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Autore: shesreckless    13/03/2011    6 recensioni
La vita di una cheerleader è veramente così perfetta? Cosa succede quando due mondi diversi si scontrano?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Taylor Lautner
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erano passate le 6 da qualche minuto e di Isabel non c’era neanche l’ombra.
Nonna! Ha per caso chiamato una ragazza quando ero fuori?” chiese Taylor all’anziana signora.
No orsacchiottino! Ti avrei avvisato… io non ho preso nessuna chiamata…
Ok grazie mille.- poi si voltò vero il padre che leggeva sulla poltrona- e tu papà hai preso qualche telefonata per me mentre ero da Lucas?
Oh sì! Perdonami me ne ero dimenticato!
Ah e cosa ti ha detto?” domandò lui buttando l’occhio verso l’orologio appeso sul muro candido: 6 e 17.
Mi ha chiesto se c’eri e mi ha detto che doveva parlarti di una cosa…
Sul serio?? Chissà cosa è capitato ora…
Scusami un attimo Tay! Stiamo parlando della stessa persona? Ti vedo un po’ troppo agitato per una telefonata da Sandy!
Chi?? Sandy??” Sandy era la migliore amica di Lucas e Taylor anche se i rapporti tra lei e quest’ultimo non erano come un tempo. C’era qualcosa nei comportamenti di S (come la chiamavano) che a Tay non piaceva…
Sì Taylor! Perché quante ragazze conosci che ti possano chiamare a casa?
Ma io parlavo di Isabel! È in ritardo!
Isabel?
Sì papà! La ragazza a cui do ripetizioni! Isabel Davis!
Oh sì! Lei! Le hai dato il numero di casa?
Beh… no… ok ok! È stupido ma sono in ansia! Non mi ha detto che avrebbe fatto tardi e di solito è puntuale…
Taylor, non è che per caso questa ragazza inizia a piacerti?
Taylor lo fisso un attimo prima di rispondere. “Ma no, no…
Beh io so per certo che non ti preoccupi tanto per le persone a cui non tieni… sai che puoi dirmelo!
La verità è che non lo so neanche io papà…
Spero tu lo capisca… è molto carina comunque…
Adesso non fare come la mamma! L’altro giorno l’ha cercata sull’annuario per vedere come era e adesso non la smette di dire che è la ‘ragazza carina perfetta per il suo bimbo’!
Il signor Lautner trattene a stento una risata nel vedere il figlio stropicciarsi le guance imitando la voce della madre.
Perché non la chiami tu?
Non vorrei essere invadente…
Magari le fai piacere!
Giusto!- rispose Taylor afferrando il cellulare e scorrendo fino al numero della ragazza. Poi alzo lo sguardo e notò che suo padre e sua nonna erano rimasti a fissarlo. –Forse e meglio se la chiamo da sopra. C’è una recezione migliore!” disse poi correndo su per le scale e chiudendosi in camera.
Il telefono squillava. Si buttò sul letto mettendosi a sedere. Tamburellava con le dita su una gamba quando finalmente qualcuno dall’altra parte rispose.
Pronto?
Hey Isabel! Sono io, Taylor. Ti aspettavo e visto che non venivi mi sono preoccupato…
Ti sei preoccupato per me?
Beh… sì… dove sei ora?
A casa mia… non posso venire oggi. Scusami Taylor.
Isabel? Cosa è successo?
Deve essere successo qualcosa?
Taylor rimase in silenzio aspettando che lei si confidasse. Dall’altra parte della cornetta Isabel era stesa sul letto con gli occhi lucidi abbracciando un cuscino.
Ho litigato con le ragazze della squadra… poi a casa mia è arrivata una lettera che avremmo preferito non ricevere… e adesso mia madre è fuori di se! Il clima è insopportabile! Si è anche lasciata con il tipo con cui usciva perché ha scoperto che era sposato e sfoga i suoi nervi gridando contro di me… non ho la testa per studiare letteratura adesso!
Che ne dici di venire da me a respirare un po’ di tranquillità? Studiamo domani se vuoi!
Grazie Taylor… sicuro che posso?
Ovvio!
Ok arrivo.
Dopo neanche un quarto d’ora Isabel era arrivata.
Entra pure. Vieni, andiamo in camera mia…” disse Taylor facendola accomodare.
Salirono le scale e il ragazzo le fece strada verso una stanza molto grande. Tinteggiata di bianco come il resto della casa, ospitava un letto a una piazza e mezzo, una scrivania con un bel MAC sopra, un televisore al plasma appeso a un muro a cui erano attaccati una playstation e un Xbox. Tutto era perfettamente ordinato. Persino i poster alla parete, in perfetto stile nerd, avevano un ordine preciso! Isabel si avvicinò a una credenza su cui c’erano numero si premi e una foto di un bambino che faceva arti marziali.
Wow Taylor! Ma che bella stanza! Sei tu questo qui?
Grazie! Sì… faccio karate dall’età di 6 anni! Vieni, sediamoci sul letto. Puoi accendere la tv se vuoi.
Solo se hai quella via cavo!
Stai scherzando? Ovvio!” rispose lui sorridendo e notando compiaciuto che anche Isabel sorrideva, malgrado avesse ancora gli occhi un po’ arrossati. Doveva aver pianto.
Vuoi parlarne ora o preferisci calmarti un po’ prima?
La seconda forse…
C’avrei scommesso!” rispose lui sorridendole e poggiandosi con le spalle allo schienale allungando le gambe sul letto.
Che fai, mi leggi nel pensiero ora?
Magari! Dai vieni, mettiti comoda!
E se entra qualcuno e mi trova mezza stesa sul tuo letto?
Siamo seduti e vestiti! E poi i miei non sono così maliziosi! Si fidano…
Beato te!” rispose lei mettendosi accanto a lui.
Tranquillizzati. Non pensare a niente, andrà tutto bene…” disse lui in tono rilassante accarezzandole i capelli. Lei appoggiò la testa sul suo petto. Stava così bene così. Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. Si sentiva protetta e tranquilla. I suoi pensieri volarono via dalla finestra semi aperta. Taylor aveva questo talento: la faceva sentire bene e la tranquillizzava. Non aveva mai trovato una persona che la capisse così bene e sapesse perfettamente quello di cui aveva bisogno. Alzò gli occhi verso di lui aspettandosi di vederlo con gli occhi fissi verso il televisore. Invece era lì, con un’espressione rasserenante, a guardarla attraverso gli occhiali. Lei gli sorrise e lui ricambiò.
Taylor si domandava cosa le fosse accaduto ma non aveva intenzione di domandarglielo. Gliene avrebbe parlato lei appena se la fosse sentita. Era veramente carina, simpatica, dolce, intelligente, decisa e di sicuro era una ragazza forte. Tutte qualità che la rendevano la ragazza perfetta di Lucas… probabilmente anche la sua. Non ci aveva mai pensato fino ad ora, fino a quando suo padre non glielo aveva chiesto. Le baciò la fronte.
Stai meglio adesso?
Sì, grazie Taylor! Mi fai stare bene.
Taylor sorrise e lei lo fissò per un attimo prima di prendere un lungo respiro e iniziare a parlare.
Mia madre e il suo nuovo amore si sono lasciati. Ha scoperto che lui era sposato con dei figli!
E adesso sfoga la sua frustrazione gridando contro di me. Come se non bastasse oggi è arrivata una lettera da mio padre che ci dice che ha intenzione di mandare a mia madre le carte per il divorzio… sono anni che non si fa sentire. Non una lettera, non una telefonata… non mi ha chiamata neanche per il mio 16° compleanno. Probabilmente neanche sa quanti anni ho adesso. L’ultima volta che ci ha comunicato qualcosa è stato quel biglietto sul tavolo. Ancora lo ricordo. Un po’ stropicciato con la scritta in corsivo. Aveva usato la sua stilografica preferita. Ne sono certa. Quella penna ha un tratto inconfondibile! E il foglio l’aveva strappato da uno dei quaderni che usavo per disegnare. Quando me ne sono accorta l’ho buttato e per mesi mi sono odiata per essermelo fatto comprare… avevo la strana convinzione che senza quel foglio lui avrebbe dovuto dirci quelle cose a voce e che io avrei potuto avere più tempo per fargli cambiare idea…
” Isabel tratteneva a stento le lacrime. Quel ricordo le spezzava il cuore. Tutto quello che era successo quel pomeriggio lo faceva. Aveva la voce spezzata dalla forte emozione. Si fermò per prendere un lungo respiro. Taylor si accorse che per lei era dura così la strinse di più a se e poggiò il mento sulla testa della ragazza.
Se non te la senti di continuare non importa… davvero Isabel…” sussurrò poi.
No, tranquillo. Il fatto è che dopo anni di silenzio ha il coraggio di farsi sentire per chiedere il divorzio…
Ma non avevano già divorziato i tuoi?” domandò Taylor. Isabel scosse la testa.
No. Se ne era andato e basta. I miei non stavano più insieme da tanto ma non era mai stato legalizzato niente. Mia madre non è esperta di queste cose e aspettava fosse lui a contattarla. Anche perché non sapevamo di preciso dove fosse.
Capito… e come mai adesso si è fatto avanti?
Beh, questa è la parte migliore!- rispose lei ironica- Ha conosciuto una donna e hanno avuto un figlio, Jeremy, e adesso vuole sposarla! Sai com’è, vuole che il figlio cresca in una famiglia unita e dato che la sua nuova lei è molto religiosa, vogliono sposarsi.
Beh dovrebbe stare attenta questa donna…
Lo penso anche io… ma la cosa che mi fa rabbia è che per questo nuovo figlio è pronto a sposarsi di nuovo, a essere di nuovo ‘incatenato’ da una donna, mentre per me non è stato disposto neanche a mantenere un certo contatto con mia madre… Non so veramente cosa ho sbagliato! Cosa ho che non va?
Tu non hai nulla che non va Isabel! Tu sei fantastica! È lui che è un imbecille!
Isabel alzò gli occhi e lo fissò.
Sì ma qualcosa che non va ci deve essere… non so proprio come comportarmi! A volte penso di non aver fatto mai una cosa buona nella vita, di non avere il diritto ad essere amata da qualcuno!
Perché dici così? Non è vero… hai tante persone che ti amano!” la riprese Taylor.
Tipo?
Tua madre!
Ogni volta che le si propone la scelta tra me, sua figlia, e un uomo conosciuto da neanche una settimana è sempre pronta a scegliere la sua nuova fiamma. Non importa se si rivelano sempre degli inetti e dei bastardi!
Sono certo che ti ama. E poi ci sono le tue compagne di squadra!
Che se potessero mi caccerebbero fuori senza pensarci. Mi vengono dietro solo perché solo il capitano!
Le tue migliori amiche!
Isabel scoppiò in una risata sarcastica “Hanno detto che se continuo a vedere te con loro ho chiuso e quando hanno saputo di mio padre invece di chiamarmi per sapere come stavo hanno pensato bene di avvertire tutta la scuola per spettegolare! Tu le chiami amiche queste qui?
C’è una persona che però ha scoperto da poco di amarti e su cui non puoi sindacare…
E chi sarebbe? Sentiamo!
Beh… io!” disse lui sicuro. Finalmente l’aveva capito. Il motivo per cui quella ragazza le importava tanto, la ragione per cui si svegliava in piena notte e si chiedeva se stesse dormendo bene, il perché del sorriso che gli spuntava sul viso quando vedeva Isabel era felice… tutte le volte che si sentiva così vicino a lei, nonostante fossero completamente diversi e la conoscesse da poco… si era innamorato.
Isabel lo guardò colpita.
Come?
Lo so, era impensabile. Ma è così… mi sono innamorato di te Isabel…
Sul… sul serio?- Isabel faceva difficoltà a metabolizzare la cosa. Era stata ferita troppe volte da persone che le avevano detto di amarla. Non era sicura di voler abbassare la guardia di nuovo.- Io non… cioè… non possiamo Taylor… siamo troppo… diversi… e se poi…
Se poi cosa Isabel? Se poi ti spezzo il cuore? Non lo farò. Preferirei gettare via il mio piuttosto che farti del male.” rispose lui continuando a guardarla fissa negli occhi ma smettendo di abbracciarla. Ormai si era dichiarato. Forse aveva sbagliato ma se c’aveva capito qualcosa su quella ragazza, anche lei provava qualche cosa per lui. E se non era così… beh, significava che di lei non sapeva proprio niente e non valeva la pena andare avanti nell’illusione.
Non lo so Taylor… non voglio rovinare tutto… non possiamo… e poi” Isabel farfugliava scuse senza senso a cui neanche lei credeva più di tanto. Così Taylor la zittì stringendola a se e baciandola.
Isabel sentì le morbide e calde labbra del ragazzo premere sulle sue. Rimase immobile con gli occhi spalancati per alcuni secondi prima di lasciarsi andare chiudendo le palpebre e socchiudendo le labbra per permettere il contatto tra la sua lingua e quella di Taylor. Nella stanza regnava il silenzio e entrambi non udivano altro che il battito accelerato dei loro cuori, mentre abbracciati si godevano quel momento di pace e perfezione. Isabel non si era mai sentita così sicura e felice. Le sembrava tutto così straordinariamente nuovo e meraviglioso! Non era il suo primo bacio ma le sembrava che tutto quello che fosse accaduto prima tra lei e qualsiasi altro ragazzo fosse scomparso per sempre dal suo cuore e dalla sua mente. Non le era mai capitato di provare un emozione così forte nel baciare qualcuno. Era tutto così dolce e romantico… niente a che vedere con la lingua a mulinello di quel cretino di Chris e con il modo in cui il quarterback la trattava. Quell’unico bacio riuscì a farle colmare il vuoto che avvertiva nel cuore dovuto a tutte quelle volte in cui non aveva ottenuto dagli altri lo stesso amore che aveva donato.
Per Taylor la cosa era diversa. Non aveva mai avuto veramente una ragazza. Non ne senso convenzionale della cosa. Ne tantomeno aveva mai baciato una ragazza senza che questa le si avvinghiasse al collo e tentasse in tutti i modi il contatto con le sue labbra e lui tentasse di respingerla imbarazzato. Forse era anche per questo che era lo sfigato di turno…
Quando i due si staccarono si guardarono fissi negli occhi e sorrisero. Rimasero stretti l’uno all’altro senza parlare finché il telefono al piano di sotto si mise a squillare e il padre di Taylor lo chiamò.
Tay!! Il telefono! È per te!
Isabel e Taylor sentirono i passi veloci del signor Lautner che saliva le scale e Isabel si allontanò dal ragazzo pochi secondi prima che il padre facesse irruzione nella stanza con aria trafelata.
Scusate ragazzi,- disse riprendendo fiato poi continuò porgendo il telefono al figlio- è Sandy, vuole parlarti.
Isabel guardò con aria interrogativa Taylor mentre lui rispondeva al telefono. Il padre si accorse della leggera gelosia che trapelava dagli occhi della ragazza così prima di uscire la rassicurò.
Sandy è una vecchia amica di mio figlio. Si conoscono da quando sono piccoli. Lei, Lucas e Taylor sono sempre stati amici… sono certo che appena capiterà l’occasione Taylor te la farà conoscere.” Disse sorridendo e cercando di tenere la voce bassa. Poi uscì chiudendo la porta.
Intanto Taylor ascoltava la ramanzina di Sandy che lo rimproverava di non averla richiamata.
Scusami S… ero occupato!
Occupato? Sono ore che ti chiamo! Prima non ci sei, poi non rispondi al cellulare… pensavo fossi morto!” Sandy doveva avere un tono di voce molto alto dato che Isabel, che se ne stava seduta accanto a Taylor, riusciva a sentire perfettamente quello che diceva.
Dai Sandy! Non fare la melodrammatica!
E dimmi, cosa avevi di così importante da fare? Cosa c’è di tanto importante da dimenticarti che oggi dovevi chiamarmi per aiutarmi con lo slogan per la radio? È importante per me!
Perdonami S! Mi metterò sotto e ti troverò qualcosa, ok?
Ti perdono solo se mi dici che scusa hai!
Sono con una persona…- rispose lui guardando verso di Isabel e afferrandole la mano –una persona che aveva bisogno di me e di cui io avevo bisogno…
E chi sarebbe? Oh! Lasciami indovinare! Quella sciagurata di una cheerleader?- Isabel sbarrò gli occhi e fissò Taylor –E non provare a difendenderla come fai sempre! Le cheerleader non mi piacciono. Lo sai.
Sandy! Lei non è come pensi…- Isabel gli fece cenno che non le importava e di lasciar perdere –Adesso scusa ma ho un po’ da fare… ti chiamo più tardi! Penserò a uno slogan intanto! A dopo!” disse salutandola.
Vabbé ne riparleremo! Ciao Tay!” disse lei mettendo giù.
Scusala Isabel…
Non importa…” rispose lei stringendo forte il ragazzo e baciandolo.

Grazie di tutto Taylor.” ringraziò Isabel uscendo da casa Lautner seguita dal ragazzo.
Beh… grazie a te.” Rispose lui chiudendosi la porta alle spalle.
Avevano passato l’intero pomeriggio a parlare e non avevano smesso un attimo di guardarsi negli occhi e stare vicini, neanche mentre ripassavano l’ultima lezione di letteratura italiana o quando la cara nonna di Taylor era andata a portare loro qualche cosa da mangiare. Siete molto carini insieme. Mi ricordate me e mio marito… Sono felice che il mio orsacchiottino abbia trovato qualcuno che lo guardi così aveva detto lei sorridendo mentre i due erano diventati rossi.
Salutami i tuoi e soprattutto tua nonna. È una donna dolcissima.
Sarà fatto.” Rispose lui sorridendo.
Ci sentiamo più tardi, ok?
Per me va benissimo. Ci vediamo a scuola domani mattina comunque.
Perfetto. Ti aspetto davanti all’ingresso. Va bene per te?
Sì ma… non vorrei crearti problemi con la squadra…
Non me ne importa niente di quelle oche. Non più almeno!
Lo so ma… andiamoci piano, va bene? Quando due mondi si scontrano le conseguenze potrebbero essere fatali per chi ci ha sempre vissuto…
Non so… Non è che hai paura di Chris vero? Tanto domani gli parlo e lo costringo a dire la verità su me e lui!
Beh… ecco… non è che io abbia paura ma vorrei aspettare un po’ prima di baciarti davanti a lui, ecco…” Questo lato di Taylor aveva sempre fatto sorridere Isabel. Era così timido e impacciato…
Come vuoi… ma sei un cacasotto!” rispose ridendo.
Ma senti un po’ questa!” Taylor la indicò con aria di disprezzo scoppiando poi in una sonora risata.
A più tardi, Taylor. Ti chiamo io.” Lo salutò lei.
Va bene.
Isabel si avvicinò a Taylor e lo baciò. Quando Taylor aprì gli occhi vide sua madre davanti al cancello che sorrideva compiaciuta.
Mio Dio, mamma! Che ci fai lì?” protestò lui.
Buona sera signora Lautner.” La salutò Isabel imbarazzata.
Tranquilli ragazzi! Sono stata fidanzata anche io! Che carini che siete!
Ehm… grazie mamma.
"Oh Isabel, puoi chiamarmi tranquillamente Deborah!" Disse la donna sorridendo verso la ragazza.
"Grazie mille... Deborah... Adesso devo andare. A presto! Grazie di cuore."
Isabel salutò con un cenno della mano entrambi prima di andare di corsa verso la macchina e mettere in moto e partire in direzione di casa sua.

Quando arrivò a casa notò che la macchina di sua madre era parcheggiata lì fuori. Stranamente era in casa. E non doveva essere sola… c’era anche un'altra automobile, decisamente costosa e lucidata alla perfezione, parcheggiata davanti l'abitzione.
Isabel parcheggiò, sicura che quelli sarebbero stati gli ultimi istanti di tranquillità per lei.

E c’è gente che pensa che la vita di una cheerleader sia sempre facile! Pensò lei poggiando scoraggiata la testa sul sedile.
Si morse il labbro inferiore come faceva spesso. Sorrise quando si accorse che riusciva ancora a sentire il sapore delle labbra di Taylor. Raccolse la borsa poggiata sul sedile di fianco e uscì dall’auto dirigendosi verso l’ingresso.
Aprì e butto la borsa a terra. Poggiò le chiavi sul mobiletto all’ingresso e si guardò allo specchio attaccato al muro. Aveva un aria tranquilla e felice. Nonostante tutto, quello era stato uno dei giorni in cui aveva provato più felicità in vita sua.
Sono a casa!” gridò dirigendosi verso il salotto.
Rimase a bocca aperta quando vide a chi apparteneva l’automobile parcheggiata fuori. I piedi saldi a terra, lo sguardo tra l’incredulo, il confuso e lo spaventato. Che ci faceva lì? Perché?

Spero vi sia piaciuto il mio nuovo capitolo! Ho accontentato coloro che mi avevano chiesto il bacio… era ora, no? xD
Mi dispiace se posto sempre in ritardo! ç.ç Vorrei ringraziare tutte coloro che recensiscono, e hanno aggiunto questa storia tra le preferite e tra le seguite! Grazie di cuore a tutte!
Inoltre rivolgo una preghiera a tutti coloro che leggeranno questo capitolo: lasciate una recensione! Anche negativa! Non per aumentare il numero di recensioni ma per migliorarmi! Anche perché non mi interessa essere popolare ma solo diventare più brava! Ho superato le 200 persone che hanno letto il primo capitolo e le 100 in alcuni dei capitoli successivi (e ve ne sono grata) ma poi ho sempre solo 4 o 5 recensori (vi adoro ragazze! xD) e basta. Non sto facendo la predica a nessuno, vorrei solo avere consigli! :)
Beh, grazie ancora e perdonatemi se sono andata per le lunghe! A presto! Taaaanti baci! <3
   
 
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