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Eravamo a
Londra da due settimane quando ci balenò questa idea alquanto sciocca. Rapire
Robert Pattinson.
“Insomma
siete sicure che dobbiamo fare tutto questo? Voglio dire, è un sequestro di
persona in fondo no?” Non ero molto
convinta dell’idea balenata a quelle sciagurate delle mie amiche ma non volevo
fare la guastafeste della situazione. O almeno non sempre.
“Ricominci?
Ormai è fatta. Aspettiamo e vediamo cosa succede.” Sheila era sicura di sé. Sin
dall’inizio era pienamente convinta a fare questa enorme cazzata. “Annabelle, stai tranquilla. Vogliamo solo fare la sua
conoscenza.”
“Certo, ora
si chiama conoscenza. Vuoi rapire Robert Pattinson in
pieno centro di Londra e tu la chiami conoscenza!?” Conoscenza? Tsè! Io l’avrei chiamata pura perversione. Erano mesi che
la bava correva lenta e inesorabile alla vista di quel figo
inglese e lei la chiamava conoscenza! Non c’era più religione! Ridevano come
delle oche starnazzanti. Ma che avevano al posto del cervello?
“Tu che ne
pensi Roberta?”
“Sapete cosa
penso: andiamo e violentiamolo!” e di nuovo risate scroscianti. Ma dove stavo
in un pollaio?
“Ehi! Sta
uscendo!” Robert Pattinson usciva da Starbucks come ogni mattina. Prendeva un caffè, se così si
poteva chiamare quella ciofeca, e un muffin. E noi da quattro mattine lo
pedinavamo nella speranza di trovare il modo di rapirlo. Ebbene si, volevamo
rapire il nostro idolo, il nostro amatissimo vampiro inglese che ci faceva
battere il cuore solo al pensiero del suo bellissimo sorriso dolce.
“Allora,
adesso che facciamo? Non vorrete passare un altro giorno così! Proporrei di
passare all’attacco.”
“Esagerata!
Nemmeno fosse una guerra!”
“Peggio! Non
so che farò quando me lo ritroverò davanti.”
“Immagino…piacere
sono Sheila, bevo il latte dal biberon e gioco ancora con le barbie. Vorresti
fare Ken?” Risate scroscianti.
“Spiritosa,
spiritosa. Voglio vedere te!” Si mise la mano davanti la bocca e iniziò ad
imitarmi “Signor Pattinson, mi dispiace molto ma
volevamo vedere quanto bene conosce la lingua inglese…”
“Si, la sua
lingua inglese!” Cretine! Come potevano essere così cretine? Me lo chiedevo da
sempre ormai.
“Beh…allora?
Andiamo?”
“Ok,
aspettiamo che arrivi all’angolo e poi lo prendiamo. Così non ci vedrà
nessuno.”
“Ok,
sergente!” Sergente? O Signore! Che razza di dementi! Lo seguimmo a passo di
lumaca con il nostro van noleggiato all’aeroporto.
Quando finalmente svoltò l’angolo per tornare a casa, Sheila e Roberta scesero
velocemente affiancandosi al nostro bell’inglesino.
“Ehm…ci
scusi, che ore sono?” Che ore sono? Gesù, Giuseppe e Maria! Potevano lavorare
per la Cia! 00Pattze con furore! Il ragazzo le guardò perplesso ma sorridente.
Forse era abituato a quel genere di cose. Un fazzoletto in bocca e tanti saluti
signor Pattinson! La galera era assicurata! Trascinarono
Robert sul furgoncino e partimmo a razzo.
“Gesù! Come
è carino!!” Sheila batteva le mani come un’ossessa. “Non sapete cosa gli
farei!”
“Lo
sappiamo, è una vita che ce lo ripeti!” Leccate, baci e…era meglio lasciar
perdere, la perversione umana non aveva limiti in alcune circostanze.
“E fu così
che morimmo tutte!” Amen!
“Però che
naso…”
“No, è
perfetto..sembra davvero un dio greco…”
“Siamo
arrivate! Adesso come lo portiamo su?”
“Ecco qui!
Cappello, occhiali da sole e lui passerà per ubriaco, ok?” Piano geniale, non
c’era che dire.
“Ok, sorreggiamolo
tutte, al mio via…”
“Scatenate
l’inferno! Ah ah ah!” Ridicole!
“Muoviti
stupida!” Le aiutai ma avevo un enorme paura. Se ci avessero scoperte., saremmo
finite davvero nei guai. Non osavo pensare a cosa mi avrebbero fatto i miei
genitori…altro che frustino sadomaso! I
brividi!E non di eccitazione! Trasportammo Patts,
conciato in quelle condizioni nella nostra stanza e per fortuna nessuno si
accorse di lui. O almeno credevamo così. Era davvero molto bello. Quando dormiva,
teneva la bocca socchiusa. Sembrava un angioletto tenero.
“E adesso lo
svegliamo?”
“No, lascia
perdere.” Sheila era irremovibile.
“E cosa gli
diciamo quando si sveglia?” Chiesi innocentemente. Seeee!
“Siamo qui
per te, fa ciò che vuoi di noi! Ah ah ah!”
“Certo, e
lui risponderà: ho bisogno di cameriere per la mia casa, voi andrete
benissimo!” Ironizzare. Tutto quello che mi rimaneva prima delle frustate dei
miei genitori. All’improvviso ci accorgemmo che il nostro amato Patts si era svegliato. Confuso ma stupendo.
“Ma dove
sono? E voi chi siete?” Urlò indietreggiando sul letto. Era sconvolto. E ci
credevo!
“Ti prego,
non aver paura. Volevamo solo conoscerti.” Esordì Sheila. Conoscerti? Mah!
“Ma voi
siete matte!” Più o meno si.
“Ascolta,
non vogliamo farti del male…” Più o meno no.
“Solo
parlarti…” Certo…ed io ero Madre Teresa. Ma tutto questo sembrò rilassarlo. Ci
guardava sospettoso.
“Come vi
chiamate?” e già, come ci chiamavamo? Porca troia!
“Grazy.” Rispose Sheila.
“Miss.”
Rispose Roberta.
“Piemme” Risposi
io. Piemme? Ma che cazzo di nick era? Boh! Davvero
geniale.
“Avete dei
nomi strani.” Disse il nostro beneamato.
“Beh…in
realtà sono i nostri nick su efp.”
“Efp?”
“Si, il sito
di fan fiction dove scriviamo le nostre storie su Twilight.”
Ci guardava come se fossimo delle aliene. E forse aveva ragione.
“Interessante.”
Espressione da: che cacata! Tipico dei maschi. “Posso fumare una sigaretta?”
“Certo.” Si
avvicinò alla finestra e si accese la sigaretta. Quanto avrei voluto essere
quel pezzo di sigaretta tra le sue labbra. Cervello chiama Annabelle…sei
connessa? Roberta si avvicinò a me con gli occhi sgranati.
“Stai
pensando quello che sto pensando io…”
“Sarebbe?”
Certo..come se non lo sapessi!
“La
sigaretta…benedetta sigaretta…” Già benedetta! Lo guardavamo come tre ebeti. Il
laghetto per terra poteva fare concorrenza ai grandi laghi negli Usa. Tremendo!
“Allora che
volete da me?” Sesso, sesso, sesso…e perché no…sesso! Tutto gridava: SESSO!
“Volevamo…volevamo
solo conoscerti.” Maledetto balbettio. Mi sentivo un’idiota!
“Beh..mi
avete conosciuto. Ora posso anche andare.” Ci lanciammo un’occhiata perplesse.
Ma che dovevamo fare adesso? Decisi di intervenire.
“Beh…almeno
facciamo qualche foto.” Presi la macchina digitale mentre le mie amiche si
mettevano vicino a lui per le foto. Sorrideva con quel suo sorriso sghembo. Era
favoloso. Non c’erano più parole.
“Ti va di
bere qualcosa?”
“Si, che
avete?”
“Coca cola,
birra…”
“Vada per la
birra…” Iniziammo a bere birra, cercando di raccontargli quello che avevamo scritto
sinora su Edward Cullen. Sembrava divertito, per
nulla seccato.
“Quindi in
Strano il mio destino sarei un bastardo cronico?Mmmm…interessante…mi
piacerebbe leggere della notte di sesso con Bella…” Ossigeno! Avevo bisogno di
ossigeno! L’asma imperante non mi permetteva di respirare. Le mie amiche
sembravano anemiche tanto erano bianche. A confronto Edward Cullen
sembrava abbronzato. Intanto lui continuava a bere e noi insieme a lui. Presi
il computer cercando la pagina del sesso tra Bella ed Edward.
“Bella sei fantastica” Mi guardò rosso dall’eccitazione per poi puntare la
sua bocca sui miei capezzoli già turgidi e gonfi. “Stanotte sarai mia…ti farò
godere come non hai mai goduto…” Nel frattempo la sua mano
arrivò subito all’indumento che proteggeva la mia intimità facendolo
scendere a mezza coscia in un turbine di sensazioni meravigliose.
Edward infilò prima il dito medio e poi un altro iniziando a creare un lento e
cadenzato ritmo passionale che si culminava con i suoi baci roventi. Ormai
all’apice del godimento, venni più volte mentre Edward non smetteva di baciarmi
e succhiarmi i capezzoli. Ma questa volta era il suo turno. Ribaltai le
posizioni e lo spogliai velocemente.
Cercai di leggere senza balbettare ma
stavo facendo uno sforzo inutile. Robert mi seguiva con occhi languidi.
Languidi? Porca miseria! Quando all’improvviso mi sentì afferrare la mano e
l’impatto con le sue labbra fu veloce ma fantastico. Non opposi resistenza alla
sua lingua che entrò irruenta ma passionale. Ora potevo anche morire. Addio
mamma, addio papà. Nel frattempo continuava il suo bacio rovente mentre le mie
amiche ci guardavano esterrefatte. Ma Robert si staccò da me per attaccarsi
alle labbra di Roberta ed infine su quelle di Sheila. Maledizione, come era
eccitante! Prese da una smania pericolosa, iniziammo a toccarlo, baciarlo e
leccarlo dappertutto. Rideva come un ebete. Era ubriaco? Siiii!
Ma che se ne fregava! Ci stavamo approfittando? Siii!!!Ma
chi se ne fregava!!! Lui lo voleva e noi
pure!
“Avete un buon sapore…” Si staccò da noi
con gli occhi rossi preso dall’eccitazione. “Sapete di birra!” Un genio! Questo
ragazzo era un genio! Niente da dire! Si alzò e si diresse al centro della
stanza. “So cosa volete da me…sesso.” Ma va? Perspicace l’amico! Nessuna di noi
tre ormai riusciva a parlare. Mute. Questa era la parola corretta per
definirci. Ci guardava sorridente e beffardo. Iniziò a sbottonare il primo
bottone della camicia guardandoci di soppiatto. Mentre noi ormai a stento
riuscivamo a respirare. Nonostante i nostri sogni e le nostre continue
affermazioni su quello che avremmo fatto a Pattz in
realtà non avevamo la benché minima idea di quello che poteva accadere.
“Cos’è non avete più la lingua?” Ci
guardammo con la bocca spalancata per poi guardare lui. IL suo petto mostrava
dei muscoli non proprio scultorei ma ben delineati, completamente rasato e con
un collo favoloso. “Non vi piace quello che state vedendo?” Eh? Aveva parlato?
Boh! Iniziò ridere sommessamente. “Vi
faccio davvero questa sensazione! Cool!”
“Davvero il culo quando ce lo fai vedere?”
Guardammo Roberta interdette.
“Roberta!” Gridammo all’unisono. Rob non capì ma fece una faccia simpatica continuando a
ridere. Ma il cuore si fermò un istante quando si avvicinò a me e mi fece
alzare.
“Posso avere l’onore di un ballo
signorina?” Un ballo? Decisamente era ubriaco! Deglutì rumorosamente mentre
Robert accompagnava il mio muovermi incerto ed impedito visto che dovevo
ballare senza musica. All’improvviso avvicinò il suo viso al mio collo. “Sai
che mi fai eccitare da morire…la tua carnagione scura…i tuoi occhi verdi…il tuo
seno prorompente…tutto fa girare la testa di te…” O la birra fa girare la testa
e dire cazzate?
“Veramente ho gli occhi castani…” replicai
quasi per non farmi sentire. Non volevo rompere quell’idillio.
“E’ uguale…sei sempre bellissima…” Tracciò
una linea immaginaria con il naso sul mio collo. Brividi di piacere scossero il
mio corpo ormai fragile e preda di ormoni impazziti. E poi la bocca. Quella
bocca così sensuale stava baciando il mio collo.
“Posso morderti?” Sussurrò come un soffio
al mio orecchio. Modalità cervello spento:off!
“Puoi farmi tutto quello che vuoi…” dissi
estasiata da quella meraviglia sulla mia pelle. Sorrise guardandomi teneramente
mentre io arrossì come un peperone. Che figura!
“Ti prendo in parola…” Abbassò le sue mani
sulle mie natiche e le strinse prepotentemente mentre con la bocca si lanciò
sulle mie labbra torturandole a morsi e introducendo la sua lingua dentro. Che
sensazioni! Che meraviglia! Lo sognavo tutte le notti. Non credevo che tutto
questo fosse vero. All’improvviso mi prese in braccio, mi mi
appoggiò al letto continuando laddove aveva lasciato a metà. La sue erezione
premeva sulla mia coscia ed io lo circondai con le mie gambe. Aiuto! Ossigeno! Madoooooo!!!
“Sei calda italiana…” in effetti mi stavo
sciogliendo “E bellissima…e…” anche tu! Era stupendoooo!!
“e….cazzo….vuoi lasciarmi!!” Mi alzai di scatto. Nooooo!
No cazzo! Era tutto un sogno! Maledizione! Lo sapevo!
“Ehi ma che stavi sognando? Ah ah ah!” Roberta mi guardava divertita. E cosa potevo sognare secondo
lei?
“Indovina?”
“Sempre lui. E’ inevitabile per te ormai.
Ih ih ih!”
“Già. Avevamo messo in pratica la nostra
terribile idea. Però che sogno!” Suonarono alla porta. Roberta andò ad aprire e
rimase lì senza parole con gli occhi sbarrati.
“Ma chi è?” Andai verso la porta e…noooo…nooo! Era uno scherzo! Uno
stramaledettissimo scherzo.
“Ahm…sorry…I’ m looking for…” Robert Pattinson in carne ed ossa! Ci guardammo negli occhi
emozionate e spingemmo dentro il poveretto chiudendo al porta a chiave.
“E il leone adesso è in trappola….” Dissi
baldanzosa.
“E l’agnello fece un bel festino…” Disse
Roberta umettandosi la bocca. Che pervertita!
“Roberta non ti ho ancora raccontato del
sogno…se vuoi posso farlo adesso…” Sorridemmo guardando fameliche Rob. Ci bastava solo un’ora…o forse no…ihihih!
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Tranquille, non bevo e non fumo,
semplicemente è una one-shot che partecipa al contest
PornoRob sulla pagina face book Noi
Twilight ff in love.
Ringrazio _Miss_ e graziana per avermi prestato il
loro nick! Un bacione a tutte! ;)