Cartelle Gialle
Se c'era una cosa che Audrey Schmid difficilmente sopportava era l'incredibile caos che lui, l'uomo più ordinato del Ministero Britannico, riusciva a lasciare ogni volta che "passava per un saluto".
Anche se si fermava per poco tempo, giusto per la colazione, era in grado di dimenticarsi montagne di fogli e cartellette gialle in giro per il suo modesto appartamento.
E la cosa che più la impressionava era la quantità esagerata di bozze, pezzi di discorsi e bizzarri scarabocchi che lui trovava estremamente rilassanti da fare durante le riunioni.
Ma sapeva benissimo che era una scusa per mascherare il classico abiocco a metà giornata.
Piccolo dettaglio che Percy Weasley avrebbe confessato solo con il Veritaserum.
Quel mattino stava lavorando a un cannocchiale su commissione.
Un certo Xenophilius Lovegood voleva regalarlo per il ventesimo compleanno della figlia e doveva essere pronto in meno di due giorni.
L'ho aveva decorato con l'antico alfabeto delle rune e con decorazioni floreali, giocando sulla contrapposizione del blu e del nero.
Ora mancava solo l'assemblaggio, il che richiedeva molto lavoro e precisione.
Audrey aveva appena sistemato tutti gli utensili davanti a lei e stava per cominciare a montare quando il tipico suono della smaterializzazione la fece sussultare.
-Percy!- esclamò fingendo un tono arrabbiato e dando la spinta necessaria per girare la sedia.
-Scusa, ma ho una notizia di un'importanza notevole!- disse lui allargando le braccia.
Audrey gli sorrise.
Aveva i capelli arruffati, gli occhiali storti, la cravatta allentata e in mano un paio di cartellette gialle piene di fogli di pergamena.
Sembrava che un fulmine l'avesse colpito in testa e lo avesse quasi ucciso con quella scarica.
-Fammi un indovinare...- rispose lei, alzandosi e spegnendo con un colpo di bacchetta la luce che illuminava i vari pezzi di cannocchiale.
-Ti hanno dato una nuova montagna di lavoro?- chiese Audrey. -Oppure ti unirai veramente con quegli "zoticoni" degli Auror? O peggio ancora dovrai assumerti l'incarico di ristabilire un nuovo piano di scambi commerciali con la Nuova Zelanda?- ipotizzò contando con le dita coperte da guanti di drago.
Percy scosse la testa e lasciò i fogli su un ripiano.
-Non indovinerai mai!- disse avvicinandosi per baciarle una guancia.
Audrey lo attirò nuovamente a sè tirandolo per la cravatta.
-Visto che hai poca fiducia nelle mie capacità divinatorie, illuminami sottosegretario.- mormorò lei sorridendogli.
Percy esibì il suo migliore sorriso.
-Fräulein Schmid stai parlando con il neo-Ministro per la Cooperazione Magica Internazionale.- scandì a gran voce.
Audrey aggrottò le sopracciciglia e boccheggiò confusa.
Era sicura che le avesse detto che avrebbe preferito lavorare accanto a Kingsley Shacklebolt ancora per un po' e che era felice di essere il responsabile del Personale di Supporto del Ministro.
Il suo tentennamento aveva spento il sorriso e l'entusiasmo di Percy.
-Wow.- fu l'unico commento sensato che fece Audrey dopo un paio di secondi.
-Già, wow.- rispose piccato quest'ultimo.
-Io...Veramente sono sbalordita.- disse infine Audrey.
-Sbalordita o sorpresa?-
-Entrambi. Insomma so benissimo quanto te lo meriti questo incarico e che in generale non c'è funzionario più preciso di te in tutto il pianeta, ma in fondo hai solo ventiquattro anni.-
-Il primo ad avere meno di quarant'anni. E' un eccezionale risultato!- esclamò Percy, gonfiando il petto.
Audrey annuì e si alzò sulle punte quanto bastava per baciarlo.
E quel bacio annullò le loro differenti posizioni.
-Sono veramente contenta per te. Se è questo l'incarico che hai sempre desiderato, lo meriti.- disse lei poco dopo, con le guance leggermente rosse e gli occhi chiari fissi sui suoi più scuri.
-Avrò meno tempo libero di prima, però.- ammise Percy trattenendo una smorfia di disappunto.
-Ce lo faremo bastare e poi la mia attività sta decollando, avrò molto da fare nei prossimi mesi.-
-Stai dicendo che ti dimenticherai in fretta di me?- domandò perplesso Percy.
Audrey scoppiò a ridere, una risata divertita e che coinvolse persino il ragazzo.
-Sto dicendo che quando sentirò un po' di nostalgia dei vecchi tempi, mi basterà fissare la montagna di cartellette gialle e sentirti più vicino.- rispose Audrey indicandogli le cartellette che aveva lasciato la settimana prima e che lei aveva sistemato su un mobiletto basso.
Percy non rispose.
Preferirì perdere la sua concezione di tempo, esplorando fisicamente e mentalmente quella ragazza.
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Sono brevi storie sulla coppia Audrey-Percy di cui non sappiamo nulla.
Le varie storie , o meglio i vari capitoli, non saranno legati fra loro.
Quindi vi potrà capitare di leggere il passato/presente/futuro alla rinfusa.
Un bacione,
Isy