donare tanto e poi riprendersi tutto con gli interessi.
Judai avrebbe potuto avere Asuka, avrebbe potuto avere Sho, avrebbe potuto avere lui.
Persone che ormai erano amici – e rivali – consolidati, fidati: perché allora aveva scelto Anderson?
Aveva scelto, infine, di rendersi conto solo di ciò che provava quel ragazzo appena conosciuto, ignorando loro altri?
Dall'alto del suo ego smisurato Jun Manjoume non riuscì a trovare una risposta precisa, perché di Johan non vedeva che i difetti. La gelosia era proprio una cosa stupida, visto che non gli fece considerare quanto i due fossero orribilmente simili.
“Evita di farti del male, Manjoume.” gli disse la ragazza, ancora lì accanto, voltandosi per lasciare quel posto. Diede un'ultima occhiata nervosa e un po' sconfitta ai due, il moro, prima di assumere un'espressione arcigna e scocciata, seguendola.

No, di ambiguo, velato o nascosto non c'era proprio nulla - stupido Sho - in quei baci da poveri imbranati quali erano.
A te interessava solo duellare, vero perdente?

Note: uhm... che dire? XD Avevo voglia di scriverla e l'ho fatto – eccerto – nonostante debba dedicarmi a ben altro (tipo a riscrivere da zero un capitolo quasi finito completamente perduto ç_ç). Solo avevo voglia di scrivere Spiritshipping nonostante non bazzichi per niente nella sezione YGO e non veda l'anime da... anni? ò^ò
Sì, volevo scrivere Spiritshipping ed invece ho ammazzato Manjoume; perché finisco sempre con lo scrivere di cose deprimenti se ci metto del sentimentalismo? XD
Spero di non essere finita troppo OOC con Manjoume, ma così lo rammento. XD
Ho usato i nomi originali perché, sinceramente, tutta la serie l'ho vista prima totalmente in giapponese (inventando di sana pianta i dialoghi XD) leggendo i riassunti degli episodi in un sito e solo poi in italiano. °-° Grazie a chiunque sia arrivato a leggere fin qui, qualunque commento critica o consiglio fa sempre piacere. Ciao ^^