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Autore: ikumi    26/03/2011    2 recensioni
E' per amore che si vive. Gli esseri umani non possono fare a meno che essere condizionati dall'amore per qualcuno. Talvolta è un amore folle, controverso, sbagliato: ci cambia, ci fa ammalare. Eppure, tutto nasce sempre dall'amore.
Genere: Dark, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Attenzione SPOILER capitolo 480!

Era l'amore

L'invincibile è colui che non ama, qualcuno disse così. E' un vecchio detto su cui la gente sputacchia sopra, incapace di credere alla forza che ti sa dare tale, banale, concetto.
Nessun rischio corso inutilmente: ovvero la propria vita in bilico solo per il conseguimento del proprio obiettivo.

La propria vita, dopo l'obiettivo.
E nient'altro.

Non c'è spazio per l'amore: la crudeltà è il prezzo da pagare per il successo della missione, tutto ciò che sta intorno non è altro che materia sacrificabile, senza eccezione alcuna. Questo è ciò che mi hai insegnato il giorno in cui hai deciso di estinguere senza pietà i nostri simili.

L'obiettivo era il potere, perciò era necessario.
Ne più, ne meno.

Ho imparato bene la lezione, le distrazioni non erano ammesse: non avrei potuto permettermi un amico, anzi avrei dovuto ucciderlo nel caso fosse capitato. Nessuna ragazzina sgambettante elogiante la mia persona, nessun maestro bonaccione. Solo dura pietra.
Così a mia volta ho tradito, e a mia volta ho sacrificato. Mi sono reso spietato, senza scrupoli. Ho fatto tutto quello che c'era da fare e sono diventato forte, davvero forte.

Ma, allora, perché il muro era ancora così alto?

Non era cambiato per niente, questo dannato muro. Anzi, si era fatto ancora più insormontabile.
Ancora non capivo, mentre ti rivoltavo contro ogni tecnica che conoscevo nel tentativo di ammazzarti, e la disperazione pulsava incontrollabile nella mia testa, man mano che l'energia scivolava via dalle mie vene.
Sei morto per pura casualità. Se fossi stato in forma, probabilmente non sarei riuscito a mandare a segno neanche uno shuriken. O, forse, i miei colpi andavano a segno solo perché tu me ne davi agio, come si fa con i bambini, per renderli felici.

Poi, finalmente, ho capito. Troppo tardi, ma ho capito.
Tu, semplicemente, amavi.

Amavi me. Il tuo obiettivo era proteggermi, eri motivato dall'amore che provavi nei miei confronti. Mentre io perdevo tempo cercando di reprimere i miei istinti, tentando di rendermi un uomo senza debolezze, cercando la forza nell'odio, tu mi amavi.

Tu mi amavi.
Ed eri immensamente forte.

Ma ora anche io sarò immensamente forte, ora che finalmente posso amarti senza colpe, la mia vendetta ha un gusto più definito, più reale. Mentre squarcio con giustizia le carni del nemico so che non potrò perdere.

«Questo è solo il primo... Fratello!»

  
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