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Autore: ChristineB    23/03/2011    10 recensioni
Kate rimane scioccata ma alla fine chiude gli occhi e si lascia andare a quel bacio.
A quel bacio desiderato da anni, a quel bacio che non si aspettava, a quel bacio improvviso.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Premessa: Questa one-shot è ispirata ad una ruolata, attualmente conclusa, del Castle Italian GdR su Facebook.
Io faccio la parte di Kate e il mio amico quella di Richard.
Ringrazio lui per la cordialità e per la destrezza che usa nell'interpretare Castle. Sei davvero fantastico!


We can dance all night long.



Era finalmente calato il sole, si stava facendo sera e Kate era abbastanza nervosa.
Il giorno prima aveva dormito a casa di Lanie e Castle le aveva mandato un pacco. Il pacco era bello grande, aveva accettato di fargli da accompagnatrice per una premiere ma non ne era molto convinta.
Kate era nervosa, aveva paura dei fotografi, di quello che avrebbe detto la gente vedendola con Castle. Avrebbero sicuramente frainteso e lei non voleva fraintendimenti.
Ma quando aprì il pacco rimase a bocca aperta. Un vestito, blu, quasi da principessa delle favole. Richard Castle le aveva comprato un vestito che poteva fare invidia alla signorina Cenerentola.
E quando era andata a casa si era preparata, vestita, truccata... solo per lui.

Aveva appena suonato e Kate decise in quel momento che i capelli doveva tenerli sciolti, i suoi soliti capelli mossi e lucenti.
Quando andò ad aprire alla porta si trova un Castle in smoking, perfetto, come se dovesse andare ad un matrimonio.
«Sei... bellissima.» disse lui rimanendo quasi a bocca aperta davanti a quello splendore.
Kate arrossisce e così si dirigono fuori. Però sorge un piccolo problema.
«Gina mi ha affittato una limousine solo per questa sera. Per me potevamo anche andare a piedi o in metro ma ci tiene. Se vuoi cambiare idea per me va bene.» disse Castle cercando di fare un sorriso.
«Per una volta accontentiamo la tua ex moglie».
Kate sorride e Castle la fa entrare per prima, tenendole la portiera aperta, come un gentiluomo dovrebbe fare.
Arrivati davanti all'hotel sorgono altri problemi, più gravi.
«Sei sicura di stare bene? Nervosa?». Un Castle totalmente differente dal solito.
«Si, sto benissimo». Si gira, lo guarda e... «Devo dirti che sono nervosa da quando ho visto questo vestito».
Le scocca un'occhiata divertita ma Castle cerca di rassicurarla.
Kate ha paura dei fotografi ma ormai Rick ci ha fatto quasi l'abitudine. Lei no. Lei non è abituata a stare sotto i riflettori.
«Dai facciamo quest'entrata.»
Castle esce dalla limousine e poi allunga un braccio verso l'interno, verso Kate. Quando lei esce tutti i fotografi iniziano a scattare foto; Beckett è immobile e saluta solamente con cenni brevi della mano.
Lui capisce che è meglio entrare di corsa e così, superati i paparazzi, ordina due Martini Dry.
«A proposito te l'ho già detto che sei uno schianto stasera?»
«Si, questa è la seconda volta che me lo dici».
I due si guardano e poi buttano giù i Martini appena ordinati. Di lì a poco due uomini, abbastanza brilli, si avvicinano a Castle e lui presenta Kate.
Le fanno un mucchio di complimenti ma lei arrossisce sempre di più tanto che poi Castle la tira per un braccio diretto alla pista da ballo.
Una pista da ballo grandissima, in parquet, con mille luci. Purtroppo per lei, inizia una canzone jazz romantica, da lento.
Castle fa una battuta, lei ride, lei gli sussurra qualcosa e lui ride dolcemente.
Kate Beckett poteva sentire il suo respiro, persino il battito del suo cuore e quel battito era molto forte.
Poi arriva il momento tanto atteso da Castle: la presentazione del suo nuovo libro.
«Scusami Kate. Torno subito. Non scappare!»
Sorride, a malincuore. Senza Castle sembra persa, sembra essere un pesce rosso rinchiuso in un acquario dove vivono solo pesci tropicali e rarissimi.
Ma l'unico pensiero di Castle è lei. Castle la cerca con lo sguardo, la vede al bancone del bar a bere un altro drink, ormai rimasta sola.
La cosa che Kate non si aspettava era che Castle, finita la presentazione, finite le domande delle fan e dei giornalisti, la prendesse per un braccio e iniziasse a correre. Correre veloce, diretto ad un posto difficile da trovare.
Raggiunge una parete nascosta, buia e fa segno a Kate di stare zitta. A Kate vennero i brividi sulla schiena.
L'affanno della corsa si fa sentire nel respiro di Castle. Lui le da dell'ubriacona, lei risponde che ci vuole tanto per farla ubriacare.
Poi un vocìo femminile riempie quel piccolo corridoio e Castle preme il suo indice destro sulle labbra della detective. Qualcuno lo cerca.
«Forse il mio dopobarba è troppo forte?» Castle la mette sul ridere.
«Veramente è la tua acqua di colonia...» Kate scivola un pochino più in là, trascinando Castle co sè.
Castle rimane un po' deluso dalla sua risposta ma continua a fare pressione.
«Non ti piace?»
«Mi fa pizzicae un po' il naso, tutto qui. E comunque sei Richard Castle... è normale che qualcuno ti segua.»
Sorridono, insieme e quel minuto sembra non passare mai ma Castle deve sempre rovinare i momenti più dolci.
«E se passassimo il resto della serata qui? E' intimo... mi piace...»
Di nuovo la mette in imbarazzo e Kate non ce la fa più, perde quasi le staffe ma si trattiene dall'urlare.
«Allora Richard vuoi farla finita? O... ogni volta che mi fai un complimento arrossisco okay? Lo vedi da solo! Non continuare, ti prego.»
«E se ti dicessi che lo faccio apposta perchè quando sei imbarazzata diventi ancora più carina?»
Il solito Richard Castle, quel Richard Castle che osa. Osa giocare con il fuoco ma purtroppo il manico del coltello non è dalla sua parte...
Castle si avvicina, le sue labbra sfiorano quasi quelle di Kate ma le fan urlanti e gli ospiti nella sala principale lo stanno cercando, vogliono che il loro idolo torni.
Un'altra corsa, un altro rimpianto.
Voglioo autografi, vogliono foto, vogliono di tutto e di più e Castle, come un robot, esegue le stesse operazioni mille e più volte, senza sorrisi, senza allegria. Ma il suo pensiero è rivolto a quella donna, quella donna che era rimasta lì con lui anche se la serata era diventata noiosa.
Gina e Meredith se la sarebbero svignata subito, appena arrivate o magari dopo due drink.
Qualcuno ferma Castle, una donna bionda, molto presa dallo scrittore. Gli chiede se vuoi avere l'ispirazione con lei, vuole che vada con lei nella sua suite.
E Castle fa l'affermazione che qualunque donna avrebbe voglia di sentire...
«Mi dispiace signorina... La mia ragazza mi sta aspettando da tutta la sera e ora vorrei riaccompagnarla a casa. Se non le dispiace...»
Succede tutto così in fretta che Kate non si rende minimamente conto che Richard Castle sta venendo verso di lei. La prende per un braccio, l'attira a sè guardandola negli occhi e poi la bacia, sicuro che tutti i presenti abbiano gli occhi puntati su di lui e sulla sua accompagnatrice.
Kate rimane scioccata ma alla fine chiude gli occhi e si lascia andare a quel bacio.
A quel bacio desiderato da anni, a quel bacio che non si aspettava, a quel bacio improvviso.
Subito scatta una corsa pazza verso la limousine, quella limousine bianca che li aveva accompagnati fino a quell'hotel del centro di New York.
Una volta entrati, Kate non osa parlare. Si guarda le ginocchia, incapace di dire o fare qualcosa.
  
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