Risveglio
Io e Aslan siamo in viaggio da ormai ore e non cè nessuna traccia della nostra pianta che salverà Lucy.
Ho paura che non riuscirò a trovarla in tempo.
-"Ci riusciremo, non preoccuparti"-
Se mbra quasi che Aslan abbia capito che le mie certezze stano crollando come un palazzo sotto un sisma.
Stamo vagando, e le mie gambe non ce la fanno più a camminare.
-"Eccola mio re"-
Mi risveglio quasi da questo stato di trance quanod sento questa buonisima notizia.
-"Aslan? Posso prenderla così? Non sarà troppo facile? Con tutto quello che ci è capitato non.."- interrompe il mio discorso
-"Non lo sapremo fincè non la prenderai, giovane re!"-
Mi avvicino dopo aver guardato per un ultima volta Aslan, che mi osservava con occhi rassicuranti.
Mi muovo lentamente, come se questo mi potesse dare la certezza che in un modo o nell'altro la prendero.
Mi abbasso e la strappo delicatamente. Mi fermo un secondo e non succede nulla. Sospiro.
Mi giro e torno indietro fino alla nave.
-"Il vostro viaggio deve continuare, ma non con me. Buona fortuna."-
-"No aspetta ti...prego"- Prima ancora che potessi finire lui era sparito.
Torno sulla nave e poi faccio preparare alla infermiera tutto l'occorrente. E prepara una specie di unguento.
Siamo tutti attorno al letto di Lucy. Le spalma un unguento sulla ferita che comincia a bruciare e emanare un fumo bianco.
-"Starà bene"- Annuncia l'infermiera.
-"Grazie a Aslan"- escalma qualcuno nella sala. Si grazie a lui! Penso è solo per lui se lei è viva.
Si gira nel letto e finalmente apre gli occhi.
-"Lucy come stai?"- subito le chiede Edmund.
-"Bene, adesso"-
Mi avvicino, dietro di lui e la guardo
-"Grazie"- mi dice
-"Di cosa?"-
-"Dai, lo sai. Sei stato tu non ho dubbi"-
Posso solamente fare una cosa: sorriderle...