Serie TV > The Vampire Diaries
Ricorda la storia  |      
Autore: _Globulesrouge_    14/03/2011    19 recensioni
One shot delena prima classificata del contest ''the crows and the teddy bear'' dove compaiono appunto anche l'orso di Elena e il corvo di Damon.
La vista era offuscata dal pianto, la visuale sfuocata dal temporale, i fari dell’auto riflettendo nella pioggia danzavano una strana musica macabra nel sentiero di montagna pieno di curve che Elena percorreva inseguendo un corvo; senza riuscire a fermare le lacrime, senza riuscire ad arrestare i singhiozzi, le era rimasto poco tempo; la sua scelta era stata presa.
Damon ed Elena erano come il Sole e la Luna che all’alba e al tramonto si sfiorano senza mai toccarsi; come Icaro, le cui ali di cera si erano sciolte un attimo prima di toccare ciò che era stato da lui bramato per tutta la sua esistenza. Questo, semplicemente questo per Damon era stato amarla.
Genere: Drammatico, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
'Missing'







La vista era offuscata dal pianto, la visuale sfuocata dal temporale, i fari dell’auto riflettendo nella pioggia danzavano una strana musica macabra nel sentiero di montagna pieno di curve che Elena percorreva inseguendo un corvo; senza riuscire a fermare le lacrime, senza riuscire ad arrestare i singhiozzi, le era rimasto poco tempo; la sua scelta era stata presa.
Lampi di ricordi le si materializzarono nella mente, mentre continuava a guidare senza ancora realizzare quale sarebbe stata la destinazione finale.

Please, please, forgive me
but I won't be home again.
Maybe someday you'll look up
and barely conscious you'll say to no-one:
"isn't something missing?"


Teddy giaceva nel letto, strappato e scucito dall’usura; era stato tutto per me, ce l’avevo da sempre, era il portatore dei miei più bei ricordi, io non l’avrei mai abbandonato.
‘’Posso aggiustarlo se vuoi!’’ un soffio di aria gelida accompagnò l’entrata di Damon nella mia camera dalla finestra, con in mano un piccolo corvo nero.
‘’Non ne saresti capace’’ lo interruppi meravigliandomi di quel gesto, ‘’Sottovaluti le abilità di noi nati nell’Ottocento; avevamo una grande manualità ai quei tempi, tornerà come nuovo, telo garantisco’’ mi sorrise Damon dandomi una speranza a cui aggrapparmi.
‘’Grazie’’ le sorrisi porgendogli l’orsacchiotto con gli occhi ancora lucidi.
‘’Prima però devi fare una cosa per me’’ la sua voce profonda riempì l’aria, ‘’il corvo non può più volare, la sua ala è rotta!Ti ho visto con Rose; sei una brava crocerossina, fa che guarisca!’’
‘’Non mi piace’’ risposi senza pensare fissando il pennuto dagli occhi vitrei e immobili, ‘’non puoi controllare un altro corvo della foresta?’’
‘’E tu non puoi comprare un nuovo pupazzo?Lui è speciale…è diverso dagli altri.’’ Continuò lui accarezzando le piume corvine del piccolo uccello.
‘’Mi fa paura’’ risposi senza pensare, ‘’la sua voce roca e vuota mi mette ansia’’.
‘’Io sono come il corvo Elena, lui è la mia natura, non sarò mai una colomba bianca o un passerotto, sarò un corvo per sempre.’’ Mi disse Damon con un velo di malinconia.
‘’Troverò del buono anche in lui allora’’ dissi sorridendogli e prendendo tra le mie mani il piccolo corvo. Avevo capito cosa Damon voleva dirmi, avevo capito dove voleva arrivare, avevo capito che Damon è come il corvo; fa paura, ma una volta che impari a fidarti di lui sarà per sempre.
‘’Grazie’’ mi disse alzando un sopracciglio e roteando gli occhi cerulei, ‘’lui saprà sempre dove sono e quando tu avrai bisogni di me’’ dopo di che fuggì immergendosi nella notte, con la promessa che ci saremmo rivisti quando Teddy e il corvo sarebbero guariti.
L’ala del corvo era stata fasciata, il piccolo corvo nero era tornato a volare, ma Damon e Teddy non erano più tornati.


Please, please, forgive me,
but I won't be home again.
I know what you do to yourself,
I breathe deep and cry out.
Isn't something missing?
Isn't someone missing me?


La strada era sempre più stretta e le lacrime di Elena si erano fermate un attimo mentre la sua mente toccava quei ricordi; il corvo aveva rallentato appena il suo volo addentrandosi nel fitto bosco.
Elena scese dall’auto con i lunghi capelli bagnati dalla pioggia; salata come le sue lacrime. La foresta era sempre più fitta, ma il corvo volava sicuro verso la sua destinazione ed Elena doveva soltanto seguirlo prima di immergersi nuovamente nella ferita ancora sanguinante dei suoi ricordi.

Even though I'm the sacrifice
you won't try for me, not now.
Though I'd die to know you loved me
I'm all alone.


‘’Hai detto che ci avresti aiutato; aiutami a trovarlo’’ Katherine era l’unica a sapere come il corvo avrebbe ritrovato Damon.
‘’Non puoi andare da Damon, è prigioniero di Klaus, sapevi che sarebbero morti per salvarti, sarebbero morti entrambi’’ le disse Katherine voltandole le spalle.
‘’E’ ancora vivo, io lo sento, il corvo mi porterà da lui, tu dimmi soltanto come’’ sapevo che solo la mia peggior nemica avrebbe potuto aiutarmi, nessun altro, nessuna tra le persone che amavo mi avrebbe lasciato fare quello che stavo per fare; soltanto lei avrebbe potuto.
‘’Il corvo ti condurrà da lui, ma non potrai più tornare indietro; Damon è stato rapito, Klaus non ti lascerà tornare a casa, possibile che non capisci che non puoi fare niente per riprendere Damon?’’ dalle sue parole fredde realizzai che aveva acconsentito ad aiutarmi.
‘’Non mi importa se non tornerò più, voglio solo salvarlo’’ dissi senza pensare troppo.
‘’La tua vita in cambio di quella di Damon sarà sufficiente per lui, gli antichi sono uomini di parola’’ disse Katherine, ‘’io non ho mai esitato a sacrificare chiunque pur di salvare la mia vita, perché tu vuoi fare questo?’’
‘’Non ha senso vivere se non puoi farlo con le persone che ami; ha senso morire se è per salvare coloro a cui vuoi bene’’. Katherine non rispose, si limitò a guardarmi senza comprendere le mie parole per poi lasciare volare il corvo dalla finestra, ‘’seguilo’’ mi disse.


And if I bleed, I'll bleed,
knowing you don't care.
And if I sleep just to dream of you
I'll wake without you there.
Isn't something missing


Il sentiero era fatto di fango, le scarpe di Elena erano sporche di melma e camminare era diventato troppo pesante, ma il corvo non sembrava darle tregua; non finché la radura fitta si aprì in un ampio prato di sterpi circondati da abeti secchi e morti. Elena riusciva a sentire l’eco del gracchiare del corvo infrangersi contro i rami assiderati degli alberi per poi risuonare nella sua mente come una danza funebre. Elena non sapeva se esistesse un paradiso, non immaginava nemmeno come potesse essere, ma la terra che aveva sotto i suoi piedi era sicura che proprio quella fosse l’inferno.
Klaus l’aveva sentita arrivare, si fece largo tra gli altri vampiri mettendosi di fronte a tutti.
‘’Liberate il prigioniero’’ gli disse Elena senza distogliere lo sguardo da quello sanguigno e vuoto del suo interlocutore.
‘’Sono un uomo di parola’’ si limitò Klaus a rispondere togliendo un sacco nero dalla testa di Damon; il suo sguardo era vuoto, i suoi occhi non erano più azzurri, non avevano le solite scintille di malizia e di vita; erano grigi e tristi come il cielo che li sovrastava.
‘’Mi dispiace per Teddy’’ fu la prima cosa priva di senso che riuscì a dire Damon appena vide di fronte a sé Elena, ‘’non ho fatto in tempo ad aggiustarlo e riportarlo da te’’ continuò tirando fuori dalla giacca il piccolo orsacchiotto con le cuciture ancora più dilatate e il cuore di lana che usciva fuori sporco di polvere, di sangue e di lacrime.
‘’L’ho sporcato durante la prigionia; Elena è ancora rotto, mi dispiace’’ continuò Damon a farfugliare senza rendersi veramente conto di ciò che stava davvero accadendo.
‘’Non sono venuta per lui’’ disse Elena piangendo e pensando che quella sarebbe stata l’ultima volta che si sarebbero visti. ‘’Non dovevi venire, non avresti dovuto, perché mi hai fatto questo?Perchè sei venuta qui a salvarmi?Io non voglio essere salvato.
Sapevi che avrei fatto di tutto per proteggerti, non dovevi venire a prendermi, non dovevi’’ le parole di Damon adesso erano piene di dolore e di risentimento verso se stesso, ‘’Vattene, scappa!’’ disse ancora.
‘’E’ troppo tardi Damon’’ continuò Elena facendogli un sorriso, ‘’anche io ho promesso che avrei protetto la vita delle persone che amavo; sono io il sacrificio, non tu.’’
‘’Stai facendo il mio cazzo di errore Elena lo vuoi capire?Stai sacrificando la tua vita per salvare quella di un mostro, come ho fatto io più di cento anni fa con Katherine, credi che ne valga la pena?’’ Le parole di Damon erano sprezzanti verso se stesso, si odiava per il solo fatto che lei stava morendo per salvare lui; non avrebbe mai accettato che Elena si consegnasse nelle mani di Klaus per salvarlo, non né era degno; non lui.
‘’E’ molto diverso Damon, io sono più fortunata’’ continuò Elena mentre una lacrima le solcava il viso per morire mischiandosi alla pioggia acida e sporca di polvere che non voleva smettere di cadere dal cielo nero e cupo color dell’inferno, ‘’io so, che per te ne sarà valsa la pena’’.
A quelle parole le lacrime di Damon che erano state a forza trattenute fino a un secondo prima sgorgarono incontrollate dalle iridi spente, come spenta sarebbe stata di lì a poco la vita di colei che aveva amato dalla prima volta che aveva visto. Continuò a guardare Elena negli occhi da lontano, entrambi avevano le mani legate dagli scagnozzi di Klaus, entrambi potevano solo guardarsi, l’uno negli occhi dell’altra per l’ultima volta, finché Damon non trovò nuovamente il coraggio di parlare: ‘’Non avresti dovuto farlo, io sarei morto mille volte per tenerti al sicuro, che senso avrà la mia vita adesso?’’
‘’Io non morirò Damon, sarò per sempre nel tuo cuore, in quello di Stefan, di Caroline, di Bonnie, di Jeremy, di zia Jenna; non sto morendo solo per te ma anche per tutti loro’’ continuò Elena con la voce tremante, cosciente di quello che sarebbe stato il tuo destino.
‘’Loro non dovevano permetterti di fare questo’’ le parole di Damon erano arrabbiate e adirate nei confronti di Elena e degli altri che non erano stati abbastanza attenti, non l’avevano controllata abbastanza.
‘’Ho mentito a tutti Damon, soltanto tu sai perché sono qua adesso’’ continuò Elena sorridendo e piangendo allo stesso tempo.
‘’Avevi ragione Damon’’ continuò la ragazza mentre fiumi di lacrime rigavano il suo viso ormai gelido e bianco come l’aria algida che li circondava, ‘’avevi ragione sul corvo, lui è stato un buon amico, proprio come te Damon; lui mi ha permesso di vederti un’ultima volta quando ormai avevo perso le speranze’’.
‘’Perché mi dici questo soltanto adesso?’’ la voce di Damon era rotta e somigliava al gracchiare roco dell’uccello nero che Elena aveva imparato ad amare.
‘’Ho capito quanto eri importante e quanto avevo bisogno di te soltanto quando ti ho perso, ma adesso è troppo tardi Damon, troppo tardi, un giorno dimenticherai tutto questo, ma per adesso perdonami.’’
‘’Prendete me, non lei’’ le parole disperate di Damon provocarono il riso e le parole sarcastiche di Klaus, ‘’è lei che vogliamo, tu eri soltanto una pedina, tu eri soltanto il mezzo; il tempo a vostra disposizione è finito, non vi rivedrete mai più, la doppelganger non vedrà mai più la luce del sole.’’
Klaus prese per il braccio Elena trascinandola dalla parte opposta del bosco, lei si voltò per guardare Damon un ultimo istante.
‘’Prenditi cura di tutte le persone che amo, loro hanno bisogno di te; tieni vicino Teddy, ti aiuterà a non dimenticarmi se non vorrai farlo, addio Damon.’’ disse prima di dare le spalle al vampiro.
Damon provò a muoversi ma le sue gambe erano incollate al terreno fangoso e molle, come se vi fossero state delle sabbie mobili; ‘’perché non riesco a muovermi?’’ l’urlo di Damon echeggiò nella valle provocando un rumore simile a quello del tuono. Avrebbe voluto correre e morire nel disperato tentativo di salvarle la vita ancora una volta, nell’ultimo intento di portarla via da colui che voleva ucciderla, ma non riuscì a muoversi.
‘’Sei stato soggiogato a restare immobile qui finché non spariremo all’orizzonte senza lasciare traccia; solo allora potrai muoverti e sarai libero, questi sono gli accordi’’ le parole del vampiro antico, spalla destra di Klaus entrarono dentro di Damon come un proiettile di legno, ma non riuscì a parlare; il dolore che aveva dentro era troppo grande.
‘’Smetti di gracchiare stupido uccello’’ disse un’ultima volta il crudele originario uccidendo il corvo e beffandosi di Damon prima di raggiungere il suo padrone e lasciare il suo ostaggio solo al suo destino.

Poteva qualcuno amare una persona a tal punto da sacrificare la propria vita per quella dell’altro?
Potevano due persone rendersi conto di ciò nello stesso istante in cui tutto stava inesorabilmente finendo? Potevano Damon ed Elena amarsi così intensamente senza essersi mai veramente amati?
Damon alzò la testa al cielo e urlò con tutto il fiato che aveva in gola; nella sua vita aveva sempre amato le notti di pioggia; erano le uniche in cui poteva camminare a testa alta anche se stava piangendo perché nessuno si sarebbe accorto del suo dolore; ma adesso nulla aveva più senso, nulla valeva più la pena di essere vissuto, niente meritava il suo pianto, non adesso che le sue lacrime erano state consumate tutte, non adesso che il mare non avrebbe più potuto contenere tutta la salata rugiada che Damon aveva versato soltanto per lei; l’unica persona che avesse mai amato, l’unica che forse avrebbe prima o poi potuto amarlo. Cosa gli sarebbe rimasto adesso se non un pugno di fango e polvere?
Potevano due anime trovarsi nello stesso istante in cui si stavano perdendo? Damon ed Elena erano come il Sole e la Luna che all’alba e al tramonto si sfiorano senza mai toccarsi; come Icaro, le cui ali di cera si erano sciolte un attimo prima di toccare ciò che era stato da lui bramato per tutta la sua esistenza. Questo, semplicemente questo per Damon era stato amarla.
Il corvo spirò e cadde a terra esanime accanto al suo padrone che per tanto tempo l’aveva accudito, il suo sangue violaceo e denso si mischiò al fango e al tessuto ormai dilaniato di cui era fatto l’orsacchiotto Teddy, il quale giaceva inerme al suo fianco; entrambi erano rotti e spezzati come le vite spente delle due persone che per tanto tempo li avevano tenuti al sicuro; Damon ed Elena.

Please, please, forgive me
but I won't be home again.




Questa fan fiction è molto triste e drammatica, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate con i vostri commenti, quindi se volete farmi felice RECENSITE!
La canzone che ho scelto per questa song fic è 'missing' degli Evanescence che potete trovare qui; http://www.youtube.com/watch?v=qpxHzZ11qLo&feature=player_embedded vi consiglio di ascoltarla perchè a mio avviso è molto bella e azzeccata per questa OS.
Dedico questa OS specialmente a Marci, Alice e Laura che hanno prodotto anch'esse delle Os bellissime che mi sono entrate nel cuore. <3
  
Leggi le 19 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: _Globulesrouge_