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Autore: paolapizz    23/03/2011    2 recensioni
Questa one-shot, in qualche modo, si rifà al racconto di Anopticon Il fascino discreto della tortura , ispirato all’autore dall’autrice Hellister.
Leggendola potreste accorgervi che, a volte, pubblicare racconti su un sito web potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
Genere: Horror, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedico questa storia ad Hellister ed Anopticon

Devozione mortale
 

Anopticon era ormai il suo schiavo  , Hellister ne traeva un sottile piacere.
Lei era la sua “malvagia padrona”, e lui strisciava voluttuosamente ai suoi piedi,  legato.
Egli non avrebbe mai osato contraddirla.
Se  gli avesse chiesto di togliersi la vita per farle piacere , lui non avrebbe esitato un istante ad obbedirle, solo  per vedere negli  occhi di lei  il  godimento , la piena soddisfazione.
Ormai da tempo, lei dettava le regole di quel gioco verbale  perverso e allucinato , e ad entrambi sembrava andar bene cosi’.
Quel gioco era iniziato un po’ per caso  ,mesi addietro , da uno scambio di recensioni  alle storie che ciascuno dei due aveva  pubblicato su un sito web.
Di certo i due non potevano però immaginare che la loro stessa perversione stesse alimentando la perversione di qualcuno che spiava il loro scambio di recensioni, da lontano.
In un luogo isolato dal mondo, Blue si accingeva a scrivere un’altra delle sue macabre storie.
Sin da quando  aveva iniziato a scrivere, Blue si era resa conto che quelle che metteva nero su bianco non erano semplici storie, ma vere e proprie manipolazioni della realta’.
Da tempo  leggeva  le storie di Hellister ed Anopticon,   e aveva sviluppato per loro una passione  ardente e morbosa. Come se non bastasse era invidiosa marcia della loro intesa , e meditava di minarne la solidità.
Si decise ad un gesto estremo.
Voleva che entrambi si accorgessero di lei, della sua profonda ammirazione per le loro creazioni letterarie.
Si gettò a capofitto in quella che sarebbe stata la miglior prova di scrittura suggeritale dalla propria follia.
Il giorno seguente i giornali  riportarono la notizia dell’esplosione di  un casale  abbandonato nella bassa bergamasca ( il luogo in cui Hellister aveva torturato Anopticon nel racconto di quest’ultimo, intitolato Il fascino discreto della tortura).
Persone rinvenute tra le macerie: un uomo  già morto prima dell’esplosione , in un arnese di tortura chiamato culla di Giuda; una donna  il cui unico vestiario era  stato un paio di stivali che arrivavano fin sopra al ginocchio, dei  quali  ora non rimaneva  che qualche brandello sparso qua e là; un’altra donna  che, inosservata , aveva seguito  gli altri due fino al casale, e aveva aspettato che  tutto fosse silenzio per  innescare  dall’esterno, vicino all’entrata  del casale,  una bomba a mano. Sarebbe  bruciata  insieme agli altri,  non senza  che prima  le si fosse  disegnato sul  volto un ghigno soddisfatto e sadico.
La terza persona era Blue,  e lo scenario appena descritto era lo stesso che lei aveva voluto per il proprio racconto dedicato ad Hellister ed Anopticon.
 
Era bruciata con un ghigno perché aveva realizzato la propria massima aspirazione :  vedere  il frutto letterario della  follia dei suoi eroi tramutarsi in una realtà che lei stessa avrebbe stravolto, entrandovi da perfetta intrusa, per unirsi a loro nell’eternità della morte.
 
 
 
  
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