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Autore: Diletta_86    21/03/2011    1 recensioni
Se esistesse una seconda possibilità per gli amori speciali, quelli normalmente irrealizzabili: se ci fosse al mondo un sosia della persona che amate, voi, riuscireste a restarne indifferenti?! Il dilemma si pone anche al commissario Berardi che, di ritorno da una vacanza, si imbatte nell'amore della sua vita... senza sapere che un'altro amore gli è stato regalato dal destino...
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Gaetano trascorse il resto della notte seduto in uno scaciato pub sul lungotevere Trastevere, bevendo come un ossesso senza nemmeno un motivo plausibile. Lo riportarono a casa alcuni colleghi incontrati fortuitamente all’uscita del locale.
Al mattino si svegliò con un clamoroso mal di testa da sbronza ed una altrettanto abnorme voglia di caffeina. Incurante di quello che indossava, ovverosia un paio di boxer rossi e bianchi modello pappalardo, l’uomo si diresse in cucina per mettere su la moka, quella grande, altrimenti davvero non c’era scampo per iniziare la giornata. Peccato che la dea fortuna avesse in mente tutt’altro per il buon commissario Berardi. Nemmeno il tempo di mettere sul fornello la macchinetta,infatti, che il trillo vivace del campanello di casa prese a rimbombargli nelle orecchie, portandolo a maledirsi da solo per quel mal di testa inopportuno.
Con passo lievemente barcollante, i capelli ritti ed una cera certamente non professionale l’uomo andò ad appoggiare un occhio color blu scuro contro lo spioncino della porta, curioso di sapere chi diamine rompesse le scatole di Lunedì mattina.
“ Oh Santa Polenta!”
Esclamò spostandosi dalla porta di scatto,quasi che questa intendesse morderlo. Non poteva davvero credere ai propri occhi. Stefania, cioè la copia sputata di Camilla, stava immobile davanti alla sua porta! Benché fosse avvezzo alle peggiori situazioni Gaetano impallidì,realizzando di essere in mutande.
“ Un attimino! Arrivo!”
Gridò abbastanza forte da farsi udire da fuori e lesto come un gatto sull’albero si infilò dentro il suo consunto blazer giallo, allacciandolo alla bell’emeglio ed andando ad aprire.
“ Salve sono la nuova vic…ah… buongiorno dottore!”
Stefania si riprese dal proprio stupore nel lampo di un secondo, mentre Gaetano stava ancora tentando di mettere in fila i neuroni per trovare qualcosa di intrigante da dire alla donna. Alla fine si limitò a sorridere impacciato mentre lei lo squadrava e scoppiava in una fragorosa risata.
“ Guardi che il trucco del blazer con sorpresa è vecchio..ed a quest’ora non attacca granchè…”
“ Eh?! Che?! Non ho…”
Si. Alla fine aveva capito. Che razza di cretino che era! Presentarsi ad aprire mascherato da maniaco di quart’ordine! La sua reputazione era appena uscita per andare a puttane!. Rosso come un peperone maturo l’uomo aprì e richiuse la bocca nel tentativo di prendere aria ed ossigenare il cervello; era semplicemente adorabile.
“ Suvvia Gaetano..c’è di peggio ti assicuro… “
Disse lei in un ultimo ridacchio sottomesso e trattenuto con una mano. Quell’uomo era un bambinone, almeno se lo incrociavi appena alzato. Senza fare tanti altri discorsi Stefania lo oltrepassò, chiudendosi la porta alle spalle e dirigendosi in quella che, nel suo appartamento al piano di sotto, ed evidentemente anche li, era la cucina. Già che c’era spense la macchinetta del caffè e né versò due tazze, seguita da vicino da un Gaetano ad ogni istante più allibito.
“ Ma tu… fai cosi con tutti?!”
Le domandò alfine ritrovando una parte del suo charme abituale ed afferrando una delle due tazzine fumanti.
“ No..solo con i vicini che mi aprono in mutande..”
“ Ah,Ah,Ah.. spiritosa lei..”
   
 
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