Dolor
ac cruciatus.
62 a.C., 5 gennaio
Nei pressi di Pistoia la battaglia infuriava.
Raddrizzai lo stendardo con l’aquila, facendomi largo nella calca a colpi di spada.
Avevo appena abbattuto un soldato nemico, quando sentii qualcosa colpirmi l’orecchio: era una freccia.
Provai un dolore lancinante, mentre il sangue iniziava a colare sul mio collo; lo stendardo cadde a terra.
Cercai Catilina con lo sguardo e, quando lo trovai, avrei voluto così non fosse stato: era accerchiato. Lo vidi sferrare un ultimo colpo, prima di venire sommerso dalla mischia dei nemici.
E al dolore per la ferita se ne aggiunse un altro, ancor più lacerante, prima che tutto si facesse nero e la battaglia intorno a me cessasse di esistere.
Angolo Izzy:
Be', ho poco da dire su questa drabble.
Sono 111 parole esclusa la data, e penso si sia capito che l'ho scritta dal punto di vista di Tongilio.
Ecco, e ora che ho portato la mia ossessione per Catilina anche qui, posso ritenermi soddisfatta.
See you ;D