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Autore: piemme    26/03/2011    4 recensioni
Un rapimento particolare...
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo a Londra da due settimane quando ci balenò questa idea alquanto sciocca. Rapire Robert Pattinson.

“Insomma siete sicure che dobbiamo fare tutto questo? Voglio dire, è un sequestro di persona in fondo no?”  Non ero molto convinta dell’idea balenata a quelle sciagurate delle mie amiche ma non volevo fare la guastafeste della situazione. O almeno non sempre.

“Ricominci? Ormai è fatta. Aspettiamo e vediamo cosa succede.” Sheila era sicura di sé. Sin dall’inizio era pienamente convinta a fare questa enorme cazzata. “Annabelle, stai tranquilla. Vogliamo solo fare la sua conoscenza.”

“Certo, ora si chiama conoscenza. Vuoi rapire Robert Pattinson in pieno centro di Londra e tu la chiami conoscenza!?” Conoscenza? Tsè! Io l’avrei chiamata pura perversione. Erano mesi che la bava correva lenta e inesorabile alla vista di quel figo inglese e lei la chiamava conoscenza! Non c’era più religione! Ridevano come delle oche starnazzanti. Ma che avevano al posto del cervello?

“Tu che ne pensi Roberta?”

“Sapete cosa penso: andiamo e violentiamolo!” e di nuovo risate scroscianti. Ma dove stavo in un pollaio?

“Ehi! Sta uscendo!” Robert Pattinson usciva da Starbucks come ogni mattina. Prendeva un caffè, se così si poteva chiamare quella ciofeca, e un muffin. E noi da quattro mattine lo pedinavamo nella speranza di trovare il modo di rapirlo. Ebbene si, volevamo rapire il nostro idolo, il nostro amatissimo vampiro inglese che ci faceva battere il cuore solo al pensiero del suo bellissimo sorriso dolce.

“Allora, adesso che facciamo? Non vorrete passare un altro giorno così! Proporrei di passare all’attacco.”

“Esagerata! Nemmeno fosse una guerra!”

“Peggio! Non so che farò quando me lo ritroverò davanti.”

“Immagino…piacere sono Sheila, bevo il latte dal biberon e gioco ancora con le barbie. Vorresti fare Ken?” Risate scroscianti.

“Spiritosa, spiritosa. Voglio vedere te!” Si mise la mano davanti la bocca e iniziò ad imitarmi “Signor Pattinson, mi dispiace molto ma volevamo vedere quanto bene conosce la lingua inglese…”

“Si, la sua lingua inglese!” Cretine! Come potevano essere così cretine? Me lo chiedevo da sempre ormai.

“Beh…allora? Andiamo?”

“Ok, aspettiamo che arrivi all’angolo e poi lo prendiamo. Così non ci vedrà nessuno.”

“Ok, sergente!” Sergente? O Signore! Che razza di dementi! Lo seguimmo a passo di lumaca con il nostro van noleggiato all’aeroporto. Quando finalmente svoltò l’angolo per tornare a casa, Sheila e Roberta scesero velocemente affiancandosi al nostro bell’inglesino.

“Ehm…ci scusi, che ore sono?” Che ore sono? Gesù, Giuseppe e Maria! Potevano lavorare per la Cia! 00Pattze con furore! Il ragazzo le guardò perplesso ma sorridente. Forse era abituato a quel genere di cose. Un fazzoletto in bocca e tanti saluti signor Pattinson! La galera era assicurata! Trascinarono Robert sul furgoncino e partimmo a razzo.

“Gesù! Come è carino!!” Sheila batteva le mani come un’ossessa. “Non sapete cosa gli farei!”

“Lo sappiamo, è una vita che ce lo ripeti!” Leccate, baci e…era meglio lasciar perdere, la perversione umana non aveva limiti in alcune circostanze.

“E fu così che morimmo tutte!” Amen!

“Però che naso…”

“No, è perfetto..sembra davvero un dio greco…”

“Siamo arrivate! Adesso come lo portiamo su?”

“Ecco qui! Cappello, occhiali da sole e lui passerà per ubriaco, ok?” Piano geniale, non c’era che dire.

“Ok, sorreggiamolo tutte, al mio via…”

“Scatenate l’inferno! Ah ah ah!” Ridicole!

“Muoviti stupida!” Le aiutai ma avevo un enorme paura. Se ci avessero scoperte., saremmo finite davvero nei guai. Non osavo pensare a cosa mi avrebbero fatto i miei genitori…altro che  frustino sadomaso! I brividi!E non di eccitazione! Trasportammo Patts, conciato in quelle condizioni nella nostra stanza e per fortuna nessuno si accorse di lui. O almeno credevamo così. Era davvero molto bello. Quando dormiva, teneva la bocca socchiusa. Sembrava un angioletto tenero.

“E adesso lo svegliamo?”

“No, lascia perdere.” Sheila era irremovibile.

“E cosa gli diciamo quando si sveglia?” Chiesi innocentemente. Seeee!

“Siamo qui per te, fa ciò che vuoi di noi! Ah ah ah!”

“Certo, e lui risponderà: ho bisogno di cameriere per la mia casa, voi andrete benissimo!” Ironizzare. Tutto quello che mi rimaneva prima delle frustate dei miei genitori. All’improvviso ci accorgemmo che il nostro amato Patts si era svegliato. Confuso ma stupendo.

“Ma dove sono? E voi chi siete?” Urlò indietreggiando sul letto. Era sconvolto. E ci credevo!

“Ti prego, non aver paura. Volevamo solo conoscerti.” Esordì Sheila. Conoscerti? Mah!

“Ma voi siete matte!” Più o meno si.

“Ascolta, non vogliamo farti del male…” Più o meno no.

“Solo parlarti…” Certo…ed io ero Madre Teresa. Ma tutto questo sembrò rilassarlo. Ci guardava sospettoso.

“Come vi chiamate?” e già, come ci chiamavamo? Porca troia!

Grazy.” Rispose Sheila.

“Miss.” Rispose Roberta.

“Piemme” Risposi io. Piemme? Ma che cazzo di nick era? Boh! Davvero geniale.

“Avete dei nomi strani.” Disse il nostro beneamato.

“Beh…in realtà sono i nostri nick su efp.”

Efp?”

“Si, il sito di fan fiction dove scriviamo le nostre storie su Twilight.” Ci guardava come se fossimo delle aliene. E forse aveva ragione.

“Interessante.” Espressione da: che cacata! Tipico dei maschi. “Posso fumare una sigaretta?”

“Certo.” Si avvicinò alla finestra e si accese la sigaretta. Quanto avrei voluto essere quel pezzo di sigaretta tra le sue labbra. Cervello chiama Annabelle…sei connessa? Roberta si avvicinò a me con gli occhi sgranati.

“Stai pensando quello che sto pensando io…”

“Sarebbe?” Certo..come se non lo sapessi!

“La sigaretta…benedetta sigaretta…” Già benedetta! Lo guardavamo come tre ebeti. Il laghetto per terra poteva fare concorrenza ai grandi laghi negli Usa. Tremendo!

“Allora che volete da me?” Sesso, sesso, sesso…e perché no…sesso! Tutto gridava: SESSO!

“Volevamo…volevamo solo conoscerti.” Maledetto balbettio. Mi sentivo un’idiota!

“Beh..mi avete conosciuto. Ora posso anche andare.” Ci lanciammo un’occhiata perplesse. Ma che dovevamo fare adesso? Decisi di intervenire.

“Beh…almeno facciamo qualche foto.” Presi la macchina digitale mentre le mie amiche si mettevano vicino a lui per le foto. Sorrideva con quel suo sorriso sghembo. Era favoloso. Non c’erano più parole.

“Ti va di bere qualcosa?”

“Si, che avete?”

“Coca cola, birra…”

“Vada per la birra…” Iniziammo a bere birra, cercando di raccontargli quello che avevamo scritto sinora su Edward Cullen. Sembrava divertito, per nulla seccato.

“Quindi in Strano il mio destino sarei un bastardo cronico?Mmmm…interessante…mi piacerebbe leggere della notte di sesso con Bella…” Ossigeno! Avevo bisogno di ossigeno! L’asma imperante non mi permetteva di respirare. Le mie amiche sembravano anemiche tanto erano bianche. A confronto Edward Cullen sembrava abbronzato. Intanto lui continuava a bere e noi insieme a lui. Presi il computer cercando la pagina del sesso tra Bella ed Edward.

“Bella sei fantastica” Mi guardò rosso dall’eccitazione per poi puntare la sua bocca sui miei capezzoli già turgidi e gonfi. “Stanotte sarai mia…ti farò godere come non hai mai goduto…” Nel frattempo la sua mano arrivò  subito all’indumento che proteggeva la mia intimità facendolo scendere a mezza coscia  in un turbine di sensazioni meravigliose. Edward infilò prima il dito medio e poi un altro iniziando a creare un lento e cadenzato ritmo passionale che si culminava con i suoi baci roventi. Ormai all’apice del godimento, venni più volte mentre Edward non smetteva di baciarmi e succhiarmi i capezzoli. Ma questa volta era il suo turno. Ribaltai le posizioni e lo spogliai velocemente.

Cercai di leggere senza balbettare ma stavo facendo uno sforzo inutile. Robert mi seguiva con occhi languidi. Languidi? Porca miseria! Quando all’improvviso mi sentì afferrare la mano e l’impatto con le sue labbra fu veloce ma fantastico. Non opposi resistenza alla sua lingua che entrò irruenta ma passionale. Ora potevo anche morire. Addio mamma, addio papà. Nel frattempo continuava il suo bacio rovente mentre le mie amiche ci guardavano esterrefatte. Ma Robert si staccò da me per attaccarsi alle labbra di Roberta ed infine su quelle di Sheila. Maledizione, come era eccitante! Prese da una smania pericolosa, iniziammo a toccarlo, baciarlo e leccarlo dappertutto. Rideva come un ebete. Era ubriaco? Siiii! Ma che se ne fregava! Ci stavamo approfittando? Siii!!!Ma chi se ne fregava!!! Lui lo voleva  e noi pure!

“Avete un buon sapore…” Si staccò da noi con gli occhi rossi preso dall’eccitazione. “Sapete di birra!” Un genio! Questo ragazzo era un genio! Niente da dire! Si alzò e si diresse al centro della stanza. “So cosa volete da me…sesso.” Ma va? Perspicace l’amico! Nessuna di noi tre ormai riusciva a parlare. Mute. Questa era la parola corretta per definirci. Ci guardava sorridente e beffardo. Iniziò a sbottonare il primo bottone della camicia guardandoci di soppiatto. Mentre noi ormai a stento riuscivamo a respirare. Nonostante i nostri sogni e le nostre continue affermazioni su quello che avremmo fatto a Pattz in realtà non avevamo la benché minima idea di quello che poteva accadere.

“Cos’è non avete più la lingua?” Ci guardammo con la bocca spalancata per poi guardare lui. IL suo petto mostrava dei muscoli non proprio scultorei ma ben delineati, completamente rasato e con un collo favoloso. “Non vi piace quello che state vedendo?” Eh? Aveva parlato? Boh! Iniziò  ridere sommessamente. “Vi faccio davvero questa sensazione! Cool!”

“Davvero il culo quando ce lo fai vedere?” Guardammo Roberta interdette.

“Roberta!” Gridammo all’unisono. Rob non capì ma fece una faccia simpatica continuando a ridere. Ma il cuore si fermò un istante quando si avvicinò a me e mi fece alzare.

“Posso avere l’onore di un ballo signorina?” Un ballo? Decisamente era ubriaco! Deglutì rumorosamente mentre Robert accompagnava il mio muovermi incerto ed impedito visto che dovevo ballare senza musica. All’improvviso avvicinò il suo viso al mio collo. “Sai che mi fai eccitare da morire…la tua carnagione scura…i tuoi occhi verdi…il tuo seno prorompente…tutto fa girare la testa di te…” O la birra fa girare la testa e dire cazzate?

“Veramente ho gli occhi castani…” replicai quasi per non farmi sentire. Non volevo rompere quell’idillio.

“E’ uguale…sei sempre bellissima…” Tracciò una linea immaginaria con il naso sul mio collo. Brividi di piacere scossero il mio corpo ormai fragile e preda di ormoni impazziti. E poi la bocca. Quella bocca così sensuale stava baciando il mio collo.

“Posso morderti?” Sussurrò come un soffio al mio orecchio. Modalità cervello spento:off!

“Puoi farmi tutto quello che vuoi…” dissi estasiata da quella meraviglia sulla mia pelle. Sorrise guardandomi teneramente mentre io arrossì come un peperone. Che figura!

“Ti prendo in parola…” Abbassò le sue mani sulle mie natiche e le strinse prepotentemente mentre con la bocca si lanciò sulle mie labbra torturandole a morsi e introducendo la sua lingua dentro. Che sensazioni! Che meraviglia! Lo sognavo tutte le notti. Non credevo che tutto questo fosse vero. All’improvviso mi prese in braccio, mi mi appoggiò al letto continuando laddove aveva lasciato a metà. La sue erezione premeva sulla mia coscia ed io lo circondai con le mie gambe. Aiuto! Ossigeno! Madoooooo!!!

“Sei calda italiana…” in effetti mi stavo sciogliendo “E bellissima…e…” anche tu! Era stupendoooo!! “e….cazzo….vuoi lasciarmi!!” Mi alzai di scatto. Nooooo! No cazzo! Era tutto un sogno! Maledizione! Lo sapevo!

“Ehi ma che stavi sognando? Ah ah ah!” Roberta mi guardava divertita. E cosa potevo sognare secondo lei?

“Indovina?”

“Sempre lui. E’ inevitabile per te ormai. Ih ih ih!”

“Già. Avevamo messo in pratica la nostra terribile idea. Però che sogno!” Suonarono alla porta. Roberta andò ad aprire e rimase lì senza parole con gli occhi sbarrati.

“Ma chi è?” Andai verso la porta e…noooonooo! Era uno scherzo! Uno stramaledettissimo scherzo.

Ahm…sorry…I’ m looking for…” Robert Pattinson in carne ed ossa! Ci guardammo negli occhi emozionate e spingemmo dentro il poveretto chiudendo al porta a chiave.

“E il leone adesso è in trappola….” Dissi baldanzosa.

“E l’agnello fece un bel festino…” Disse Roberta umettandosi la bocca. Che pervertita!

“Roberta non ti ho ancora raccontato del sogno…se vuoi posso farlo adesso…” Sorridemmo guardando fameliche Rob. Ci bastava solo un’ora…o forse no…ihihih!

 

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Tranquille, non bevo e non fumo, semplicemente è una one-shot che partecipa al contest PornoRob sulla pagina face book Noi Twilight ff in love. Ringrazio _Miss_ e graziana per avermi prestato il loro nick! Un bacione a tutte! ;)

 

 

 

 

   
 
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