S-salve a tutti…é__è/me titubante. Questa volta mi
voglio cimentare in una fic diversa dal solito, diversa per
ambientazione, atmosfera e, soprattutto, pairing (molto molto
insolito, lo so! Forse usato per la prima volta, la mia mente
contorta...^^;;;) e spero di dare il meglio! ^___^ Ah, la song (stupenda!
*.*) che ha battezzato questa follia appartiene ai Linkin Park.
Mandatemi pareri e commenti, se volete, ne sarei felicissima!
^______^ E ora ecco a voi le dediche! A Michiru ormai lo sai
perché, no?! ^___- ; A mamy Sakuya per sollevarle il morale (forse
più la dedica che la fic…^^;;) e perché se lo merita!; A
zia Yurika perché mi sostiene e perché l'ammiro tanto!; A zia
Seimei perché è semplicemente unica!; A zia Miyu perché è una
santa e mi ha fatto conoscere lo yaoi in Slam Dunk!; A cugi
Natsume perché crede in me e la sua "life and death"
è bella bella!; A cugi Sayaka, l'anima del RuRu cat realm, che
farei senza di lei?!; A cugi Akira 14 perché una nostra
chiacchierata mi ha convinto ad usare questo pairing!!; A Pam
perché l'adoro! La mia puccissima cavia! ^___^; A Kyoko perché
risponde sempre agli squilli! A parte scherzi, perché è
adorabile!!; Ad Azzuzzu aka Myako perché mi presta il suo
pargolo e perché è un'amica! (Non cambiare mai!!); Ad Emichan
perché mi mette sempre di buon umore! (Compito arduo!); A Minako
(sis Tsukino! ^^) per la bellissima giornata trascorsa a Lucca (con
Pam e Kyoko)! ^***^; Ad Estel per esserci! ^___^. Ragazze vi
ringrazio per tutto quello che fate, spero continuerete ad
essermi vicine! VVTB! E un "grazie" enorme, di cuore,
va a te per lettere questa mia stramba fic! *Inchin, inchin* A
prestooo!!
A place for my head
Di Kima
Sono qua, lo aspetto, da mezz'ora, è in ritardo, lo stronzo; si
permette pure di farsi desiderare! Avrei dovuto dare retta a
Hisashi e Hanamichi, non dovevo cedere. Mi accendo l'ennesima
sigaretta, quest'attesa mi fa impazzire! La mia mente va
all'altra sera, di nitido solo la sua voce al video telefono:
- Vieni al solito posto, dopodomani, alle sei…ciao piccolo-
come al solito. Lui da ordini, io ubbidisco scodinzolando…non
ho potuto neppure sbraitargli contro per avermi svegliato alle
cinque del mattino. Una boccata, un'altra e un'altra ancora,
nervoso batto il piede a terra, basta me ne vado! Sono stato uno
stupido a venire! Ma che mi aspettavo?! Poi una mano ferma la mia
all'ennesima boccata.
- Fumare ti fa male e rovina il tuo dolce sapore…- un bacio
sul collo, come un sigillo. Mi afferra per un braccio, girandomi,
abbracciandomi. I miei occhi pieni di rancore nei tuoi, placidi,
limpidi. Le tue dita giocano col mio mento, il silenzio intorno.
Sorridi vincitore, ti avvicini, le tue labbra sulle mie, baci con
trasporto, vuoi comandare tu, normale: sono ancora il tuo
burattino. Mi allontano di scatto, ti fisso, mi sento calpestato,
la rabbia sale. Torno al mio amato filtro, l'ultima boccata,
lancio la cicca ai tuoi piedi, poi, risalendo con gli occhi, fino
al tuo viso abbronzato - Che vuoi?- mi esce basso, greve. Chiudi
gli occhi, ti modella le labbra un sorriso saccente, odioso. -
Nulla…hai già risposto alle mie domande Yohei…- mi
fissi con quei tuoi occhi forti. Solo ora capisco! Che idiota con
stato! Mi ha messo alla prova e ha vinto… - Cosa?! Mi hai
tradito, ferito, con che coraggio ti presenti di fronte a me?!
Parla Shinichi!-
- Io non ti ho tradito…- rispondi scavando dai miei occhi al
mio cuore, calmo, come se nulla fosse.
- E fare sesso con un'altra tu come lo chiami?! Socializzare?!
Non farmi ridere!- sbotto urlando, stringo le palpebre, mi fai
schifo!
In un attimo mi sei di nuovo addosso, il tuo odore, il calore, le
tue mani esperte, perfette conoscitrici del mio corpo.
- Io pensavo a te…come sempre…penso solo a te…- mi
fissi convinto, serio. Una risata acida mi esplode in bocca, uno
schiaffo affiora alla mia mano.
- E io dovrei crederti?! Non sono più un ragazzino, non
prenderti gioco di me!-
Blocchi il mio polso, costringendomi ad un muro, ancora i tuoi
occhi arroganti, la mia aria di sfida.
- Smettila di trattarmi come un oggetto- sibilo tappandoti la
bocca con altra mano - Ti renderai conto che non sono tenuto a
rimanere…-
Sorridi, sorridi di me, lo vedo esplicito nei tuoi occhi.
- E ora lasciami, non ho più voglia di stare qui- ti ordino
fissandoti serissimo, severo. Tu, al contrario, mi afferri
l'altro polso, bloccandomi alla parete; un'espressione
soddisfatta, boriosa, mi fa venire voglia di picchiarti!
- Io ti voglio- mormori cominciando a sbottonare la mia camicia,
non ti guardo neppure in faccia: sei disgustoso.
Le tue dita di nuovo sul mio petto, il tuo tocco sulla mia pelle
e poi le tue labbra, la lingua, come un sogno proibito, un
dannato sogno al quale non ho possibilità di aggrapparmi. Non
posso abbandonarmi di nuovo. Sono già precipitato, il tuo corpo,
quest'amore a senso unico, mi hanno fatto già fatto schiantare
una volta, di nuovo ferito, no, mai, per te no.
La tua mano scivola, lenta, fino al mio ombelico, la tua meta è
vicina, vero?!
Improvvisamente un suono assordante lacera l'aria, l'allarme per
le piogge acide, come un salvatore celeste, mi libera dal tuo
giogo. Sguscio via tremante di rabbia, ti fulmino con lo sguardo.
- Vieni da me- dici con tono incolore
- No- vado da Hisashi, se corro ce la faccio sicuramente. Da te
non voglio proprio nulla! Comincio a correre nella direzione
opposta, il cielo si schiarisce l'ugola su di me, il tuo sguardo
sulla mia schiena mi gela.
Faccio irruzione in salotto, trafelato, ho corso come un
forsennato.
- Ehi, ma non si usa bussare?! E se eravamo "impegnati"?!-
mi sgrida subito Hisashi emergendo dal divano avvinghiato al mio
migliore amico.
- Ti prego, non ti ci mettere pure tu!- non mi abituerò mai
all'idea che stanno insieme! Vederli così appiccicati mi fa
venire la pelle d'oca, prima si odiavano e ora guardali!! Neanche
cinque minuti senza pomiciare! Bah…se non li vedessi
difficilmente ci crederei!
- Mm…il bimbo è di pessimo umore…- sospira Hisashi,
mettendosi a sedere.
- Allora com'è andata? Sembri sconvolto!- chiede subito
premuroso Hanamichi. E ad un sorriso così casto e puro cosa
posso rispondere se non la verità?! Cinque minuti dopo eccomi
seduto tra di loro a raccontargli tutto, per filo e per segno,
senza omettere nulla.
- Cosa intendi fare?- chiede solo a questo punto il mio rosso
amico.
- Non lo so…- ammetto, la testa bassa, sono il solito
invertebrato.
- Fratellino, non puoi farti condizionare da quello che ti ha
detto! Ormai dovresti conoscerlo! È un bugiardo! Ti tratta come
una sua proprietà, mi domando come hai potuto resistere per due
anni!-
- Perché lo amo- ma che sto dicendo?! La verità. Sono proprio
un idiota! Già, gli innamorati fanno sempre cose insensate agli
occhi dei semplici ottusi. Come posso amarlo ancora?! Mi sto solo
ingannando…La mente, il corpo, si fanno prede della menzogna
ma il cuore no, mai. Basta, voglio solo dormire! Rifiuta di
vivere quest'amore; la felicità è troppo impegnativa per te,
incoerente e precario moccioso. Non voglio più pensare a lui!
Come puoi chiamare l'alba così senza il sole?! Come puoi
dichiaranti sereno senza la pace dei suoi abbracci?! Stop! La
vita non ti aspetta…
Mi sveglio lentamente, da un torpore infinito, oppressivo come il
lutto delle campane, altrettanto triste e lacerante. Nella stanza
semivuota solo la tenda luccica alla fredda luce di neon e
lampioni. Non riesco a dormire, anche nel sonno i suoi colori
regnano incontrastati, non posso vincerli, l'inerzia mi sfianca,
sfilaccia il coraggio, la convinzione. Vago per l'appartamento
preso da un desiderio forte ma indecifrabili, come quelle
improvvise voglie di cibo nei pomeriggi oziosi. Fuori la notte è
serena, nel cielo scuro si vedono perfetti i riflessi e le luce
dei satelliti, la pioggia acida è durata stranamente poco,
neppure l'asfalto la ricorda. Hisashi e Hanamichi dormono nella
stanza accanto, abbracciati, nudi, bellissimi, come statue
marmoree. Mi vesto in fretta, furtivo, afferro il cappotto e
scendo in seno all'oscurità, capace di nascondere qualche ferita
di troppo.
Le strade sono deserte, non ci sono più neppure i teppisti e i
barboni di una volta, i continui retaggi della polizia hanno
compiuto il loro intento, solo il silenzio regna nella città;
neppure il vento consola il solitario viandante. Finalmente un
distributore automatico di sigarette, quell'ottimo odore di
tabacco bruciato, utile compare. Una boccata dopo l'altra, una
strada dopo l'altra, un incrocio e un semaforo, il nulla.
Compagni e mete, confini per l'occhio distratto. Poi un parco
fatto solo di cemento e ferro, qualche lampione dalla luce
ambrata e tanto, troppo oblio. Mi fermo a respirare l'aria; nulla
resta di quello che era, di quelle piante e fiori ed esseri,
chiamati animali, che vivevano qua e là e ora si vedono solo sui
libri. Desolazione. Ecco cosa resta della nostra cara metropoli
all'affilato esame della notte: tanta perfezione per nulla.
L'ultima sigaretta, meglio tornare sui miei passi, il mio
mantello scuro tra poco brucerà in un'alba numerata. Il mio
sguardo cade in un'ombra famigliare, delle spalle larghe
inconfondibili, alzo gli occhi rassegnato, irato, pronto a
sputare veleno.
- Che vuoi?- gelido, lapidario, sparisci!
- Parlarti- rispondi serio.
- Non mi interessa, io non ho proprio nulla da dirti-
- Sapevo di trovarti qui-
- Sai già tutto quello che devi, quindi lasciami in pace-
- Già, so anche che mi ami ancora-
Ghiacciato. Colpito. Spogliato di ogni maschera. Debole. Senza
parole. Titubante, ancora una volta, ai suoi occhi potenti.
Mi afferra di peso, all'improvviso, troppo stupito per reagire,
mi conduce a casa sua, silenzioso, un'aria soddisfatta
tutt'intorno.
Vorrei dimenarmi, urlare, ma compirei solo il suo gioco; lo farei
godere, lo convincerei che ho paura di lui, ipocrisia assoluta,
temo solo il mio scarso autocontrollo.
Siamo nella sua camera, mi ha fatto sedere sul letto, perfetto
padrone di casa, cortese e attento ai dettagli, maniaco
dell'ordine più assoluto; questo fa capire molto di noi…uno
come me, impulsivo e senza freni, con uno come lui, stratega e
perfezionista, alchimia pazzesca! Ma, a quanto pare, il destino
non valuta queste "sottigliezze"!
- Vuoi bere qualcosa?- domanda servizievole; di solito non bevo,
ma è l'ultima speranza per tener saldi i miei freni già lenti.
- Sì, un whisky, doppio- rispondo sicuro. Mi guarda prima
stupito, poi compiaciuto, che abbia già capito le mie
intenzioni?! Maledizione! Non posso essere così dannatamente
cristallino! Mi porge il bicchiere, sono un po' nervoso, la sua
presenza, questa stanza così intrisa di lui, di noi, il suo
regno indiscusso, impossibile vincere, solo temporeggiare.
Scaccio i pensieri con il primo sorso e poi gli altri vengono da
soli, uno dopo l'altro, forti e liberatori, necessari, di fronte
al suo fascino straripante. Non può vincere come sempre!
- Ancora!- gli ordino sventolando il bicchiere vuoto, contrariato
arriccia il naso, prego che si sbrighi, il suo modo di fare è
odioso. Prende la bottiglia e il bicchiere, subito me lo riporta
pieno.
- Grazie!!- esclamo fissandolo oltre il bordo mentre torna ad
appoggiarsi al muro. Spero che l'alcol faccia presto effetto; so
bene che non gli verrebbe mai in mente di possedermi mentre sono
stordito, non si divertirebbe; lui vuole vedermi bramarlo,
dipendere da lui e solo allora colmarmi di piacere. Appena l'ho
conosciuto non era per niente così! Amava essere calmo, forte,
generoso, forse ora ha solo consumato la sua bella maschera e non
rimane che la sua natura più pura, feroce.
Al terzo bicchiere la testa comincia a girarmi e un'ebbrezza
sonnolenta si fa spazio nel mio corpo, cominciando dalla testa.
In modo maldestro abbandono il cappotto per terra e mi sfilo gli
scarponi lanciandoli ai piedi del letto, non posso tornare a
casa, voglio solo dormire. - Buona notte!!- gli urlo quasi
sprofondando nel cuscino, l'interruttore dei miei pensieri si
spegne in fretta, il buio m'ingoia completamente.
Sbarro gli occhi tornado al vero, molto più assurdo di un sogno,
in verità, una strana scena fissa in mente. Provo a muovermi tra
le lenzuola, inutilmente: le sue braccia m'immobilizzano. Lo
sapevo, pensa si avermi di nuovo, mi incatena a sé come i
muscoli, come se questo bastasse! Quando si renderà conto che
non sono un randagio sarà sempre troppo tardi. È per questo che
non volevo incontrarlo…Oltre ai cento motivi che il mio
corpo, in questo momento, palesa chiaramente! Mi guardo in torno,
assonnato, stordito, agitato: trovarmi in boxer nel suo letto non
era decisamente nei miei piani! La stanza chiara, nella luce
grigiastra del mattino, ha qualcosa di desolante, il suo respiro
regolare consola una piccola lacrima che mi scorre dentro, appena.
Il suo viso disteso, assorto nel sonno, i capelli scompigliati e
le labbra schiuse, mi sorprendo a fissarlo come facevo dopo le
prime notti passate insieme, chiedendomi se era vero, se
quell'essere stupendo fosse davvero lì solo per me, per me e
basta. Fosse ancora così semplice…sospiro, scrollo la
testa, ma cosa vado a pensare?! Non può essere proprio nulla
come allora! Io sono troppo stanco per continuare e lui troppo
impegnato per curare le mie ferite, d'ora in poi dovrò fare
senza di lui...Già, come se avessi scelta! Il suo comportamento
è più che esplicito! Prima mi tradisce, poi mi viene a cercare,
sicuro, come se gli dovessi tutto questo! Mi alzo di scatto,
incurante del suo braccio che cade via veloce, voglio andare via!
Non ho proprio più nulla da fare in questa camera! Comincio a
raccogliere i miei abiti sparsi un po' dappertutto, vorrei tanto
sapere che ha combinato mentre dormivo! Non ricordo proprio nulla…Due
braccia forti mi cingono improvvisamente la vita, mani grandi,
tutt'altro che sconosciute, cominciano ad accarezzare il mio
petto nudo, le sue labbra sul collo, il respiro tra i capelli,
sulla pelle. Un brivido tiepido mi corre per la schiena
riecheggiando in ogni angolo del corpo, le sue dita giocano con i
miei capezzoli, il suo calore ovunque. Le sue mani lente su di
me, come se mi stesse rimescolando (Non mi piace come termine, ma
non ho trovato di meglio! ^^;;;; sorry! NdK) il cuore, il sangue,
le viscere, l'anima. Comincia a mordicchiarmi il lobo, curioso e
saggio procede pian piano, eccitando ogni mia cellula al solo
pensiero. Una guerra nella mia mente: ragione e istinto,
desiderio e orgoglio, vittoria o massacro, delirio o violenza…
Sto cercando di resisterti, è inutile, lo so, lo sai; ti muovi
su di me come se fossi il padrone indiscusso di questa carne, di
questa pelle che brucia dal desiderio di tornare a te. Il tuo
respiro calmo e il mio affannato si mischiano nel mattino terso,
con te non vincerò mai, utopia assoluta la tregua. Le tue mani
scure percorrono il mio peto, gli addominali e poi giù…mi
mordo le labbra, vorrei fermarti, impedirmi di bramarti, ma non
scorre più forza in me, sono vulnerabile, fragile, vuoto…confortami,
proteggimi, colmami, amami.
È come se il mio corpo fosse inerme, i miei occhi vuoi, fissi,
la mia anima fuori che mi scruta: incredula, rassegnata, iraconda
del sorriso arrogante che accende il tuo viso stupendo. - B…Basta…-
mormoro - Basta!- la mia voce strozzata, stridula, bassa, come se
la sentissi solo il nella mia testa. Ti fermi, le tue dita
nuovamente vicinissime alla tua meta, mi baci il collo, la
guancia, fino all'orecchio. - Davvero?!- sussurri leccandomi
l'orecchio - Sì- rispondo staccandomi da te con una risolutezza
scaturita da chissà dove.
- Va bene, va bene…- dice serafico sedendoti sul letto -
Volevo solo divertirmi un po'…come sei serioso!- di-divertiti?!
La rabbia soppianta, in un attimo, eccitazione e stupore; uno
schiaffo alla mia mano sul suo viso.
- Sei sempre il solito…-
- Questo dovrei dirlo io! Quando la finirai di prendermi in giro?!-
- Finché me lo permetterai io lo farò- mi guardi dritto negli
occhi, non riesco a crederci: ora sarebbe colpa mia?!
- B-bene! Allora torna quando sarò come vuoi tu!- grido
voltandomi.
Mi ritrovo tra le tue braccia, senza capire.
- Sei già come ti voglio…- mormori. Una lacrima dai miei
occhi spalancati. Perché?!
- N-non mi basta …- non ne sono così sicuro…di nuovo
via dal tuo calore. Dove ho messo il coraggio di guardarti in
faccia?! Mi infilo il cappotto, afferro gli altri vestiti, poi
via! Sono già in strada.
I'm sick of the tension sick of the hunger
sick of you acting like I owe you this
find another place to feed your greed
while I find a place to rest
I want to be in another place
I hate when you say you don't understand
(you'll see it's not meant to be)
I want to be in the energy not with the enemy
a place for my head
Maki- Ehi, ehi, ehi!! Non puoi mica finire così! ><
Mito - Oh, Kimuccia, ma lo sai che ti adoro?! *____*
Kima - Grassie YoYo! ^*^ Shini non ti preoccupare forse ci sarà
un nuovo capitolo! ^__^
Mito - Coooosa?! Ma gnoooo!! ç_____ç
Maki - Coooosa?! Ma vaiiiiiiiiiii!! ^o^
Kima - Shini, tanto tu hai il 2 di picche fisso! =P E' inutile
che festeggi! =PPP
Maki - Donna crudele! Perché mi vuoi così male?! ç___ç
Kima - Ma se hai tentato di violentare YoYo per tutto il tempo!
>.< Anzi che non ti ho castrato!
Mito - Vero, vero!
Maki - Ma sei tu che mi hai fatto maniaco! ç_______ç
Kima - Ma se hai fatto sempre come ti è parso e piaciuto!
>o< Ok, basta così! YoYo, ti va un tè con Hisa e Hana?
Mito - Oh, certo! Andiamo! Ma...non lo farai felice, vero?! é_è
Kima - Non ci pensare! ^__^
Mito - Mmh...O_o
Maki - Ehi, autrice!! Ascoltami! Stammi a sentire! Non è
giustoooooooooo!!! çOç
Kima_mode_ignore
FINE! ^__^