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Autore: Lirit_Du_Coudray    25/03/2011    13 recensioni
Beckett e Castle devono fronteggiare i loro sentimenti. Quanto ancora potranno durare in questa situazione?
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Castle entrò nell'Old Haunt a passo svelto, salutò i suoi dipendenti e poi si accomodò in uno dei tavoli liberi poco distanti dal bancone; gli altri lo seguirono e si sedettero in silenzio osservando il menù.
Non appena ebbero tutti ordinato da bere cominciarono allegramente a chiacchierare: la più taciturna era Jenny, la futura signora Ryan; oramai i restanti cinque si conoscevano bene, ma con la donna si erano potuti incontrare raramente, perciò non avevano molta confidenza.
Kate, notando l'aria pensierosa della ragazza, cercò di coinvolgerla.
-Ehy Jenny,- Disse richiamando la sua attenzione. -Come procede l'organizzazione del matrimonio?-
Il volto della donna s'illuminò.
-Un po' a rilento, ma bene. Kevin spesso non è in casa, quindi abbiamo poco tempo per parlarne, inoltre spesso, fra le troppe cose che devo chiedere, mi dimentico dei particolari e faccio una gran confusione!- Rise di gusto e continuò. -Nonostante questo va tutto a gonfie vele.-
-Avete già scelto una data?- Chiese Lanie.
-Non sappiamo se sarà definitiva, ma pensavamo al 10 di luglio...-
-Mancano solo tre mesi fratello!- Esclamò Esposito guardando il suo partner.
Ryan asserì facendo un cenno con capo.
-Hai già scelto l'abito Jenny?- Chiese Castle.
-Non ancora. Non riesco a decidermi!-
-Io e Kate abbiamo una vera e propria passione per gli abiti da sposa... Sono delle opere d'arte, non dei semplici vestiti.- Rispose Lanie sottolineando quanto capisse la gravità del problema.
Castle vide le gote della Detective imporporarsi, cercò di nasconderle mettendo, con un gesto che poteva sembrare naturale, le mani in viso e i gomiti sul tavolo, ma lo scrittore non gliela lasciò passare.
Le diede una piccola gomitata e disse: -Non pensavo fossi una di quelle che va in visibilio al pensiero del matrimonio...-
-Infatti non è così.- Rispose alzando appena la voce e cominciando a muoversi sulla sedia come se l'avesse morsa una tarantola. -Semplicemente trovo gli abiti da sposa molto belli...-
-Certo come no. Comunque guarda che non c'è nulla di male! Sei una donna anche tu, e come tale presumo tu sia alla ricerca del principe azzurro!- Disse sghignazzando.
-Ma quale principe azzurro Castle! Non esiste! Come del resto devo dirti che, anche se so che sto per darti una grande delsione, la Befana, Babbo Natale e il Coniglio pasquale non sono reali!- La donna era fortemente a disagio già dall'inizio di quella serata, erano in compagnia di due coppie e aveva mentito a Josh, per di più lo scrittore non perdeva occasione per punzeccchiarla.
L'unica "arma" che le rimaneva era l'ironia, con la quale cercava di rimetterlo al suo posto e di sviare i discorsi scomodi.
-Questo non è leale! Io non distruggo i tuoi sogni!- Piagnucolò Castle di rimando.
La Detective roteò gli occhi in segno di disperazione mentre gli altri ridevano; nonostante l'imbarazzo era davvero rilassata, cosa che ormai non le succedeva spesso.
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Era ormai l'una di notte quando decisero che forse sarebbe stato meglio tornare a casa; si salutarono ma Kate venne richiamata indietro dallo scrittore.
-Dimmi Castle...-
-Posso offrirti un ultimo drink?- Chiese con sguardo carico di speranza.
-Non hai bevuto abbastanza?- RIspose la donna.
-Forse, ma vorrei comunque bere ancora qualcosa. In fondo quelli che hanno accusato il colpo sta sera sono Ryan e Lanie! Esposito se l'è dovuta caricare in spalla per portarla alla sua macchina.-
La Detective scoppiò a ridere.
-Effettivamente...-
-Dai, solo più uno, poi ti lascio tornare a casa.-
Beckett lo fissò per qualche istante poi cedette.
-D'accordo, ma solo uno. Non mi farai ubriacare per portarmi a letto, sono Kate, non Nikki.-
L'uomo ordinò altre due birre e poi si voltò verso la Detective con sguardo malizioso.
-Se volessi portarti a letto non dovrei farti ubriacare, non puoi resistere al mio fascino.- Disse ridendo.
-Nei tuoi sogni Castle.-
-A dir la verità... Potremmo aprire un lungo dibattito in merito... Ho una fantasia davvero fervida! Inoltre...- Disse lo scrittore pronto ad approfondire il discorso quando, ridendo, la donna lo interruppe.
-Non lo voglio sapere!-
-Secondo me si.- Disse lo scrittore avvicinandosi pericolosamente.
Kate non si mosse, anche quando notò che la barista li stava osservando; erano seduti al bancone.
Stavano flirtando, lo sapevano entrambi: Kate dava la colpa all'alchol anche se sapeva perfettamente di non essere affatto ubriaca, neppure alticcia, mentre Castle...
Beh, Castle si atteggiava sempre così.
-Posso farti una domanda?- Chiese Castle senza distogliere lo sguardo dal suo.
-Dimmi.- Rispose in un sospiro la poliziotta.
Se lui l'aveva notato, non l'aveva comunque dato a vedere.
Si avvicinò ancora e prese una ciocca dei capelli della detective fra le dita; la donna era in apnea nel disperato tentativo di non arrossire e di tenere sotto controllo il suo cuore, sforzi piuttosto vani tra l'altro.
-stavo pensando... Questo profumo di ciliege è uno shampoo o un bagnoschiuma?-
-P-perchè?- Balbettò lei appena.
-E' magnifico...-
Kate si ritrovò a pensare che RIck aveva sempre fatto battutine, ma non l'aveva mai visto così: forse non era poi così tanto sobrio.
Deglutì a fatica e rispose. -E' uno shampoo.-
L'uomo si avvicinò con il naso alla ciocca che teneva in mano ed annusò; in poco tempo i suoi occhi tornarono in quelli di lei.
Lo vide sospirare e poi, bruscamente, tornare in se; come se avesse preso una secchiata d'acqua ghiacciata in pieno volto.
Solo allora la Detective senrtì la suoneria del suo cellulare; lo estrasse dalla tasca e lesse il nome sullo schermo.
Josh le aveva mandato un messaggio, stava andando a letto.
-E' ora di tornare a casa Detective...- Disse Rick scolandosi quasi mezza birra in un sorso. -A domani.-
-A domani...- Riuscì a bisbigliare.
Osservò lo scrittore uscire dall' Old Haunt senza sapere cosa fare: una parte di lei voleva sbattere il telefono in terra e saltarci sopra, l'altra si sentiva sollevata.
Negli ultimi mesi, la sottile linea che divideva Castle da un semplice partner lavorativo e un amico, un confidente e chissà cos'altro si era visibilmente assottigliata.
Sapeva quali rischi stava correndo, ma non se era il caso di buttarsi, soprattutto contando il fatto che lei era una donna impegnata al momento.
Scosse la chioma ed uscì dal bar.
 
Commento:
Non odiatemi vi prego (so che sarà difficile, mi odio io stessa!!!)
RIngrazio molto Luna, Spuffy, ice_cream, kate, cutuletta e tata per le recensioni!!!
Siete state gentilissime!
Spero di divertirvi come mi diverto io a scrivere.(Sono alla disperata ricerca di una casa editrice per un libro che ho scritto, se qualcuno avesse idee... mi farebbe contentissima!!! XD)
Un bacione e a presto!
   
 
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