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Autore: Writer96    24/03/2011    9 recensioni
"Hai sempre odiato aspettare.
Ora, invece, pensi di poterlo fare tranquillamente.
Se questo, se aspettare, è ciò che ti permette di vivere ancora allora non vuoi smettere di farlo.
Vuoi, devi aspettare."
Sì, sono tornata con la mia ennesima "Ultimo pensiero di..." James, in questo caso. Scusate, è più forte di me, non riesco a farne a meno.. ^^"
In realtà avevo già pubblicato questa storia su un altro sito, ma volevo postarla anche qui, giusto per vedere cosa ne pensate... ^^
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
- Questa storia fa parte della serie 'Come si amano i pazzi'
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È finita.

Non puoi più fare niente, se non aggrapparti al tuo prossimo respiro in maniera spasmodica e attendere.

Attendere di smettere di respirare, attendere di chiudere gli occhi.

Hai sempre odiato aspettare.

Ora, invece, pensi di poterlo fare tranquillamente.

Se questo, se aspettare, è ciò che ti permette di vivere ancora allora non vuoi smettere di farlo.

Vuoi, devi aspettare.

Così come hai aspettato tanti anni che lei fosse tua, così come hai aspettato nove mesi prima di poter vedere te e lei, uniti davvero, ora ti senti in grado di aspettare, anche per sempre.

Ma sai anche, che ora che ne sei capace è finita davvero.

Il lampo verde brilla e si avvicina, con velocità pazzesca.

Anche se riuscissi a schivarlo, non saresti comunque in grado di sopravvivere al prossimo.

Sai che lei è salva.

Deve essere salva, deve vivere.

Ma hai la certezza che lei non vorrà più vivere.

L’hai aspettata così a lungo che ancora non hai fatto in tempo ad abituarti all’idea di averla con te.

Non hai fatto in tempo a fare molte cose, in verità.

Per esempio, non hai fatto in tempo a vedere tuo figlio vincere la sua prima partita di Quidditch.

Non hai fatto in tempo a vedere tuo figlio sposarsi e fare figli.

Non hai semplicemente fatto in tempo a mangiare i deliziosi biscotti che Lily aveva preparato ieri sera e che questa mattina ti ha proibito di mangiare.

Non hai fatto in tempo ad invecchiare e a sederti con tua moglie su una panchina a godere degli ultimi raggi di sole della giornata.

Non hai fatto in tempo e non ce la farai più.

Tra qualche attimo, giusto il tempo che quel granellino di polvere scompaia, uscendo dal cono di luce della lampada, morirai e non farai più nemmeno in tempo a respirare.

Vorresti piangere, ma le tue lacrime sarebbero troppo lente.

Nessuno conoscerebbe la loro causa, solo tu e il granellino di polvere davanti a te che ti sfida, avvicinandosi sempre di più al buio.

Sei tu, James, quel granellino di polvere.

Per troppo tempo hai vagato, trasportato dall’aria.

Avevi finalmente trovato la tua luce.

E ora ti dirigi inesorabilmente verso il buio.


La luce verde ti colpisce, così forte e così in fretta che non riesci a realizzare la cosa.

Cadi e il tempo non si ferma.

Non c’è il rallenty come nei film Babbani.

Il tempo scorre.

Tutto è regolato dal tempo.

Il tuo, semplicemente, è finito ora.

È finito il gioco della tua vita.

È scaduto il tempo, no?

Com’è che si dice, in questi casi?

Ah sì, giusto.

Game Over, James



 

In realtà, questa storia era stata scritta per un altro sito, ma inspiegabilmente ne sono soddisfatta e così ho voluto condividere con voi questo evento così raro.
Ovviamente, è la mia ennesima storia sulla morte di James. Devo specificare che è dedicata a nali e alla sua A C A R I... lei capirà.. o almeno spero (O.O) 
Un bacione, Writ

 
 
   
 
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