Uffa! (200 parole)
[Mirtilla
Malcontenta, settembre 2017]
Sbuffo,
ripensando ai miei settantacinque anni da fantasma.
Venticinque
anni fa, l’eroe magico per eccellenza, Harry Potter, si rifugiò nel cubicolo accanto
con i suoi due amichetti per preparare quella disgustosa Pozione Polisucco.
Il
tanfo era così pestilenziale che dovevo rifugiarmi nei bagni dei Serpeverde,
giù nei sotterranei.
E
mi facevano così paura, con il Barone
Sanguinario sempre in giro con quelle grosse catene che strisciavano… paura da morire.
Oh,
giusto, io sono già morta.
Me
lo ha fatto notare Denti-Da-Castoro Granger, al suo secondo anno.
Poi
è scoppiata a ridere, e Lenticchia Weasley insieme a lei.
Ma
Harry Potter no… lui è così corretto, così onesto, così coraggioso, così bello…
e ha sposato quella sciacquetta della Weasley.
Com’è
ingiusto il mondo… e dire che io gli avevo offerto il cubicolo accanto al mio.
Oh,
Harry! Diciannove anni fa ha salvato il mondo magico da quel brutto cattivone
di Voldemort, e tutti si sono complimentati con lui!
Avrei
voluto complimentarmi anche io, ma non è più venuto a farmi visita.
Nessuno
viene mai a farmi visita.
Nessuno
fa più ribollire disgustose pozioni nel cubicolo a fianco.
Ma
insomma!
Quante
volte deve morire una ragazza, per avere un po’ di considerazione?
Eccoci alla fine, finalmente.
Finalmente inteso come “alla fine”, non come “evviva, finalmente ha
finito di scassare”.
Ringrazio le 17 persone che hanno inserito la mia raccolta
tra le storie preferite,
le 4 persone che l’hanno inserita tra le storie da ricordare
e le 51 persone che l’hanno inserita tra le storie seguite.
[I dati non tengono conto di eventuali movimenti dovuti alla
pubblicazione di questo capitolo]
Ringrazio i vari utenti per le loro 46 recensioni.
[I dati non… eccetera]
Grazie mille per avermi seguita, per aver commentato, per
aver speso un minuto qui in mia compagnia.
Un grazie particolare a Hyperviolet
Pixie per le recensioni meravigliose,
e a Jules_Black per la segnalazione
per le storie scelte.
[Aspetterò una risposta con la stessa trepidazione con la
quale aspetto la lettera da Hogwarts]