Ciao!
Ecco un nuovo capitolo che è sicuramente diverso dagli altri. Non si svolge
nel passato adolescenziale di Darien ma si svolge in corrispondenza del 22°
capitolo della storia principale. Spero di essere riuscita a coprire i buchi che
inevitabilmente porta una storia composta da un solo POV. Con questo capitolo vi
mostro cosa sta succedendo a Darien e nella città che aveva ospitato Zara.
Un
bacione enorme
PS: Mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate!
^^
Non ho mai visto Simon così
distrutto.
La barba lasciata incolta e gli occhi vitrei di
dolore. Sapevo cosa lo legava a Layla, non era solo semplice fedeltà dato dal
suo ruolo di guerriero. No, quello che li univa era un sentimento molto più
profondo che io ho visto nascere e maturare.
Da giorni ormai vagava
come un fantasma per la città, per questo motivo sono stato posto a capo dell'esercito a guardia della città. Zoe mi aveva dato il via
libero in tutti i campi.
Non ero qui quando Zara è arrivata. Ho lasciato
Layla alla sua mercè.
Il suo attacco ha distrutto fisicamente e
mentalmente Simon che la vedeva come la sua unica ragione di vita. Un uomo
distrutto è disposto a tutto pur di avere la sua vendetta. È questo che mi
spaventa.
Blaze è arrivato solo poche ore dopo trovandola
accovacciata su sè stessa in lacrime, non avevo capito il suo destino fino a
quando i suoi occhi non si sono posati nei miei e mi ha chiesto chi fossi. La
stessa scena si è ripetuta con Simon.
L'ha
dimenticato.
Blaze le ha privato della memoria riguardante il
nostro popolo per renderla inoffensiva e proteggerci dagli umani che come
bestie, temono quello che non conoscono. La nostra legge è chiara, se si perdono
i poteri o si viene privati contro la nostra volontà -come è successo questa
volta- non si può avere un futuro all'interno della nostra
comunità.
La richiesta di Simon mi aveva lasciato senza
fiato. «Voglio andare con lei. Prendermene carico.» Aveva detto quasi come se
stesse supplicando Blaze.
«No.» gli aveva risposto.
Risposta secca e
decisa. «In un momento così delicato, non posso permettermi di perdere un
valoroso guerriero.» aveva aggiunto. Peccato che ora Simon è in tutt'altro mondo
ed è ben distante dai suoi doveri da guerriero.
Guardo fuori
dall'enorme vetrata dell'appartamento. Sta piovendo ormai da tre giorni e poche
ore fa Zoe ha superato il confine andando chissà dove con Simon, ho visto che si
è fatta accompagnare da lui.
Tanto meglio.
I miei pensieri vanno
automaticamente a Zara, chissà dov'è ora. Sarà al caldo?
C'è Lucas insieme a
lei? Con lei? Dentro di lei?
Un fulmine cade a poca distanza dal palazzo
rimbombando nel silenzio della notte.
Devo togliermi questi
pensieri dalla testa. La porta dell'appartamente si apre rivelando la figura di
Zoe, non ha un capello fuori posto e non è nemmeno bagnata nonostante il vento
che ne devia la naturale caduta.
Dopo quel giorno, Blaze le ha affidato il comando
della città. Dopottutto dopo l'abbandono di Zara era inevitabile questo
passaggio di consegne. Questa volta aveva solo impiegato meno tempo a ricordare
il passato e a sfuggire da me.
L'ho persa.
Per la prima volta,
lei mi ha lasciato. Nelle vite precedenti il suo amore era scemato, ma il
Consiglio era riuscito ad intervenire tempestivamente riportandoci ad una nuova
vita.
Questa volta l'attesa non era valsa a niente.
Sono arrivato anche al
punto di porre io stesso fine alla sua vita pur di avere una seconda chance con
lei, ma in cuor mio so che lei appartiene già da molto tempo ad un altro che è
sempre rimasto nell'ombra, ma è rimasto.
Sento il fruscio del
cappotto di Zoe e i tacchi sul parquet.
«Ciao.» sussurra al
mio orecchio abbracciandomi, ricambio la stretta. Una parte di lei è qui però,
sotto altre spoglie ma è qui.
Parte
del suo potere vorrai dire, aggiunge la mia mente ma scaccio
velocemente quel pensiero. Voglio pensare che sia lei ora tra le mie
braccia.
«Sembri piuttosto contento di vedermi.» bisbiglia
mentre una sua mano vaga giù per il mio stomaco fino ad oltrepassare l'elastrico
dei boxer.
Il suo crescente desiderio per me non fa altro
che aumentare il mio come il nostro legame vuole.
Mi libera dai vestiti
ansiosa di sentire il mio corpo premuto contro il suo,
«Prendimi.»
La sollevo portandola in camera sua strappandole
i collant di dosso, ride del mio gesto divertita dalla situazione.
«Vieni
qui!» ordina aprendo le braccia e le sue labbra si appoggiano voraci sulle mie
divorandole. Le sue gambe si allacciano intorno ai miei fianchi, spingendo il
bacino verso il mio per approfondire quel contatto.
La libero dalle ultime
costrizioni prima di voltarla spostandole i capelli che ricadono sulla schiena.
Stringo il suo seno provocandole un gemito di piacere mentre il mio
ginocchio si posiziona in mezzo alle sue gambe per divaricarle le gambe e
permettendomi così di affondare in lei con un'unica
spinta.
Appena inizio a muovermi, inizia a gemere e a
ripetere il mio nome ma io non voglio nè sentirla nè vederla. Continuo a
spingere immaginando un altro corpo e un altro viso per alleviare l'eccitazione
"indotta" del mio corpo.
Inarca la schiena cercando un contatto con le mie
labbra che gli nego immediatamente schiacciandole la testa contro il cuscino e
riversando in ogni spinta tutto il mio odio.
Questo però non fa
altro che eccitarla ancora di più portandola velocemente
all'orgasmo.
Come un'animale da monta finisco il mio lavoro
lasciando entrambi ansanti e stanchi.
«Sei stato
fantastico...» mormora cercando di accoccolarsi contro il mio corpo, ma
l'illusione è svanita e lei è tornata semplicemente ad essere
Zoe.
Tutto quello che sento ora nel mio corpo è pura
rassegnazione.
Zara non tornerà sui suoi passi, tutto quello che
devo fare è andare avanti cercando di non fallire e conquistare la benevolenza
di Blaze. Lui farà tornare le cose a posto.