Il discorso di papa’ Harry lo aveva rincuorato e tranquillizzato per un po’, ma ora che l’Espresso per Hogwarts era arrivato a destinazione, non c’erano piu’ ne mamma ne papa’ a sostenerlo.

Eeppure aveva ben impresso nella mente il concetto chiave: finire a Grifondoro o a Serpeverde non faceva differenza. Invece ne faceva eccome!

James gli aveva raccontato di quanto fossero cattivi quelli che finivano a Serpeverde, e sapeva anche che Voldemort, quel Mago cattivo che aveva sconfitto il suo papa’, era stato un Serpeverde. E lui non voleva di certo diventare un Mago cattivo! Harry aveva risposto piu’ volte a quella obiezione, spiegandogli che non tutti quelli usciti da quella Casa erano diventati Maghi oscuri, anzi! Addirittura lui stesso, Albus Severus Potter, portava il nome di uno dei piu’ coraggiosi e stimati Serpeverde di sempre. Severus Piton era stato Preside di Hogwarts subito dopo Albus Silente, aveva salvato la vita di Harry, ma non solo. Si era sacrificato per l’intero mondo Magico.

Albus non sapeva i dettagli, ma quell’uomo non doveva essere stato per niente cattivo! Forse aveva ancora una speranza.

-Albus Potter!- La professoressa McGrannit che lo invitava a sedersi sotto il Cappello lo riscosse dai suoi pensieri.
Era arrivato il momento. Si guardo’ velocemente intorno mentre cercava di farsi largo tra gli altri del primo anno per raggiungere la professoressa. James lo guardava sorridente e speranzoso dal tavolo dei Grifondoro insieme a Fred e Rose. Hugo gli aveva battuto sulla spalla come segno di incoraggiamento poco prima. Il suo sguardo si poso’ per un attimo anche sul tavolo dei Serpeverde, dove quell’eccentrico ma simpatico ragazzino dai capelli biondi che aveva conosciuto in treno era seduto. Quello gli accenno’ un sorriso a fior di labbra. Un po’ della tensione svani’, quel piccolo gesto lo aveva in qualche modo calmato.

Raggiunto lo sgabello nel mezzo della Sala Grande sentiva le ginocchia molli. Sedersi non fu un’impresa facile. Aspetto’ che la professoressa appoggiasse il cappello sulla sua testa  e guardo’ in alto. Il soffitto era davvero un cielo stellato!

-Mmmm, un’altro Potter eh?- Il Cappello Parlante era ora sulla sua testa. –Fammi un po’ vedere qui dentro...Molto coraggio non c’e’ dubbio...Intelligenza niente male...Molto talento...Ambizione...Astuzia e furbizia...- Il Cappello sembrava indeciso –Ma dove ti metto?-  A dispetto delle previsioni, il piccolo Potter non ebbe la stessa reazione che ebbe suo padre molti anni prima a quella domanda. Penso’ a quello che gli aveva detto Harry, Ginny e improvvisamente si rilasso’, e penso’ che sarebbe cresciuto sia a Serpeverde che a Grifondoro. –Ohhh, interessante...molto bene... allora...SERPEVERDE!-

Albus ricomincio’ a respirare, e si senti’ bene come non si sentiva da tempo. La tavolata Verde-Argento esplose in un boato fragoroso, a dispetto del totale disappunto da parte dei Grifondoro. Nessuno si sarebbe mai immaginato una sorte simile per un Potter!

James, deluso e triste, guardo’ il fratello alzarsi e dirigersi sereno verso i suoi nuovi compagni di Casa.

Albus raggiunse il suo tavolo e prese posto di fianco al ragazzino dai capelli biondi. Come si chiamava...? Scorpius...
-Hey, visto! Te lo avevo detto che avevi l’aria da Serpeverde, proprio come me!-