Anime & Manga > Ranma
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Autore: Laila    24/01/2006    5 recensioni
Beh, che dire? Ranma è maggiorenne oramai, e si ritrova a far fronte ad un nuovo problema da risolvere...se volete saperne di più, non vi resta che leggere...questo è solo l'ennesimo tentativo dell'autrice su questa serie. Laila
Genere: Generale, Romantico, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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-9 cap. Theirs Road

Erano da poco usciti che Nodoka, tramite Ryu, li fece richiamare.
Solo Ranma e Akane.
Ryu rimase fuori dalla porta per rispetto verso la signora, al vero, ancora un po' cagionevole di salute.
- Vi devo delle scuse ragazzi miei... – chinò la testa la signora.
Ranma e la ragazza fecero entrambi un cenno imbarazzato con le mani.
- Se non avessi avuto tanta fretta di farti partire, al punto da prepararti io stessa il bagaglio... forse prima, avrei dovuto sentire che ne pensavi. – si rivolse al figlio.
- Ma no! Non preoccuparti per questo mamma, e poi ora torno a casa, no?
La donna si schiarì la voce:
- E' proprio di questo che volevo parlarti... parlarvi.
I volti confusi e curiosi dei due la spinsero a continuare.
- Ho io i biglietti per il treno, ma voi partirete con un ora d'anticipo, rispetto al resto di noi.
- Ma... - La signora interruppe la replica osservando Akane con intensità.
- In fondo ve lo devo, non avete avuto quasi il tempo per parlarvi; voi prendeteli, al resto penso io. -
Ed Akane prese quei biglietti, ringraziando.
- Spero di rivederti presto – gli disse Kumon una volta che furono soli.
Ranma in quell'attimo si sentì riconoscente, aveva protetto sua madre da rischi inutili.
- Spero anch'io.
- E ricorda che se tratti male la mia fidanzata te la vedrai con me!* - proseguì in tono burbero il senzatetto.
Ranma gli lanciò un occhiataccia.
Un mese in quella camerata e si era confidato più di quanto avrebbe mai immaginato.
Parlavano spesso di casa loro, tutti i commilitoni erano nostalgici, o almeno la maggior parte.
E i suoi discorsi al novanta percento vertevano sul maschiaccio, su quanto fosse incapace a cucinare, e goffa.
La perspicacia di Ryu stava in questo: lui dietro a quelle parole aveva avvertito un sentimento bellissimo.

Erano partiti da un quarto d'ora trovando due posti a sedere, premio dopo tanta ricerca.
La durata del viaggio fu rotta solamente dal chiacchiericcio altrui e si alzarono unicamente per mangiare qualcosa nel vagone ristorante.
La tensione cresceva ad ogni minuto che passava, Akane provava a parlare ma riusciva solo a boccheggiare di tanto in tanto, voltandosi per non essere costretta a vederlo.
Presero anche un secondo treno ad Osaka, stavolta in piedi, ma allora, la situazione per Akane si fece insopportabile...
- Ranma?
- Scusa Akane, vado un attimo in bagno. - e lui si allontanò prontamente.
Il flusso mal celato dei pensieri riprese a sconfortarla.
Ranma aveva promesso di dirgli qualcosa, non appena fosse tornato a Nerima.
Che può essere? Sento che è una cosa importante...
Forse ad Hiroshima si era innamorato di Barbie, ed ora voleva piantarla con gentilezza? La gelosia la corrose contorcendogli lo stomaco.
Io e lui ci siamo piaciuti subito!
Il monologo di Barbie forse aveva radici fondate.
La ragazza prese un dépliant dal porta oggetti lì accanto, agitandolo nervosamente sotto al suo naso... forse Ranma non l'avrebbe vista così accaldata, al suo ritorno.
Ed in effetti lui, una volta lì, non la vide nemmeno per il resto del tragitto. Chissà cosa stava pensando... sì, si convinse Akane, se ci metteva tanto a rivelargliela, doveva trattarsi di una cosa sconveniente.
Un balzo improvviso delle rotaie ed Akane si ritrovò col naso sul petto del ragazzo.
Ranma controllò subito:
- Tutto bene?
- Diciamo di si...
- Ultima fermata! Tokyo, ultima fermata! - berciò un addetto.
Erano al capolinea, il momento della verità si avvicinava disarmandolo della sua sicurezza.

- A momenti dovrebbero tornare, Ranma compreso. – esordì Nabiki, posando la sua tazza di the sul piattino decorato con fiori di ciliegio.
- Ne sei sicura? - chiese dietro di lei Kasumi, intenta a passare lo straccio.
- Certo! La signora Saotome mi ha telefonato poco fa, tra un oretta torneranno all'ovile – sorrise l'altra, tamburellando le dita sul tavolino.
E il mio salvadanaio ti ringrazia sentitamente Ranma! Interiorizzò la secondogenita rasserenandosi.
- Secondo te, Ranma e nostra sorella si sono riappacificati? - in tutta risposta, Nabiki scrollò le spalle.
- Chi li capisce è bravo!

Zaino sulla schiena, i due camminavano senza guardarsi direttamente, ma allo stesso senza perdersi dalla coda dell'occhio.
Sorpassarono il ponte seguendo la strada che costeggiava il fiume, c'era silenzio, tutto sprofondava nel gorgoglio tiepido dell'acqua.
- Fermiamoci un attimo – propose la ragazza posando il suo bagaglio per terra.
Anche il ragazzo fece altrettanto, stiracchiandosi ben bene, dato che il viaggio aveva contribuito ad intirizzirlo e basta.
Saltando sopra la rete di protezione si sentì veramente a suo agio, respirò a pieni polmoni in direzione del fiume, poi si girò, scorgendo la zona abitata oramai prossima.
Una sorta di grande casa accogliente, questo rappresentava per lui quel quartiere... e la sensazione di avere il mondo in una tasca.
Se riusciva a dirglielo voleva farlo attraverso quei luoghi, perché lì si erano conosciuti, lì dove un efficace susseguirsi di emozioni e spensieratezza si rincorrevano come cirri bianchi e delicati sotto al medesimo cielo.
Ranma si sorprese di non essersi mai accorto dell'incanto quotidiano di Nerima.
- Che hai da sorridere? - ruppe il ghiaccio Akane.
- No è che stavo pensando che sono di nuovo qui.
- E ti basta così poco per essere felice?
- ...Lo sai che non è così! Però devo dirti una cosa... una cosa che mi porto dentro da tanto... - Entrambi abbassarono il volto con fare timido...
Stupido! Gli bastava guardarla per tornare intontito! Eppure doveva farcela, lo voleva davvero.
- Di che si tratta? - la ragazza tirò indietro la testa, tuttavia indecisa se ascoltarlo o meno.
- Stavolta voglio che tu capisca tutto quanto... -
Ranma si fiondò vicino a lei spaventandola un poco.
E' così serio... dove vuole arrivare?
- A casa ci aspettano, forse é meglio se ne riparliamo! - rimbeccò Akane imbarazzata, in realtà era in procinto di piangere per lo stress, ora che non voleva più sapere niente.
- Tanto so benissimo dove vuoi arrivare! Ti sei innamorato di quella Barbie, non è così?
- Ma che diavolo balbetti? - si sorprese l'altro.
- Shampoo, Ukyo, Kodachi... – nominò tenendo la conta sulla punta delle dita – e ora quella... sei proprio senza speranza!
- Cosa? Fammi capire bene... Sei gelosa per caso?
- Sì! Certo! Se tu non me ne dessi motivo non lo sarei! - lei almeno, non ce la faceva più a sostenere la situazione.
Il ragazzo fece una faccia spiazzata, questa confidenza decisamente non se l'aspettava.
Sarebbe colpa mia ora? Ma evitò di dirglielo, quando s'infuriava Akane perdeva sempre il lume della ragione e diventava impossibile trattare con lei dopo. Arrossì sul da farsi per un breve frammento di tempo.
- Senti un pò, io, tu... ecco, insomma! Le altre non contano nulla per me, sono solo delle amiche.-
- Amiche molto in confidenza – sibilò la ragazza volgendo il capo altrove.
Ranma la vide con quegli occhi lucidi e quel sorriso mozzato che spesso in passato l'aveva infastidito, e perse il controllo.
Le passò una mano sulla nuca facendola scorrere fra quei capelli corti e soffici che aveva, riportando la sua attenzione su di sé, costringendola a guardarlo fino a che si avvicinò sussurrandole con un pizzico d' irriverenza:
Sta volta non te ne andrai! - Lasciami finire - O non ce la farò ancora a parlare...
- Non c'è paragone con quello che... - Accidenti! Non ci riesco, certo che lei potrebbe venirmi in contro! Si spazientì arrossendo ancora, in simbiosi col tramonto che aveva alle spalle.

- Allora baciami e ci crederò. - quella frase si insinuò bruscamente fra le sue paure più remote dissolvendole come un disinfettante che arde sulla ferita.
Akane studiò ogni suo più piccolo movimento mentre il ragazzo dei suoi sogni le si avvicinava piano, per darle modo di respingerlo in malo modo, se solo ne avesse avuto la forza o la volontà, ma non ne ebbe il cuore.
Invece si alzò in punta di piedi per facilitarlo a coccolarla perché sapeva quanto gli costasse coraggio farsi avanti con lei.
Ranma coprì le sue labbra con le proprie, mentre la brezza fresca che faceva ondeggiare la gonna della ragazza aumentò d'intensità, forse piccata dal calore di quell'effusione.
A contatto con Akane, il suo corpo rispondeva sensibilmente, cercando di stingerla di più, era strano quanto questo gli sembrasse semplice adesso.
Mani sottili si contendevano il gusto d'accarezzare la sua schiena virile e modellarne le scapole finché entrambi si rilassarono l'uno sull'altra, prima di lasciarsi andare.
- Sei gelosa - ghignò il ragazzo, appena si fu allontanato a qualche pollice di distanza dal viso della ragazza, perfettamente arrossato.
- Ma ti capisco sai... uno come me dove lo trovi più al giorno d'oggi!

- E' il tuo lato maschile a parlare o quello femminile? - Lo punzecchiò lei. Poi tutto tacque lasciando spazio all'imbarazzo.
Sarebbero stati capaci di rimanere lì impalati e in silenzio ancora per molto, forse Nodoka e gli altri li avrebbero persino raggiunti, ma destino volle che intervenisse una terza quanto inaspettata presenza...
- Miao! - un piccolo gatto maculato fece capolino da un angolo della strada.
Ranma rabbrividì all'istante, deglutendo a fatica.
- A...Aiuto! - espose la sua paura quasi impercettibilmente, aderendo con le spalle alla rete che poco prima l'aveva fatto sentire un uomo fiero della sua condizione.
La ragazza non si perse d'animo e gli afferrò prontamente un polso.
- Vieni via da lì, scemo! - disse tirando via un robotico Ranma Saotome, per il momento incapace di tornare a camminare normalmente.

Fine

* Nel manga Ryu si finge Ranma, e per breve tempo quindi fa la parte del fidanzato di Akane.

Ryoga: Nooo (eco) com'è possibile???
Autrice T__T commossa: Vero, anche tu non credi possibile che sia finita di già questa fanfic?
Ryoga: No! veramente io mi chiedevo come mai in questo posto sia così... difficile trovare l'uscita...
Autrice: ... Vabbé comunque fammi ques'ultimo favore Ryoga, presenta tu!
Ryoga: Non ci penso neanche!
Autrice: Ah sì? beh peccato... avevo deciso di aiutarti a trovare l'uscita...
Ryoga: Daccordo! Daccordo, da qua il quaderno delle riposte!

Ryoghino si schiarisce la voce.
Ringrazio vivamente tutti voi lettori, soprattutto i commentatori per avermi fatto passare alcuni piacevoli momenti a leggere le vostre opinioni, tutte apprezzate vi assicuro, nessuna esclusa.

Merito in parte ai miei lapsus d'ispirazione, dovuti in parte all'ultimo volume di ranma, alla guerra dei seni (altro cap del manga di ranma) a Ryu (grazie Divina Takahashi per avergli fatto indossare dei calzoni alla militare!*__*) al film di Benigni "La tigre e la neve" (che vi consiglio) al forum dei ranmaniaci, a Tiger-eye che ha supervisionato tutto e a Ryoga che mi ha sopportato nel bene e nel male in quest'angolo dei commenti.
Che altro dire se non il solito scontatissimo ma sentitissimo GRAZIE?
Baci.
^Laila^

PS: Alla prossima!

   
 
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