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Autore: Aine Walsh    28/03/2011    1 recensioni
Camminava tra le nuvole, o, per meglio dire, volteggiava.
Si librava con grazia nella briosa aria, sorridendo.
Davanti a lei, il sole.
Bello, luminoso e piacevolmente caldo.
Non procurava nessun bruciore alla vista, tutt’altro.
Prudence continuava a fissarlo estasiata.
Non aveva mai visto niente di più bello.
Era decisa a raggiungerlo.
* * *
Non so cosa sia e da dove sia venuta, ricordo solo di star ascoltando Gianna Nannini...
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aria

 

I pomeriggi estivi, si sa, sono i più lunghi da far trascorrere.

Però, per alcune persone, sono anche i più magici.

 

 

Non c’era particolarmente caldo, anzi. Spirava una lieve brezza.

Era piuttosto gradevole.

Il cielo era terso, azzurro. Azzurro intenso.

Ogni tanto passava una nuvola che lo sporcava di bianco candido.

Non erano nuvole pesanti, al contrario; sembrava quasi che si stessero sfilacciando, assumendo forme sempre diverse, oppure rimpicciolendosi fino quasi a diventare invisibili alla vista per poi dissolversi nel nulla.

L’erba era accesa di un verde brillante. Era umida, fresca e soffice.

 

Sembrava quasi di essere immersi in un quadro di un pittore impressionista, con quei colori e quelle forme così semplici, pure.

 

Si stava bene.

 

 

A Prudence credeva di essersi erroneamente e inconsapevolmente immersa nel bel mezzo del Paese delle Meraviglie di Alice, quel pomeriggio.

Tutto le appariva così surreale.

 

La ragazza era sdraiata sul prato, all’ombra della solita grande quercia sui cui rami era abituata a dondolarsi quando era bambina.

 

Tra i rami nodosi dell’albero penetrava qualche raggio di sole che, oltre a far brillare le grandi foglie verde smeraldo, spezzava la monotonia dello scuro dell’ombra illuminando l’erba con dei cerchietti luminosi, come il motivo a pois della maglietta di mamma, pensò Pru.

 

Continuava a fissare l’azzurro infinito sopra di lei, nel tentativo di memorizzare bene il colore.

 

 

C’era silenzio. Nessun rumore.

 

 

Inspirò, assaporando l’odore di menta che veniva dalle piantine poco distanti da lei.

Era un profumo fresco, intenso, un classico profumo estivo.

 

Chiuse gli occhi.

 

Si sentiva leggera, leggera come non mai fino a quel momento.

Le sembrava ormai di poter volare, immersa nella chiara distesa sospesa sopra di lei.

Aveva dimenticato tutti i suoi problemi, era come se non esistesse più.

Quasi fosse uno spirito.

 

Aria, com’è dolce nell’aria

Scivolare via dalla vita mia…

 

Camminava tra le nuvole, o, per meglio dire, volteggiava.

Si librava con grazia nella briosa aria, sorridendo.

Davanti a lei, il sole.

Bello, luminoso e piacevolmente caldo.

Non procurava nessun bruciore alla vista, tutt’altro.

Prudence continuava a fissarlo estasiata.

Non aveva mai visto niente di più bello.

Era decisa a raggiungerlo.

 

C’era quasi, pochi passi la separavano ormai dalla grande sfera luminescente…

 

 

Dentro casa, il telefono iniziò a squillare.

 

Prudence aprì di scatto gli occhi e realizzò di essere ancora distesa sotto la fitta quercia.

Volse ancora una volta lo sguardo al cielo, sorridendo appena.


 

Alan's Corner: Che cos'è? Bah, non lo so nemmeno io...

Non sapevo nemmeno in che sezione collocarla, mi auguro di non aver sbagliato.

Bè, si, è a dir poco oscena -.-'


Au revoir

  
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