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Autore: Il Saggio Trentstiel    23/03/2011    9 recensioni
"Sto mettendo dei gamberetti sulla griglia! Ehi Noah, dico a te!"
Mi incupii di botto, desiderando più di ogni altra cosa che smettesse di chiamarmi "gamberetto".

Questa one-shot fa parte della serie "In due" ^_^
Noah non è così cinico come sembra: basta una cascata di riccioli pel di carota a rabbonirlo!
Se poi ci si mette anche Eva, il Team E-Scope è pronto alla battaglia!
Introduco qui la mia non-coppia (ovvero coppia mai formatasi xD) preferita: NoahXIzzy
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Eva, Izzy, Noah
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In due'
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Sole, bibite fresche, piscina, relax.
Cosa si potrebbe desiderare di più dalla vita?
Oh sì, che suddetto relax sia effettivamente tale!
"Cowabungaaaaa!"
Un urlo belluino, un tonfo ed una miriade di spruzzi direttamente su...
"Il mio libro! Guarda il mio libro Geoff!"
Il biondo riemerse dalla piscina, guardandomi con un sorriso del tutto privo di rammarico
"Avanti amico, sono solo due gocce!"
Sperai che stesse scherzando: il libro era più simile ad uno straccio per pavimenti che ad altro, e per lui erano solo due gocce?
Mi massaggiai stancamente le tempie
"Due gocce per due neuroni, bello il paragone"
Gettai il libro -o almeno quello che ne restava- per terra, e mi avvicinai al bar sotto un ampio ombrellone.
Tutto ciò che volevo era una bibita fresca, lo giuro!
Mi accomodai su uno degli alti sgabelli -accanto a me Katie e Sadie squittivano per chissà quale idiozia-, cominciai a sorseggiare la bevanda e poi la vidi.
Luminosa, sorridente, perfetta.
Quegli occhi smeraldini, quelle labbra sottili e perennemente incurvate all'insù...
Peccato solo per quella dannata cuffia verde che le copriva i capelli!
Adoro quella cascata di riccioli pel di carota, e...
Basta, sto diventando patetico!
Non potei però smettere di osservarla, affaccendata attorno al barbecue su cui -follemente- aveva disposto delle noci di cocco...
Come se mi avesse sentito parlare lei si voltò e cominciò a gridare al mio indirizzo
"Sto mettendo dei gamberetti sulla griglia! Ehi Noah, dico a te!"
Mi incupii di botto, desiderando più di ogni altra cosa che smettesse di chiamarmi "gamberetto".
Oh sì, desideravo anche che Katie e Sadie svanissero da lì, ma quello era un desiderio, ahimè, irrealizzabile!
Mi voltai, sbuffando infastidito, ed incrociai lo sguardo cupo e le sopracciglia pesanti di Eva: ecco, quella è una persona che non mi è mai stata sgradita, anzi!
Le feci un cenno, e lei si accomodò accanto a me, senza smettere di scrutarmi con aria inquisitoria.
Dopo qualche istante di silenzio decisi di intervenire
"Allora? Perchè mi fissi?"
Lei incrociò le braccia con un gesto stizzoso -sebbene fossimo più o meno amici detestava il mio sarcasmo- e rispose subito con la sua voce profonda
"Mi stavo chiedendo quand'è che ti deciderai a parlare con lei!"
La bibita mi andò di traverso e cominciai a tossire, sputacchiandola qua e là.
Parlare con lei?
Per quale motivo...?
Anzi, riformuliamo la domanda: come accidenti faceva Eva ad aver capito...tutto?
Smisi di tossire e tentai di darmi un contegno o, almeno, la mia solita aria annoiata
"Smetti di biascicare cose incompr..."
"Per una volta taci e ascoltami!"
intervenne Eva minacciosa, puntandomi un dito sul petto.
Tacqui all'istante, interdetto
"So di non essere una grande pensatrice, nè tantomeno uno spirito romantico.
Sono però una donna, e certe cose le capisco al volo!
Non dovresti abbatterti, e nemmeno lasciar perdere
"
Il silenzio ricadde su di noi, mentre la mia mente lavorava spedita come non mai.
Se Eva -Eva signori e signore, non un mostro di intelligenza!- mi aveva beccato alla grande, come potevo sperare che gli altri non se ne fossero accorti?
Azzardai un'occhiata verso il tavolo del buffet, davanti al quale lei stava ingozzandosi di stuzzichini con Owen.
Appunto, con Owen.
Non con me, bensì con la palla di lardo.
Emisi un grugnito di frustrazione e tornai a guardare Eva negli occhi
"Non so che idea ti sia messa in testa, ma vedi di levartela subito!
Troppi pensieri potrebbero farti male
"
La ragazzona mi diede una pacca sulla spalla, sorrise e se ne andò senza altre parole.
Quel leggero incurvamento delle labbra mi aveva colpito: superficialmente vi si poteva leggere un semplice e brutale "Stavolta  ti risparmio, ma parlami ancora così e ti uccido"; più profondamente era un sorriso di piena comprensione, di pieno sostegno, di piena fiducia in me e...
Mi alzai di scatto e misi le mani a coppa attorno alla bocca
"Eva!"
La ragazza si voltò, la sua solita espressione arcigna tornata al suo posto
"Non lascerò perdere, per il Team E-Scope!"
Lei accennò un altro sorriso ed alzò un pollice, mentre poco più in là riecheggiava una voce -quella voce- adorabilmente folle, che si univa al mio grido
"Sììì, Team E-Scope! Bravo gamberetto!"
Sorrisi.
Quel soprannome non era poi così male.
   
 
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