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Autore: ivi87    15/03/2011    22 recensioni
Ryan e Esposito hanno scoperto qualcosa su Castle e Beckett!
Spoiler 3x13, buon divertimento!!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ryan e Esposito

 

Si erano baciati da due giorni.

No. Due giorni, tredici ore e otto minuti.

I due non riuscivano a smettere di pensarci. Giorno e Notte.

Al distretto e a casa.

Tutti si erano accorti che era cambiato qualcosa tra Castle e Beckett.

Soprattutto Ryan ed Esposito.

“Yo, che hanno secondo te quei due?” chiese Javier all’amico, mentre si prendevano un caffè nella sala ristoro.

“Sono strani vero? Cioè, non più del solito ma…” rispose Ryan massaggiandosi il collo indolenzito.

“…c’è qualcosa di diverso” concluse Esposito.

Dal vetro della saletta fissarono Beckett, di spalle, seduta alla sua scrivania.

Il suo cellulare squillò nuovamente e per l’ennesima volta lei lo ignorò.

“Da quant’è che evita le telefonate di Josh?” chiese Ryan

“Due giorni” rispose allusivo Esposito.

“Dal caso di sua madre insomma”

“Già, e dal nostro ‘speciale interrogatorio’ ”

“Non me lo ricordare, amico” borbottò Ryan, dei due il più segnato dall’evento.

“Come sta Jenny?” s’interessò poi Esposito

“E’ ancora un po’ sconvolta, si è spaventata molto” disse con aria da cucciolo

“Tranquillo fratello, starà meglio” sentenziò con una pacca amichevole sulla spalla.

La loro attenzione fu poi distolta dall’arrivo di Castle.

Con due contenitori di caffè in mano si sedette alla scrivania di Beckett come ogni mattina.

“Com’è che a noi il caffè non lo porta mai?” chiese ironico Ryan al suo partner

“Non siamo abbastanza per lui!” replicò Esposito con tono offeso.

La risatina che si scatenò avvolse la stanza ma non raggiunse i soggetti che stavano spiando.

Beckett ora sorseggiava avida il suo caffè. Non cominciava mai la giornata senza.

E Castle la guardava bere, amorevole.

“Mi si stanno cariando i denti” commentò Ryan

“C’è qualcosa che non torna, Kevin” e con veemenza tolse lo sguardo dai due per puntarlo sull’amico “una settimana fa lei gli avrebbe sparato se l’avesse beccato a guardarla così!”

Entrambi si voltarono per analizzare la reazione di Beckett, forse era solo un tantino in ritardo.

Lei gli sorrise e con un rapido gesto gli sfiorò la mano in segno di ringraziamento per il caffè.

“Amico è successo davvero. I cloni di Beckett hanno invaso New York!” dichiarò Ryan

“Oddio stanno flirtando, non posso guardare” Esposito tolse lo sguardo di scatto.

Entrambi appoggiarono la schiena al bancone, appoggiando simultaneamente una mano al mento, riflettendo.

Esposito fu il primo a parlare “Quei due hanno combinato qualcosa due giorni fa!”

“Forse il caso della madre di Beckett li ha avvicinati” propose Ryan

“mmm non lo so, non è la prima volta che lavoriamo a questo caso… deve essere accaduto qualcosa di preciso che li ha catapultati in una soap opera!!”

“Ma quando allora? L’unico caso che abbiamo trattato è stato proprio quello di sua madre, o dici che è successo dopo, quella stessa sera?” precisò Ryan

“Durante il caso, amico, è lì che ci dobbiamo concentrare”

“Siamo stati con loro tutto il tempo, praticamente, ce ne saremmo accorti no?”

“Ryan..non siamo stati con loro tutto il tempo!!” alluse poi Esposito

“Giusto, siamo stati rapiti e torturati! Perché continui a ricordarmelo?” chiese nervoso Ryan

“Perché è in quel momento che deve essere successo!” Esposito vide Ryan pensieroso

“Oh, andiamo, hai per caso letto la loro deposizione?” domandò vedendo che l’amico non c’arrivava.

“Ehm no, ho dato la mia versione e basta perché?” domandò sempre più confuso

“Perché nemmeno io l’ho letta, perciò sappiamo solo che.. e cito testualmente.. e non è nemmeno stata Beckett a dirlo, ma Castle!! Lei ha solo glissato evitando l’argomento!!”

Esposito era partito in quarta mettendo in moto l’intuito da poliziotto.

“Beh si, ammetto che in quel momento ero troppo messo male per badarci..” commentò Ryan

“Anche io, non c’ho nemmeno fatto caso. Ci avevano salvati, fine della storia. Ma ora..”

Si voltarono per guardarli nuovamente. La carie di Ryan aumentò.

“Non possiamo affrontarli faccia a faccia, giusto? Insomma, non ce lo diranno mai…”

“No Kevin, bisogna solo fare il nostro lavoro: indagare!”

“Che intendi? Che possiamo fare?”

Esposito non rispose, ma guardò Castle e Beckett alzarsi e dirigersi verso l’ascensore.

E il Capitano Montgomery era ad una colazione di lavoro con il sindaco e il capo dipartimento della polizia.

“Possiamo cogliere le opportunità, ecco cosa possiamo fare” rispose uscendo dalla saletta ristoro.

“Carpe Diem… mi piace!” concordò Ryan seguendolo passo passo.

Circospetti, tentando di non dare nell’occhio, entrarono nell’ufficio di Montgomery.

Il file con le deposizioni era sulla scrivania insieme ad altre cartelline.

“Se lo sarà studiato a memoria” disse Ryan

“Già, finché non lo chiudiamo del tutto questo caso, nessuno qui dentro avrà pace!”

Ryan con nonchalance si guardò intorno. Dai vetri vide che tutto era tranquillo e nessuno li stava cercando.

Esposito toccò leggermente la cartellina e con un rapido gesto la aprì.

“Ops…che maldestro che sono”

Ryan ridacchio, anche se un po’ nervoso. Gettò un’altra occhiata ai colleghi.

Sfogliarono un paio di pagine velocemente fino alla deposizione di Beckett.

“Yo, ci siamo” con lo sguardo scorsero le righe fino più o meno alla fine. Al punto in cui cominciava a parlare del magazzino.

“Senti senti..” esclamò Ryan stupito

“Se mai leggi leggi…” precisò Esposito sul momento, poi lesse anche lui.

Ryan si voltò ripetendo le parole scritte da Beckett “bacio sotto copertura”

Esposito continuò a leggere e scoppiò a ridere “Beckett ha scritto ‘sotto copertura’ almeno una decina di volte!! Qualcuno ha la coda di paglia..”

“Si come no, sotto coperta se mai..!” rispose sarcastico Ryan

Richiusero il fascicolo e come se niente fosse andarono alle loro scrivanie.

Ora sapevano tutto. Si guardarono soddisfatti.

Improvvisamente Ryan si rabbuiò.

“Amico, quei due pomiciavano mentre noi rischiavamo la vita!!”

L’affermazione colpì Esposito. Parecchio. Ma non fece in tempo a rispondere.

I piccioncini erano tornati.

“Ragazzi, andiamo! C’è un cadavere giù da Lanie a cui va resa giustizia” disse Beckett richiamando la loro attenzione.

I due si alzarono e presero le loro giacche affiancandosi a Castle e Beckett che stavano già parlando del nuovo caso.

Ma in ascensore non resistettero.

“Speriamo di non dover andare sotto copertura, non mi va di baciarti!”

“Nemmeno a me, credimi!”

Le porte dell’ascensore si chiusero davanti un Castle e una Beckett completamente attoniti.





ANGOLO DELL'AUTRICE:
Rieccomi con questa oneshot tutta matta! Scusate ma Ryan ed Esposito mi fanno sempre sbellicare, ho pensato di dedicare loro alcune righe!!
Spero vi piaccia e vi faccia sorridere!! XD
Come sempre mille grazie alla mia beta!!
baci baci
Ivi:-)
   
 
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