Serie TV > Ned - Scuola di sopravvivenza
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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    16/03/2011    20 recensioni
Beh, in realtà, Ned non restava mai indifferente quando c’era Moze nei paraggi – però questo non l’aveva ancora realizzato; non del tutto; non proprio. (...)
«Non dirmi che hai accettato di sottostare alla palla.»
«Ned, piantala di parlare di Seth. Non è una cosa che riguardi lui.»

{Ned/Moze ♥}
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jennifer 'Moze' Mosely, Ned Bigby
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autofraintendimento: istruzioni per l’uso ~

prompt: #036, just like this

 

 

 

Ned non era rimasto indifferente, quando Moze l’aveva bloccato in corridoio e l’aveva incenerito con gli occhi, bofonchiando che aveva bisogno di uno dei suoi consigli. Beh, in realtà, Ned non restava mai indifferente quando c’era Moze nei paraggi – però questo non l’aveva ancora realizzato; non del tutto; non proprio. Ma qui la questione era un’altra. Quando Moze aveva bisogno ‘di uno dei suoi consigli’, di solito c’entravano le sue questioni sentimentali. E ad essere onesti era un po’ stufo di preoccuparsi delle questioni sentimentali di Moze. Le sue gli davano già abbastanza problemi; Suzie era carinissima, ma estremamente difficile da trattare. Accidenti. Con Moze era più facile.

«D’accordo, dimmi.» Non aveva poi molta scelta, no? «Cosa c’è? Hai litigato con Seth? Non sai come fare per prendere il posto del suo adorato pallone nel suo cuore?»

Moze si accigliò appena. Forse si era effettivamente posta la domanda. Ma poi scosse la testa, e Ned un po’ si stupì nel vederla arrossire. Moze non arrossiva mai. Era la sua migliore amica da tempi immemorabili; perché sarebbe dovuta arrossire in sua presenza? Che stupidaggine. Magari pensava a tutt’altro. In effetti anche quello sguardo sfuggente non era tanto da lei. Ma perché era venuta a chiedergli aiuto, se poi preferiva distrarsi e macerarsi da sola nei suoi problemi?

«No, non è quello. Direi anzi... che si tratta... dell’esatto opposto.»

«Non dirmi che hai accettato di sottostare alla palla.»

«Ned, piantala di parlare di Seth. Non è una cosa che riguardi lui.»

Ned sbirciò l’armadietto al capo opposto del corridoio. Era in ritardo. Sweeney l’avrebbe ucciso. E Moze si permetteva pure di esitare.

«Pensi di dirmelo o ti aspetti che ti legga nella mente?»

Moze ridacchiò. «Oh, sarebbe indubbiamente molto più facile.»

Tornò seria quando notò la sua espressione. Si schiarì la gola. Prese fiato. ‘Moze’ e ‘insicurezza’ erano due concetti piuttosto disgiunti, ma in quel momento Ned non ci pensava più di tanto – voleva decidersi o no a parlare, per tutti gli annuari scolastici?

«Come faccio a far capire al mio migliore amico che sono innamorata di lui?»

Ned alzò gli occhi al cielo. «Tutto qui? Ma quante complicazioni ti fai! Andiamo, Moze, eppure sei una tosta. Vai da lui e...»

S’interruppe di botto al riflettere sulle parole ‘migliore amico. Squadrò Moze. Lei lo fissava a bocca aperta, attonita, evidentemente combattuta tra lo scoppiare a ridere e il riempirlo di sberle fino a fargli implorare pietà.

Oh, cavolo.

Proprio mentre prendeva in considerazione l’eventualità di stramazzare a terra e fingersi morto come un opossum, Moze inspiegabilmente sorrise e gli si avvicinò di un [altro] passo.

«E si suppone che tu sia il genio che ci consiglia tutti, Ned Bigby. Non sforzarti troppo. Com’era? Vai da lui e...?»

Non gli lasciò il tempo di pensarci concretamente su.

Era già successo altre volte, e anche le altre volte era stato così – magicomeravigliosostupefacenteincredibilesensazionaleunico – ma adesso era tutto più chiaro. E a Ned quasi non importava più di quei dannati cinque centimetri che lo costringevano a sollevare il viso, purché Moze continuasse a baciarlo così.

Lei invece si ritrasse, e arrossì ancora, ma non c’era più traccia d’ironia nel suo sorriso.

«Avevi in mente qualcosa del genere?»

Lui si alzò sulle punte dei piedi, quel tanto che gli occorreva per insinuare le dita tra i suoi capelli.

«Sì. Esattamente questo.»

Un libro cadde da qualche parte ai loro piedi. Prima di tornare a baciarla si trastullò per un attimo nell’idea di saltare scienze e mandare al diavolo Sweeney – c’era ben altro di più interessante da fare, oh sì, e poi doveva scoprire quali consigli dare a se stesso per mollare Suzie e per far sparire Seth dalla faccia della Terra. Ma solo per un attimo, davvero. Il tempo che ci mise Sweeney ad affacciarsi in corridoio.

«Bigby! Mozely! Filate in classe, razza di spudorati!»

 

 

 

[ 638 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: È da un bel po’ che non guardo questa serie, perciò è probabile che sia scivolata in qualche anacronismo. Non ricordo affatto se nella seconda stagione – quando Moze sta con Seth – Ned stia (già/ancora) con Suzie. Quel che è certo è che, nonostante tutti quei baci più o meno voluti, all’epoca non accadeva realmente nulla di romantico tra Ned e Moze. In questo senso potete considerarla una what if a tutti gli effetti. Per il resto, spero vi sia piaciuta. Io li amo questi due ^^

   
 
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