Salve a tutti! Sì, sono tornata,
pensavate di potervi liberare di me? (finchè mi ostino a
partecipare ai contest, dubito che ci riuscirete XD)
In any case, questa storia ha partecipato al contest "Le Petit Prince",
indetto da Only_me, e si è classificata prima. Sono
incredibilmente fiera di questo piazzamento (prende aria), anche
perché ho vinto con un margine incredibilmente minimo, e
leggendo i giudizi penso che il livello di qualità delle
storie fosse indicibilmente alto (vi basti sapere che la differenza di
punteggio tra me e l'ottava classificata è meno di un
punto...)
Passando oltre, devo precisare che questa storia è una sorta di seguito della fanfic Il colore del grano, ma in realtà non è del tutto necessario leggere la prima storia per capire questa...vi basti sapere una cosa: Draco è innamorato di Luna, e stanno insieme. (adoro da morire questa coppia, non riesco a credere che la Row non ci abbia mai nemmeno pensato ù_ù)
Nick Autore: Lyra_weird
Titolo: Sarà come se tutte le stelle ridessero
Personaggi: Draco Malfoy, Theodore Nott
Pairing: Draco/Luna (non compaiono come coppia, ma la storia parla di
quello)
Genere: Generale
Rating: verde
Avvertimenti: One shot
Citazione scelta: 3. “Il
mio amico non mi dava mai delle spiegazioni.”
Introduzione: Draco sta con Luna da qualche settimana, e decide di
raccontare a Theodore Nott della sua nuova storia. Il quale, per
inciso, non la
prenderà affatto bene…
NdA: Questa storia è una sorta di seguito alla fic
“Il
colore del grano” che aveva partecipato a un altro contest,
sempre di Only me. Inizialmente
avevo pensato a un approfondimento del rapporto tra Luna e Draco, ma
poi mi
sono accorta che trattare questi personaggi mentre sono innamorati
è un peso non
indifferente, e dato il poco tempo che mi rimaneva ho deciso di lasciar
perdere
(a questo punto, mi sa che creerò una serie vera e propria e
scriverò altre
storie su di loro XD). Perciò, ho semplicemente immaginato
Draco mentre si
decide a raccontare a qualcuno della sua nuova storia. Ho scelto
Theodore Nott
perché ho letto e riletto interviste della Row in cui diceva
che Nott sia
l’unico che Draco tratta come un suo pari, perciò
ho pensato che una cosa del
genere la potesse rivelare solo a lui. Ovviamente non la prende affatto
bene,
una storia in cui Theo accettava una storia tra Draco e Luna e dava la
sua
benedizione sarebbe stata totalmente irrealistica.
L’introduzione è più lunga
della storia, lo so XD (e, sì, un’ultima
cosa…il titolo praticamente non c’entra
niente, ma non sapevo che cavolo mettere e me lo sono inventato XD)
«Quante
altre Lune Lovegood conosciamo?» ribatté Draco
Malfoy, lievemente
irritato.
«Ma…ma…ma
perché? Perché lei? Come…oh, cielo,
come cavolo è successo?»
disse Theodore, ancora del tutto incredulo.
«Mi ha
addomesticato, suppongo», borbottò Draco,
reprimendo a fatica un
sorriso.
Theo guardò
l’amico come se cominciasse seriamente a dubitare della sua
salute mentale. «Ti ha che cosa, prego?»
«Addomesticato!»
rispose Draco, parlando come si parla a un sordo.
Theo lo
guardò per un momento, poi sospirò, capendo che
non avrebbe
aggiunto altro. Draco non gli dava mai delle spiegazioni.
«D’accordo», aggiunse
infine, «d’accordo. Stai con Luna Lovegood, e io
devo comportarmi come se fosse
una cosa del tutto normale?»
«Puoi
comportarti come ti pare, Theo, basta che non lo dici in
giro»,
sbottò Draco. «Ho come la sensazione che non tutti
la prenderebbero bene come
te».
«Io non la
sto prendendo bene per niente», lo rimbeccò Theo,
piccato. «E
soprattutto non riesco a capire cosa ci trovi in lei. Insomma, Draco,
quella è
tutta matta!»
«Non
è affatto matta!» gli rispose l’amico,
infervorandosi. «Solo perché è
un po’…particolare, diciamo, non vuol dire che sia
matta. Lei è speciale, è…è
diversa. Non mi giudica», aggiunse a bassa voce, rivolto
quasi a sé stesso.
«Lei non ti
giudica», ripeté Theo, leggermente perplesso.
Rimasero in
silenzio per un po’, senza guardarsi.
«E…ora?
Cos’hai intenzione di fare?» gli chiese, dopo
parecchi minuti.
«Che cosa
intendi?» chiese Draco, guardandolo senza capire.
«Be, non ho
idea di che cosa tu stia combinando quest’anno, ma non sono
stupido, sai. Sembri sempre triste e preoccupato, e insomma, mi pare
ovvio che
l’Oscuro Signore c’entri qualcosa! Cosa pensi che
farà
«Lo sa
già», gli rispose l’amico, distogliendo
lo sguardo per portarlo alla
finestra della loro stanza. Al di fuori si vedeva chiaramente una parte
del
lago e i fitti rami di un grande salice piangente ondeggiare al vento.
A quella
vista, Draco sentì il cuore riscaldarsi.
«Lo sa
già?» ripeté Theodore, incredulo.
«Mi stai dicendo che non hai
raccontato niente a nessuno, nemmeno a Tiger e Goyle, e l’hai
detto a Luna
Lovegood?»
«Be, non le
ho detto che cosa sto facendo nei minimi particolari»,
puntualizzò Draco. «Le ho detto solo che sto
facendo qualcosa di spiacevole. E
non mi ha voluto abbandonare comunque».
«E non pensi
che ti vorrà abbandonare se scoprirà che
è una cosa molto
spiacevole, molto più di quello che pensa?»
Draco rimase in
silenzio per qualche minuto, riflettendo. «No»,
rispose
infine, «credo di no. Anch’io ho addomesticato lei,
sai».
«L’hai
addomesticata», disse Theo, sarcastico. «E questo
per te basta a non
farla fuggire quando capirà cosa sta succedendo?»
«Basterà»,
rispose Draco, convinto.
«Non riesco
a capire come fai a esserne sicuro», mormorò Theo,
sdraiandosi
sul letto e fissando il baldacchino. «Va bene che
«Diversa!»
«…diversa, d’accordo, ma come
puoi essere così certo di quello che dici?»
«Se non lo
capisci, non vedo come posso spiegartelo», disse Draco,
alzandosi.
«Magari se
me lo spiegassi, riuscirei a capire», commentò
Theo acidamente,
rimettendosi a sedere e guardandolo irritato. «E non sognarti
nemmeno di
andartene!» aggiunse, visto che il biondo sembrava del tutto
intenzionato a
prendere la porta.
Draco
sospirò e si risedette. «D’accordo,
allora», disse, «cosa vuoi
sapere?»
«Tutto!»
esclamò Theodore. «Perché hai cambiato
idea su di lei? È amica di
Potter, Mezzosangue e traditori del proprio sangue annessi,
è praticamente a un
passo dall’entrare nell’Ordine della Fenice, ed
è pronta a combattere contro
tutto quello che tu e la tua famiglia avete sempre sostenuto. Senza
contare che
è anche per colpa sua se suo padre si trova ad Azkaban, in
questo momento. Era
al Ministero anche lei, ti ricordi?»
«Sì,
me lo ricordo», mormorò Draco, senza guardarlo.
«E allora?
È tutto quello che hai da dire?» lo
incalzò Theodore,
impaziente.
«Non so
proprio cos’altro potrei dirti, Theo», gli rispose
l’amico,
cominciando ad alterarsi.
«Be, tutte
queste cose sono sparite dal tuo cervello nel momento in cui
l’hai guardata negli occhi? Cos’è
successo, un colpo di fulmine e puff, tutti i
precedenti sono stati dimenticati?» chiese Theodore, per
nulla intenzionato a
lasciar perdere.
«No»,
gli assicurò Draco, scuotendo la testa, «non
c’è stato nessun colpo
di fulmine. Mi ci è voluto un po’».
Theodore fece un lungo
sospiro, capendo che se avesse voluto capirci
qualcosa avrebbe dovuto tirargli fuori le parole dalla bocca con
l’incantesimo
di Appello. L’amico non gli dava mai delle spiegazioni.
«Mi fa piacere che i
tuoi neuroni non si siano del tutto fritti», gli disse
infine. «Perciò, esattamente,
se non è stato un colpo di fulmine che cosa è
stato? In quale momento hai
deciso che ti piaceva abbastanza da dimenticare tutti gli spiacevoli
retroscena?»
«Te
l’ho detto, mi ha addomesticato!» gli
ripeté Draco.
«E suppongo
che dovrò morire chiedendomi che cosa diavolo significhi,
vero?» domando Theo, sarcastico.
Per tutta risposta,
Draco si alzò, si diresse verso il suo baule e
cominciò
a frugarci dentro. Dopo qualche minuto, ne estrasse un piccolo
libricino, che
porse a Theodore.
«“Il
piccolo Principe”?» disse questi, leggendo il
titolo. «Che roba è?»
«Be,
l’ultima volta che ho controllato, era un libro»,
rispose il biondo,
sarcastico.
«Grazie, non
ci sarei mai arrivato da solo. E da dove sbuca? Sembra una
cosa per bambini», rispose Theodore.
«Me
l’ha regalato lei…ha detto che se
davvero non tornerò a scuola l’anno prossimo,
almeno avrò qualcosa che
mi farà pensare a lei, e che sarà come guardare
le stelle e sentirle ridere»,
gli spiegò Draco.
Theodore lo
guardò come se avesse appena visto il cervello
dell’amico
salutare e partire per il Guatemala. «Come hai detto,
prego?»
«Ho detto
che il libro me l’ha regalato lei, così se non
tornerò a scuola
l’anno prossimo…»
«Sì,
ho sentito perfettamente quello che hai detto!» lo interruppe
Theo,
cominciando ad arrabbiarsi. «Ti rendi conto, vero, che stai
cominciando a
parlare come lei? E cos’è questa storia che non
tornerai a scuola, l’anno
prossimo?»
Draco non rispose per
qualche secondo, tornando a guardare fuori dalla
finestra. Gli sembrò di vedere una figurina bionda che si
dirigeva saltellando
verso il salice, e alzò le spalle. «Per me se
leggi il libro capirai quello che
intendo», disse infine.
Prima ancora che
Theodore avesse il tempo di ribattere, era già uscito.
Prima
classificata: Sarà come se tutte le stelle ridessero,
Lyra_weird
• Grammatica e forma: 14.475/15
• Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
• Originalità della trama: 5/5
• Attinenza al tema assegnato: 10/10
• Gradimento personale: 5/5
Totale: 44.475/45.
Commento: la prima frase è a dir poco splendida. Davvero, ho rischiato di ammazzarmi dalle risate immaginando Draco a ballare al Moulin Rouge. Che immagine Slashosa!
Andando con ordine, la penalizzazione nel primo punto è dovuta a una serie di spazi mancati dopo i puntini di sospensione e ad un “suo” che avrebbe dovuto essere “tuo”. A parte questo, la grammatica è perfetta e la lettura è scorrevole.
Ho adorato il tuo Theodore, lo dico subito. È molto più Serpeverde di come me lo immagino io, ma è davvero interessante. E Draco… be’, l’hai tenuto fedele al personaggio originale e hai aggiunto qualcosa di tuo, come per la precedente – che, tra l’altro, è splendida – fic che mi avevi mandato. Luna non compare, ma è come se ci fosse anche lei, nelle parole di Draco. Davvero notevole, brava!
La trama, devo dirlo?, è originalissima. Sia per la scelta di personaggi e pairing, sia per come hai gestito citazione, libro e quant’altro.
La citazione è perfettamente amalgamata alla storia, viene ripetuta un paio di volte ma questo non stona, e inoltre ne sono presenti almeno altre due. Direi che hai reso molto bene il tema “piccolo principe” di questo contest.
Inutile dire che ho adorato questa fic dalla prima frase – LOL! – all’ultima. I personaggi sono rimasti loro stessi, la citazione (le citazioni) sono inserite splendidamente. Non so che altro dire, complimenti!